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Autore: marie52    14/07/2016    1 recensioni
Durante una missione solitaria, Zhalia viene rapita da delle misteriose figure.
Toccherà alla squadra Huntik, indagare sulla sua sparizione mentre ombre oscure sul passato di uno dei membri della squadra torneranno finalmente a galla.
Lo so vi ho scocciato con questa nuova versione della mia orribile fanfiction ma volevo cambiare molte cose che avevo approssimato nella mia storia.
I hope you enjoyed
marie52
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante Vale, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7
Darkness and secret of the wolf
New York
Giorni dalla scomparsa: Cinque.
 
Dante non ci capiva più niente e forse, anche quelli della sua squadra se avesse gridato ad alta voce la sua frustrazione e la sua incomprensione, lo avrebbero appoggiato.
Non capiva il perché Zhalia fosse stata rapita e l’unico che forse sapeva qualcosa era svenuto dopo un improvviso mal di testa e tutto questo perché non aveva dormito durante gli scorsi.
Sospirò appoggiato al muro turchese del Presbyterian  Hospital  di New York, uno dei migliori della grande mela dove Metz era stato ricoverato dopo lo svenimento.
I medici lo avevano tranquillizzato ore fa eppure lui, non riusciva a rimanere calmo.
Dopo il periodo della malattia, quando si trattava del suo mentore, ogni piccolo attimo dove si sentiva poco bene, gli faceva perdere il fiato in preda al terrore di ripiombare di nuovo in quel incubo ancora vivo nella sua memoria.
Il peso di una mano appoggiata sulla sua spalla lo riportò alla realtà.
Sapeva bene chi fosse.
- Starà bene Dante. Era solo stanco.-
- Lo so Scarlett - rispose l’uomo non voltandosi verso la cercatrice dai capelli rossi che tuttavia lo guardava preoccupata.
Non lo aveva mai visto in quel modo, in tante missioni che avevano collaborato eppure non poteva che comprendere.
La donna che amava era scomparsa mentre colui che lo aveva cresciuto era su un letto di ospedale e lei, non poteva fare a meno di ringraziare il cielo che coloro che amava non fossero finiti in quella situazione.
Il telefono della rossa squillò e la donna, quando vide il nome di colui che la chiamava non sapeva cosa fare: le sembrava scorretto rispondere quando un suo amico stava soffrendo.
Ma, come se lui le avesse letto nel pensiero, le disse – Non ti preoccupare, rispondi a tuo marito o finirà col preoccuparsi. Sappiamo come è diventato dopo che avete avuto Christine-
Perché si, nonostante tutti credessero fosse una single che faceva la corte a tutti, lei era sposata e amava teneramente il marito e la figlia, avuta qualche mese prima.
La donna sorrise alla battuta del cercatore prima di rispondere alla chiamata.
- Monty, tesoro che succede?- chiese la donna lasciando di nuovo il cercatore da solo all’interno della stanza.
Zhalia si chiese dove sei finita?
***
Luogo sconosciuto
La cercatrice dai capelli blu notte era congelata.
I suoi occhi erano fissi sul corpo della donna ormai senza vita, che fino a qualche istante prima sussurava il suo nome assieme a parole senza alcun significato.
Aveva cercato di chiederle chi fosse e perché conoscesse il suo nome eppure non era riuscita a risponderle, poiché l’abbraccio freddo della morte l’aveva avvolta prima che potesse anche solo udirle quelle parole.
Lo sguardo poi si poggiò sull’amuleto che aveva visto quando era incatenata appoggiato sulla mano fredda e abbastanza piccola della sconosciuta.
Non sapeva il perché eppure credeva di averlo già visto.
Era strano, quasi surreale ma sentiva dentro di se l’impulso di prenderlo da quella mano distesa e fredda che non stringeva per niente quel piccolo oggettino.
Rubare ad un morto.
Una cosa deplorevole persino per una traditrice come te pensò.
Ma quel pensiero non riuscì a bloccare l’azione veloce della sua mano destra che veloce afferrò l’amuleto e lo strinse a se.
Un energia calda quasi amorevole si espanse nel suo corpo.
E seppe in un attimo che cosa aveva combinato.
Si era legata ad un titano, appartenuto ad una donna morta che ne era certa, lo aveva protetto affinché arrivasse a lei.
Ma non poté pensarci più di tanto.
Ebbe solo il tempo di nascondere quell’amuleto sotto al materasso poggiato per terra prima che le catene le riprendessero i polsi e che il dolore ricominciasse più forte di prima.
Ti prego Dante pensò trovami
Poi urlò.
***
Sede della fondazione
New York
Lok e Sophie non si erano mossi.
Erano rimasti alla sede della fondazione su ordine di Dante per cercare qualche informazione che avesse a che fare con Zhalia.
E Frenetici, assieme a Dan e Harrison, avevano cercato nell’ufficio con le poche informazioni che avevano qualcosa che centrasse con Zhalia.
Eppure, non trovavano niente
Vi erano diverse missioni ma nessuna aveva avuto a che fare con la spilla ritrovata sul luogo.
Quella a forma di corvo argentato.
- Lok ci conviene fermarci. Qui non c’è niente- disse Sophie che guardava il ragazzo che però non la ascoltava.
- Stiamo cercando da poco tempo. Di sicuro troveremo qualcosa- rispose lui non guardandola in viso e come un mulo continuava a cercare fra i diversi fogli frustrato.
Si sentiva impotente.
Zhalia, una fra le persone di cui si fidava di più era scomparsa nel bel mezzo della missione e lui non poteva far niente.
Era come se vivesse un dejà vu.
Sophie lo sapeva che lo toccava più di tutti dato che la scomparsa di Zhalia era simile a quella di suo padre.
Tutti e due andarono in una missione.
E aveva paura che come suo padre anche lei non tornasse a casa.
Ma tutti quei pensieri negativi furono spazzati in un istante quando, per puro caso, non notò un fascicolo giallo per terra aperto su una pagina dove vi era una foto.
Quello di un Corvo dagli occhi rossi che lo fissava.
Simile alla spiletta.
Prese il telefono senza rispondere ad Harrison che lo chiamava o Den che gli chiedeva che cosa stesse succedendo.
- Dante, ho trovato qualcosa. Si. Un fascicolo col nome in codice Lupo ed Aquila. Dante puoi vedere il braccio sinistro? Dovrebbe esserci un corvo. Si il sinistro. Niente? Allora vedi il destro. Tu fallo e basta.
- Lok che sta succedendo?
- C’è ? Come pensavo. Ti spiego tutto dopo. Arriviamo in ospedale non muoverti da lì.
E con questo la telefonata si concluse.
 
Angolo Autrice ( che verrà uccisa alla fine di tutto)
SONO QUI.
Faccio un piccolo annuncio.
Ho cambiato una parola nel quinto Capitolo perché non mi convinceva, dato che ho cambiato molto nel nuovo capitolo per continuare la storia e renderla più omogenea e meno frettolosa o senza senso .
Se ce ne sarà bisogno revisionerò alcuni capitoli quando non corrisponde all’idea che avevo della storia
With Love
marie52
 
 
  
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