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Autore: Lellaofgreengables    13/07/2016    0 recensioni
La giovane Maria Castaneda racconta la sua storia in un diario. Attraverso le sue parole vedremo la ragazzina diventare una donna matura e disposta a tutto pur di coronare il suo sogno d'amore con Martin Castro.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fernando Mesía, Maria Castañeda, Martin Castro
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Non potevo resistere e sono corsa al Jaral quella sera stessa. In salone c'erano i miei nonni, Rosario e Raimundo. La nonna mi ha rimproverato per la bugia che ho raccontato mentre il nonno è stato molto più comprensivo.
Per lui grazie a me lo zio Tristan ha avuto un miglioramento e ha accolto i malati. Perfino la nonna ha condiviso questa tesi alla fine.
In ogni caso tutti e due sono stati d'accordo con il fatto che io debba stare lontana dal Jaral per non contaggiarmi.
Nonno Rai quindi mi scortata alla Villa e non mi ha permesso di vedere Gonzalo nemmeno per un secondo. Il nonno non ha desiderato nemmeno salutare la madrina una volta giunti a destinazione. Il giorno dopo ho tentato la fuga nuovamente ma non sono riuscita ad allontanarmi dalle scale. Sono stata subito intercettata da Francisca. Alla mia madrina non è mai sfuggito nulla. Sapeva persino che ero stata il giorno prima al Jaral perché  era stato riferito a Roque che l'ha informata. L'unica cosa che ignorava era che il nonno mi aveva accompagnata a casa ma si era rifiutato di salutare lei.
In ogni caso è stata molto chiara: non avrei potuto lasciare la Villa fino a quando l'epidemia fosse stata in corso.  Avrebbe altrimenti preso dei drastici provvedimenti con me. Lei sosteneva di avere il dovere di proteggermi visto che i miei genitori mi avevano affidato a lei con questo scopo.
La zia Soledad ed io ci siamo ritrovate nella mia stanza a parlare della nostra reclusione alla Villa. Lei sta cercando di sfuggire ad Olmo, il suo ex fidanzato che si è trasferito da noi alla Villa per qualche tempo.
La zia ed io avremmo voluto andare al Jaral per aiutare però non ce lo hanno permesso. A lei non sarebbe importato morire anzi. Avrebbe potuto così ricongiungersi con mio zio Juan. Io ho detto a Soledad che avrei voluto andare al Jaral per fare nuove esperienze ma non sarebbe stato quello il vero motivo: io desidererei stare accanto a Gonzalo per aiutarlo e sostenerlo. La zia mi ha parlato  del suo grande amore per Juan e il mio cuore si è ritrovato a sognare un amore così forte.
Olmo è stato il complice inconsapevole del mio piano di fuga.
Mi ha incontrato sulle scale e ha subito notato quanto fossi cresciuta. Ha aggiunto che suo figlio Fernando non mi avrebbe riconosciuta.
Io allora ho finto di stare male e sono svenuta tra le braccia del Mesia.
In pochi minuti alla Villa è sceso il panico. La madrina e la zia Mariana erano nella mia stanza in apprensione mentre io fingevo di essere priva di sensi. Hanno chiamato Don Pablo e io ho finto di avere la febbre. Ho scaldato un panno sotto la lampada e poi me lo sono passato addosso. Il medico mi ha diagnosticato la febbre spagnola. Per me si apriranno le porte del Jaral. Ne sono certa.
Tua
Maria.

   
 
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