Ciao a tutti!!! Eccomi di nuovo qui dopo più di
tre mesi senza pubblicare un nuovo capitolo e probabilmente a questo
punto vi sarete tutti dimenticati di me e della mia storia e non posso
darvi torto. Mi dispiace tantissimo di essere sparita e non ci sono
scuse ma purtroppo ho molti esami da preparare in questa sessione
estiva e non ho avuto purtroppo tempo da dedicare alla scrittura di
questo nuovo capitolo.. fino ad ora.
Spero di ritrovarvi in tanti nelle recensioni, niente mi
farebbe più felice. Spero vi piaccia. Buona lettura. Giulia
:D
Dopo mesi di ristrutturazione, trasloco e arredamento, ci
siamo finalmente trasferiti nella bellissima ed enorme casa nuova.
Non posso ancora crederci! Anche se non tutti i lavori sono
finiti, solo quelli ufficiali. Penso sorridendo.
E questa sera ospiteremo la prima cena di famiglia, o meglio
festa, perché quella di oggi non è una giornata
qualunque ma è il giorno del compleanno del mio amore, il
ventinovesimo compleanno per l’esattezza. Christian non
è particolarmente entusiasta all’idea di avere la
casa piena di gente ma come sempre non è riuscito a dire di
no a sua sorella e soprattutto a me, ma questa volta sono io a dirigere
l’organizzazione, non Mia.
Questo sarà il suo l’ultimo compleanno
da ventenne e ho tutta l’intenzione di rendere questa
giornata ancora più speciale, come riesce sempre a fare lui
per me.
Lo scorso anno avevamo festeggiato per tutto il giorno,
dalla mattina appena svegli fino al mattino seguente, con la
consapevolezza che fosse sano e salvo e del tutto mio.
Ma la parte più bella di quella giornata fu la
seconda proposta di matrimonio, quella dolce di cuori e fiori, nella
rimessa delle barche in casa Grey: “Volevi cuori e fiori. Hai
il mio cuore. E qui ci sono i fiori.” aveva detto appena
entrati nella stanza. Le sue parole mi ritornano in mente forti ed
emozionanti come dei fuochi d’artificio.
Non posso smettere di sorridere al solo pensiero della
bellezza di quel momento. Christian inginocchiato davanti a me con
l’anello in mano e intorno a noi solo fiori, mentre mi faceva
la proposta di matrimonio più romantica di sempre, degna
delle più belle commedie romantiche.
Ed ora a distanza di un anno la nostra vita è
già cambiata così tanto. Anzi ripensandoci il suo
compleanno è anche un nostro anniversario in un certo senso,
è il vero momento in cui è iniziata la nostra
vita insieme.
–Posso pensarci io se vuole Mrs Grey? La aiuto
volentieri.- mi chiede all’improvviso Mrs Jones distraendomi
dai miei pensieri romantici. Quando sarà arrivata? Non
l’ho neanche sentita entrare nella stanza.
–Non si preoccupi Mrs Jones ci penso io con
questo, grazie. Però un po’ di aiuto lo accetto
volentieri.- sto finendo di preparare una torta al cioccolato, la sua
preferita, da portare a letto prima che si svegli, per fargli una
sorpresa. Ma ho bisogno di qualcuno che controlli Ted nel caso si
svegliasse prima del previsto.
Si è svegliato parecchie volte durante nel corso
della notte e si è riaddormentato qualche ora fa, io invece
no.
–Con cosa Mrs Grey?-
-Con Ted, dovrebbe svegliarsi a breve. Lo può
controllare mentre finisco?-
-Certo, amo passare un po’ di tempo con il
piccolino, anche da addormentato.- mi dice con un sorriso dolce.
–Bene, grazie mille.- le rispondo, con lo stesso
sorriso sul viso, mentre la vedo allontanarsi verso la camera Ted.
È così brava e gentile con lui. Mi piace pensare
a lei e Taylor come degli zii acquisiti per il mio amore, sono due
persone meravigliose.
******************************
Sono sveglia da ore e sono solo le nove del mattino. Inizio
a capire perché trasmettono tante fiction con come
protagoniste mamme descritte come delle supereroine, in televisione.
Sarà una lunga giornata, bellissima, ma comunque
lunga. Devo resistere.
La colazione è pronta e già sistemata
sul vassoio, la torta è glassata e le candeline sono
apposto, anche Ted è pronto ed io, beh, più o
meno. Penso guardandomi velocemente. La camicia da notte che indosso
non è delle più sensuali, ma le piccole macchie
di cioccolato e di latte non aiutano sicuramente.
Mi sistemo rapidamente i capelli in una coda e vado nel mia
camera/ufficio per prendere i miei regali per Christian.
Il primo è un’omega di platino, come
quella che mi regalò lui durante la nostra luna di miele,
con incise le nostre date più importanti: il giorno in cui
ci siamo conosciuti, il giorno del nostro matrimonio e la nascita di
Ted, e infine un Ti amo. Spero gli piaccia e che non lo trovi troppo
sdolcinato. Penso, un po' preoccupata.
Il secondo invece è più rischioso.
È un'idea azzardata ma spero che non la prenda nel modo
sbagliato. In fondo è un regalo per tutti e due. Divento
rossa solo al pensiero.
Okay è tutto pronto. Prendo prima il vassoio
della colazione, su cui ho appoggiato i pacchetti, ed entro lentamente
nella nostra camera da letto, appoggiandolo sul letto senza fare
rumore. Torno di corsa in cucina, prima che si svegli, prendo Ted e con
il braccio libero anche la torta.
Torno in camera e vedo che il nostro festeggiato inizia a
svegliarsi, cosi sistemo Ted accanto a me. Mi avvicino a lui e
lentamente inizio a lasciargli dolci baci dalla fronte, alle guance,
dalle alle labbra fino al collo.
Un suono gutturale esce dalla sua bocca, segno che si sta
svegliando, così mi tiro su e prendo il nostro piccolino in
braccio.
Finalmente apre gli occhi e non appena ci vede, il suo viso
si illumina con enorme sorriso.
-Buon compleanno!!!!!!!!- inizio a gridare a più
non posso.
-Forza amore batti le manine per papà.- tutto
contento, Ted prova ad agitare le mani, con lo stesso sorriso del padre
su quel visino paffuto. Certe volte sono proprio identici.
-AUGURIIIIIII- continuo io.
-Oh mamma mia. Grazie.- si protende verso di me e mi bacia
con forza, prima di prendere Ted tra le braccia e farlo svolazzare.
Adora quando fa così.
-È tutto così perfetto. Grazie amore
mio.- mi bacia ancora, con quasi le lacrime agli occhi.
-Ti stai commuovendo per caso Mr Grey?-
-Assolutamente sì. Sei meravigliosa! Siete
meravigliosi! Non so cosa ho fatto per meritarmi tutto questo. Te, lui,
la nostra famiglia.- bene adesso sto per piangere anche io.
-E tu sei il capo di questa famiglia.- dico baciando sia lui
che il mio tesoro, tutto preso a giocare con i capelli di Christian.
-Poi questo è solo l’inizio.- continuo.
-Parli della festa di questa sera?-
-Non solo. Ma prima devi spengere le candeline.-
-Quando hai avuto il tempo di fare tutto questo?-
-Questa mattina presto. Ero già sveglia per Ted.-
mi affretto ad aggiungere vedendo il suo sguardo contrariato.
-Ti sei stancata troppo, lo vedo dal tuo viso, mi dispiace
che hai perso ulteriori ore di sonno per me.- oh mamma, ma quanto
è dolce?
-Ma che stai dicendo? Mi aiuti tantissimo con Ted e poi non
sono stanca, sono elettrizzata. Sei mio marito e ti amo, dormire un
po’ meno non ha importanza. L'unica cosa che mi importa in
questo momento è il tuo sorriso felice. Tu riesci sempre a
farmi delle sorprese meravigliose ed oggi voglio fare la stessa cosa
per te.-
-Ti amo anch’io. E amo tantissimo anche te amore
mio.-
Mentre sistemo le candeline Christian continua ad
abbracciare e baciare Ted che sorride felice. Devo scattargli una foto.
Prendo il telefonino, appoggiato sopra il comodino, e scatto
velocemente la foto prima che se accorgano.
-Che stai facendo?- come non detto. Beccata!
-Accendo le candeline. Ecco fatto. Tieni Ted in braccio
mentre le spegni. Io faccio un bel video e una tonnellata di foto.-
-Una tonnellata?-
-Sì. Inizia ad abituarti, te ne
scatterò tantissime durante tutto il giorno. E non solo, ci
sarà anche un fotografo alla festa.-
-Ricevuto Mrs Grey.-
-Ecco a te.- gli passo la torta ed inizio a cantare la
canzoncina.
-Tanti auguri a te. Tanti auguri a te. Tanti auguri a
Christian. Tanti auguri a te. Siiiiiiiii. Batti le manine tesoro, batti
le mani per papà.- e lo fa, Ted goffamente inizia a battere
le mani. Mi sto sciogliendo.
-Ahhh guardalo. È perfetto.- dice Christian
guardandolo con lo sguardo pieno di amore paterno.
-Espresso il desiderio?- chiedo a Christian mentre inizio a
tagliare la torta, cosa complicatissima da fare su un letto.
-Non ne ho bisogno. Ho tutto quello che voglio e di cui ho
bisogno.-
-È dolcissimo quello che hai appena detto. E ti
avverto che i miei ormoni ancora non si sono stabilizzati del tutto da
dopo il parto, quindi sappi che non riesco a controllarmi, potrei
scoppiare a piangere in qualsiasi momento.-
-Lacrime di gioia spero.-
-Ovviamente.- con un sorriso sciocco sul viso, afferro il
collo della sua maglietta e lo attiro a me in un bacio che diventa
rapidamente appassionato.
-È il momento di scartare i regali.- dico
staccandomi da lui per raffreddare la situazione e per permettere ad
entrambi di riprendere fiato.
-Quello che stavamo facendo va benissimo come regalo,
specialmente se possiamo spostarci in bagno, sotto la doccia.-
-Ti ricordo che hai tuo figlio tra le braccia.- gli dico,
rinfrescandogli la memoria.
-Lo so benissimo. Ha semplicemente visto quanto i suoi
genitori si amano, anche se non si ricorderà nulla.- dice
lasciandomi un altro dolce bacio sulle labbra.
-Basta adesso. Scarta i tuoi regali, sono curiosa, spero ti
piacciano.-
-Mi piacciano? Più di uno?-
-Sì! Ecco a te il primo.- con un enorme sorriso
gli passo la scatolina con dentro l’Omega.
-È bellissimo. Grazie.- dice aprendo il regalo.
-Giralo.- sorrido ripensando a quello che gli ho appena
detto. È come un deja vu, solo che al posto
dell’Omega la scorsa volta aveva in mano il porta chiave con
cui avevo acconsentito a diventare sua moglie. Anche lui sta pensando
la stessa cosa, lo capisco dal modo in cui mi guarda, con il suo
sguardo intenso.
-Dai su giralo.- lo gira e il suo sorriso si allarga.
-Hai paura che mi dimentichi la data del nostro matrimonio o
il giorno della nascita di nostro figlio per caso?- dice con un tono,
spero ironico. Mi sta prendendo in giro vero?
Inizio a fissarmi le mani in imbarazzo.
-Hey ti sto prendendo in giro. Lo adoro, sul serio,
tantissimo.-
-Davvero?-
-Si certo. È bellissimo. Grazie. Le date
più importanti della mia vita.- si protende verso di me e
passando il pollice sulle mie labbra mi costringe a lasciar andare il
labbro che mi stavo torturando.
-Così va meglio.- quando mi guarda in questo modo
non riesco a pensare ad altro se non che alle sue labbra invitanti.
-Sono pronto per il secondo.- io invece non lo sono. Ma
ancora non gli dirò cosa apre quella chiave. Lo
scoprirà questa sera dopo la festa.
-Ecco a te.-
Lo apre e tira fuori una piccola chiave che inizia a
guardare con sospetto, completamente confuso.
-Allora che ne pensi?-
-Non so bene cosa dire.-
-Buttati. Provaci.-
-È forse la chiave di una stanza
d’albergo che hai prenotato per noi?- mi chiede con uno
sguardo pieno di malizia.
-No. Ma pensandoci non è male come idea.-
-Ti prendo in parola Mrs Grey. Ma allora non capisco, cosa
apre questa chiave?-
-Lo scoprirai questa sera.-
-Vuoi davvero lasciarmi così? In sospeso? Lo sai
che non sopporto quando mi nascondi le cose.-
-Su tranquillo è una sorpresa e dirtelo adesso
rovinerebbe tutto. Fidati di me, varrà la pena aspettare.-
mi guarda con un espressione corrucciata. Non è tanto
convinto.
-Dai puoi farcela a resistere e soprattutto puoi resistere
all’impulso di correre da Taylor per farti riferire tutto,
anche perché è già dalla mia parte.-
-Sei arrivata a corrompere il mio staff? Stiamo diventando
maniaci del controllo per caso?-
-No, semplicemente ti conosco benissimo. E poi
chissà che l’influenza di una certa persona mi
trasformi in una piccola dittatrice. Non si può sapere.-
finisco la frase ad un centimetro dalle sue labbra invitanti, e tutto
quello che vorrei fare è gettarmi su di lui, ma i doveri di
mamma vengono prima. Ci sarà tutto il tempo per questo.
-Comunque è l’ora della pappa per Ted.
Quindi noi due ora ti lasciamo da solo per un po’. Non
arrovellarti troppo la testa mi raccomando.- continuo senza dargli la
possibilità di replicare.
-Non è carino quello che stai facendo lo sai?-
-Lo so ma vedrai che ti piacerà.- dico sorridendo.
Lo bacio, lasciandolo seduto sul letto con la faccia di chi
non ha capito nulla di quello che gli è appena successo.
-Tornerò tra poco. Andiamo amore, saluta
papà.- dico prendendo Ted dalle sue braccia, mentre
Christian riempie di baci il nostro piccolino.
-Aspettami per la doccia.- dico facendogli
l’occhiolino, con Ted in braccio, mentre lascio la stanza.
Aspetta e vedrai Mr Grey, non sei l’unico che
può organizzare delle sorprese, torturando un po’
da queste parti.
Arrivo in cucina e inizio a preparare
l’omogenizzato di frutta per il mio piccolo.
-Mela e banana tesoro, va bene?- dico come se Ted potesse
rispondermi. Ma sorride tutto contento, quindi lo prendo per un
sì. Quanto è tranquillo oggi.
-Uhm è buonissimo. Ecco qua, apri bene la bocca
amore. Bravissimo.- adoro vederlo mangiare così, tutto
contento, rispetto a quando piange disperato e l’unico modo
per farlo calmare e distrarsi è suonare o cantare qualcosa,
e Christian in questo campo è decisamente migliore di me.
-Ti piace tanto la frutta, vero amore?- sorride ancora.
È perfetto! Assolutamente perfetto!
-Buongiorno Mrs Grey.- Taylor mi saluta, interrompendo i
miei pensieri. Non l’ho neanche sentito arrivare.
È la seconda volta che mi succede oggi. I miei due
maschietti di casa mi distraggono troppo.
-Buongiorno Taylor.-
-L’ho spaventata signora?- se ne accorto.
-No non si preoccupi, ero solo soprappensiero. Deve dirmi
qualcosa? È tutto apposto?-
-Si procede tutto secondo i suoi piani.- mi risponde con un
tono di voce leggermente alto. Sicuramente Christian, anche se la
nostra stanza è abbastanza lontana dalla cucina,
starà con le orecchie in allerta, provando ad ascoltare
tutto. Così mi metto un dito davanti la bocca, facendo segno
a Taylor di parlare con un tono più basso.
-Ha ragione. Scusi signora.- continua, alzando le mani in
segno di scuse.
-È tutto okay, grazie mille Taylor. Ho
già avvertito Christian di non farle pressione per scoprire
cosa sto tramando, quindi per favore mi tenga il gioco.-
-Ma certo non si preoccupi, non cederò, anche se
Mr Grey sa essere molto convincente.-
-Lo so benissimo.- gli sorrido in modo
rassicurante.
A volte il nostro cinquanta sfumature esagera fin troppo con
la sfumatura del tenere tutto sotto controllo.
-A proposito Mr Grey è sveglio? Volevo fargli gli
auguri e anche da parte di Mrs Jones che è dovuta andare via
e non farà in tempo stamattina.-
-Si sono sveglio. Grazie mille Taylor e ringrazia anche Mrs
Jones, anche se sono sicuro che la vedrò stasera.-
Christian, ancora in pigiama, si avvicina a noi tranquillo e per la
prima volta lo vedo abbracciare Taylor, per ringraziarlo.
-A cosa pensi?- mi chiede poi prendendo in braccio Ted,
ancora seduto sul seggiolone. Pulendogli la bocca con il bavaglino.
-A quanto sono distratta oggi. Con te è la terza
volta che non mi accorgo che qualcuno è entrato nella
stanza.-
-Hai tante cose a cui pensare o forse è solo
stanchezza.- dice guardandomi con uno sguardo, misto tra
l’enigmatico e il sensuale.
-No ad essere sincera non sono per niente stanca, anzi ho
molta adrenalina in circolo.- a queste parole il suo sguardo si fa
ancora più intenso e Taylor è sempre
più a disagio a causa del nostro piccolo teatrino, ed anche
Christian lo nota.
-Tranquillo Taylor ho già promesso che non ti
avrei chiesto nulla su quello che la signora qui presente sta tramando,
farò il bravo festeggiato ed aspetterò.- dice,
riportando un po' di attenzione anche su Taylor.
-Sarà la maturità di un anno in
più a renderti così saggio Mr Grey?-
-Sarà per questo, hai ragione Mrs Grey. Tu che
pensi invece piccolo?- chiede a Ted, che è completamente
preso dal piccolo giocattolo che ha in mano.
-Che dici? Papà è troppo curioso eh?-
continua e per avere più attenzione dal suo ometto, inizia a
farlo svolazzare, facendolo ridere di gusto. Quanto sono belli!
A riportarmi nel presente è il cellulare di
Taylor che inizia a squillare. Con un gesto di scuse si allontana,
lasciandoci soli, per rispondere alla chiamata.
-Finalmente soli.- dice, ripetendo quello che ho pensato io
un minuto fa.
-Sai lo stavo pensando anche io.- a queste parole i suoi
occhi si accendono.
-Bene, allora che ne dici di riprendere il discorso della
doccia lasciato in sospeso? Sto ancora aspettando.-
-E Ted?-
-Starà benissimo nel passeggino, adora quei
giocattoli rumorosi che fa muovere con i suoi piedini e comunque
dirò a Taylor di controllarlo. E poi a giudicare da come mi
sento non staremo via a lungo.- a queste parole, il respiro mi si
blocca e inizio ad arrossire.
Come fa ad essere e dire cose così provocanti con
nostro figlio in braccio? Non ho parole.
-Sei una madre apprensiva ed io ti amo ancora di
più per questo ma questo piccolino non è
l’unico maschietto in casa che necessita delle tue
attenzioni.- si protende verso di me e mi lascia un dolce bacio sulle
labbra. Oh Christian. Il mio insicuro e bisognoso d’affetto
Christian.
-Anche io ho bisogno di te. Sempre. Non te lo dimenticare.-
-Non dici così solo perché
è il mio compleanno vero?-
-Ma quanto sei scemo.- dico baciandolo a mia volta.
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Mi rilasso, accoccolata tra le braccia del mio meraviglioso
uomo, sotto il getto d’acqua calda della doccia del nostro
bellissimo e gigantesco bagno nuovo.
Avevo un estremo bisogno di questo momento intimo solo per
noi. Da quando abbiamo Ted, tra il lavoro e le cose da fare in casa,
occasioni come questa scarseggiano. Però è anche
eccitante sgattaiolare nella nostra camera, o come ora nella doccia,
non appena il nostro piccolino si è addormentato o se
c'è qualcuno con lui a controllarlo, solo per ritrovarci e
fare l'amore.
-Preferisco decisamente questo come regalo di compleanno!-
sussurra tra un bacio e l'altro.
-Allora aggiungilo pure insieme agli altri due.- dico
riprendendo fiato, per poi unire di nuovo le mie labbra alle sue,
togliendogli la possibilità di rispondere.
Stacco poi la mia bocca dalla sua, iniziando a lasciargli
baci dalla guancia, al collo, giungendo fino al suo petto muscoloso,
dove mi soffermo a torturare uno dei suoi capezzoli, prendendolo tra i
denti.
-Ahhh. Sì, è decisamente questa la
parte del mio compleanno che preferisco.- dice con la voce strozzata
dai gemiti.
Amo vederlo perdere così il controllo e amo
ancora di più di essere io la causa.
-Ma la giornata non è ancora finita. Anzi
è appena iniziata.- dico continuando la mia discesa, ma le
sue mani mi bloccano facendomi risalire. Torno alla sua altezza, i suoi
occhi fissi nei miei, che mi guardano in un modo così
profondo come se potesse attraversarmi ed arrivare fino alla mia anima.
Mi prende il viso tra le mani, attirandomi a lui in un bacio
lussurioso. Lo circondo a mia volta con le braccia, avvicinandomi a lui
il più possibile, aumentando l'intensità del
nostro bacio. Ci stacchiamo per riprendere fiato.
-Non posso più aspettare. Allaccia le gambe
intorno alla mia vita piccola.- mi solleva, dandomi la
possibilità di stringere le gambe intorno a lui. Cammina in
avanti, con me tra le braccia, fino a che la mia schiena aderisce con
il muro della doccia.
-Ti desidero così tanto.- dico a Christian,
guardandolo dritto negli occhi. Dopo le sue parole di prima, voglio che
gli sia chiaro che questo non cambierà mai.
Non mi risponde e con un gemito più simile ad un
grugnito ricomincia a baciarmi mentre mi entra dentro. Comincia a
muoversi con il suo solito ritmo sfiancante, facendomi perdere
completamente il contatto con la realtà. Il piacere mi
travolge dopo pochi minuti così come anche per il marito
meraviglioso che è qui con me.
-Ti amo tantissimo.- dice sorridendo. Un sorriso felice,
innamorato, che rispecchia il mio.
-Buon compleanno amore mio.-
*****************************
Il momento della festa è finalmente arrivato. La
penultima parte di questo giorno speciale. Alle fine ci sono meno
persone di quello che mi aspettavo. Mia si è occupata della
lista degli invitati e conoscendola credevo che mi sarei ritrovata la
casa piena di gente, stessa cosa che avrà pensato di sicuro
anche Christian. Oltre la famiglia, ci sono alcuni amici che incontrato
lo scorso anno, dei soci in affari di Christian con le rispettive mogli
e i rispettivi figli, il dottor Flynn con sua moglie, dei miei colleghi
della Grey Publishing, Taylor con la figlia Sophie, Mrs Jones e gli
uomini della sicurezza e dello staff di Christian ma non in veste
lavorativa. Gli unici che mancano sono mia madre e Ray, mi rattristisce
pensare che si stanno perdendo così tanti momenti,
soprattutto di Ted.
L'atmosfera nonostante tutto è piacevole, tutti
che ridono, si divertono e addirittura ballano. I primi a rompere il
ghiaccio sulla pista sono stati a sorpresa Grace e Carrick.
È il sogno e la speranza di tutte le coppie sposate arrivare
a tanti anni di matrimonio ed essere ancora così innamorati.
Christian invece è tranquillo che parla con
Elliot e il dottor Flynn, tenendo in braccio Ted che lo guarda rapito,
giocherellando con i suoi ricci.
-Ne vuoi un po' mammina?- mi chiede Kate, distraendomi dalla
visione di mio marito insieme a nostro figlio.
-No grazie, la mammina ancora non può ancora bere
alcolici.- dico, alzando il mio bicchiere di drink analcolico, per
mostrarglielo. Lei alza gli occhi al cielo.
-Perché ancora no?-
-Sto allattando. Sai non credo che il latte materno con
l'aggiunta di alcol faccia bene al mio bimbo.- dico divertita.
-Beh magari lo aiuterebbe a dormire di più.- dice
Kate quasi ridendo.
-Hey!- dico con un tono offeso, facendo finta di riprenderla.
-Scherzo scherzo.- dice continuando a ridere. Quanto mi
manca passare più tempo con la mia amica.
-A proposito di Ted grazie per il vostro aiuto.-
-Ti pare, Elliot è così elettrizzato
all'idea. E poi la prenderò come una prova del nove, per
vedere come riuscirei a gestire un bambino così piccolo,
anzi un bambino in generale.-
-Vedrai che andrà bene, nell'email che ti ho
mandato c'è scritto tutto quello che dovete fare e
soprattutto quando dovete farlo e nella borsa c'è tutto
quello che vi serve. E poi chissà che dopo stanotte ti
verrà voglia di avere un bambino tuo. Elliot non vede l'ora,
guardalo.- dico indicando mio cognato che fa facce buffe al mio piccolo.
-Lo so e credimi lo voglio anche io, ma non so se sono
ancora pronta. Tu come lo hai capito?-
-Non l'ho capito. Ted è semplicemente arrivato.
Quando ho scoperto di essere incinta ero sconvolta ed emozionata ma
più che altro terrorizzata, ero preoccupata per come avrebbe
reagito Christian. Però ora siamo noi tre, siamo una
famiglia e non sono mai stata più felice di così,
nonostante la mancanza di sonno.-
-Spero che sarà così anche per me.
Siete una famiglia bellissima, che si allargherà presumo,
no?- dice Kate con il suo solito sguardo curioso.
-Certo. Cioè non nel prossimo futuro ma lo sai,
non voglio che Ted sia figlio unico come me.-
-Speriamo per una femmina allora. Magari avrò
anche io una bambina e potranno crescere insieme, saranno migliori
amiche come noi, oltre che cugine.-
-Sarebbe bellissimo.- dico, sorridendole con dolcezza.
-Già. Però devo chiedertelo, sono
troppo curiosa, che cosa hai organizzato di così misterioso
per Christian?-
-Non posso dirtelo. Anche perché non
approveresti.-
-Dai! Ora sono ancora più curiosa! Puoi dirmelo,
non ti giudicherò in nessun modo, giuro.- mi dice quasi
pregandomi, facendo il segno di giurin giurello con le dita.
-Okay, ma hai promesso.-
-Si sì tranquilla. Parla.-
Mi avvicino e le dico all'orecchio i miei piani per stanotte.
-Oh mio dio.- dice mettendosi le mani davanti alla bocca per
lo stupore.
-Anastasia Rose Steele Grey pensavo di rimanere sconvolta
all'idea, invece sono orgogliosa.-
-Davvero?- dico stupita dalle sue parole.
-Si assolutamente. Ora capisco il bisogno di avere la casa
solo per voi due.- dice facendo l'occhiolino. Scoppio a ridere.
-Di che parlate di così divertente?- dice
Christian, abbracciandomi da dietro, raggiungendo Kate e me,
interrompendo le nostre chiacchiere tra donne.
-Cose da donne.- dice Kate, anticipandomi.
-Già. Dove hai lasciato nostro figlio?- chiedo a
Christian, non vedendo Ted con lui, stringendomi di più in
quell'abbraccio.
-Lo hanno rapito i nonni e gli zii. Ma a quanto pare non
sarà l'ultimo rapimento di oggi. Elliot mi ha detto che Ted
starà con loro questa notte, e che glielo hai chiesto tu,
come mai?-
-Lo capirai da solo. Vedrai.-
-Si sono d'accordo.- dice Kate a bassa voce ma Christian
l'avrà sentita sicuramente.
-Okay vado anche io a coccolare mio nipote, unendomi al
quartetto. A dopo piccioncini.- dice Kate, allontanandosi, lasciandoci
da soli.
-Sono stanco di tutto questo mistero sai?-
-Su, non manca tanto. Devi resistere ancora il tempo delle
foto e della torta.-
-E di un ballo.- sussurra, finendo la mia frase.
-Un ballo?-
-Balla con me Mrs Grey.-
-Se insisti Mr Grey.-
Scioglie il nostro abbraccio, mi prende per mano,
intrecciando le nostre dita, conducendoci sulla pista da ballo, insieme
alle altre coppie.
Sulle note di "Stay with me" di Sam Smith, iniziamo a
ballare, lasciandoci andare a questo lento meraviglioso.
Christian mi tiene stretta mentre cantando mi sussurra le
parole della canzone, mandandomi in estasi.
"Oh, won't you stay with me?
'Cause you're all I need
This ain't love it's clear to see
But darling, stay with me"
-Questo invece è amore ed lo vedo chiaramente.-
-Anche io lo vedo. Amo questa canzone e la amo ancora di
più se sei tu a cantarla. Resta con me Christian.-
-Per sempre.- conclude lui, baciandomi, togliendomi la
possibilità di rispondere. Anche se da aggiungere
c'è ben poco. Sappiamo entrambi che sarà
così.
*******************************
La serata è quasi arrivata alla fine. Grace e Mia
hanno passato l'ultima ora a dirigere il fotografo. Avremo centinaia di
foto e ancora non è finita. È l'ora di spegnere
le candeline.
-Mia, tra due minuti esco con la torta, inizia a spegnere le
luci e portare Christian davanti al tavolo grande.-
-Tranquilla ci penso io.-
Okay Mr Grey è l'ora di esprimere un altro
desiderio.
Non appena vedo le luci più basse, e la sala
quasi al buio, prendo la torta con le ventinove candeline accese e
inizio a camminare tra gli invitati che iniziano a battere le mani.
Christian è davanti al tavolo, con Ted in braccio,
visibilmente a disagio, so che non impazzisce per questo tipo di cose,
ma io sì, quindi caro mio resisti.
Poggio la torta davanti a lui, e subito tutti iniziano a
cantare la canzone di tanti auguri a te, che finisce con un grande
applauso e grida, mentre Christian spegne le candeline.
-Auguriii.- urlo io. Si avvicina a me, baciandomi. Un bacio
veloce ma nello stesso tempo profondo.
-Grazie.- sussurra, ancora occhi negli occhi, con un
bellissimo sorriso sulle labbra, felice.
Si stacca poi da me, dedicando le sue attenzioni a Ted, che
è più sereno che mai, fortunatamente per niente
disturbato da tutta la confusione che c'è in casa, dormire
per un bel po' questa sera, dopo tutti i spupazzamenti, lo ha rilassato.
Mia riaccende le luci, mentre i camerieri passano con i
calici di champagne. Nessuno beve, rimangono tutti in attesa.
È il momento del brindisi.
Christian prende uno dei bicchieri, passandone uno anche a
me. Con ancora Ted in braccio, si schiarisce la voce ed inizia a
parlare.
-Grazie ancora a tutti voi per essere venuti, grazie a tutta
la mia famiglia, gli amici e i colleghi per aver contribuito a rendere
questo compleanno ancora più speciale e piacevole.- poi si
interrompe e si gira verso di me, alzando il bicchiere nella mia
direzione.
-Ma un grazie particolare va alla meravigliosa donna che
è qui accanto a me, che ha lavorato tanto per regalarmi una
giornata indimenticabile e che un anno fa oggi, proprio in occasione
del mio compleanno, ha acconsentito a diventare mia moglie e che poco
più di un mese fa mi ha reso l'uomo più felice
del mondo, facendomi diventare padre di questo angioletto. Grazie amore
mio.- oh no Christian. Ho le lacrime agli occhi. Non piangere Ana, non
piangere. Si avvicina verso e mi bacia velocemente sulle labbra, tra la
confusione e gli applausi della gente, che brinda allegra, facendo
ancora tanti auguri al nostro festeggiato.
Che serata incredibile!
*****************************
È quasi l'una e gli invitati sono andati tutti
via. Anche Kate ed Elliot con il nostro piccolino. Spero che se la
caveranno bene. Mi verrebbe un infarto se ricevessi una loro chiamata
nel bel mezzo della notte perché non riescono a farlo
mangiare o riaddormentare. Che agitazione, meglio non pensarci.
Questa notte tutte le mie attenzioni saranno rivolte solo ed
esclusivamente al mio Mr Grey.
-Sono andati tutti via?- mi chiede Christian, mentre si
toglie la giacca e la cravatta, lasciandoli cadere con disinvoltura sul
divano vicino.
-Si, siamo soli.- dico facendo spallucce.
-E quindi che si fa?-
-Beh io sarei un po' stanca, ti dispiace se rimandiamo la
sorpresa a domani?-
-Cosa?- dice, rimandando a bocca aperta e gli occhi ridotti
ad una piccola fessura, a causa del suo sguardo corrucciato.
-Stavo scherzando.- tira un sospiro di sollievo.
-Molto divertente Mrs Grey.-
-Sì molto. Hai la chiave con te?- dico senza
perdere tempo.
Annuisce e mette la mano sinistra nella tasca dei pantaloni
e tira fuori la piccola chiave che gli ho dato questa mattina.
-Okay allora andiamo.-
-È qui in casa?- dice, bloccandomi quando inizio
a camminare.
-Sì, seguimi.-
Lo prendo per mano, e lo conduco fino alla famosa porta.
È in una parte sconosciuta della casa, abbastanza lontano da
tutte le aree principali.
-Credo di non esserci mai venuto in questa parte di
casa.-
-Solo tu potevi comprare una casa tanto grande da
dimenticare di conoscerla tutta.-
-Hai ragione.- dice sorridendo. Un sorriso nervoso.
È agitato, come ogni volta che gli eventi sfuggono dal suo
controllo. Invece io sono elettrizzata. Non vedo l'ora che apra la
porta.
-Che cosa aspetti apri.-
-Che cosa c'è qui dietro?-
-Basta chiedere. Apri e lo scoprirai da solo
finalmente.-
Inserisce la chiave nella serratura con estrema lentezza, la
gira e apre la porta con cautela. Entra dentro ed io dietro di lui
accendo le luci illuminando la stanza.
-Oh mio dio.- dice. Per la primissima volta il nostro
maniaco del controllo è senza parole signore e
signori.
Ed eccola lì, la tanto agognata
sorpresa.
La stanza dei giochi. O la stanza rossa delle torture come
l'avevo soprannominata io all'inizio di tutto.
-Pensavo che mancasse qualcosa in casa, così ho
rimediato.-
-Una stanza dei giochi. Hai fatto costruire una stanza dei
giochi.- ripete incredulo.
-Buon Compleanno.- dico io soddisfatta.
-Come? Quando?-
-Ci è voluto all'incirca un mese, Ted era nato da
poco, i lavori in casa non erano ancora terminati del tutto,
così senza pensarci troppo, l'ho fatto. Ho chiamato chi di
dovere ed ora eccola qui.-
-Che ne dici Mr Grey, vuoi giocare?-
-Sempre.- sussurra con uno sguardo deciso e profondo,
così eccitante, ad un centimetro dal mio viso.
Mi allontano un attimo da lui, per andare verso uno dei
cassettoni e prendere il suo vecchio paio di jeans, quel paio di jeans,
che ho conservato per tutto questo tempo. Torno da lui con i pantaloni
in mano.
-Mi è mancata la sfumatura di Christian che lasci
vivere in questa stanza. Mi è mancato il Christian
"Dominatore".-
Senza lasciare il contatto dei nostri occhi, prende i jeans
dalle mie mani.
-Credo che potrò fare qualcosa a
riguardo.-
Li poggia a terra, ed inizia a spogliarsi. Toglie la
camicia, le scarpe, i calzini, i pantaloni e i boxer, rimanendo
splendidamente nudo davanti a me. Prende di nuovo i jeans e li indossa.
-Così vuoi di più Mrs Grey?-
-Sì.-
-Sì e poi?- sussurra vicino al mio orecchio.
Mandandomi in confusione.
-Sì signore.-
-Brava bambina.
Credo che non avremo bisogno di questo.- dice, facendo
scivolare le bretelle del mio vestito, che finisce ai nostri piedi. Si
china per raccoglierlo e ne approfitta per togliermi le scarpe. Si
allontana e deposita tutto sul cassettone dove prima erano sistemati i
suoi jeans. Non porto il reggiseno, quindi sono nuda di fronte a lui,
fatta eccezione per le mutandine.
Torna da me con la camminata sexy che quei jeans provocano e
si sistema alle mie spalle.
Sapendo già che avrebbe voluto farlo, mi sono
preparata, alzo un braccio per passargli l'elastico per capelli. Lui lo
afferra senza esitare e inizia a dividere i miei capelli in una forte
treccia.
-Bella pensata Mrs Grey.
Adesso ho proprio voglia di giocare un po' con te.- mi
afferra le spalle, facendomi aderire al suo corpo, alla sua
erezione.
-Inginocchiati come ti ho insegnato.-
-Sì signore.- con un passo lento, mi avvicino
all'entrata della stanza e mi sistemo, in attesa di quello che
succederà, mentre lo sento aprire i vari cassettoni per
scoprirne il contenuto.
Una volta scelte le sue armi, torna da me, mi prende la mano
destra aiutandomi ad alzarmi. Mi solleva il mento, facendo incrociare i
nostri sguardi, passando un dito sul labbro che stavo torturando.
-Pronta?- sussurra.
-Come lo sarò sempre.- rispondo con decisione.
-Ed io ti amo per questo Mrs Grey-
-Ti amo anche io Mr Grey. Ogni parte di te. Buon compleanno.-
-Il più bello di tutti.-