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Autore: Scarlett Carson    16/07/2016    0 recensioni
- Crossover con il film Amori e incantesimi 1998 -
Fanfiction Dramione
Hermione Granger sa di essere un eccellente strega ma vorrebbe tornare a studiare ad Hogwarts per l'ultimo anno. Ma, nell'attesa una piacevole sorpresa la attende.
E se Hermione avesse nascosto le sue vere origini? Se avesse nascosto a tutti la vera origine dei suoi poteri e la verità sulla sua famiglia?
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo 18

 

Così te ne vai” disse una Jillian di appena 11 anni, alla sorella, guardandola mentre preparava il suo bagaglio.

Oh, Jilly, sarà solo per nove mesi! Poi torno per Natale! Ci rivedremo allora” disse Hermione ancora euforica per la lettera che aveva ricevuto pochi giorni prima da un gufo che la avvisava che era stata ammessa alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Mi mancherai tanto, carotina” disse lei abbracciandola, scoppiando immancabilmente a piangere.

Anche tu, Jilly. Sarai sempre con me, ti scriverò spessissimo! E quando avrò finito la scuola resteremo insieme per sempre”. Riuscì a strappare un sorriso alla sorella.

Dobbiamo invecchiare insieme e vivere in una grande casa; saremo due vecchiette con tanti gatti! E scommetto che moriremo anche lo stesso giorno, nello stesso momento” le disse Hermione.

Lo giuri?” disse lei staccandosi da quell'abbraccio per guardarla negli occhi, come se volesse assicurarsi che non la stesse prendendo in giro.

Lei andò a prendere in cucina un coltello e tornò dalla sorella che non capiva cosa volesse fare.

Lei si procurò un taglio sul palmo della mano destra, mormorando: “Il mio sangue” fece lo stesso ma sul palmo della mano sinistra di Jillian, “il tuo sangue” per poi unire le rispettive ferite, per sigillare il loro giuramento, perchè Hermione sapeva che non esisteva nulla di più potente di un giuramento di sangue. Nulla lo poteva spezzare. “Il nostro sangue”.

Si strinsero forte, tra le lacrime con le mani sempre sigillate fra loro, mentre il sangue stava già smettendo di fuoriuscire, lasciando loro un segno indelebile di quella loro promessa.

Ti voglio bene, Jilly”

Anche ti voglio bene, carotina”

 

Mentre dentro di loro scorreva un turbine di emozioni ed il ricordo del loro giuramento fatti molti anni prima, le ragazze formarono un nuovo cerchio, coi loro corpi, unendo le loro mani proprio come avevano fatto lei due sorelle.

Una luce, che nacque dalle mani unite delle sorelle, si propagò per tutta la stanza che accecò i presenti.

Un vento fortissimo divise il loro abbracciò, avvertendo la sensazione che qualcosa era stato spazzato via. Anche le altre ragazze, al di fuori del cerchio, si ritrovarono a terra, dopo che la luce si dissolse così come era nata.

Hermione guardò Jillian che si guardava attorno, alla ricerca dello spirito di Jimmy dentro di sé. Guardò Hermione e rise: non lo aveva trovato.

 

Per via della luce e dell'impatto che aveva dato, tutte le presenti si ritrovarono gettati a terra, molte donne risero felice per l'avvenuto constatando anche loro stesse che lo spirito malvagio che si era impossessato della ragazza era stato spazzato via.

“Se n'è andato!” mormorò qualcuna, ma le zie non ne erano convinte.

Infatti, Jet e Frances volsero lo sguardo verso il soffitto e lo videro.

“Attenzione, signore” disse Frances, ridestando Jillian ed Hermione che uscirono dal cerchio.

Una nube oscuro vibrava in aria, rimanendo sempre all'interno del cerchio.

“Dite che quello sia lo spirito di Jimmy?” chiese Ron, ancora incredulo per tutta quella faccenda.

“Sì, Ron credo proprio di sì” gli confermò Harry. Nel mentre, Draco aveva aiutato sua madre a rialzarsi.

Cenere alla cenere, polvere alla polvere” pronunciò Frances e la nube cadde a terra, facendo si che rimase solo un mucchietto di polvere, simile alla cenere, a terra.

“Forza, ragazze predente le vostre scope e spazziamolo via” suggerì Narcissa, chiaramente entusiasta del fatto che tutto fosse andato per il verso giusto.

Come lei, anche le altre ragazze contente che tutto fosse andato bene, presero ognuna una scopa e lo spazzarono letteralmente via, precedute da Jillian ed Hermione.

Le zie chiesero ai ragazzi di prendere il calderone e così, Harry e Draco, afferrarono saldamente il calderone e lo trasportarono verso il giardino, dove tutte parevano dirette.

Le videro spazzare la cenere in un unico punto dove, notarono i due ragazzi, c'era la pianta di lillà.

Cedettero il calderone alle sorelle Owens che lo gettarono su quella che, avevano capitolo, essere la tomba del malcapitato.

Uscì del fumo e, quello che pareva essere, il lamento dello spirito che veniva cacciato via.

“Sono contenta di riavere la mia Jilly” disse Hermione, contenta che quella brutta storia fosse terminata.

“E io sono contenta di avere te come sorella, carotina. Ma c'è qualcuno che aspetta di trovarlo, rammenti” disse poi.

Capì che si riferiva all'ispettore Hallet e le venne un idea.

 

***

 

“Ehi leggi qui!” disse Jillian facendo svolazzare il giornale locale davanti alla sorella.

Erano, come sempre, riunite tutti per la colazione e le zie, per festeggiare, avevano preparato una torta al cioccolato molto speciale.

Trovato cadavere, ormai in decomposizione avanzata, del criminale James Angelov noto alla polizia per l'omicidio di Phoebe Stone. Dopo un attenta autopsia è stata appurata che la causa della morte è stata accidentale. Il ritrovamento dell'anello vicino al cadavere ha fornito la conferma dell'identità del cadavere” finì di leggere la ragazza.

“Ci spiegate come ha fatto quell'ispettore a trovare il cadavere adesso?” chiese Ron.

Lui ed Hermione avevano chiarito: lui si sera scusato per aver esagerato, accecato dalla gelosia e si era sentito uno schifo.

Lei lo aveva perdonato. Poi gli aveva fatto la fatidica domanda: se gli piacesse Malfoy e lei aveva confermato che non solo gli piaceva, ma lo amava follemente e Ron accetto la sua decisione e gli augurò di essere felice con lui.

Gli chiese di poter rimanere amici e se potevamo passarla a trovare qualche volta e lei ne fu entusiasta. Dopo quella riappacificazione, Harry e Ron decisero che era ora di andarsene. Sarebbero partiti dopo Halloween però, motivando il fatto che volessero vedere le due streghe saltare giù dal tetto di casa e volare.

“Bè le zie hanno avuto l'idea di disseppellirlo e farglielo trovare in un burrone” disse Jillian, breve e concisa.

“Non posso crederci” disse Harry soffocando una risata.

“Io invece vorrei sapere del giuramento” disse all'improvviso Narcissa.

“Sì, lo hai accennato mentre parlavi con lei” disse Draco, indicando con la testa la sorella di Hermione, “e come mai quei tagli sulle mani?” chiese poi Harry subito dopo.

Loro due, dal canto loro, gli raccontarono di quando erano piccole. Di quanto Hermione ricevette la sua lettera da Hogwarts e della sua decisione di andare a lì a studiare.

Jillian ammise che la rattristava molto la notizia che lei sarebbe andata via così, lasciandola lì da sola e allora Hermione ebbe l'idea del giuramento.

“Il nostro è un giuramenti di sangue e niente può spezzarlo” confidò Hermione.

“Dovevamo solo ricordarcelo. Riavere fiducia in noi stesse” disse Jillian, motivando quello che aveva fatto la sorella.

“Mi piacerebbe anche sapere come mai quella sera mi hai chiesto, quando ti ho dato il bicchiere di vino bianco, se era tequila” disse Draco, fissando Hermione.

“Perchè Jimmy beveva tequila e...” disse Hermione, cercando un modo per dire loro quello che era successo prima che le zie decidessero di partire.

“Praticamente, è nostra tradizione, fare un Margarita di Mezzanotte ogni tanto” iniziò zia Jet “quindi, la sera prima che andassimo da Narcissa, abbiamo fatto bere un intruglio alle ragazze per spronarle a dire la verità” finì Jet per poi lasciar continuare Frances “e questa pozione, chiamiamola così, simula uno stato di ubriachezza della persona” concluse.

“Poi abbiamo tirato fuori la tequila, sperando la riconoscessero e così è stato” finì Jet.

“Quindi vi siete ubriacate con la tequila? Tutto qui?” chiese Draco che squadrò, come Harry e Ron, le due ragazze cercando di immaginarsi la scena.

“Bè.. complice il fatto che, in quello stato, non sapevamo cosa stessimo facendo o dicendo e... può essere che ci siamo insultate un po' a vicenda” disse cercando di giustificarsi Hermione.

“Dovremmo invitarvi ad un nostro Margarita di Mezzanotte” decise Jet.

“NO!” esclamarono insieme le sorelle, guardando le zie e poi i tre ragazzi e poi Narcissa che se la stava praticamente ridendo sotto i baffi.

“Ma perché dite così, a me piacerebbe e a voi, Potter e Weasley? Io non voglio perdermi la scena delle Owens ubriache” disse Malfoy in tono di sfida.

“Sì, potrebbe essere divertente” disse Harry appoggiando il suo nuovo amico.

“Questo è un complotto contro di noi!” esclamò Hermione, imbarazzata dalla situazione.

“Dopo tutto ve la siete cercata” concluse zia Jet.

Fu in un momento di ridate e divertimento che Hermione afferrò la mano sinistra di Jillian.

Sei felice” le disse la sorella nella mente e non era una domanda solo una semplice constatazione.

Sì, finalmente. Mi sento più leggera”

Ma? Ancora incomprensioni col biondino?”

Tu che faresti Jilly?”

Cosa non farei per quello giusto” le disse per poi voltarsi verso di lei e sorriderle.

 

***

 

Era il tramonto ormai ed Hermione non era riuscita a parlare con l'unica persona con cui voleva parlare: Draco.

Dopo quel bacio, prima dell'esorcismo di Jillian, non si erano molto parlati e lei si sentiva sola senza di lui.

Sua sorella, le zie con Narcissa, Ron ed Harry erano tutti fuori in giardino. Lui non c'era.

Ormai ne era convinta, lui aveva ragione: spettava a lei annientare la sua maledizione che, credendoci intensamente, aveva impedito al suo cuore di aprirsi completamente.

Le aveva dato potere, inconsapevolmente.

Fu la voce del suo migliore amico a ridestarla.

“Ehi, Herm, scendi di sotto. Ti aspetta vicino al gazebo” le disse Harry, la ragazza lo guardò e poi capì.

“Jillian” disse solo, rassegnata e corse di sotto.

Il ragazzo sorrise. Era contento per lei, finalmente poteva avere la sua fetta di felicità.

 

Quando la ragazza arrivò al gazebo, lo vide, di spalle.

Come quella volta”.

Solo che stavolta non si voltò con un ghigno, ma con un sorriso.

Lei gli sorrise a sua volta e si avvicinò a lui.

Jet guardò, dall'altra parte del giardino, appoggiata alla sua zappa, con aria sognante i due ragazzi, Frances con un sorriso e Jillian se la rideva, contenta per la sorella. Harry e Ron non poterono che far lo stesso, appesi ad un albero; Ron ormai era rassegnato, sapeva che non sarebbe più tornata e che non poteva pretendere il suo amore. Il suo cuore ormai aveva deciso di darlo ad una persona che, per colpa di altri, l'aveva insultata per anni, si chiese come era possibile che, dopo tutto quell'odio, potesse nascere qualcosa di più profondo.

Narcissa era più che contenta di quella felicità che finalmente era arrivata anche per loro. Era contenta per suo figlio che, finalmente, dopo tanta tenebra aveva trovato la luce: aveva scoperto il valore dell'amicizia e cosa voleva dire amare una persona incondizionatamente ed essere amato allo stesso modo. Era fiera di lui: aveva messo da parte tutti i pregiudizi, aveva abbandonato quelle insulse idee che suo marito gli aveva inculcato fin da quando era piccolo.

Non ci furono parole stavolta, solo sguardi intensi e carichi di emozione; non era per forza necessario dire qualcosa. Loro sapevano già cosa li aveva spinti l'uno verso l'altro ed Hermione era convinta che sua sorella, stavolta, non ci aveva messo il suo zampino. Lo aveva capito dai suoi occhi che la guardavano, sorridendole.

Lui le poggiò una mano sulla guancia e lei gliela afferrò nelle sue, coccolando il suo viso su quella mano che tanto adorava.

Draco aveva aspettato anche troppo per quel momento. Tolse la sua mano dal viso provocando in lei un espressione spaesata, come se l'avesse illusa per un attimo ma con sua grande sorpresa le afferrò e, attirandola a sé, le diede il bacio più bello che abbia mai ricevuto in vita sua.

Hermione, felice, gli buttò le braccia al collo. Non aveva più paura ad amarlo. Si sentì sollevarsi sentendo le sue forti braccia stringerla sempre di più e baciandola con più passione. Non aveva intenzione di lasciarlo più andare via, e nemmeno lui non ne aveva la benché minima intenzione. Lei si staccò da lui, dolcemente, perché sentiva il bisogno di dirgli quelle due parole che la tormentavano da giorni. Voleva dirgli quanto lei tenesse a lui, quanto lo desiderava e poteva farlo solo con due semplici parole.

“Ti amo, Draco” gli disse a fior di labbra.

“Anche io ti amo, Hermione” disse continuando a baciarla, felice come non mai di aver sentito quelle parole che tanto bramava.


Angolo Autrice:
Rieccomi qui! Ormai al penultimo capitolo di questa mia prima Dramione!
A prestissimo anche l'epilogo. :)
Spero che questa storia vi sua piaciuta e vi dico che domani vi pubblico l'epilogo ;)
Grazie mille a tutte le visualizzazioni, aver messo la storia nelle tre categorie ;) 
Alla prossima
Kiss Kiss
Scarlett





 

  
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