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Autore: DeadlyHatter    17/07/2016    1 recensioni
"Ripensandoci avrebbe potuto risparmiare quel poliziotto, poteva ipnotizzarlo e mandarlo via come era solita fare. Invece decise di ucciderlo, forse perché si era stufata. Ma di cosa? Del posto? Della gente? Era talmente concentrata nell'interrogare sé stessa che non si era nemmeno accorta dei due occhi che la fissavano dall'inizio del viaggio."
Genere: Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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" E un'altra giornata di lavoro è finita " pensava Julie sul letto dell'albergo.
Quel bamboccio del suo ragazzo aveva bevuto tutta la sera e, una volta addormentatosi, non le si spiccicava di dosso.

Decise così di alzarsi e andare sul terrazzo. 

<< Non è una serata meravigliosa? >> Julie scattò dall'altra parte della terrazza << Che cazzo ci fai qui??! >> Gli chiese quasi senza voce dallo sgomento. John la guardava in modo malizioso mentre si avvicinava a lei << Sai mi mancavi, cara >> Le sussurrò all'orecchio accarezzandole i capelli. Julie rimase immobile per qualche secondo, poi scattò infastidita dicendogli di non toccarla.

<< Vieni con me, scappiamo solo un attimo, so che per te queste missioni sono più un patire per le persone con cui devi stare che per la missione stessa, sicché.. >> << Julie, ma con chi stai parlando? >> mezzo addormentato ed in mutande, Lucas spuntò dalla porta << Cazzo.. >> Commentò Julie con voce strozzata. Quindi gli mise velocemente un braccio dietro le spalle minute e schioccando le dita gli ordinò << Dormi! >> Così da farlo crollare addormentato tra le sue braccia << Cosa cazzo facciamo?! >> Chiese in preda al panico a John. Lui, senza un'ombra di preoccupazione, le rispose << C'è solo una cosa che puoi fare >>.

Dopo che John ebbe finito di raccontare ai suoi complici chi Julie fosse e quali compiti svolgesse, loro scoppiarono a ridere mostrando la loro stupidità; allorché Julie si intromise invitandoli a vedere le repliche di tutti i programmi andati in onda i giorni passati << Guardate guardate >> Li incitava John << Franklin, Ellie, Micheal, Trevor: tutti a chiedere scusa al vostro amato Boss >> Continuó lei. Così, incuriositi e allo stesso tempo confusi, gli uomini di John si misero a cercare con ansia quei video e più video vedevano, più i loro sguardi diventavano sempre più terrorizzati.

Una volta che ebbero finito di vedere le vittime di Julie dispiacersi fino alle lacrime si misero a parlare sottovoce in modo preoccupato << Boss.. >> << Non è pericolosa per noi >> Lo interruppe John, una volta capita la situazione. Gli diede un piccolo librettino << Leggetelo attentamente >> << Che cos'è? >> Gli chiese quasi innervosita Julie << Niente cara, solo precauzioni per i miei uomini >> Le disse alzandole il mento.

A quel punto John la portò in un meraviglioso salotto, spazioso, con un divano molto soffice ed uno schermo piatto da 80 pollici, vedendola intenta a toccare il divano John, giá seduto, le disse << Ti ci puoi anche sedere dolcezza, non ti morde >>. Julie quindi smise di toccarlo e si mise a camminare rifiutando l'offerta  << Dici che ci saranno cascati? >> gli chiese dopo un po' Julie.

Come cadendo dalle nuvole, John le chiese di che stesse parlando  << Sai benissimo di che parlo. Il falso rapimento >> << Cara non devono esserci cascati, questo è un Vero rapimento >> le rispose sorridendo lui. Julie sbuffando distolse lo sguardo dal suo

" Ahh che ragazza diffidente, devo pensare ad un modo per rilassarla un po' " pensò a quel punto John.

John accese la tv, c'era il telegiornale. Una donna raccontava giusto in quel momento di un rapimento, avvenuto per mano di un ragazzino biondo. Iniziò così l'intervista a Lucas che raccontava, appunto, di un ragazzo biondo sulla ventina che era riuscito a colpirlo e a portare via la sua amata.

" Perfetto, ha funzionato tutto quanto. Pure il mio cazzotto, anche se forse ho esagerato un po', ma in questo modo nessuno sospetterá e soprattutto daranno la caccia al ragazzo sbagliato."

<< Bene. >> Commentó Julie una volta finita la notizia, con l'approvazione di John che annuendo si metteva ancora più comodo di prima  << Non avevo dubbi >> Le rispose.
Julie si sedette sospirando, con la dovuta distanza da John, e gli chiese per quale motivo avesse così tanta fiducia in lei.
<< Ti osservo da più tempo di quanto pensi, Julie. Non hai mai fallito, fin da piccola >> Le disse sorridendo  << Wow conosci il mio nome, dov'è finito "tesoro, zuccherino, cara, dolcezza"? >> Gli disse ironicamente Julie mostrando il cenno di un sorriso  << Se non ti va bene ti chiamo "orsacchiottina" come faceva il tuo ragazzo >> Le disse sghignazzando << No, ti prego! >> Gli rispose scoppiando a ridere. 
Dopo poco i due si misero a parlare come se fossero vecchi amici, prima prendendo in giro i ragazzi che erano con lei, poi più in generale della stupidità della gente.

Stettero a parlare fino all'alba e John sentiva di poterla convincere a lavorare con lui, così tornò sull'argomento.
A risentire quella proposta Julie ritornò fredda, avrebbe voluto davvero attuare il suo piano e l'aiuto di John poteva esserle utile.  Avrebbe creato un mondo nuovo, ma non poteva accettare l'idea di collaborare con un criminale; così si alzó e disse che sarebbe andata a letto e così fece, ma senza riuscire a dormire.

Dall'altra parte George si stava riguardando per la decima volta l'intervista a Franklin, l'anti mafia fatta persona chiedere umilmente scusa al Boss mafioso più conosciuto e questo dopo aver parlato con quella misteriosa ragazza. 
Lei non lo aveva minacciato da parte di John, di questo George ne era sicuro avendo ascoltato la conversazione senza farsi notare. 
Non era nemmeno possibile che lo avesse minacciato il boss in persona, a parte il fatto che lo aveva sempre seguito, sapeva che lo avrebbe detto senza problemi in televisione, anzi ne sarebbe stato contento.

  Dopodiché aveva visto la ragazza misteriosa andare via con un uomo alto, moro e non sotto la trentina. Lui non la stava costringendo ne controllando in nessun modo. La ragazza lo seguiva guardandosi intorno come fosse preoccupata che qualcuno li vedesse. 

Ma allora perché il fidanzato della ragazza, che aveva scoperto chiamarsi "Julie", raccontava di essere stato colpito da un ragazzo biondo e che lo stesso avrebbe rapito la ragazza? George non riusciva a collegare i pezzi del puzzle, gli mancava solo un dettaglio, sapeva che il racconto confuso e distorto del ragazzo di Julie era collegato alle scuse di Franklin. 

Doveva, quindi, trovare Julie e l'uomo che non era riuscito ad identificare per la poca luce. Così avrebbe avuto qualche risposta, forse. Decise così di tornare all'albergo dove alloggiava Julie prima del "rapimento" sperando di trovare qualche indizio.  

   
 
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