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Autore: Emy Potter    13/07/2016    7 recensioni
STORIA INTERATTIVA (Iscrizioni chiuse).
Sono passati cinque anni dall'ultima battaglia contro l'Uomo Nero. Ora però è tornato e si prospetta una guerra mai vista prima, poiché anche gli altri spiriti decidono di schierarsi.
Ma non tutti staranno dalla parte dei Guardiani.
Attenzione: Gli spiriti saranno i vostri OC!
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: Nuovi spiriti nella Tana dell'Uomo Nero


Mentre nel Laboratorio di Babbo Natale gli spiriti stavano sorseggiando cioccolata calda o drink alcolici ascoltando musica rock, nelle profondità della Terra, Pitch attendeva ansioso l'arrivo dei suoi alleati.
Prima avrebbe spiegato loro il piano, meglio sarebbe stato. Stavolta doveva vincere, a tutti i costi.
"Non sono ancora arrivati" si lamentò una voce maschile dietro di lui.
Pride Blinder era seduto comodamente su una poltrona fatta di sabbia nera. Pallido come un cadavere, era alto un metro e ottantanove, dalle spalle larghe e la corporatura muscolosa. Le sue grandi mani dalle dita sottili riposavano ordinatamente in grembo, le unghie non molto lunghe laccate di un viola scuro. Portava i capelli i capelli lunghi fino a metà braccio, poco prima del gomito, neri e lisci, con un lungo ciuffo che gli copriva uno degli occhi eterocromatici -quello nero- mentre quello bianco guardava Pitch con freddezza e impazienza.
Indossava degli anfibi neri per militari, dei pantaloni di fibra di carbonio neri e aderenti, così come la canottiera. Aveva una cintura di un blu molto scuro attorno alla vita e un sacchetto del medesimo colore attaccata ad essa, all'interno della polvere nera. Il tutto era coperto da un lungo mantello nero che arrivava un po' più giù del ginocchio, senza alcun cappuccio o tasca.
Dimostrava all'incirca ventunanni.
"Devi essere paziente" lo rimproverò Pitch senza nemmeno guardarlo.
"Buon pomeriggio" una voce femminile e mielosa riempì le gelide mura della Tana, mentre una figura snella si avvicinava con grazia verso di loro, il viso dai lineamenti volpini.
L'Uomo Nero sorrise e si avvicinò verso di lei. "Contra Alope Diavìl, che piacere vedervi" disse baciandole elegantemente la mano.
"Bugiardo come sempre, vedo" ribatté la donna freddamente. Anche se le aveva chiesto di schierarsi con lui, sapeva perfettamente che Pitch non si fidava completamente di lei. Questo perché una delle gemelle aveva contribuito a far sì che nessuno credesse più nella sua esistenza. Purtroppo, però, egli non sa chi sia stata delle due, poiché, come tutti, le confonde. Poteva solo guardare i vantaggi di quella pericolosa alleanza.  
Contra sarebbe stata identica alla sorella se non fosse stato per il colore degli occhi invertiti rispetto a quelli della gemella e il nastro piumato del cappello che, invece che essere bianco, era nero. Inoltre, anche lei aveva un ciondolo nascosto, solo che era a forma di volpe.
Lo sguardo della donna si posò su Pride, il quale si era elegantemente alzato dalla sua poltrona e si avvicinava con passo felpato.
"Voi dovete essere Pride Blinder" gli sorrise sensualmente Alope. "Ho sentito che preferite farvi chiamare Nightmare".
Il ragazzo si limitò ad annuire freddamente, le braccia incrociate sotto il petto. "Tu devi essere Contra. E' un piacere conoscervi" aggiunse poi sarcastico.
Contra arricciò il naso in segno di disprezzo. "Che sfacciataggine" commentò ad altavoce, per poi allontanarsi stizzita e sedersi sulla poltrona da lui precedentemente occupata.
Prima che qualcuno potesse proferire altra parola, Kaytlin Diana Loyar li raggiunse, poco vestita come al solito. Indossava infatti solo una semplicissima cannottiera bianca, una fascia nera e dei pantaloncini blu che mettevano in risalto le sue lunghe gambe. I piedi erano scalzi, mentre sulle spalle teneva la faretra munita di frecce; in mano l'arco.
Era magra e piuttosto alta, la carnagione pallida. I corti capelli neri incorniciavano il viso ovale e contrastavano con gli azzurri occhi a mandorla. Un freddissimo azzurro. Dimostrava all'incirca sedici/diciassette anni.
"Kaytlin, che piacere vederti" si avvicinò a lei Pitch, un sorriso falso sulle labbra.
"Anche per me" si limitò a rispondere la ragazza, fredda e dura come il marmo. Il suo sguardo si fece ancora più tagliente quando vide la figura di Contra, per poi domandare adirata:  "Che ci fa lei qui?!"
"Potrei farti la stessa domanda, spirito del Coraggio" si limitò a rispondere la donna senza scomporsi, anzi il suo fare rimase elegante come al solito.
"Mi vendico contro i Guardiani! E' il momento che qualcuno più capace di loro controlli il mondo!" spiegò la ragazza, la quale sembrava essersi svegliata con il piede sbagliato quel giorno. Inoltre, una delle cose che più odiava al mondo era la falsità, e le gemelle Diavìl erano maggiormente conosciute per quello.
Lo spirito delle Dicerie non ci mise molto a capire cosa fosse accaduto: Diana era sempre stata una delle persone più corruttibili dell'intera esistenza, per cui intuì che l'Uomo Nero l'avesse ingannata. Ed essendo lui un ottimo manipolatore, non devessere stato nemmeno difficoltoso convincerla che tutte quelle menzogne fossero vere.
L'ira della Loyar sbollì appena vide Pride in un angolo della stanza, lasciando posto alla curiosità. "E tu chi sei?" domandò sinceramente stupita.
"Pride Blinder, ma preferisco essere chiamato Nightmare" rispose senza pensare nemmeno a cosa stesse dicendo.
"Non ho mai sentito parlare di te" dichiarò Kaytlin calma, così calma che pareva che la rabbia di poco prima non ci fosse mai stata.
"Perché ho fatto in modo che fosse stato così" spiegò ghignando Pride, fiero delle sue azioni. "Le persone più pericolose sono quelle che non si conoscono. Anch'io sono uno spirito degli incubi, la differenza è che i miei possono avvenire anche di giorno".
Pitch lo squadrò con rabbia. "Resta il fatto che i miei incubi sono comunque più potenti dei tuoi" mise subito in chiaro, la voce velenosa.
Vedremo; pensò Nightmare.
Se gli sguardi avessero potuto uccidere, sarebbe stato un problema per entrambi gli oscuri spiriti, mentre un silenzio tombale calava nella stanza, silenzio che venne interrotto da una squillante voce femminile.
"Sweet dreams are made of this, who am I to disagree? I travel the world of the seven seas. Everybody's looking for something" Aidan irruppe volando e cantando a squarciagola quella che ormai era diventata una delle sue fissazioni: Sweet dreams degli Eurytmichs.
Atterrò così in fretta affianco ad uno degli Incubi, che quest'ultimo sobbalzò e si allontanò velocemente dalla ragazza.
Aidan appariva come una ragazza sui ventisette anni o giù di lì. Era alta un metro e sessantacinque, e pesava sessantacinque chili. I capelli castano scuro erano corti, in un taglio mezzo rasato e per giunta fatto male. Quello che più la faceva distinguere erano però le grosse cicatrici che aveva su gran parte della testa. I suoi occhi erano color nocciola. Indossava un'anonima t-shirt grigia, larga e senza particolari decorazioni, mentre sotto aveva soltanto dei pinocchietti neri e stivaletti verdi.
"Aidan, finalemente sei arrivata" sorrise Pitch. Anche se ora tutti i suoi alleati erano presenti, non sapeva se essere felice del fatto che anche lo spirito della Follia fosse lì.
La giovane rise senza un motivo, dicendo poi, riferendosi a Contra: "Pitch, c'è anche una vecchia nel tuo gruppo?"
La donna sgranò gli occhi e si alzò velocemente in piedi. "Come, scusa?!" quasi urlò.
"Quanti anni hai? Settanta?" continuò la ragazza ridendo istericamente.
Kaytlin a malapena soffocò una risata, intanto che Pride ghignò divertito e l'Uomo Nero alzò gli occhi al cielo. Sapeva che sarebbero sorti questo tipo di problemi.
Contra, dal canto suo, non poté fare a meno di infuriarsi. "Sei la persona più maleducata che io abbia mai conosciuto!" esclamò, per poi costringersi a calmarsi. D'altronde tutti sapevano quanto fosse pazza, forse la più folle persona che l'intero genere umano abbia mai conosciuto.
"Aidan, non è il momento di queste battute" la rimproverò Pitch. Successivamente si schiarì la voce e annunciò: "Alloggerete qui, ho preparato delle stanze per ognuno di noi e- Aidan, mi stai ascoltando?!"
"Cosa?" chiese spaesata lei, in quel momento seduta a terra e intenta a costruire qualcosa con dei Lego spuntati fuori da chissà dove. "Stavi parlando?"
Il povero Black sospirò stanco, massaggiandosi le tempie nel pallido tentativo calmarsi. Senza aggiungere altro, fece un gesto con la mano e quattro incubi si avvicinarono obbedienti. "Vi porteranno nelle vostre stanze" spiegò, ma aggiunse: "e no, non puoi farlo esplodere!", appena vide Aidan avvicinarsi ridacchiando ad uno dei suoi sottoposti, l'indice rivolto verso il povero malcapitato.
La giovane rise di nuovo, per poi seguire saltellando l'incubo.
Gli altri si limitarono a seguire i propri e, in poco tempo, Pitch si ritrovò di nuovo solo. Erano passati solo alcuni minuti e già si stava pentendo della scelta di avere alleati. Sperava solo che, almeno, questi l'avrebbero portato alla tanto attesa vittoria.
 
-O-

"Nessuno sospetta nulla, giusto?" la figura femminile si intravedeva a malapena sotto la pallida luce della Luna, unica testimone di quelle verità svelate. Ma questa figura non era da sola.
"Assolutamente no, sorellina" rispose una donna davanti a lei, la voce che mostrava quanto fosse entusiasta all'idea dei loro futuri profitti. "Li abbiamo in pugno".
"Bene" riprese la seconda. "Ti contatterò quando avrò altre notizie".
"Perfetto" ridacchiò l'altra, un mano guantata portata elegantemente davanti alla bocca.
Anti si allontanò senza aggiungere altro, mentre Contra entrava dentro la Tana di Pitch salutando complice la sorella.
 
-O-

NOTA AUTRICE: Scusatemi per il ritardo, sono davvero mortificata!
Che ne pensate della squadra schierata con Pitch? Vi piacciono questi OC? A me molto!
Fatemi anche sapere che ho sbagliato qualcosa nei vostri personaggi o se ho fatto qualche errore di svista. Se è così, correggerò subito, promesso.
Alla prossima, dolcettini miei!
Kisses, Emy.
   
 
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