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Autore: Annapis    15/07/2016    1 recensioni
Comincio col dire che poiché mi é venuta in mente una long ho deciso di provare a scrivere prima questa one-shot che parla brevemente della trama per capire se devo o meno pubblicare.
La trama é incentrata su una ragazza misteriosa, un potere che il mondo non conosce e che la Marina ha segregato negli inferi ma che é riuscito a scappare.
Un passato doloroso e cicatrici che lo dimostrano.
In questa storia non ci sarà un filo logico, Hikari é luce e ombra allo stesso tempo.
Genere: Fluff, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cancello dell'Ade é stato aperto, un demone terribile é stato risvegliato, anni di terrore sono tornati a galla, riusciranno anche questa volta i marine a "insabbiare" la notizia o il demone attaccherá per primo?
La Marina riuscí a sigillare negli inferi quel mostro a fatica e in quell'epoca il demone non era al 100% delle proprie forze,
ma ora che il sigillo dell'Hi no hikari (luce del fuoco) é stato rotto e il demone Hadesu é risvegliato il mondo, l'equilibrio tra bene e male e la marina stessa verranno scossi, qual'é il vero potere di un demone?

Hikari conosceva bene il potere di un demone, lo aveva provato sulla propria pelle e aveva capito che entrare nel mirino di un demone é molto pericoloso perché essi sono predatori e, si sá, i predatori uccidono sempre la loro preda.
Era seduta davanti allo specchio a pettinarsi la lunga e liscia chioma che aveva lo stesso colore del cielo stellato mentre i suoi occhi bianchi, del tutto trasparenti fissavano curiosi il vetro soffermandosi su ogni dettaglio.
Nella stanza era appena percettibile il vapore della doccia calda, i capelli ormai asciutti le ricadevano leggermente arruffati su schiena e spalle mentre le punte solleticavano il pavimento ed alcune gocce d'acqua le ricadevano sul corpo coperto dalla leggera vestaglia di seta bianca che lasciava ben poco all'immaginazione.
Posó il pettine e prese il mascara per rendere piú voluminose le lunghe ciglie, con ombretto bianco brillantinato coprì le palpebre e passó il lucidalabbra sulle labbra carnose ed invitanti.
Si alzó ammirandosi per intera allo specchio: la pelle nitida, il corpo magro e slanciato, la generosa scollatura della veste a spalline offriva una bella visuale del décolleté mentre le forme abbondanti attiravano la clientela maschile, le gambe lunghe e i fianchi dolci, davvero una bella donna, anzi ragazza.
La camera non era certo molto spaziosa ma apparte il letto, l'armadio, lo specchio e la scrivania che altro poteva serville?
Il balcone dava alla terrazza dove di solito leggeva o sgranocchiava qualcosa e la porta del bagno portava alle terme e alla sorgente d'acqua calda.
Scalza e con passo elegante si avvicinó all'armadio, aprì le ante e ne estrasse un abito da sera senza spalline nero e oro, l'abito era lungo più o meno al polpaccio, c'era una spaccatura sulla gamba destra e la scollatura era generosa.
Il corpetto a cuore le fasciava perfettamente le forme mentre la gonna scendeva morbida accarezzandole la pelle.
Dietro la schiena il tessuto era trasparente mostrando in tal modo il marchio a forma di drago con le ali spiegate di colore nero.

Indossó i sandali color oro che avevano un poco di tacco e tornó davanti allo specchio sedendosi sulla sedia davanti alla scrivania su cui ora giacevano trucchi e fermagli per capelli.
Legó i capelli dividendoli in tre ciocche e "componendo" poi una treccia abbellita con vari fermagli a forma di ibisco ma di colore nero in contrasto con i capelli viola scuro, con gli steli intrecciati dell'iris creó poi una specie di fascia.
Sorrise ammirando allo specchio la sua creazione.
Mise infine la maschera bianca e oro facendo attenzione che non sbavava il trucco, si ammiró ancora un pó, poi la porta si aprì e il suo cavaliere mascherato entró
Era vestito elegantemente, cammicia viola e giacca nera, entrambe sbottonate sul bel torace, i pantaloni a vita bassa neri di velluto e ai piedi scarpe eleganti sempre nere.
In volto una maschera che copriva il suo sguardo penetrante ma non il suo sorriso nell'ammirare la bellissima creatura che si era portata davanti a lui,  che arrivava si e no alla sua spalla.
Sapeva benissimo chi era, nonostante la maschera, ma, Hikari, volle fingere di non conoscerlo.
《Come vi dovró chiamare per stanotte, mio cavaliere?》domandó con voce dolce, il giovane allargó il ghigno
《Chiamatemi...barone della notte, e voi o mia dama?》il suo sguardo si fece malizioso
《Hi...per stanotte chiamatemi Hi...》il cavaliere annuì prendendola a braccetto e sistemandosi meglio la maschera
《Come desiderate mia Luce》
Sorrise Hikari, preparandosi mentalmente a passare una serata indimenticabile col suo bel "barone della notte".

Note autore...
Okay, lo so, manco  parecchio e quando mi faccio viva porto una nuova storia invece che un aggiornamento, lo so, ma astenetevi dal lanciare pomodori e cibarie varie, il cibo non si spreca!
Pensate a quei poveri bambini in Africa che non toccano cibo...😢
Okay, la smetto e vi lascio con questa mia one-short, le ultime tre cose...
1...sono stata brava a descrivere la ragazza?
A me quella parte piace molto
Ma che faccio?! Mi complimento con...me stessa...?
2...riuscite a capire chi é il giovane misterioso?
Se si fatemi sapere in una recensione
3...recensite in molti e dirmi che ve ne pare...
Io mi ritiro nell'ombra (?)
A presto Anna...
   
 
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