Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: RosaDraco    18/07/2016    1 recensioni
Questo è un AU in cui tutti i dragon slayer sono in realtà dei draghi. Lucy, la protagonista, vive in una metropoli moderna dove nessuno crede più all’esistenza della magia, ma lei è una maga e sa che niente è come sembra. Questa è la storia di un incontro che cambierà la sua vita per sempre e della sua lotta per salvare Magnolia e Fairy Tail.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il settimo master

Ciao a tutti! Il capitolo di oggi, come dice già il titolo, è dedicato al settimo master di Fairy Tail, Erza Scarlet. Erza è il mio personaggio preferito e l'idea di vederla a capo della gilda mi è sempre piaciuta, anche prima che venisse in mente a Mashima. Proprio come per tutti quelli che fanno parte della mia storia ho scelto un lavoro anche per lei e ho cercato di costruire una vita apparentemente normale. Credo che l'idea sia perfetta! Spero solo di non aver scritto qualche sciocchezza sul kendo XD




Il settimo master

Quando il gruppo uscì in strada il sole splendeva nuovamente su Magnolia anche se c’era qualche nuvola di passaggio e l’aria era più pungente che mai. I marciapiedi e le strade erano inzuppati e pieni di pozzanghere ma il viavai di gente e macchine era ricominciato come tutti i giorni.

Mentre passavano accanto a Central Park, Lucy notò che per terra c’erano ancora i segni delle bruciature nel luogo dello scontro della sera prima. Tutti ci camminavano sopra senza farci caso, pensando fosse opera di qualche petardo.

- Quei tizi sono scappati a gambe levate. - Le spiegò Natsu con un sorrisino diabolico - Sono sicuro che non si faranno più vedere in giro! -

- E chi sono questi tizi di ieri sera? - Gli domandò Gray che guidava la fila, camminando qualche passo più avanti. Quando Lucy gli spiegò di Bora e dei Titan Nose il mago fece una specie di smorfia - Ho sentito dire che stanno dando un po’ di fastidio in città ma l’idea di attaccare uno dei nostri è stata davvero stupida. Aspetta che lo sappia Erza e di loro non rimarranno che briciole! -

- Meglio se non glielo diciamo ... - Sospirò la ragazza - Chissà cosa potrebbe decidere di fare! Non voglio essere messa sotto scorta! So badare a me stessa! -

- Accidenti! - Natsu fece un fischio - Ma che razza di tipo è questo nuovo master? Perché parlate di lei come se fosse la persona più terrificante della città? -

- Non è spaventosa ... - Gli spiegò Lucy - Il fatto è che fino all’anno scorso c’era un’altra persona a capo della gilda: master Makarov. Quelli della nostra generazione sono cresciuti tutti sotto la sua guida, ci ha insegnato moltissimo sulla magia, ma poi da un giorno all’altro ha improvvisamente deciso di lasciare la sua posizione ed è sparito nel nulla. Non ci ha lasciato nemmeno un messaggio. -

- Qualunque cosa sia successa deve essere stato di sicuro qualcosa di importante. - Aggiunse Gray - Il vecchio non se ne sarebbe mai andato senza un buon motivo. Sono sicuro che quando meno ce lo aspettiamo lo vedremo ritornare a Magnolia. -

- In ogni caso è stato un momento molto complicato. - Continuò Lucy - Abbiamo deciso a maggioranza di dare il titolo di settimo master ad Erza perché è l’unica abbastanza responsabile e con abbastanza polso per guidare Fairy Tail. A volte esagera: è eccessivamente protettiva quando si tratta della gilda, specie delle altre ragazze, ma è un’ottima amica e una persona su cui puoi fare sempre affidamento. - Ma Gray l’interruppe prima che potesse finire il discorso per lanciare un’occhiata d’avvertimento a Natsu - Conosco Erza da quando eravamo bambini e le voglio bene come a una sorella, ma è la maga più forte in città e credimi: farla arrabbiare è l’ultima cosa al mondo che ti conviene fare. Quando saremo là dici sempre la verità e non discutere. -

- E quando arriviamo? -

- Ci siamo quasi. - Gli rispose Gray indicando lungo la strada. Subito dietro l’angolo svettava un grande centro polisportivo dal cui ingresso passava un flusso ininterrotto di persone con borsoni da palestra e tute da ginnastica. Natsu si fermò per un attimo a fissare la scena con aria scettica: quello non era di certo il posto in cui si aspettava di trovare il nuovo ufficio della gilda.

- Siamo sicuri che è questo il posto? -

- Assolutamente. - Lo rassicurò Lucy - È il nostro punto di ritrovo ma la palestra è molto famosa e ci vengono anche persone da Sabertooth e Mermaid Heel. Vengono tutti ad allenarsi con Erza. A proposito! - La ragazza si fermò a controllare l’ora su uno degli orologi affissi all’ingresso - Sei sicuro che in questo momento sia libera, Gray? Lo sai che odia essere disturbata mentre fa lezione ... - Ma il ragazzo continuò a guidare il gruppo come se nulla fosse - Tranquilla, quella delle dieci sta giusto per finire. -

I tre passarono accanto a diverse sale, alcune con attrezzi e altre dove la gente seguiva le proprie lezioni a ritmo di musica fino a che il gruppo non imboccò un lungo corridoio dall’aria stranamente silenziosa. Tutto ciò che riecheggiava nell’aria era il rumore ritmico e concitato di qualcosa che veniva sbattuto.

- Mi raccomando non parlate fino a che non è finita. - Gray gli fece un’ultima raccomandazione prima di aprire la porta.

La stanza alla fine del corridoio sembrava direttamente uscita da un dojo, con il pavimento di legno e i tatami alle pareti. C’erano diverse persone, sedute per terra e raccolte per formare un’arena, mentre due contendenti si fronteggiavano al centro dello spazio, armati con delle lunghe spade di bambù. Tutti quanti indossavano lo stesso kimono nero ma i due avversari portavano anche una maschera di protezione ed era quasi impossibile riconoscerli. Uno dei due spadaccini aveva le spalle larghe ed era molto più grosso e robusto dell’altro. Ogni colpo che sferrava sembrava abbastanza potente da poter demolire l’intera stanza. Ad un primo sguardo lo spadaccino più piccolo sembrava in seria difficoltà ma non era così. Si muoveva velocemente, parando tutti i colpi senza esitazione e anche a piedi scalzi riusciva a tenere saldamente la sua posizione. Era impegnato a difendersi e stava combattendo con una spada ma i suoi passi erano così eleganti e precisi da sembrare una danza.

Era evidente chi era quello destinato alla sconfitta.

Ad un certo punto lo spadaccino più grosso scattò in avanti, lanciando un grido di battaglia e un affondo dritto contro il petto del nemico, ma l’altro lo schivò, spostandosi in fretta di lato. E fu allora che lo spadaccino più piccolo gridò e contrattaccò, muovendosi come un lampo. Frustò l’avversario sulle mani con la spada con così tanta forza da disarmarlo e in un istante gli puntò la spada contro la gola: il risultato dello scontro era già deciso.

- Sei migliorato molto dall’ultima volta, Simon. - Annunciò alla fine il vincitore con una voce distintamente femminile - Ma puoi fare ancora di meglio, soprattutto se vuoi tentare l’esame per il 2° dan. Ricordati sempre che la spada non è semplicemente l’arma che usi contro il tuo avversario ma anche contro te stesso. Dai tuoi errori dipendono le reazioni del tuo nemico e se vuoi giungere alla vittoria ti devi sforzare di mantenere la concentrazione. - Lo spadaccino più grosso annuì in silenzio, limitandosi a raccogliere la sua spada.

- La lezione di oggi è finita. Ci vediamo giovedì. -

- Ed ecco a voi Erza Scarlet. - Sussurrò Gray al suo gruppo mentre maestra e allievi si salutavano con una serie di inchini - Per ora è 5° dan di kendo ma soltanto perché per prendere i gradi superiori c’è un limite d’età. Sono sicuro che per quando sarà arrivata all’ultimo la federazione dovrà istituire un paio di livelli apposta per lei. -

La vincitrice del duello li raggiunse dopo pochi minuti mentre i presenti cominciavano a disperdersi negli spogliatoi. Quando arrivò vicino a loro e si sfilò l’elmetto, ne venne fuori una lunga cascata di capelli rossi come il fuoco. Lucy voleva spiegarle come mai si trovavano in palestra ma non fece nemmeno in tempo ad aprir bocca.

- Venite di là. - La ragazza gli fece un cenno indicandogli di seguirla sul retro. Questa volta la stanza aveva davvero l’aspetto di un ufficio anche se era evidente che si trattava pur sempre di un locale usato dalla palestra. C’era una libreria piena di faldoni e una scrivania con un paio di sedie. Mentre entravano Erza attivò un goccio della sua magia ed in un attimo il kimono nero e le protezioni d’armatura sparirono per far posto a qualcosa di più comodo: una semplice tuta bianca e nera.

- Usi la telecinesi? Credevo Requip fosse passato di moda ... - Mormorò Natsu ma Erza ignorò il suo commento, si appoggiò alla scrivania e gli tese una mano - Il mio nome è Erza Scarlet, settimo master di Fairy Tail. Con chi ho il piacere di parlare? -

Il drago ricambiò la stretta con altrettanta forza - Natsu Dragneel: il Drago di Fuoco. -

- E io sono Happy! - Aggiunse il gatto facendo di nuovo capolino dallo zaino dove era rimasto nascosto per tutto il tempo.

- Un drago e un exceed. Come al solito ... - Erza li studiò per un attimo in silenzio prima di tornare a parlare

- Perché porti il marchio di Fairy Tail, Natsu? Non mi pare di averti mai visto in città. -

- È esattamente questo il problema! - Le spiegò Gray - Dice di essere entrato in gilda cento anni fa, non c’è un elenco su cui verificare? -

- So parlare anche da solo! - Lo rimbeccò il drago scoprendo i denti: era evidente che il Devil Slayer gli dava sui nervi ma Gray non aveva alcuna intenzione di preoccuparsi delle sue simpatie.

- Controlliamo subito. - Il master fece un cenno ai ragazzi per convincerli a calmarsi - Scusa Natsu ma è per la sicurezza della gilda. - Aprì una mano ed all’istante una grossa agenda si materializzò sul suo palmo. Aveva una copertina di pelle nera con lo stemma della fata impresso in oro. Sembrava piuttosto antica e consumata.

- Vediamo un po’, se è vero che sei entrato in gilda circa cento anni fa allora vuol dire che ... - Erza si mise a scorrere i nomi segnati ma si fermò quasi subito, proprio sulla prima pagina.

- Sei questo? -  Il master girò l’agenda per mostrarla a tutti. C’erano le firme dei padri fondatori: Mavis Vermillion, Zera Red, Precht Gaebolg, Yury Dreyar e Warrod Sequen ma Erza stava indicando subito sotto una E sbarrata seguita da due lettere puntate: N. D.

- Certo! - Natsu annuì soddisfatto: la sua era la sesta firma- Allora? Che ne dite? Adesso la smetterete di trattarmi come un impostore? - A quel punto Lucy e Gray ammutolirono entrambi: non solo Natsu faceva parte della gilda ma era stato anche tra i primi ad entrare nell’associazione, insieme ai padri fondatori.

- Ma non ho niente su Happy. - Concluse Erza appoggiando l’agenda accanto a lei - Vuoi diventare anche tu parte di Fairy Tail? -

- Posso? - L’exceed non poteva aveva notizia migliore, fece un gran sorriso e saltò subito sulla scrivania. Erza gli applicò volentieri il marchio della fata sulla schiena e lasciò che firmasse con una delle sue impronte sull’elenco. - Hai visto, Natsu? Adesso sono anche io uno di Fairy Tail! -

- È fantastico amico mio! - Il drago strinse la zampa al suo compagno e poi se lo mise di nuovo in spalla, pronto ad uscire dalla porta - E adesso che tutto è chiarito possiamo anche andare a fare colazione: sto morendo di fame! Mi aspettavo di trovare qualcosa da mangiare e invece non c’è niente ... Nel vecchio ufficio c’era sempre uno spuntino da sgranocchiare! - Ma Natsu non sapeva che il suo interrogatorio era ancora all’inizio e che il momento di uscire non era ancora arrivato; quando appoggiò la mano sulla maniglia scoprì che Erza la stava tenendo saldamente ferma con i suoi poteri - Prima di lasciarti andare c’è un’ultima cosa che devo chiederti: per quanto tempo hai intenzione di stare a Magnolia? Sei qui di passaggio o pensi di rimanere? - Il drago lanciò uno sbuffo irritato, tornando a girarsi in direzione della ragazza - Stavo pensando di trasferirmi di nuovo in città. -

- E come pensi di cavartela? Hai dei fondi? Qualche appoggio? -

- Perché ti interessa? È la dogana questa? -

- Rispondimi. - Il tono di Erza non ammetteva repliche.

- È la prima volta che torno in città dopo cent’anni! - Sbottò alla fine Natsu - È ovvio che non ho appoggi! -

- E dove sei stato fino ad ora? -

- Sono arrivato ieri e ho dormito da Lucy. -

- Ci siamo incontrati a Central Park e siccome non aveva dove stare gli offerto di rimanere nella stanza degli ospiti! - Si affrettò ad aggiungere la ragazza per chiarire ogni possibile malinteso. Gray e Natsu le lanciarono un’occhiata ma per fortuna Erza non si accorse dello scambio. Lucy conosceva bene l’altra ragazza e sapeva quanto poteva diventare insopportabile se c’era di mezzo il bene dei suoi amici. Non aveva alcuna voglia né di spiegarle dell’attacco di Titan Nose né del fatto che Natsu aveva dormito nel suo letto.

- Insomma stava piovendo e ... -

- Sei stata davvero molto generosa, Lucy. - Erza annuì soddisfatta - È così che si fa con i compagni in difficoltà. Dato che ci siamo perché non fai tu da appoggio a Natsu? Il tuo appartamento è molto grande e per te ospitare qualcuno non dovrebbe essere un problema. Così potrai fargli da guida e dargli un occhio da parte mia. Penso che tre settimane dovrebbero essere sufficienti per ambientarsi. -

- COSA? - Lucy lanciò istintivamente uno strillo.

- Hai ragione, forse tre settimane sono troppo poche: facciamo quattro. -

- Devo fargli da baby sitter per un mese intero??? -

- È un problema? - Erza stava sorridendo ma non stava scherzando. A Lucy bastò un’occhiata per capire che quella era una missione che non poteva rifiutare. La ragazza fu costretta a mordersi la lingua - Niente affatto ... -

- Grazie Lucy, sei sempre stata una delle più responsabili della gilda, ho fiducia in te. Aiutalo a trovare un lavoro e un posto dove stare. -

La ragazza annuì, sconfitta, ma per consolarla il drago le diede una pacca sulla spalla. La sua voce era giusto un po’ ironica - Hai sentito? Staremo insieme un sacco di tempo! -

- Che spasso ... -

- E adesso che è deciso che faremo coppia fissa per un po’, che ne dici se andiamo?  - Ma quando Natsu provò a prenderla per un braccio e a strattonarla via, la voce di Erza lo fermò ancora una volta - Non so come funzionavano le cose qui a Magnolia cento anni fa, ma oggi il Consiglio ha stabilito delle regole fondamentali da rispettare, Natsu Dragneel. - Erza sollevò un dito - Uno: non coinvolgere mai i civili nel mondo della magia. In quest’epoca nessuno crede più all’esistenza della magia ed è necessario che rimanga così. Due ... - Erza alzò un secondo dito - È vietato combattere contro i maghi delle altre gilde rappresentate nel Consiglio. Fai uno sbaglio e ricevi un ammonizione e al secondo sei espulso dalla città. -

Per un attimo entrambi rimasero fermi a fissarsi negli occhi e Gray, Lucy ed Happy trattennero il respiro. Improvvisamente la tensione nella stanza sembrava diventata così pesante da poterli schiacciare. - Ci siamo intesi, Natsu Dragneel? - Lo minacciò alla fine Erza - Ci sono già abbastanza problemi ultimamente in questa città e non abbiamo bisogno di altri piantagrane. Così come ti ho dato il permesso di rimanere posso cacciarti via a calci: non ho paura dei draghi. -

Ma Natsu non si lasciò intimidire, scoprendo le zanne in un sorriso - Sono le ultime parole perfette per un cavaliere. -

I due si fissarono intensamente ancora per un attimo, poi Erza decise che era sufficiente - Ho detto tutto quello che dovevo dirvi e adesso scusatemi: devo prepararmi per la prossima lezione. - Con un flash il kimono nero del kendo riprese il posto della tuta - Inizia tra dieci minuti. -

- Nessun problema! - Questa volta fu Lucy quella a dare uno strattone e a spingere Natsu fuori dalla porta. Gray si fermò soltanto per un saluto prima di seguirli. In un attimo l’intero gruppo era di nuovo fuori dalla palestra. Lucy si liberò del drago con una spinta - Sei impazzito? Per un attimo ho pensato che volessi farti ammazzare! Che cosa ti abbiamo raccomandato di fare prima di parlare con Erza? -

- Tu hai detto che non era una persona spaventosa! - La rimbeccò il drago - Ma se devo essere onesto è una presenza davvero terrificante. Mavis era una ragazza dolce e gentile, sempre col sorriso sulle labbra. Niente di tutto questo! -

- Beh, ora conosci Erza dal vivo e sai come comportarti. - Gli fece notare Gray - In ogni caso sei stato fortunato che non ti abbia decapitato per come le hai risposto. Credo che tu le stia simpatico. -

Natsu non riusciva nemmeno ad immaginare in che modo fosse possibile.

- E immagino che ormai delle piastrelle non se ne faccia più niente. Ne riparliamo un altro giorno Lucy. Adesso prendo la metro qui dietro e me ne torno a casa. - Mentre camminavano Gray tirò fuori un pacchetto di sigarette tutto ammaccato dalla tasca dei pantaloni e ne sfilò una, mettendosela tra le labbra. Per un attimo Lucy rimase a fissarlo a bocca aperta, non riusciva a credere ai suoi occhi - Da quando hai ricominciato a fumare? -

- Da circa due settimane. - Le confessò il ragazzo, mentre si accendeva la sua sigaretta e inspirava profondamente.

- Più o meno da quando Juvia ti ha piantato ... - Osservò Lucy senza pietà e questa volta Gray non le rispose, limitandosi a scrollare le spalle. - Che cosa diavolo è successo? -  Lo incalzò la ragazza - Credevo che stesse andando tutto alla grande tra voi due! -

- Sì stava andando tutto bene, abbiamo diviso casa per sei mesi. - Gray sottolineò il numero con le dita - Ma poi ha un certo punto Juvia ha deciso che voleva portare la cosa al livello successivo. Io le ho semplicemente detto che secondo me non era ancora arrivato il momento, che non eravamo in grado di occuparci di una famiglia e lei l’ha presa a male. -

- Onestamente io sto dalla sua parte. - Lucy incrociò le braccia, sgridando Gray con lo sguardo - Ha fatto bene a scaricarti, anzi sono stupita che non lo abbia fatto prima. Da quanti anni state insieme? Sette? Mi sembra il momento giusto per decidere! Se dopo tutto questo tempo non sai ancora cosa vuoi fare della vostra relazione allora vuol dire che c’è qualche problema amico mio, dovresti fare chiarezza con i tuoi sentimenti. -

- Cerchiamo di essere realistici! - Protestò il ragazzo, punto sul vivo - Non ho un lavoro stabile e nemmeno lei. Non abbiamo neanche delle famiglie disposte ad aiutarci, come diavolo dovremmo fare? -

- Cazzate! Se avessi davvero voglia di mettere la testa a posto potrei trovarti un posto in meno di mezza giornata! Stiamo per aprire un nuovo cantiere per dei lavori di ammodernamento a Grand Central Station! Potrei mandarti lì! -

- Scusa mi ero scordato che stavo parlando con la regina dell’Upper West! -

- E io mi ero scordata che stavo parlando con il povero ragazzo del Bronx! - Lo rimbeccò Lucy - Almeno sai che fine ha fatto Juvia? Non l’ho più vista in giro! -

- Forse è da una zia o sta facendo qualche lavoro fuori città. L’ultima volta che ci siamo visti palava addirittura di tornarsene a Phantom Lord. -

- Assurdo ... - Alla fine Lucy lanciò un sospiro. Ormai lei e i suoi compagni erano arrivati alla fermata della metropolitana che l’Ice Mage doveva prendere. Gray prese un’ultima boccata prima di gettare il mozzicone per terra e pestarlo - Se ti dovesse capitare di sentirla, dille che le voglio parlare. -

- Ricevuto. -

- E se il drago ti da fastidio ... - Gray si girò un’ultima volta, facendo un cenno in direzione di Natsu - Fammi sapere anche quello: ti aiuto a metterlo a cuccia. -

- Non credo proprio! - Ringhiò Natsu, ma ormai l’altro mago era già sparito giù per i gradini.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: RosaDraco