Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Sassa 999    12/07/2016    1 recensioni
Rieccomi con una nuova Jelsa. Qui le 5 leggende saranno ambientate ai tempi di Elsa più o meno.
Come dice il nome, per i nostri piccioncini preferiti sarà un amore duro. Dovranno affrontare molte difficoltà per poter stare insieme...(anche per via delle mie strambe idee) ci riusciranno? Leggete e scoprirete (scusate se vi farà schifo XD).
Tratto dal racconto:
" Ormai era quasi un anno che Jack Overland era diventato lo spirito dell'inverno Jack Frost.
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Erano passati pochi mesi da quando Elsa aveva congelato Arendelle ma adesso sembrava essersi tutto sistemato....quasi tutto... "
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 15:   La Verità

Passavano i giorni ed Elsa si addestrava a essere una buona guardiana e come sempre cercando di controllare i suoi poteri. Ogni sera, dopo gli allenamenti, Jack portava Elsa nei vari paesi facendo cadere quintali di neve e giocando con i bambini. Le prime volte la ragazza era titubante, aveva paura di fare del male ai piccoli ma vedendo Jack giocarci così spensieratamente pian piano ci riuscì anche lei, non si era mai sentita così libera.                                          
Elsa e Anna si scrivevano tutti i giorni, si inviavano lettere grazie a un gufo di neve creato dalla Regina delle nevi. Si raccontavano le loro avventure giornaliere, Anna non se la cavava male come nuova Regina e anche Kristoff dava il suo contributo. Ma una mattina Anna scrisse alla sorella che aveva bisogno di vederla e quando Elsa la lesse corse subito dalle leggende chiedendogli un giorno libero e ovviamente le diedero il permesso. La bionda era euforica, voleva sapere cosa aveva bisogno Anna visto che nella lettera era rimasta molto misteriosa, così tanto da stuzzicare la curiosità della ragazza, insomma si creò un bel cavallo di ghiaccio splendente e partì verso Arendelle da sola perché ovviamente aveva bisogno di intimità fra sorelle, quindi Jack era rimasto all’Laboratorio. L’albino si era seduto davanti a una finestra guardando la sua amata cavalcare via, ultimamente era molto silenzioso infatti in certi momenti si metteva da parte in un angolo con aria pensierosa, all’inizio i guardiani erano molto preoccupati e cercavano di tirarli su il morale ma questo rendeva il ragazzo scontroso così decisero di lasciarlo fare quando aveva questi attacchi di solitudine. Ma quella mattina Nord colse l’occasione della partenza di Elsa, visto che non voleva che si preoccupasse, e decise di parlare con Jack, si mise accanto a lui sulla finestra ma il ragazzo lo ignorava.
Nord: “Jack…tu dovere parlare con qualcuno, parla con me…che cosa ti succede?”
Jack: “…mh sai una cosa Nord, hai ragione devo parlare con qualcuno e so esattamente con chi..”
Si alzò di scatto per andarsene ma l’omone russo lo prese per il braccio
Nord: “Oh oh oh non credere che ti faccia andare via, io essere contento che vuoi affrontare questo “qualcuno” ma tu dovere dirmi di chi si tratta.
L’albino mandò un’occhiataccia a Nord ma quest’ultimo non mollò la presa.  Jack sapeva che prima o poi avrebbe dovuto dirglielo però se lo avesse fatto non l’avrebbe più fatto uscire di casa. Allora il ragazzo congelò il suo braccio finché la mano di Nord non ne poté più così Jack scappò via, lontano, dove soltanto lui sapeva dove trovare Pitch Black.
 
Dopo qualche ora Elsa riuscì ad arrivare ad Arendelle. Il sole splendeva, le persone sorridevano spensierate e i bambini correvano fra le bancarelle del mercato. C’era un’aria che gli ricordava molto Anna, infatti Elsa ha sempre saputo che la sua sorellina sarebbe stata una regina meglio di lei. L’unica cosa di cui era triste è che i suoi sudditi non la potevano vedere ma passò avanti fino ad arrivare al castello da cui venne accolta calorosamente per suo stupore dai maggiordomi e cameriere, e infine arrivò Anna che l’acchiappò in un caloroso abbraccio. La sorella gli disse che era stata lei a raccontare ai domestici sulla sua storia e che ci avevano creduto tutti. Dopo qualche saluto, dopo aver chiacchierato con Kristoff, dopo aver accarezzato Sven le due sorelle si chiusero finalmente in camera per parlare. Elsa era impaziente, voleva sapere che cosa aveva da dirgli di così importante la sua cara sorellina.
Anna: “Sai Elsa, è da parecchi giorni che non mi sentivo bene e non sapevo il perché anche se un sospetto lo avevo…e l’altro giorno il medico me lo ha confermato….Cara sorella….io sono incinta.”
Per poco Elsa non cadde a terra, era sorpresa come non mai, era felice come non mai e la sua sorellina le promise che avrebbe continuato a raccontare la sua storia anche al futuro erede. Dopo questa notizia Elsa non voleva assolutamente lasciare Anna, allora inviò un gufo di neve con un messaggio al Polo Nord…anche se non poteva sapere cosa stava succedendo laggiù.
 
Eccolo di nuovo quel bosco, eccolo di nuovo quel buco nel terreno così buio che non si può vedere il fondo…era ritornato. Jack non atterrò nemmeno che si calò subito in quell’oscurità. Silenzio, nessun incubo, niente di niente….o non era in casa o lo stava aspettando. In quel strambo castello sotterraneo c’era molto freddo, così tanto che anche al guardiano dell’inverno dava fastidio. Jack a ogni passo non abbassava mai la guardia perché aveva la terribile sensazione di essere spiato, camminando per quelle scale infinite arrivò a un portone nero come la pece, sapeva che il castello poteva cambiare per il volere di Pitch quindi se era arrivato fino a lì sapeva che dietro quella porta c’era il suo nemico, così entrò.
Pitch: “Ah Jack Frost, finalmente, mi chiedevo quando saresti arrivato..”
L’uomo nero era a sedere su un trono tutto nero e in penombra così che si potesse vedere solo gli occhi color ambra brillare.
Jack: “Perché? Che cosa vuoi da me?”
Pitch: “No no no Jack, è la domanda sbagliata, io non voglio qualcosa da te ma tu vuoi qualcosa da me.”
Aveva centrato in pieno, Jack si morse il labbro dalla rabbia ma voleva sapere la verità.
Jack: “T-tu durante l’ultimo nostro scontro hai detto che non so la verità…e..”
Pitch: “E sei venuto da me per scoprirla. Mmh…molto bene se è ciò che desideri ma ti avverto ti farà molto male.”
Jack: “A-Aspetta! Come posso sapere che non mi mentirai?!”
Pitch: “Questa tua poca fiducia nei miei confronti mi fa male….Credimi su questo non ti mentirò, guardami negli occhi o puntami il tuo bastone alla gola così se c’è qualcosa che non ti torna mi potrai fare fuori almeno morirò dicendo la verità.”
Jack fece una faccia sorpresa, non aveva mai sentito Pitch parlare così ma questo non lo fermò da non puntargli il bastone alla gola.
Pitch: “ahahah molto bene, allora….Tutto cominciò pochi anni fa, dopo il nostro primo scontro…..”
 
Pitch Black dopo lo scontro avvenuto con i guardiani andò da un vecchio amico, L’uomo sulla Luna. Era piccolo, sulla testa aveva solo un piccolo ricciolo d’oro e aveva degli occhi grandi e gialli chiaro. I due si trovavano in un posto tutto bianco, non c’erano porte o finestre, l’unica cosa che si trovava in quella stanza era un tavolo da scacchi con cui i due stavano giocando.
Manny: “Bene, è stato da un po’ di tempo che non ci vedevamo mio vecchio amico. Come mai hai voluto incontrarmi così all’improvviso?”
Pitch: “Ho bisogno di una ragione per incontrare un mio vecchio amico?”
Manny: “Beh sai mi sorprende che tu sia venuto da me dopo l’ultimo scontro con i miei guardiani. Ah hai visto? Nord e gli altri hanno accettato quel ragazzo fra il gruppo…..uhm com’è che si chiamava?...”
Pitch: “DAMMELO!”
Il piccoletto fece un sogghigno malizioso
Manny: “oh…che cosa?”
Pitch: “Tsk, il ragazzo”
Manny: “Ah intendi il ragazzo caduto nel lago per salvare sua sorella, nel punto di morte io posso leggere i sentimenti delle persone e in quel momento nonostante il freddo lui continuava a pensare alla sorellina, senza rimpianti, contento di aver salvato la sorella. Ci può essere una persona più…..penosa? Ahahahah”
Pitch: “Ouh allora perché mai lo hai scelto come guardiano se…”
Manny: “Scelto? No no no, io non ho fatto niente sono stati gli altri guardiani a sceglierlo, ho deciso di rincarnarlo in uno spirito solo perché ho bisogno dei suoi poteri, gli sfrutto….grazie a lui adesso le persone apprezzano l’inverno e soprattutto la neve, ho bisogno che ci sia equilibrio nel mondo e per far si che ci sia equilibrio le persone devono stare tranquille per non rischiare troppe rivoluzioni, per non far finire la terra in una catastrofe. Spiriti come lui e le leggende non hanno nulla a che fare fra di loro ma tu….quando mi hai minacciato ho dovuto mettere in gioco anche quel ragazzo solo perché so che il tuo punto debole è il ghiaccio, non volevo che diventasse un guardiano ma non ci posso fare niente, le leggende vivono soltanto in una fantasia….”
In quella stanza stava calando un silenzio oscuro e non si può dire che Pitch non era sorpreso delle parole del suo vecchio amico.
Pitch: “Mmh quindi lo vuoi solo e soltanto usare?”
Manny: “Beh certo ma per una buona causa.”
Il viso di Manny assunse un’aria innocente con il sorriso di un bambino
Pitch: “Ma credo che ormai non ti serva più, le persone si sono evolute. Come hai detto tu il ghiaccio è il mio punto debole per questo lui ha delle capacità che mi sarebbero utili, non mi potresti dare il piccolo raga…”
Manny: “AH ‘PICCOLO’?!! Tsk per questo sei uno stolto. La sagoma non sempre indica il contenuto, essa può essere una scatola gigante ma con della polvere, o una piccola scatola con dei diamanti. Ricorda, una candela può riempire una stanza con la sua luce…..SCACCOMATTO! ”
Pitch: “Mmh ahahah credo di sapere quale sarà il risultato. Va bene, ora devo tornare.”
L’uomo nero si stava alzando già pronto per prendere l’uscita.  
Manny: “Ora? Suvvia perché non resti per il tè?”
Pitch: “No grazie, forse la prossima volta.”
Manny: “ahaha non essere così irritato, un giorno vincerai contro di me. Attualmente sei miglio...”
Pitch: “ESATTO!  La prossima volta vincerò io..”
Manny: “..Uuh…Interessante, non vedo l’ora che accada.”
 
Il mondo…no…l’universo, Jack si sentì l’universo cadergli addosso e le gambe non lo tenevano.
Jack: “Ah, Cosa? C-così lui ti ha d-detto questo? Allora lui mi avrebbe reincarnato solo per u-usarmi…”
La sua voce tremava…lui tremava, cercava di ridere per far finta che ciò non stesse accadendo ma era solo sul punto di piangere.
Pitch: “Non mi importa se mi credi o no. Io ti ho detto la verità, non rimpiangere la tua scelta.”
Rabbia, Tristezza, Paura, tutte queste emozioni si stavano mescolando dentro Jack fino a farlo esplodere. Abbandonò il suo bastone a terra e serrò il pugno per colpire l’uomo nero.
Jack: “Tu non hai il diritto di dire niente!!!!”
Ma Pitch bloccò il suo pugno con una mano sola.
Pitch: “Oh Jack, è questa la ragione del perché sei così stupido. Sei troppo emotivo, quando ti ritrovi in queste situazioni.”
Jack si lasciò cadere a terra esausto facendo scorrere migliaia di lacrime.
Pitch: “Uhm Jack…?”
Jack: “QUINDI COSA DEVO FARE ORA?! Ho sempre pensato che mi avesse scelto per i bambini. Ora è tutto falso, anche la mia esistenza. Che cosa devo fare…a chi devo credere ora?!!”
Pitch: “Puoi credere in me”
L’Uomo Nero si accovacciò davanti a lui raccogliendo il bastone dell’albino e porgendoglielo lasciando sbigottito Jack.
Pitch: “Vieni con me Jack. Lascia che la rabbia ti faccia da padrone e niente sarà falso, io non ti prenderò mai in giro.”
Jack: “I-Io non posso….devo pensare a Elsa…”
Pitch: “Ti prometto che non gli toccherò neanche un capello.”
Il ragazzo non sapeva cosa pensare, non ci riusciva. L’oscurità incombeva su di lui e il suo cuore ne soffriva. La vista si stava offuscando e anche le forze lo stavano abbandonando così svenne sul pavimento gelido di quel castello nero.
Intanto lassù nel cielo qualcuno li stava osservando…
Manny: “Ah accidenti…questa volta ha avuto la meglio..”






Agolo della Vecchia Pazza:
*coff coff* allora miei cari fanciulli come va? *coff coff* L'ultima volta che ci siamo sentiti sono successe tante cose eh? tipo.....tipo *coff coff*...uhm qualcuno si ricorda cosa è successo l'ultima volta?
Diavoletto: "Ma va, ti credi simpatica a fare la voce da vecchia?"
Angioletto: "Oh povera cara, vuoi una camomilla con quella brutta tosse?"
Io: "UFFA non si può mai scherzare con voi"
Diavoletto: "Scusati caso mai visto tutto questo ritardo e anche perchè sei ritornata quando tutti erano contenti che te ne fossi andata."
Ebbene si miei cari, lui non cambia mai, comuque su una cosa ha ragione...mi scuso per tutti questi mesi mancati :)
poi ero indecisa se continuare....forse ho fatto una cavolata ma è da quando ho cominciato l'estate che volevo scrivere questo capitolo.
VOLETE SAPERE COSA SUCCEDERA'? BEH NON LO SO NEANCHE IO! Se volete lasciate dei commenti, le critiche sono sempre ben volute ahaha. ALLA PROSSIMA E BUONA ESTATE  :3





 
   
 
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