Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Feisty Pants    14/07/2016    3 recensioni
Gli avvenimenti di Arendelle dopo il lieto fine trovato al termine della storia che tutti conosciamo.
Tanti fatti simpatici e avventurosi stanno per arrivare! Un matrimonio, la simpatia di Anna, la "freschezza" di Elsa, il simpatico Olaf, l'impacciato Kristoff, Jack Frost, chi lo sa magari anche un bambino e tanti tanti nuovi personaggi.
Un crossover interessante per chi ama le favole, ma... non è tutto rose e fiori: qualcosa succederà alla nostra amata Anna...e non solo...
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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…Undici Anni Dopo…
 
L’inverno porta con sé il silenzio.

Gli animali si recano in letargo e non si sentono gli allegri uccelli cantare.

Gli alberi spogli, vengono ricoperti da molta neve che, a volte, cade a terra ricoprendo un altro tappeto di soffici fiocchi.

Tutto tace tranne un grande giardino popolato da un’allegra famiglia.

Per i bambini ogni stagione è bella!

 L’autunno con i suoi colori  e le foglie variopinte di diverse pigmentazioni, la pioggia e le pozzanghere in cui saltare allegramente.

 La primavera con il risveglio della natura, la comparsa del sole che ravviva l’erba verde e il ritorno del canto degli uccelli che librano nel cielo accompagnati dal vento giocoso.

 L’estate, la stagione del caldo, del sole vivace, delle risate, dei giochi e delle lunghe giornate trascorse, magari, in un piccolo laghetto facendo il bagno per rinfrescarsi.

Giunge poi l’inverno.

La stagione più fredda, senza colori, ma comunque amata dai piccoli.

 La neve soffice su cui camminare o con cui costruire pupazzi di neve, il ghiaccio dove poter pattinare, i cristalli lucenti, sono per loro, come pura magia in grado di scaldare il cuore e stampare un enorme sorriso sui volti sognanti.

Un giovane, di circa undici anni era seduto a bordo del laghetto ghiacciato.

 I folti capelli biondi venivano mossi dal vento, ma i suoi brillanti occhi azzurri rimanevano inchiodati sull’acqua ghiacciata, ripetendo, a bassa voce, la melodia della dolce ninna nanna che il suo papà gli cantava sempre, tutte le sere, prima di dormire.

Quando il vento avvolge i monti
col suo gelido abbraccio
l'unione forma un cuore freddo
dal quale nasce il ghiaccio

“ Vedo che quel brano ti piace tanto” disse un uomo avvicinandosi a lui.

“ E’ il ghiaccio che mi piace moltissimo papà” rispose il ragazzo rivolgendo un sorriso al padre.

Kristoff rimase a guardare il suo bambino che ormai si stava trasformando in un uomo.

 Kay aveva ereditato gli occhi azzurri e le giocose lentiggini dalla madre, ma i capelli biondi e l’attrazione per il ghiaccio erano i suoi.

Ricambiò il sorriso e si sedette accanto a lui raccontandogli le varie avventure che, quando aveva la sua età, aveva affrontato e il figlio sgranò gli occhi e affilò l’udito pronto a tuffarsi nelle esperienze vissute dal suo papà, dal suo più grande eroe.

“ Di cosa parlano quei due?!” domandò una bambina di circa sette anni corrugando la fronte e inarcando le sopracciglia nel centro del giardino, rivolta a due donne che dialogavano tra di loro.

“ Penso di questioni ghiacciate, tesoro” rispose la madre chinandosi su di lei e sistemandole accuratamente il berretto sui lunghi capelli rossi.

“ Sono sempre noiosi, il ghiaccio è così pericoloso” rispose la piccola incrociando le braccia arrabbiata, sentendosi a disagio, siccome non aveva ancora imparato a pattinare e le diverse cadute l’avevano demoralizzata.

Anna sorrise.

 La sua bambina dai capelli rossi, le lentiggini e gli occhi scuri come Kristoff, era molto diversa dal fratello.
Era molto agitata, vivace come la madre, ma anche sensibile e fragile.

“ Gerda cosa succede?” le chiese un uomo dal capelli bianchi e gli occhi glaciali avvicinandosi alla famiglia riunita in mezzo al prato ricoperto di neve.

“ A me l’inverno non piace zio” rispose lei sempre più imbronciata.

Jack si inginocchiò per riuscire a guardarla negli occhi.

“ Hey piccola! L’inverno è splendido! Si possono fare moltissime cose. Dai, dammi la mano ti aiuto io a pattinare” le intimò porgendole la mano.

La piccola, dopo aver ricevuto un bacio e il consenso di Anna, accettò e si allontanò con lo zio verso un piccolo spiazzo ghiacciato.

“ Mi ricordi sempre tu, tutte le volte che la guardo.” Sospirò Elsa cingendo la sorella in un abbraccio, guardando con lei la nipotina e suo marito allontanarsi, mano nella mano.

“ Se ci penso anche la sua mamma non è capace di pattinare” scherzò la maggiore ed Anna le lanciò un’occhiataccia incrociando le braccia.

“ Spero solo che riesca a superare le sue paure, è così fragile…”

“ Ti posso garantire che Jack l’aiuterà, come ha fatto con me” le disse Elsa abbracciandola, ma qualcuno tirò il vestito della maggiore, interrompendole.

Elsa si staccò dall’abbraccio.

 Due bambine di otto anni, intimorite, abbassarono lo sguardo mettendo le mani dietro la schiena, pronte a ricevere il rimprovero della madre.

“ Cosa è successo Zyphire?” domandò Elsa guardando una delle due.

“ Noi stavamo solo giocando, ma Alizée ha usato il potere e…” iniziò a dire la bambina.

“ Hey, non è stata solo colpa mia Zy! Anche tu l’hai usato!” si giustificò l’altra incrociando le braccia, guardando male la gemella con gli occhi imperlati di lacrime e le guance tinte di rosso.

“ Non litigate e piuttosto ditemi cosa è accaduto!” interruppe la madre preoccupata.

“ Vieni” disse Alizée prendendo la mano della regina e stesso fece Zyphire con Anna.

Le quattro si avvicinarono a uno degli alberi che facevano da perimetro al giardino, dove si ritrovavano spesso e dove le nostre due protagoniste erano cresciute.

Alizée, una volta fatto cenno alla sorella chiamò:

“ Holly, vieni fuori”

Dopo qualche secondo, spuntò dal retro della grande quercia, un pupazzo di neve.

 Era della stessa altezza di Olaf, ma sul capo aveva un cappellino rosa.

Anna ed Elsa si guardarono incredule e pensarono la stessa identica cosa.

“ Zy, vieni con me… andiamo a chiamare un nostro caro amico” propose Anna prendendo per mano la nipote ed allontanandosi dalle altre due rivolgendo un’ultima occhiata alla sorella.

In quel momento la piccola Alizée, triste, iniziò a piangere.

“ Tesoro, cosa succede?! Perché stai piangendo?” domandò Elsa addolorata vedendo la sua piccola piangere.

“ Io non volevo farlo, davvero e nemmeno Zy! Io volevo solo giocare, ma qualcosa è andato male e il vento è uscito dalle nostre mani dando vita ad Holly” spiegò la piccola singhiozzando.
La regina guardava la sua piccola piangere.

Lei sapeva che Alizée era più debole della sorella.

La famiglia spesso le confondeva ancora per colpa della loro somiglianza, ma per Elsa e Jack le gemelle erano diverse perché, nonostante gli identici capelli bianchi e gli occhi celesti, Zyphire era forte, tenace, avventurosa ed estroversa, mentre Alizée era timida, introversa ed estremamente fragile.

Qualche anno dopo il loro matrimonio, la regina si trovò incinta di loro. Quando scoprì che erano due svenne per lo spavento, ma, una volta nate, portarono grande gioia nella vita di Arendelle che si sommò all’arrivo di Gerda l’anno seguente.

In seguito alla nascita, si scoprì che le bambine possedevano un dono come i genitori, in grado di controllare neve e ghiaccio, ma soprattutto il vento.

Alle piccole il potere piacque subito, ma Alizèe iniziò a temerlo siccome non era in grado di controllare il suo dono a differenza di Zyphire che lo manipolava più facilmente.

“ Alizèe, ascoltami bene adesso. Tu non devi giustificarti e non voglio che ti scusi con me per paura che io ti rimproveri, perché non lo farei mai per questo motivo. Quello che avete tu e Zyphire è qualcosa di unico e fantastico!”

“ Ma io non lo voglio, perché non lo so usare e ho paura di fare del male a qualcuno prima o poi” continuò la piccola piangendo.

Alla regina pareva di avere di fronte il suo riflesso, perché anche lei, come sua figlia, temeva lo stesso quando aveva otto anni come lei, l’età esatta in cui, per sbaglio, fece del male ad Anna.

“ Non devi avere paura. Con il tempo riuscirai a celarlo, domarlo e mostrarlo solo quando necessario. Anche per me è stato difficile, ma grazie alla zia e in seguito al tuo papà, ho imparato… ora vieni qui” consolò la madre facendo segno alla figlia di accettare l’invito di venire avvolta dalle sue braccia.

 Alizée non se lo fece ripetere due volte e si rifugiò tra le braccia materne nascondendo il viso tra la spalla e il mento di Elsa, fermando, finalmente, il flusso di lacrime.

“ Con il tempo scoprirai che questo dono è ciò che ti caratterizza. Imparerai a volere bene a te stessa e ad accettarti, ma non avere paura perché io e il papà ti saremo sempre accanto, pronti a sostenere ogni tuo passo.” Continuò la madre dondolando leggermente e coccolando la sua bambina.
Negli anni aveva imparato ad amare ancora di più.

La gravidanza delle figlie la spaventò non sentendosi pronta a diventare madre o temendo, come è accaduto, di trasmettere i poteri ad entrambe.

 Solo la gioia di sentirle piangere appena nate, il calore provato una volta tenute tra le braccia, le lacrime di Anna e il suo aiuto mentre dava loro la luce e Jack tremante e commosso una volta conosciuto le figlie, bastarono a convincerla di avere ricevuto due creature stupende e a dare a lei e Jack la forza per farle crescere consapevoli del loro potere.

Alizèe sorrise alla madre e si lasciò coccolare ancora un po’ finché non tornarono Anna e Zyphire in compagnia di Olaf che continuava a chiedersi, curioso, cosa mai avessero intenzione di dirgli.

“ Olaf, volevamo farti conoscere qualcuno che secondo noi potrà diventare una tua cara amica” spiegò Anna e chiese ad Holly di uscire ancora dal retro.

“ Cavoooolo!” affermò con la bocca aperta il pupazzo di fronte alla sua simile.

“ Ciao, io sono Holly e amo i caldi abbracci!” si presentò lei avvicinandosi a lui.

Olaf, ancora incredulo, si staccò la testa con le braccia di legno per poi riaggiustarla e prendere quelle di Holly.

Nel frattempo anche Kristoff, Gerda, Jack e Kay erano giunti alla grande quercia curiosi di vedere cosa stava succedendo.

“ Ali e Zy, oggi avete imparato che il vostro potere, pur non ancora perfettamente controllato, può creare qualcosa di fantastico, come Holly che renderà per sempre felice Olaf” concluse Elsa accarezzando i capelli di Zyphire, mentre l’altra gemella riceveva le attenzioni di Jack.

“ Io sono caduta solo una volta a pattinare!!” esclamò Gerda con un grande sorriso carico di soddisfazione e suo padre le scompigliò i capelli felice.

“ Bravissima!” urlò orgoglioso Kay che prese in braccio la sorellina e quella scena scaldò il cuore ad Anna che amava vedere la bellezza dei suoi figli e l’amore che vi era tra di loro.

In seguito i quattro bambini, Kristoff e Jack si allontanarono pronti ad intraprendere una lotta di palle di neve in compagnia dei due pupazzi.

Elsa ed Anna esitarono un attimo e si guardarono tra di loro.

Non si scambiarono nessuna parola perché i loro sguardi già dialogavano.

Entrambe erano fiere della loro famiglia, onorate di avere dei figli che si volevano così bene come loro due e due mariti fantastici che le sostenevano sempre.
Si presero per mano, guardandosi e si avvicinarono ai parenti, vogliose di vivere una nuova e dolce esperienza.

Una delle tante che avevano già vissuto e delle molte che ancora avrebbero affrontato, ma nutrite da un amore grande che negli anni avevano scoperto, in grado di rendere, sempre, ogni momento, unico ed indimenticabile.


 
ANGOLO AUTRICE:
Buon salve a tutti! Sono tornata dalla montagna e come promesso eccomi qui a finire la mia storia( non riesco ancora a crederci di essere giunta agli ultimi due capitoli).
Ho voluto raffigurare un momento familiare nel grande giardino che ho nominato qualche volta nel corso della storia.
Kay è diventato un ometto desideroso di diventare come il suo papà e qualche anno dopo ai due è arrivata Gerda. Almeno con questi due nomi mi collego alla storia della regina delle nevi.
Anche Elsa e Jack hanno il loro lieto fine, sposati e con due gemelle.
I nomi delle bambine sono nomi di venti che ho trovato guardando qua e là su internet ed erano gli unici due che mi piacevano siccome sono in grado di controllare il vento.
Anche il nostro Olaf ha ora una lei! Cosa ne dite?
Ci si legge a presto nel prossimo capitolo…

Baci
Anna
  
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