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Autore: lallipumbaa    20/07/2016    1 recensioni
Tom Hiddleston - Nuovo Personaggio - Benedict Cumberbatch
Cosa succede se una ragazza incontra un attore che ha fatto il suo stesso percorso e che ora è stato lanciato nella fama? Cosa succede se la ragazza in questione continua a trovarselo tra i piedi? E se lei viene trasportata inaspettatamente nello stesso mondo dorato?
Le avventure e il percorso di Laila, studentessa della RADA, e delle persone che la circondano.
Solo che, senza saperlo, si troverà in questa situazione: HIDDLESBATCHED.
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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−CAPITOLO 13−
“Il posto dove i sogni diventano realtà”
  
Entrambi avevano ricevuto l’invito alla première di The Avengers ed erano tentati ad andarci solo che decisero di evitare di buttarsi nella cronaca rosa dato che se la stavano cavando abbastanza bene (i tabloid inglesi li avevano beccati a Londra un paio di volte, ma niente baci, solo mano nella mano o all’uscita di un locale – la sua pubblicitaria, Pandora della Public Eye, assunta su consiglio di Chris dopo Sherlock, le mandò un messaggio “Dirmelo che stai con Mr. Chickbones no?”), decidendo di andare direttamente al cinema a vederlo qualora quando sarebbe uscito nelle sale sarebbero stati nella stessa città. Fortunatamente lei non era molto conosciuta, o meglio… non era conosciuta affatto: solo un paio di ruoli in qualche serie tv, uno spettacolo nel West End, un film in post produzione e uno che sarebbe cominciato di lì a una settimana e mezza. Ma nonostante tutto decisero di evitare di buttarsi nelle fauci del leone fino a quando non sarebbe stato effettivamente necessario.
Passarono delle giornate meravigliose, godendo di ogni momento per stare insieme dato che sapeva che, nonostante sarebbero stati nella stessa città, sarebbe stato molto difficile riuscire a trovarsi tra una ripresa e l’altra. Era sempre sul set, ammirando tutto quello che succedeva. Questo era quello che significava andare avanti, fare blockbuster.
E non era leggero.
Sapeva perfettamente che si sarebbe dovuta spaccare la schiena sul set, ma un giorno ce l’avrebbe fatta: un giorno sarebbe arrivata a girare un film del genere. Nel frattempo che erano insieme gli raccontò tutto quello che era successo a Londra, quello che aveva fatto, dell’apparizione di un Tom totalmente ubriaco e nudo davanti alla porta di casa.
“Cosa?!” esclamò Benedict sconvolto.
“Giuro!! Apro la porta e me lo trovo nudo come mamma l’ha fatto davanti alla porta di casa completamente ubriaco. L’unica cosa che potevo fare era coprirlo, togliergli la bottiglia di vino di mano e tenergli la fronte mentre vomitava! Ha tirato su l’ira di Dio.”
Benedict rimase sconvolto ancora un po’ “Amore, non c’ho combinato nulla. Tranquillo.”
“No, non stavo pensando a quello. Stavo pensando a Tom ubriaco. Susannah deve avergli dato una botta allucinante per far sì che si conciasse così!”
“Eh infatti non deve essere stata leggera.”
“Anche se devo ammettere che l’intera situazione è al limite dell’allucinante.” Commentò ridacchiando “E lo dici a me?! Mettiti nei miei panni!!”.
 
Le riprese di Now You See Me cominciarono poco dopo. Ci furono le solite prove delle luci, le prove vestiti e tutte le varie preparazioni prima di cominciare con il girare effettivamente. Come in Great Expectations, anche sul set di quel nuovo film si sentiva come una bambina in un mondo di giganti: Morgan Freeman, Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Michael Caine… era in paradiso.
Prima di spostarsi verso New York riuscì a vedere con Ben The Avengers al cinema prima che Benedict tornasse a casa.
Il giorno dopo sul set guardò dritto negli occhi Mark Ruffalo e gli disse “Io con te non parlo più!” l’uomo era scoppiato a ridere.
“Perché? Che ho fatto?”
“Mi hai maltrattato Tom come se fosse una bambola di pezza!!” gli aveva risposto facendogli capire di che si trattasse.
“Hai visto The Avengers ieri sera?”
“Sì! Ed è una figata!!!”.
Le riprese si divisero tra Los Angeles per le riprese in studio e in luoghi chiusi, per poi trasferirsi a New Orleans, New York e Parigi. Sapeva perfettamente che quel film sarebbe stato molto più importante del primo che aveva fatto e che forse dopo quello non avrebbe più goduto della pace di ora.
Passarono i mesi e quando arrivò il suo ultimo giorno di riprese sul set le venne quasi il magone: erano quasi diventati una famiglia dal tanto che avevano lavorato insieme.
Con Woody Harrelson e Dave Franco erano il trio degli scalmanati e ne combinavano di ogni sul set, tanto che a volte faceva fatica a concentrarsi dopo che il regista dava il via alle riprese.
Marc Ruffalo era un grande attore e un grande uomo.
Michael Caine era fantastico, uno spasso, e soprattutto era la sua controparte inglese con cui si poteva lasciare andare in cose tipicamente inglesi di cui lei aveva preso l’abitudine… come il the. Ogni volta che le saltava fuori la parte British durante le pause partiva la presa per i fondelli. Quando uno degli assistenti di produzione di turno le chiedeva se volesse qualcosa Dave, Woody o Marc rispondevano per lei “Earl Grey, due cucchiaini di zucchero e un goccio di latte!”
“Allora??”
“Eddai, mi stai diventando peggio di Hiddleston!!” le aveva detto Marc una volta facendola scoppiare a ridere.
“Oh oh!! Aspetta che gli mando un messaggio!!”
 
Un giorno che stavano girando a New York ricevette una telefonata dal suo agente “Ciao Christian!”
“Ciao tesoro! Senti, ti devo chiedere una cosa: tu sei a New York ora vero?”
“Sì! Devo portarti un souvenir? Una bella coroncina verde della Statua della Libertà?”
“Tempting but no. Thank you!” le rispose con tono piatto, facendola scoppiare a ridere.
“However! Before you come back to the UK you should go back to LA. You got an audition for dubbing an animation film!”
“Great!! For what?”
“Don’t worry, I’ll give you more details when you’re going there. However prepare yourself to sing. There will be the possibility they’ll ask you to do so.” Le rispose alquanto evasivo.
“Oook! However you can’t do this! You throw the rock and hide the hand!”
“Oh, shut up! And when you’re in NY you’ll be contacted by Luc Besson. He is there. He wrote the script of a new film and he’s looking for an actress to play Belle. He’s thinking about Dianna Agron, but he’s also looking for someone else. Is it ok for you?”
“Ehm, yes sure!”. Come anticipato dall’agente si trovò con Luc Besson in un ristorante e parlarono del progetto del film. Sarebbe stato un film su una famiglia mafiosa sotto copertura, non male come idea. Anche se il pensiero del Mh, italiana in un film sulla mafia. Cliché!! Fortunatamente più tardi scoprì che la parte l’aveva vinta Dianna Agron.
 
Finirono di girare verso gli inizi di giugno.
Ben era già a Londra da qualche settimana “Tesoro, starò via un altro paio di giorni e poi torno… devo andare a Los Angeles per un’audizione – e tra l’altro Chris non vuole dirmi nulla, lo stronzo – e poi torno a Londra.”
“Non preoccuparti, ci vediamo tra qualche giorno… io nel frattempo penso ad una sorpresa!” le disse sorridendo.
“Di che tipo?”
“Vedrai quando torni a Londra!!”
“Anche tu?! Non puoi mettermi lo zuccherino davanti e poi togliermelo tutto d’un tratto!!”
“Lo so, lo so… ma fidati che ne vale la pena!”
“Ok, mi fido di te! … rompiballe!!” risopose imbronciandosi e sentendolo ridere dall’altra parte del telefono.
Era su un taxi e aveva lasciato l’indirizzo al guidatore senza sapere esattamente a cosa si doveva preparare: adorava il suo agente, ma da era più di un mese che si preparava all’ignoto.
Quando vide dove arrivò rimase a bocca aperta. “Ben… you won’t even imagine where I am…” commentò persa guardando l’entrata.
“Where are you?”
“At Walt Disney Studios…”
“WHAT??”
“Yup. I’m having fever shivers.”
“Be cool.”
“HOW CAN I BE COOL WHEN I’M GOING IN THE PLACE WHERE EACH AND EVERY FILM I LOVE HAS BEEN MADE?!” esclamò eccitata come una bambina.
“Stai calma che non sai a cosa stai andando incontro!”
“Oddio, la Disney!! La Disney?? Ma ci pensi?!”
“Credo sia per questo che Christian non ti abbia detto nulla!” le disse ridendo sentendo la reazione della ragazza dall’altra parte del telefono.
“Credo che abbia fatto peggio: ora mi sento del tutto impreparata. Io appena lo vedo lo ammazzo. Anzi, adesso attacchiamo e gli mando un messaggio minatorio!”
“Ok, poi fammi sapere com’è andata!”
“Incrocia le dita Ben.”
“Tutte quelle che posso!!”.
Era dannatamente agitata e capì a cosa serviva la preparazione che le aveva detto di fare Christian.
Frozen. Oh porca puttana.” Commentò in italiano mettendosi le mani in faccia. Sapeva che la Disney stava producendo il loro 53° classico, ma sicuramente non si sarebbe mai immaginata di arrivare a fare un’audizione per loro… assolutamente no.
Comunicò alla guardia che aveva un appuntamento con i signori Lee, Buck e del Vecho. Diede indicazioni al tassista a quale edificio doveva dirigersi e la lasciò lì davanti. Un’assistente la condusse nello stanzone pieno di concept di Frozen e nella stanza si trovò davanti Jennifer Lee, Chris Buck (i registi del film), Peter del Vecho (il produttore) e a una telecamera accesa puntata col tre piedi verso la postazione dove si sarebbe seduta.
Quando la videro arrivare le sorrisero “Laila, non è vero?”
“Esatto! Piacere di conoscervi!”
“Il piacere è nostro! Il tuo agente ci ha parlato molto bene di te… hai appena finito di girare un film, vero?”
“Esatto, ho finito due giorni fa! È stata un’esperienza stupenda.”
“Hai mai dato la voce ad un cartone?” le chiese Jennifer Lee.
“Ehm… non credo che niente abbia mai avuto la mia voce a parte i miei pupazzi o le mie bambole quando ci giocavo!” rispose sinceramente facendoli ridere.
“Ti piacerebbe farlo?”
“Sarebbe fantastico! Poi sono una mangiatrice di film Disney da quando sono piccola… sarebbe un sogno divenuto realtà!”
“Davvero? Ti piacciono i film Disney?” le chiese Chris Buck con un’aria interessata.
“A chi non piacciono i film Disney?! Figuratevi che mentre studiavo in RADA lavoravo al Disney Store in Bond Street!” confessò arrossendo.
“Davvero? Non lo sapevo!” rise Peter. Poi iniziò a cercare qualcosa nella cartelletta.
“Well, this is our idea. We’re looking for the perfect voice of Elsa, the Snow Queen.” Le allungarono un foglio con la storia in breve di cosa avrebbe trattato il film. Glielo lasciarono leggere per qualche minuto fino a quando non la videro alzare il viso vedendo il sorriso stampato sul suo volto “It’s amazing… really amazing. And I’m not saying it just because it’s you and this is an audition. It’s truly amazing!”
“Well, thank you! And we would like to hear you singing. Did your agent tell you that?”
“Yes he did.”
“Did you prepare something?”
“Yes, it’s Martina McBride’s Where would you be.”
“Oh, I love that song!” commentarono i tre.
“Bene, ho scelto la canzone giusta eh?” commentò sarcasticamente entusiasta Laila alzandosi in piedi facendoli ridere tutti e tre.
Almeno li prendo per simpatia! Pensò mentre Chris puntava la telecamera per inquadrarla meglio e Peter cercava una base per fargliela partire. Quando fu pronta gli diede il via.
 
“I wonder where your heart is 'cause it sure don't feel like it's here
Sometimes I think you wish that I would just disappear
Have I got it all wrong, have you felt this way long?
Are you already gone?”
 
Quando finì di cantare l’intera canzone li vide sorridere “Is it ok?”
“Well, more than ok!” commentò Peter prima di andare alla porta ad aprire a chi stava bussando, facendo entrare Kristen Bell.
“Woah. Ehm, hi!” la salutò.
“Are you starstrucked?” le chiese ridacchiando Jennifer “Sort of!”.
La ragazza le si avvicinò salutandola.
“Hi, nice to meet you! Were you actually singing?”
“Yes I was!”
“Congratulation! I am the one strucked now!” le disse facendola ridere.
“Well, she’ll be playing Anna, Elsa’s sister, and there will be a duet. We’d like to know how you two would work together!”
“Ok, not a problem! Shall we do it now?” chiese sconvolta Laila
“Why not?” le propose Kristen sorridendole per poi voltarsi verso i tre personaggi che osservavano la scena.
“Can you leave us try a song for an hour?”
“For sure! You can come back when you’re ready.”
“Thank you so much.” Kristen la portò fuori dalla stanza e andarono a provare in una stanza vicina. Con Kristen collaborava bene e in un’ora di prove riuscirono ad impostare bene una canzone: Wind Beneath My Wings di Bette Midler, una canzone che se fatta bene poteva far venire i brividi a chi l’ascoltava… cosa che a quanto pare successe perché dopo che la cantarono, tutti e tre si alzarono applaudendo. Li lasciò poco dopo, e la lasciarono con un classico “Ti faremo sapere”.
 
Al contrario dell’altro film a questo ci teneva tantissimo e, sperando che davvero fosse riuscita ad impressionarli, uscì dagli Studios dopo che l’assistente le chiamò il taxi. Prese in  mano il cellulare e chiamò l’agente.
“Allora??” esordì l’uomo entusiasta.
“Allora un paio di palle! LA DISNEY??? E TU NON ME LO DICI??”
“Volevo farti una sorpresa!”
“Eh, per poco non mi pigliava un colpo!”
“Com’è andata?”
“Vuoi sapere la verità? Boh! In RADA ho fatto un corso di canto e movimento sul palco pro musical, ma non mi sarei mai aspettata di dover cantare davvero! Ed è stato emozionante… davvero emozionante!!”
“Fantastico! E? Racconta!”
“Bè, mi hanno fatto cantare, abbiamo parlato un po’, mi hanno detto che avrebbero avuto bisogno della voce per Elsa, la regina delle nevi in pratica se vogliamo metterla su questo piano. E… boh! Vediamo se gli vado bene.”
“Sai che sei in contesa con Idina Menzel?”
“Ok, allora dirò addio al ruolo!” commentò deprimendosi all’istante.
“Ma piantala!!”
“È Idina Menzel quella di cui stiamo parlando! Idina Menzel! Rent? Hair? Wicked? Come d’Incanto? Glee? Non ho la minima possibilità di batterla. Devo solo sperare che non può accettare il ruolo causa ulteriori impegni!”.
 
Un paio di giorni dopo tornò in hotel per una doccia dopo aver corso per più di un’ora quando le squillò il cellulare. Il numero non lo conosceva, ma sembrava statunitense.
“Pronto?” rispose.
“Laila?” “Yes?” “Hello, this is Jennifer Lee from Walt Disney Studios!”
“Oh, hello! How are you?”
“I’m fine! And you?”
“Fine! I just got back to the hotel from running!”
“Great! Well, we would like to see you today, if it’s possible!”
“Yes, no problem!”
“Do you want to go come here for midday so we can go out for lunch?”
“Ok, no problem! I’ll be at the Studios for midday!”
“Great! So see you later!”
“Bye!”.
Attaccò il telefono e chiamò l’agente “Chris, sai per caso che hanno in mente in Disney?”
“Mi hanno chiamato ieri sera, sì. E lo so che oggi hai un incontro con loro, mi hanno detto anche questo.”
“E non devo prepararmi a nulla?”
“Sarà un recall. Tu non ti preoccupare e vacci tranquillamente!”
“Devo fidarmi di te?”
“Certamente!” rispose quasi con un tono sconvolto.
“Oh ci credo proprio. Va bè, vediamo che vogliono da me in Disney… ODDIO E’ COSI’ STRANO DIRLO!!!”.
 
Alla fine verso mezzogiorno fu agli Studios. La fecero salire nella stessa stanza del giorno prima e la fecero sedere “Bene… saprai che avevamo scelto Idina Menzel per la parte di Elsa, solo che negli altri giorni abbiamo scoperto che non sarà possibile avere lei a causa di problemi di impegni…”
“Ok, no, questo non lo sapevo.”
“E abbiamo cercato a lungo qualcuno che potesse cavarsela molto bene, non è stato facile…” iniziò Chris “…ma dopo l’altro giorno continuavamo a pensare al duetto tra te e Kristen: ci avete stregate. Laila, tu sarai la nostra Elsa.” Finì Jennifer.
Si bloccò e il suo encefalogramma divenne piatto “Cosa?” chiese con un filo di voce.
“Esatto, tu sarai la nostra Elsa! Complimenti ragazza!” disse la donna alzandosi ed andando ad abbracciarla.
Laila ricambiò l’abbraccio.
“Welcome in the Disney family.”
Non ci credeva, non poteva crederci: il sogno di una vita si stava per avverare. Avrebbe collaborato con la Disney, i cui film l’avevano accompagnata dalla più tenera età ad ora. Avrebbe dato la voce ad un personaggio di un loro film, e sarebbe stato qualcosa che sarebbe rimasto per sempre, un qualcosa che ogni volta che l’avrebbe visto l’avrebbe sentito suo.
“Thank you… thank you so much!!”.
A quanto pare Christian lo sapeva di già e avevano parlato con lui. Lo chiamarono e in videoconferenza dal suo ufficio a Londra lessero il contratto che avevano concordato con lui in precedenza.
“You knew it!”
“Of course I did!” le disse sorridendole.
“He told us that he kept everything secret with you regarding Disney!”
“Yes he did! But I think at the moment I barely remember my name!”.
Firmò il contratto e trattenne il solito colpo quando le comunicarono il suo compenso (avrebbe potuto smettere di lavorare per un bel po’ se non adorasse quel lavoro. Abitava ancora nell’appartamento sotto a quello di Tom, ma con i soldi che aveva da parte e del lavoro al Disney Store, il compenso delle comparse nei telefilm, di Great Expectation e del ruolo di Irene Adler in Sherlock, aveva comprato uno nel palazzo direttamente accanto a quello precedente e ora aveva una casa un po’ più grande, tutta sua, che poteva arredare come voleva e poteva finalmente essere in grado ospitare i suoi genitori o gli amici quando salivano a trovarla. Stava aspettando che gli operai finissero i lavori e che terminasse il contratto di affitto per trasferirsi definitivamente nella casa nuova.) e dopo che finirono tutto uscirono per pranzo per festeggiare l’accordo.
Il giorno dopo fece i bagagli, pronta per tornare dopo mesi nella cara vecchia Londra.
 
 
:::::::::::::::::::::ANGOLINO DEL DISAGIO::::::::::::::::::::
Buooooonasera a tutti! :D
Sì, lo so, è un’ennesima botta di chiulo… ma vi avevo avvertito all’inizio, no? XD comunque sì, ci saranno ripercussioni nei prossimi capitoli! u_u
Sono curiosa di saperlo: quali sono i vostri film disney preferiti? :D i miei sono “La Sirenetta”, “La Bella e la Bestia”, “Hercules”, “Le follie dell’Imperatore”, “Lilo e Stitch”, “Mulan”… ok, mi fermo che altrimenti il commento sotto supera la lunghezza del capitolo. -_-“
 
Non c’entra nulla col capitolo, ma, in ritardo di un giorno… Tantissimi auguri di buon compleanno al caro Benedict Timothy Carlton Cumberbatch!!! *w*
 
Vi ringrazio di cuore sempre per tutto.
Un bacione a tutte e spero che vi sia piaciuto! <3
Lalli :3
   
 
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