The First and The Only One

La sera del 19 luglio, Oikawa era sul letto, annoiato, a fissare il soffitto.
Il liceo era finito e lui era in pausa a causa del ginocchio. Lui e gli altri avevano iniziato l’università
Oikawa era a Tokyo, mentre Iwaizumi era rimasto a Miyagi.
Quello che era cambiato, dopo il liceo, era il loro legame.
Oikawa non sapeva quando avessero superato il confine tra amicizia e amore, ma dopo il liceo, complice la lontananza, erano nati dei nuovi sentimenti, forse in realtà solo sopiti.
I due facevano a turno per vedersi ogni fine settimana, con grande disappunto di Iwaizumi. Se Oikawa andava a Miyagi, la volta successiva Iwaizumi saliva sul treno diretto a Tokyo.
Oikawa era solo, e pochi minuti e sarebbe stato il suo compleanno.
Era rimasto in contatto con Makki, Matsun e gli altri, ma un compleanno senza il suo Iwa-chan non lo rendeva felice proprio per niente.
Ricordava ancora quel 10 giugno, quando era piombato a Miyagi, all’Aoba Johsai, e aveva fatto il suo regalo ad Iwaizumi: una dichiarazione d’amore dal tetto della scuola… salvo poi ottenere come ringraziamento un bel calcio nel didietro dal suo fidanzato.
Fidanzato a cui poi, quella sera, da soli, ha regalato un nuovo pupazzo a forma di dinosauro.
Adesso, mancavano solo due minuti e sarebbe stato il suo compleanno. Era solo, senza i suoi coinquilini.
Fortuna che sembrava destinato ad avere Ushiwaka come rivale sempre e comunque, visto che quello aveva deciso di continuare alla Shiratorizawa. Lo odiava, eccome se lo odiava. Non avrebbe sopportato di averlo in squadra all’università. Gli alieni lo amavano, lo sapeva, e avevano fatto in modo che non succedesse.


Suonarono alla porta e andò ad aprire. Rimase a bocca aperta.
Tutta l’ex squadra dell’Aoba Johsai al gran completo era di fronte a lui.
In quel preciso momento, scoccò la mezzanotte.
“Auguri, Oikawa!” “Auguri, Oikawa-san!” fecero in coro i ragazzi.
Oikawa non li ascoltò, concentrato soltanto a fissare incredulo… il ragazzo di fronte a lui, avanti a tutto il gruppetto.
“IWA-CHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN!” esultò Oikawa, saltando addosso al proprio ragazzo
“Ohi, ci sono anche gli altri, cretino!” rimbeccò il ragazzo, abbracciandolo brevemente per poi dargli un pugno sulla testa.
“Cattivo Iwa-chan!” borbottò “ Yahoooooo!” salutò, avendoli appena notati “che ci fate qui, ragazzi?”
“è il tuo compleanno, Oikawa-san!” disse Watari, come se fosse scontato
“Ma io pensavo…”
“Su su, Oikawa, dobbiamo festeggiare” fece Matsukawa, trascinando dentro il padrone di casa e rispettivo fidanzato con un ghigno, seguito dal resto del gruppo. Oikawa fu particolarmente stupito di vedere al seguito persino Kyoutani Kentarou.
Oikawa ricevette un messaggio di auguri di Kageyama, prontamente ignorato.


Iwaizumi aveva ordinato da mangiare mentre gli altri avevano portato le bibite in uno zaino.
Oikawa ricevette molti regali, ma Iwaizumi decise di darglielo appena fossero riusciti a rimanere da soli.
Matsukawa  e Hanamaki si guardarono negli occhi e annuirono.
Dopo la festa, i due ragazzi trascinarono a forza il gruppo, escludendo Iwaizumi, fuori dalla casa del loro ex capitano.
“Eh? Ma ragazzi” rimase stupito, Oikawa
“ Oikawa, tu ed Iwaizumi dovete fare baldoria e festeggiare a modo vostro, non credi?” disse Matsukawa, sogghignando. Yahaba, intanto, trascinava un contrariato Kyoutani, mentre il resto del gruppo portava via la spazzatura.
“MAKKI!” sbraitò Oikawa, imbarazzato. Iwaizumi rimase in silenzio, ma sulle sue guance fece capolino un lievissimo rossore.


“ Ma che ca…” commentò soltanto, vedendo Matsukawa chiudere la porta dietro di sé.
“Io… non pensavo che sareste venuti” commentò Oikawa, contento di aver festeggiato con gli amici e il fidanzato
“Ah? Ma non dire cavolate!” commentò Iwaizumi, fissandolo con un sopracciglio inarcato “ è ovvio che io sarei venuto di sicuro”
Iwaizumi evitò di menzionare che era stato beccato in stazione dai ragazzi, che avevano avuto la stessa idea e che soprattutto volevano divertirsi a loro spese… o meglio, non lasciarli soli e prenderli un po’ in giro. Ne valeva del suo orgoglio.
“Devo darti il mio regalo” disse Hajime
Gli aveva regalato un nuovo pallone da pallavolo. Poi, in una busta, insieme ad una rosa rossa, Oikawa aveva trovato un cofanetto, a forma di un secondo, piccolo, pallone
“Aprilo” aveva detto l’altro ragazzo
Oikawa lo aprì e sgranò gli occhi. C’era una piccola fedina argentata all’interno, e Tooru la ricordava bene. La stessa fedina che più volte aveva visto sul comodino di casa Iwaizumi, quando giocavano a nascondino all’interno e lui andava a nascondersi sotto il letto matrimoniale.
“Iwa-chan…” commentò quasi senza fiato
“Sei la sola persona  a cui posso pensare di darla” bofonchiò Iwaizumi, vergognoso.
Si sentiva uno stupido, si era vergognato a comprare appositamente quel cofanetto. Si sentiva un idiota, e sapeva che forse era affrettato. Come sapeva che il suo ragazzo non l’avrebbe indossata per ora, ma conservata e custodita gelosamente fino al momento giusto.
Ma non aveva rimpianti per averlo fatto. Aveva delle certezze.
Oikawa assunse il solito sorriso strafottente e posò con calma il cofanetto.
“Iwa-chaaaan, lo sai cosa significa la rosa rossa nel linguaggio dei fiori?” commentò sornione, gettando le braccia al collo del suo ragazzo per poi baciarlo.
Iwaizumi non si tirò indietro all’invito del compagno. Quella notte fu solo amore e passione.


Il mattino li vide addormentati stretti l’uno all’altro, gambe intrecciate. Le dita delle mani erano piacevolmente intorpidite dall’essere intrecciate.
Il 20 luglio, Iwaizumi lo dedicò completamente al suo ragazzo. Si divertirono, tra parco divertimenti e negozi, sebbene Hajime non cedesse sempre ai desideri di Tooru.
Passarono un’altra notte insieme.
La mattina del 21 luglio, Iwaizumi prese il treno di ritorno per Miyagi.
La lontananza faceva male ad entrambi, ma sapevano che potevano superarla. I loro sentimenti erano sinceri.
Oikawa ripose attentamente il cofanetto e decise che agli allenamenti si sarebbe portato dietro il pallone appena regalatogli.
L’anello e il tempo passato con i suoi amici e il suo ragazzo erano stati il suo regalo più importante.
Tooru era felice. Il suo primo compleanno dopo il liceo lo aveva passato con la sola ed unica persona che volesse al suo fianco.