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Autore: Audrey_Bio    18/07/2016    0 recensioni
Ciao a tutti :D Questa storia parla di due ragazzi, Agnese e Claudio, con una leggera differenza di età e caratteri diversi. Questi due si incontreranno per caso, quando entrambi ne hanno più bisogno.
Agnese ha 20 anni, non è mai stata innamorata, è una studentessa e ha una disperata necessità di stimoli.
Claudio ha 29 anni, e dopo un'esperienza traumatica ha deciso di chiudere tutte le sue emozioni dietro un muro fatto di freddezza e distacco.
E se il destino li avesse fatti incontrare per rendere la vita migliore ad entrambi? E se, nonostante siano due persone totalmente diverse, riuscissero a far superare dei limiti all'altro?
Spero di avervi incuriosito con questa piccola introduzione. Buona lettura!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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Ciao a tutti, mi chiamo Agnese, sono una studentessa di Scienze Biologiche e ho 20 anni. Sembrerà strano, ma non mi sono mai innamorata in vita mia. Certo, ho avuto delle esperienze con i ragazzi, ma non mi sono mai sentita coinvolta; probabilmente non ho trovato ancora la persona che mi dia i giusti stimoli.

Ho sempre avuto in mente il mio ragazzo ideale, lo abbiamo tutte suppongo. 

Il mio è praticamente Matthew Daddario: capelli corvini mossi, occhi verdi, alto, spalle larghe, fisico tonico ma non troppo muscoloso, piuttosto imbranato e non eccessivamente dolce (non sono in grado di sostenere troppo zucchero). Sono sempre stata convinta di voler accanto a me uno così. Da qualche giorno è cambiato tutto ed in maniera piuttosto inaspettata.

...Due giorni prima…

Ieri ho dato Botanica (materia che sono felice di non rivedere più), e per festeggiare mia mamma ha deciso di portarmi a Taormina per passare un po' di tempo a mare, dato che assomiglio più ad una mozzarella che ad un essere umano in salute. Ho esteso l'invito anche alla mia amica Roberta che non ho avuto modo di vedere molto, visti gli impegni che abbiamo all'università per la sessione estiva. 

La prima mezza giornata la passiamo beandoci del calore che bacia la nostra pelle, ma, maggiormente, della freschezza dell'acqua limpida che spegne il fuoco che sentiamo dopo essere state al sole per un'ora. È così bella la sensazione di gelo dopo tutta l'afa presa. Pranziamo con un panino portato da casa e stiamo ancora un po' a fare entra ed esci dall'acqua. 

Verso le 17 decidiamo tutte di andare a farci una passeggiata per le vie molto popolari del paese e chiamiamo anche un'amica di famiglia che vive proprio lì, Laura. 

Taormina è conosciuta, in tutta l'Italia ed oltre, perché è davvero splendida; il mare è cristallino, con i caratteristici ciottoli, il panorama è mozzafiato, le strade sono piccole e con i negozi su entrambi i lati. Si respira un'aria raffinata ma non troppo pretenziosa; si trovano turisti in qualsiasi momento dell'anno in modo da poter apprezzare sempre una sana diversità culturale.

Arrivate in queste vie, iniziamo a chiacchierare e ad ammirare le vetrine super colorate per l'estate. Sono una gioia per gli occhi e io e Roberta iniziamo a fantasticare su cosa potremmo comprarci adesso che ci sono gli sconti.

Mentre camminiamo, mi viene in mente che ho finito il cortisone che prendo ogni giorno e non solo, quindi mi guardo attorno alla ricerca di una farmacia.

Ovviamente non la trovo, probabilmente a causa della mia mancata vista da falco, così mi giro verso Laura chiedendo:

"Ehi Laura, sapresti dirmi dove posso trovare una farmacia? Devo urgentemente prendere dei medicinali che mi servono"

"Agne devi seguire tutta la strada fino a che non vedi una salita. Arrivata a metà, sulla destra, dovrebbe esserci la farmacia" mi risponde lei gentilmente.

"Grazie mille! Allora io vado velocemente prima che chiude, sono già le 18.30. Voi continuate pure a godervi la passeggiata" e lascio così Roberta, mia mamma e Laura mentre mi dirigo nella direzione indicatomi.

Arrivo a destinazione dopo pochi minuti e, esattamente dove mi era stato detto, trovo l'insegna luminosa con scritto Farmacia. 

Entrando, vedo la fila di persone in attesa e mi metto in coda, dopo aver preso diligentemente il biglietto dall'eliminacode. Due postazioni sono attive e non ci sono così tante persone. Dopo 15 minuti chiamano il mio numero e vado verso lo spazio vuoto.

Non mi ero soffermata troppo su i farmacisti appena entrata, così, quanto mi sento salutare con un buongiorno, alzo gli occhi e mi ritrovo davanti un uomo bello da mozzare il fiato. Non mi ero psicologicamente preparata ad un tale spettacolo!

È alto almeno 1.85 m, spalle grandi che si intravedono da sotto il camice, fasciate da una camicia blu scuro che fa risaltare i suoi occhi azzurri come l'acqua marina, capelli leggermente mossi, di un castano che non riesco a ricondurre a niente, forse a cioccolato al latte, acconciati secondo una riga laterale e un filo di gel per tenere al loro posto i ciuffi ribelli. Per concludere il tutto, un filo di barba che contorna il viso rendendo la linea della mascella più morbida. È davvero divino. Rimango qualche secondo di troppo a contemplarlo e così lui è costretto a ripetere il saluto.

"Buongiorno signorina, come posso aiutarla?" dice lui sorridendomi con uno sguardo misto fra confusione ed un pizzico di malizia. Probabilmente non capisce perché una ragazza molto più bassa di lui, vestita con dei pantaloncini, lo guardi senza proferire parola.

Tento di riprendermi prima possibile per evitare di continuare a fare la figura della ragazzina idiota.

"Salve" dico sorridendo, sperando di non avere quel sorriso da psicopatica che mi viene quando sono tesa, "vorrei una confezione di Nutricol e una di Dibase da 5 mg"

"Il Nutricol non lo abbiamo, ma il Dibase si. Mi può ripetere il dosaggio?"

"Dibase? Ho detto Dibase? Oddio, mi scusi. Volevo dire Deltacortene da 5mg, due confezioni" Ecco, mi sono appena resa ancora più ridicola di prima. Ma come si fa ad essere così imbranati?!

Lui mi sorride con una scintilla negli occhi che io riconduco alla pietà e mi dice: "C'è anche il Deltacortene, aspetta che te lo prendo"

Noto subito il cambio dal lei al tu. Dentro di me esulto come una scema sperando che fosse dovuto ad un qualche interesse, ma al tempo stesso mi chiedo se questo cambiamento è stato dovuto solo al fatto che sembro piuttosto piccola combinata come sono.

Mentre io continuo con questo dramma mentale, lui va in magazzino, così ho la possibilità di osservarlo meglio. Ha anche un sedere niente male per quello che si può intuire da sotto i vari strati di vestiti. Le spalle da dietro sembrano ancora più ampie e sode, vorrei arrampicarmi come un koala su quei deliziosi appigli.

Quando torna, io ancora fisso il punto in cui era scomparso poco prima e quindi mi trova con lo sguardo perso, su di lui, probabilmente con la bava alla bocca. Noto la targhetta attaccata al camice con il nome scritto sopra. Claudio.

Mi sorride per l'ennesima volta, ma stavolta con un sorriso sincero, pieno di malizia, rendendosi conto dell'attenzione che gli sto riservando. Come se nessuna donna ci provasse avendo l'occasione! Penso ancora una volta che per lui io sia una ragazzina di massimo 16 anni. 

Io, imbarazzatissima, abbasso lo sguardo, anche per camuffare il rossore che mi sento sulle guance dopo essere stata colta in flagrante da lui.

Lui riprende subito un certo contegno, vedendo la sua collega guardare tutta la scena, e mi chiede: "Hai la tessera sanitaria?"

Senza rispondere, la prendo dal portafoglio e la poso sul bancone facendola strisciar verso di lui fino a toccare le sue dita che nel frattempo si sono avvicinate per prenderla.

Sento una piccola scossa lungo tutto il corpo ma probabilmente la sento solo io visto che, appena alzo gli occhi leggermente sgranati per vedere se l'ha sentita anche lui, lo vedo passare la tessera e dirmi quanto veniva tutto, ancora fissando lo schermo del computer impassibile.

Ci rimango un po' male per il suo distacco, ma mi riprendo subito; basta con la figura della piccola spaurita al primo attacco di ormoni. È normale che non ti consideri! Tu sei una ragazzina e lui un uomo adulto.

Gli passo il bancomat visto che non ho con me contanti ma solo monete che, ovviamente, non sono sufficienti. 

Lui mi guarda con un sopracciglio alzato, con fare superiore oserei dire. 

Che vuole? Non posso pagare con la carta?!

Dopo un primo momento di stranezza, passa la carta e mi fa inserire il pin.

Nel frattempo arrivano Laura e mia mamma, mentre vedo Rob fuori a parlare con il suo ragazzo per telefono. La prima viene verso di me, o meglio, verso Claudio e lo saluta con fare caloroso. 

La guardo stranita e lei, cogliendo il mega punto interrogativo che ho stampato in faccia, mi spiega che quel ragazzo era stato suo alunno tempo fa. 

Cerco di capire quanti anni ha provando con qualche calcolo mentale, curiosa di sapere qualcosa sull'uomo che mi aveva completamente mandato in tilt.

Per un colpo di fortuna, Laura gli chiede: "Claudio, ma ti trovo benissimo! Guardati, sembri un uomo adesso. Quanti anni hai ormai?"

Lui, sorridendo, risponde: "Prof ormai sono 29, quasi 30! Ma non lo dica a nessuno. Ho una reputazione da difendere" e scoppia a ridere. Ha una risata cristallina e fa venire voglia anche a me di ridere con lui. Non lo faccio, grazie a Dio, perché troppo concentrata sul movimento che fanno le sue labbra quando articolano qualsiasi parola.

Nel frattempo, il pos ha completato la transazione e quindi lui strappa lo scontrino e lo porge a mia madre insieme alla carta, mentre il sacchetto con i medicinali lo passa a Laura, lasciandomi senza niente fra le mani e nemmeno guardata.

Claudio e Laura si salutano bene, lui saluta cordialmente anche mia madre, mentre si limita ad un gesto con testa verso di me.

Esco dalla farmacia furiosa! Ma per chi mi ha preso? Non sono mica una bambina andata a fare le commissioni per i "grandi". Anche perché quei medicinali sono miei!

Cerco disperatamente una scusa per tornare dentro e dirgliene quattro, ma senza dare l'impressione di essere pazza. Mi rendo conto dopo 5 minuti che non ci ha fatto lo scontrino fiscale; sorrido con fare leggermente sadico. L'avrei visto di nuovo e l'avrei fatto passare per distratto. Mi sarei presa la mia rivincita.

Dico a tutte la mia scoperta e mi dirigo subito, senza aspettare una qualche risposta, verso la farmacia. 

Entro con prepotenza e aspetto che si liberi, non distogliendo lo sguardo da lui neanche un secondo, con un sorriso freddo e calcolatore.

Lui si accorge di me soltanto quando mi avvicino al bancone e poso sopra il sacchetto con il cortisone. Sorridendo sorniona gli dico: "Ti sei dimenticato lo scontrino fiscale. Potresti farlo gentilmente?"

Claudio sgrana gli occhi, probabilmente non gli è mai capitato, e velocemente cerca di riparare al suo errore. Quando mi consegna lo scontrino, sia io che lui lo tratteniamo per qualche secondo guardandoci negli occhi. 

Colgo l'occasione al volo. Adesso o mai più.

"E comunque, ho 20 anni. Non c'è così tanta differenza. La prossima volta puoi dare tutto a me"

Detto questo, mi giro facendo roteare teatralmente i capelli sciolti per andarmene. Arrivata quasi davanti all'uscita, sento un "Signorina, aspetti! Ha dimenticato una cosa".

Mi giro e vedo Claudio che aggira il bancone con un foglietto in mano e viene verso di me. Io mi pianto immediatamente al pavimento non capendo.

Quando mi raggiunge, mi guarda dall'alto verso il basso, vista la sua altezza, ma poi mi fissa negli occhi.

"Ti andrebbe di aspettarmi qui fuori per 15 minuti? Stiamo chiudendo" e mi passa il bigliettino che tiene stretto. Dice solo questo, con una voce calda che riscalderebbe anche il ghiaccio, e senza darmi tempo di rispondere, si gira e torna alla sua postazione per servire un vecchietto che nel frattempo ha guardato la scena incuriosito. Quanto sono impiccioni da uno a Barbara D'Urso?

Esco dalla farmacia ancora interdetta per quello che è appena accaduto. Varcata la soglia decido di aprire il biglietto. C'è scritto soltanto uno Scusa

All'istante decido cosa fare.


Salve salvino!
Grazie in anticipo per aver letto questo mio esperimento! Non sono solita scrivere, generalmente mi limito a leggere le storie degli altri. Stavolta mi sono voluta buttare in questa esperienza nuova perchè ispirata da un sogno.
Mi piacerebbe davvero molto conoscere le vostre impressioni su questo racconto, quindi vi prego di lasciare qualche recensione con commenti, critiche e tutto quello che desiderate! Mi serve tutto l'aiuto possibile e i consigli sono ben accetti.
L'intenzione è quella di continuare la storia... Vediamo come va questo primo capitolo!
Un bacio a tutti :*
Audrey_Bio

   
 
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