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Autore: Tinucha    12/07/2016    2 recensioni
"Nessuna delle tue cicatrici può far sì che ti ami di meno"
[...]
Faceva male. Male. Tanto che mancava il respiro.Uccideva, logorava, sfiniva. Mancavano le forze, perché ero stanca, stanca di lottare per qualcosa che non sarebbe mai più stato mio.
[...]
"Avrei continuato a baciarti anche a costo di non respirare"
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo guardavo perduta. 
Perduta in una realtà che non era più la mia.
Harry sorrideva, sorrideva alle parole di Samantha Preston, senza più guardarmi. Quel dolce e limpido chiarore nei suoi occhi era svanito, lasciando spazio ad un rossore come pochi. Annuiva, senza in realtà ascoltare davvero, sembrava trovarsi totalmente altrove. 
<< Come ti senti, Tessa? >> voltai immediatamente il capo verso il mio migliore amico, scrollando le spalle, incapace di dire qualcosa. 
<< Come dovrei sentirmi? >> lo domandai a lui perché in realtà non sentivo più niente, era come se di me, in quel mondo, ci fosse rimasto solo il corpo. Cuore, anima, istinto, reazioni, vita erano in un posto diverso. Una vita diversa. Una vita in cui Harry sghignazzava raucamente. Una vita in cui le sue labbra bramavano le mie catturandole affamate, ed i suoi occhi verdi e limpidi si scurivano trasmettendo paura ed intensità. Avvertii le braccia di Niall circondarmi e stringermi fino a farmi mancare il fiato. Ma quella forza non apparteneva ad Harry, quella presa non era salda e ferrea come la sua, quell'abbraccio non spaccava le costole fino a farmi tornare a vivere serenamente. Lui, stava vivendo una vita in cui io non avevo vissuto, mentre io rimanevo nel nostro passato fino ad affogarcivi dentro. Strinsi forte le mani a pugno, fino a colorarne le nocche di un bianco cadaverico. Era sempre più vicino alla bionda, le carezzava i capelli, sfoderando la sua arma migliore: i suoi occhi. Verdi, cangianti, imprigionanti. Quelli sì che mozzavano il fiato. << Andiamo, non voglio vedere. >> affermai, afferrando il braccio dell'irlandese e trasportandolo via con me. Probabilmente tutti avevano ammirato il modo in cui Harry mi aveva strappato, senza pietà, il cuore dal petto, gettandolo per terra, calpestandolo e frantumandolo quasi come fosse il mozzicone di una sigaretta.
<< Non potrai rimanere in eterno a soffrire, Tessa, sono passati più di tre mesi devi rifarti una vita, ricominciare ad uscire, hai solo diciassette anni. >> annuii consapevole del fatto che avesse ragione.
<< Sì, ma prima devo capire che gli prende, hai visto quanto è cambiato? Ha gli occhi iniettati di sangue, è misterioso, si nasconde dal mondo e sta dimagrendo in un modo disumano, qualcosa non mi quadra. >>
<< Come puoi preoccuparti per lui dopo il modo in cui ti ha lasciata? >>
Chiusi gli occhi, quel ricordo si fece strada in me, fino a farmi rabbrividire e tremare.



'Mi stai chiedendo di andarmene, Harry? Vuoi definitivamente mettere un punto a..questo?' Domandai indicando prima lui e poi me.
'Sì, ti sto dicendo che è finita, così come non é mai iniziata, ho mentito per tutto questo tempo, non sono capace di innamorarmi, Theresa, né mai lo sarò, e tu questo lo sapevi bene fin dall'inizio' il cuore scalpitò, perforandomi la gabbia toracica, facendomi sorridere affranta, amareggiata.
'Non ti ho mai chiesto di amarmi'
'Vattene, è finita.' E me ne andai, con le lacrime imprigionate negli occhi che attendevano di poter uscire una volta girato l'angolo e con l'anima calpestata. Me ne andai.



Una crepa si riaprì all'altezza del petto, le ferite sembrarono riemergere ed avevano un sapore ferroso, doloroso.
<< Ha qualcosa che non va, e non rimarrò con le mani in mano solo perché  mi ha uccisa, io non sono come lui, Niall. >>
<< Ti farai del male, perché continuare a fartene? >>
<< Perché vederlo così fa più male. >> ammisi con un filo di voce, sorridendogli flebile. << Tanto io ho te, no? >> sorrise, gli occhioni azzurrissimi e le labbra incurvate verso l'alto.
<< Tu hai sempre me, puffa. >> e lo ringraziai con gli occhi, perché quel folletto irlandese c'era sempre stato. Ero praticamente cresciuta con lui, ridevamo raccontandoci le nostre disavventure, era come il fratello che non avevo mai avuto. Lo conoscevo fin dalla culla visto che i nostri genitori erano amici dai tempi del liceo, e sembrava il tipico cliché dei migliori amici, quasi fratelli, tutti credevano che tra di noi ci fosse qualche tipo di relazione, me era impossibile. Io amavo Harry e lui amava Camille, la mia migliore amica nonché sua arci nemica. 
<< Non ho voglia di studiare. >> sbuffai, infossando la testa sul banco e strofinandomi gli occhi, assonnata.
<< Alza il culo dalla mia sedia, Johnson. >> Alzai il capo, facendogli una linguaccia ed afferrando il mio libro di storia.
<< Oggi mi interroga, sicuro. >> Niall ridacchiò annuendo concorde.
<< Spero che tu abbia studiato altrimenti sentiranno le sue urla fin dal pian terreno. >> scrollai le spalle fregandomene altamente.
<< Che si fotta, avevo di meglio da fare. >>
<< Tipo vederti la maratona di tutti i film di Step Up? >>
<< Ovvio, dove c'è la musica ci sono io, Horan. >> gli sorrisi ed il silenzio tornò a gelare quella stanza quando Harry a passo deciso ci sorpassò sedendosi dietro di me. Feci finta di niente, ignorandolo e sorridendo al mio migliore amico per poi riporre l'attenzione sull'interessantissimo contenuto del mio libro. Ripetei, mentalmente, almeno tre volte la lezione mentre l'ansia continuava a montare dentro di me. Il biondo prese posto al mio fianco, scompigliandomi i capelli.
<< Non essere agitata, farai una figura di merda come sempre d'altronde. >> 
<< Stronzo del cazzo. >> sorrise sghembo, consapevole di avermi impanicata.
<< Avanti, Tessa, non studi quasi mai eppure non hai mai avuto un'insufficienza nella tua vita, ammettilo che lassù c'è qualcuno che ti protegge il culo. >>
<< E tu ammettilo che Camille ti piace dalla prima media. >> le sue guance si tinsero di un adorabile e scarlatto colore, facendomi sorridere teneramente.
<< Non è vero. >>
<< Invece sì, Horan, cerchi sempre di attirare la sua attenzione, sabato scorso hai fatto finta di cadere nei corridoi per inseguirmi, crollando ai suoi piedi. >>
<< La sua occhiataccia di fuoco mi è bastata. >>
<< Il fuoco arde dentro di voi. >> sorrisi maliziosa, alludendo a qualcosa che andava oltre a dei semplici baci tra liceali. Rise, sguaiatamente, accompagnato da una cristallina e genuina risata. Una di quelle angeliche, di quelle che non stonavano all'orecchio, di quelle che chiunque vorrebbe ascoltare. Stava ridendo. Harry, stava ridendo. Cercai tutto il mio autocontrollo e meccanicamente mi voltai a guardarlo. Due bellissime fossette caratterizzavano il suo volto, quando eravamo soli amavo carezzarle e passarci le dita dentro, si intravedevano i suoi denti bianchi, le sue labbra incurvate verso l'alto, ed i suoi occhi in quell'attimo fuggente sembrarono essersi riaccesi.
<< Ti faccio ridere, per caso? >> un sorriso divertito si dipinse sul suo volto angelico, facendomi contorcere lo stomaco. Era lì, lo vedevo, il mio cuore schiacciato tra le sue mani, stava a lui decidere se lasciarlo andare o continuare ad ammaccarlo.
<< Pensi di saperne qualcosa del fuoco di due corpi che ardono, Theresa? >> un cipiglio nervoso ed irritato si spaziò sul mio volto. Sapeva bene quanto odiassi essere chiamata con il mio nome esteso.
<< Tessa. >> ringhiai, correggendolo. << E lo so bene, Styles. >>
<< A me non sembrerebbe, il tuo corpo non si è mai infuocato, la carne arde, sai? >>
<< Oh sì, ma c'è qualcosa che va ben oltre il costante desiderio carnale, e quel qualcosa, Harry, è il sentimento. Perché senza amore, il desiderio carnale è solo un bisogno fisico, e non ha nessun sapore. >> sembrò azzittirsi per qualche secondo, quasi stesse meditando la sua risposta, ma non disse nulla. Tacque, come sempre d'altronde.
Fui interrogata, e probabilmente quella fu l'esposizione migliore che avessi fatto in quegli anni. I miei occhi non abbandonarono nemmeno un secondo quelli del riccio, perché per quanto lui potesse negarlo qualcosa ci aveva unito, un'alchimia, una passione, un desiderio, forse. Pian piano mi rilassai sentendomi più leggera, ed avvertendo il mio "malato" ed oramai ammaccato cuore, riattraversare la gabbia toracica tornando al suo posto. Cerotti e disinfettanti lo avrebbero riparato, solo vivendo avrei riottenuto la vecchia Tessa, ed io volevo tornare a vivere.



SALVE A TUTTI POPOLO DI EFP!
Sono Tinucha, e questa é la mia prima storia sui One Direction, sembrerebbe essere sbucata fuori dalla mia mente contorta durante la notte!! Per favore recensite, per farmi sapere che ne pensate.
Baci 😘😘
   
 
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