Il tic-tac dell’orologio scandiva ampiamente il passare del tempo. Il povero Virge sapeva di aver passato solo pochi attimi dentro quella tenebrosa stanza, ma nella sua testa quegli attimi pesavano più di interi anni ... Era lì nell’ufficio N°45, il così detto ufficcio rilasci, pronto a ricevere il suo primo e uinico rilascio oltre-muro. Virge non era come gli altri candidati che si proponevano per esso. Gli altri erano in cerca di fortuna e richezza, mentre lui aveva solo un obbiettivo in testa, la scoperta. Beh, forse per chi vive in un mondo come il nostro, non è facile capire quanto può essere forte il desiderio di scoperta di Virge. Infatti il mondo di Virge è molto differente da quello di noi semplici lettori, il mondoi di Virge è incredibilmente bello, infatti, non esiste desiderio che non si possa esaudire facilmente. Vuoi dei soldi? Ecccotelì, due tre milioni potranno bastarti? Vuoi un compagno? Eccotelo, probabilmente non ti tradirà mai e vivrete felici e contenti, ma se nel caso ci sbagliassimo ecco la lista di altri trenta amanti che sono compatibili con te al 130% ... Incredibile non è vero ? Chi non vorrebbe vivere in un mondo dove tutto è facile, tanto che basta solamente desiderarlo per averlo? Virge, ecco chi. Questa sua abitudine nacque a scuola. Lì infatti si differenziò da tutti gli altri bambini grazie ai suoi stranissimi desideri. Nella prima età ai bambini viene fatto vieto di fare desideri complessi, come desiderare di finire la scuola senza impegno, per questo essi si limitano a esprimere desideri semplici quali: voglio una banana o voglio il nuovo gioco appena uscito... Tutti tranne Virge, lui chiese di visitare i posti che vedeva spesso in tv. Un desiderio che forse neanche la maestra, appassionata di viaggi, avrebbe espresso. Fu da allora che tutti capirono che un giorno Virge avrebbe fatto richiesta per il protocollo 65 e sarebbe alla fine entrato nel fammigerato ufficio N°45. La tensione era alta, appena entrato, infatti, gli balenarono in testa tutte le folli storie riguardanti la famigerata operatrice N° 45 soprannominata da tutti Lady Killer. Non si sapeva proprio perché gli avessero affidato questo soprannome, ma da quando la voce si diffuse, le richieste per il protocollo 65 si dimmezzarono. -Salve, lei deve essere Virge- una voce alle sue spalle lo fece rabbrividire da capo ai piedi, riportando la sua mente nel suo corpo. Un debole si, quasi sussurrato, fuoriuscì dalle labbra di Virge e irrigidendosi sulla sedia si alzò mostrando il saluto dicendo -Mi chiamo Virge, figlio di Berni, della famiglia Illio e sono qui per richiedere il protocollo 65- Lady Killer spalancò gli occhi, lo fisso da capo a piedi e da piedi a capo per poi esordire con un : -Mi mancherai Carne Fresca!