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Autore: Notteinfinita    20/07/2016    4 recensioni
«Cosa succede qui!» tuonò Hermione spalancando la porta del dormitorio degli studenti del sesto anno.
«Hey, ragazzina, la mamma non ti ha insegnato a bussare? E se fossimo stati nudi?» chiese Fred alzandosi in piedi e posizionandosi davanti alla scrivania su cui stava lavorando con il fratello.
«Innanzitutto sono un Prefetto e non una ragazzina e secondariamente ero in Sala Comune quando sono scesi dei primini terrorizzati urlando che avevano sentito degli scoppi.»
*****
NB: George x Hermione
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley, Hermione, Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Merendine con crema di lamponi


«Cosa succede qui!» tuonò Hermione spalancando la porta del dormitorio degli studenti del sesto anno.

«Hey, ragazzina, la mamma non ti ha insegnato a bussare? E se fossimo stati nudi?» chiese Fred alzandosi in piedi e posizionandosi davanti alla scrivania su cui stava lavorando con il fratello.

«Innanzitutto sono un Prefetto e non una ragazzina e secondariamente ero in Sala Comune quando sono scesi dei primini terrorizzati urlando che avevano sentito degli scoppi.»

«Hai controllato nei bagni? Magari era qualcuno che aveva mangiato pesante a cena.» suggerì Fred.

«Spiritoso. Fatemi vedere a cosa stavate lavorando.» intimò.

Fred lanciò un'occhiata veloce al gemello e, ricevuto il suo cenno di assenso, fece posto ad Hermione.

La ragazza si avvicinò alla scrivania ma ciò che vide furono solo gli insulsi libri di difesa contro le arti oscure che il Ministero li stava costringendo a studiare.

«Che tu ci creda o no stavamo solo facendo i compiti per quella vecchia rospa della Umbridge. Preferiamo non avere troppo a che fare con lei.» spiegò George.

«E queste cosa sono?» chiese, vedendo un pacchetto di merendine ad un angolo della scrivania.

«Semplici merendine con crema di lamponi. Sai com'è, per un eventuale calo di zuccheri.» spiegò Fred, lanciando però di sottecchi un'occhiata assassina in direzione del fratello. «Vuoi assaggiare?»

«No grazie.»

«Bé, fa come vuoi. Io approfitto dell'interruzione per scendere in Sala Comune.» disse Fred afferrando una delle merendine e dandole un morso.

«Hai detto che sono alla crema di lamponi?» domandò Hermione, rassicurata dal fatto che lui la stesse mangiando e ignara che, invece, il furbastro aveva nascosto il pezzetto che aveva staccato nell'incavo della mano.

Al cenno affermativo del ragazzo ne prese una e ne staccò un bel pezzo; la crema di lamponi era una delle sue debolezze.

«George, così impari a non occultare bene i nostri prodotti!» esclamò il gemello.

Il rosso non comprese le sue parole finché non vide, appena il fratello si fu chiuso la porta alle spalle, una schiuma rosa fuoriuscire dalla serratura.

Stavano cercando di creare un chewingum che fosse capace di creare palloni giganti ma, per errore, avevano creato una sostanza super-adesiva ma di breve durata.

Per la prossima mezz'ora la porta sarebbe rimasta sigillata.

Volto lo sguardo su Hermione, la vide gettare l'involucro della merendina nel cestino della carta e sporgersi sulla scrivania per prenderne un'altra.

«L'hai già mangiata tutta?» chiese allarmato.

«Si, perché?»

Vedendo la preoccupazione negli occhi del ragazzo, comprese di essere rimasta vittima di una delle Merendine Weasley.

«Cosa mi succederà?» domandò, allarmata.

«Bé, sono ancora in fase di sperimentazione.» cercò di spiegare George ma non poté aggiungere altro perché con un incantesimo di levitazione la ragazza lo aveva fatto volare sul letto e adesso stava risalendo lungo le sue gambe strusciandosi come una gatta in calore.

«Hermione fermati!» le urlò ma tutto ciò che ottenne in risposta furono delle fusa mentre si avvicinava pericolosamente alla patta dei suoi pantaloni.

George avrebbe voluto strozzare suo fratello. Sapeva che lui provava qualcosa per la ragazza e aveva deciso comunque di metterlo in quella assurda situazione solo perché aveva dimenticato di nascondere una delle loro invenzioni.

Messosi a sedere, cercò di allontanare la ragazza ma lei, con agilità felina, saltò giù dal letto, estrasse la bacchetta e, facendone scaturire delle sottili funi, lo legò ai pali del baldacchino.

Finita la sua opera, sorrise compiaciuta e iniziò a spogliarsi.

Immobilizzato nel letto, George combatteva tra la voglia di cedere alla tentazione ed ammirarla mentre si spogliava e il senso di giustizia che gli imponeva di non approfittare di una situazione del genere.

Alla fine, vinto dai sensi di colpa, chiuse gli occhi e, fatto appello a tutte le sue forze strattonò le funi finché riuscì a liberarsi le mani.

Intanto Hermione, vestita solo di un completino intimo bianco, era salita sul letto tra le gambe aperte del ragazzo e si accingeva a sganciarsi il reggiseno.

Con i piedi ancora legati, George l'afferrò per un braccio facendola cadere in ginocchio e, tirata via una tenda del baldacchino ve la avvolse.

«Smettila. Tu non sei così.» le sussurrò, stringendola a se.

Per tutta risposta Hermione volse il capo e tentò di baciarlo.

«No, non ti bacerò mentre sei sotto l'effetto di una pozione. Se quando sarà svanito l'effetto vorrai ancora baciarmi ne sarò felice ma adesso no.» disse, costringendola a poggiare la testa sulla sua spalla.

Dopo qualche attimo di resistenza, la sentì rilassarsi tra le sue braccia.

Sbirciatola in viso, vide che si era addormentata. La merendina era ancora in fase di sperimentazione, probabilmente quello era uno degli effetti collaterali.

Immobile, con lei stretta tra le braccia, attese che si svegliasse.

«Cosa mi è successo?» chiese qualche minuto dopo con voce confusa.

«Merendina esalta sensualità.» spiegò George con voce funerea, temendo la reazione della ragazza.

Hermione si guardò intorno per poi portare lo sguardo su George.

«Grazie.» sussurrò, sorridendogli imbarazzata.

«Per cosa?» domandò lui, alquanto perplesso.

«Per non aver approfittato della situazione.»

«Come avrei potuto, sarebbe stato ignobile da parte mia!»

«Però avresti voluto...o almeno così mi è sembrato...» disse, indicando con lo sguardo il cavallo dei pantaloni del ragazzo per poi volgere gli occhi alla parete, a disagio.

«Oh cavolo!» esclamò George, al colmo dell'imbarazzo. «Mi dispiace, scusami, io...»

«Siamo stati entrambi vittime dello scherzo di tuo fratello. Caso chiuso.» lo interruppe lei, girandosi a sciogliere con un colpo di bacchetta le funi che gli legavano le caviglie.

«George.» lo chiamò in un sussurro, con lo sguardo basso.

«Dimmi.»

«Ma davvero avresti voluto baciarmi se non fossi stata sotto effetto della pozione?»

A quella domanda il ragazzo sentì la gola che si seccava.

Aveva solo due scelte o mentiva e si toglieva d'impiccio o diceva la verità e affrontava le conseguenze.

«Si, è vero.» confessò infine.

Lei si morse il labbro, travolta dalla gioia e alzò il viso verso di lui in un chiaro invito.

Stupito e felice, George l'attrasse a se baciandola con trasporto mentre Hermione gli cingeva il collo con le braccia assaporando la delicatezza e la sensualità delle sue labbra.

«Forse è meglio se ti rivesti.» le sussurrò, staccandosi un attimo da lei. «Non so quanto riuscirò ancora a resisterti se rimani così.»

Per tutta risposta Hermione lo spinse sul letto per poi sdraiarsi su di lui e fargli un sorriso alquanto furbetto prima di riprendere a baciarlo.


Intanto, nella Sala Comune, Fred, seduto davanti al camino, sorseggiava del succo di zucca brindando alla sua genialità, ignaro di quanto bene il suo piano avesse funzionato e del fatto che ci sarebbe voluta ben più di mezz'ora prima che lui potesse riprendere possesso della sua stanza.


Fine


Angolo dell'autrice: altra shottina ispirata dalla colazione. Spero vi sia piaciuta.

  
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