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Autore: valechan91    22/07/2016    1 recensioni
I sentimenti puri e sinceri di Iwaizumi Hajime e Oikawa Tooru con una piccola disavventura del loro vivere quotidiano come coppia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Condivido l’amore per questa coppia speciale, pura e perfetta, come solo il vero amore può essere. Come solo dei sentimenti sinceri possono essere.

Buona lettura!


 

Love Target. Undefeated.
 

 

Iwaizumi e Oikawa. Oikawa e Iwaizumi.
Erano sempre stati insieme, fin da bambini. Senza accorgersene, quel sentimento che li legava era diventato più profondo. Era diventato un amore sincero, forse sopito, forse tra loro tra barriera tra amicizia ed amore era stata infranta molto tempo prima.
Ne avevano preso coscienza lentamente, ma temevano che l’altro potesse non ricambiare.
Oikawa faceva affidamento sul suo migliore amico, senza di lui sarebbe stato difficile andare avanti.
Iwaizumi, nonostante i rimproveri costanti, si preoccupava per l’amico.
Oltre agli allenamenti, non sapevano come fare, non voleva perdere quell’amicizia.
Un giorno, però, complici le scelte per il loro futuro, i due riuscirono a dichiararsi.
Iwaizumi si irritava quando il fanclub dell’amico si faceva insistente. Sapeva che Oikawa ci teneva all’immagine, ma anche che non prendeva sul serio le relazioni. Era un altro dei motivi che frenava Iwaizumi.
Fu lui a fare la prima mossa verso l’altro, un giorno. Era fine estate, le giornate erano ancora calde.
Fu lui, dopo la scuola, dichiararsi.
Oikawa era incredulo, ma Iwaizumi lo fu ancora di più, quando Tooru gli disse di ricambiarlo. Aveva avuto paura di perderlo e aveva taciuto, ma era felice.
I loro sentimenti era sinceri, chissà da quanto. Era incredibile quanto fossero complementari persino nelle loro paure. Si completavano, come due metà di un intero.
I loro nomi ne erano una prova.
La passione tra di loro divampò come un fuoco. Tra le mura della scuola, in un pomeriggio assolato, come isolati dal resto del mondo, si completarono nel corpo e nell’anima per la prima volta, a vicenda.
I loro sentimenti erano sinceri, ma come avrebbero affrontato il mondo?
Per i genitori non fu facile accettare la cosa e li misero alla prova. Il padre di Oikawa, però, gli fece chiaramente capire che per lui avrebbero dovuto lasciarsi.
L’occasione più grande venne data loro non molto tempo dopo, poco prima del torneo autunnale.
Oikawa ricevette strane lettere, ma fece finta di nulla.
Iwaizumi lo scoprì per caso e fece in modo di stargli più vicino.
Un giorno ne ritrovò una anche Iwaizumi. “Stagli lontano.”
Il ragazzo capì subito il messaggio. “Col cavolo che gli sto lontano!” pensò tra sé.
Qualche pomeriggio dopo, gli venne un’idea su come trovare l’autrice del biglietto.
Iwaizumi si trattenne in palestra ad aspettare Oikawa, senza farsi notare se non da quest’ultimo. Scorì con sorpresa che… il suo ragazzo era piacente anche con i ragazzi!
Si, davanti a lui c’era un ragazzo, il quale tentò di aggredire Oikawa con un coltello.
Iwaizumi si parò davanti e si ferì al braccio, che sanguinava copiosamente.  Il ragazzo fuggì ma Iwaizumi si teneva il braccio, perdeva sangue. Poco dopo il ragazzo svenne, tra le lacrime del fidanzato.
Iwaizumi finì in ospedale, ma per fortuna si rimise in fretta e fu dimesso la mattina successiva.
Oikawa, però, aveva paura. Paura che per colpa sua, il ragazzo che amava più della sua stessa vita, potesse fare una brutta fine. Con il cuore gonfio di tristezza e il volto rigato di lacrime, prese la decisione di lasciarlo.
Non si accorse che parlando con Iwaizumi si era comportato in modo strano. L’altro lo conosceva bene e sapeva che qualcosa non andava.
Al rifiuto di parlargli, Iwaizumi trovò una sola via per potergli parlare.
“ Mi toccherà fare da Romeo per  la mia stupida Giulietta” pensò. Da bambino, aveva giocato tante volte a casa Oikawa  e tante volte si era arrampicato sull’albero che si vedeva dalla camera del compagno per catturare dei coleotteri. Lo ricordava bene, perché lì catturo un cervo volante e prese la prima caduta da un albero. Oikawa pianse tanto quella volta e lui tentò di consolarlo.
Iwaizumi corse all’albero, salì velocemente imprecando a denti stretti e bussò alla finestra.
Oikawa, sorpreso, gli aprì.
Ci volle un po’ prima che il ragazzo gli raccontasse ogni cosa, la paura che aveva di perderlo. Preferiva stargli lontano pur di saperlo sano e salvo.
Ma Iwaizumi non ci stava e riuscì a convincerlo. Il loro amore avrebbe superato anche quella.
Hajime gli diede un anello, come a suggellare il tutto.

 


Purtroppo, il maniaco che li aveva assaliti era persistente e aveva una complice.
Prima li andò ad affrontare di nuovo, faccia  a faccia.
Ma stavolta Iwaizumi non si fece trovare impreparato.
Gli diede uno schiaffo. “Questo è per me”. Poi gli diede un potente pugno, che fece cadere il ragazzo a terra. “Questo è per quello che hai fatto a Tooru. Non avvicinarti mai più a lui”.
Si, da quando stavano insieme, la forza del loro legame era tale che adesso si chiamavano per nome il più delle volte. Ma Iwaizumi non tralasciava mai i soliti nomignoli.
Loro erano sempre gli stessi, solo con qualcosa più di prima. E soprattutto, ciò che cambiava tra loro era il fare l’amore, ogni volta come fosse la prima.
Ma Iwaizumi non si limitò a questo, perché il pazzo non si fermò lì.
Una sera, nel parco, mentre Oikawa aspettava il suo ragazzo, tentò di mettergli le mani addosso. Iwaizumi arrivò appena in tempo per impedire il peggio.
Il mattino dopo, andò con Oikawa a parlare al preside dell’accaduto. L’uomo decise di sospendere il colpevole fino alla fine dell’anno e quindi obbligarlo a ripeterlo.
Iwaizumi, soddisfatto, venne però trascinato di peso dallo stalker in una stanza. Sorrideva e sogghignava, con gli occhi pieni di una luce sinistra.
Iwaizumi lo ascoltò, senza dargli peso, per poi andarsene. “ Prova a fargli qualcosa e sarò il tuo peggiore incubo” disse gelido, lasciando il ragazzo ghiacciato sul posto.

 

 


Il ragazzo, però, era libero di girare per la città, anche se ancora per poco. Ma i due se lo lasciarono alle spalle. Si amavano, e quella disavventura aveva rafforzato i loro sentimenti.
Pensavano ad un futuro insieme, e nessuno glielo avrebbe mai tolto.
Arrivò il loro primo mesiversario, e Iwaizumi regalò ad Oikawa un ciondolo, con la lettera H, ne tenne un altro con la lettera T per sé. Se poi Tooru gli regalò un pupazzo a forma di dinosauro, il giorno dopo decise di  assecondare, divertito, un piccolo capriccio di Tooru, sebbene egli stesso ci avesse pensato. I due andarono a farsi fare un duplicato delle chiavi di casa Iwaizumi.
“Iwa-chaaaaaaaaan ~ con questo poi mi intrufolo a casa tua e ti faccio mio quando voglio  ~ “ commentò sornione
Inutile raccontare la reazione di Iwaizumi, con un leggero rossore sulle guance.
Oikawa, poco tempo dopo, prese coraggio e chiede ad Iwaizumi di sposarlo.
Il ragazzo era stato preso in contropiede. Hajime aveva pensato di chiederlo dopo pochi mesi, una volta finita la scuola.
Dopo aver parlato con i genitori, anche se in università differenti, volevano vivere insieme, e magari avere una famiglia.
Volevano costruire il loro futuro, progettandolo insieme.
Iwaizumi accettò, bofonchiando che poi avrebbe fatto lo stesso a tempo debito.
Dopo quel passo, iniziarono a pensare di formare una famiglia. Il mondo sarebbe stato crudele con loro, ma se si amavano potevano farcela.
Il maniaco si rifaceva vivo, mandando alla carica anche la sorella minore, ma Tooru al momento non ci pensava. Il suo pensiero era tutto per come fare una famiglia con il suo Iwa-chan.

 

 

Intanto, sorsero altri problemi. Una delle ex fidanzate di Oikawa era tornata alla carica, ma Oikawa chiarì subito le cose. Però, ingenuamente, fidandosi di lei, le parlò del progetto di avere una famiglia con Hajime
Iwaizumi era dubbioso quando lo venne e sapere e i suoi presentimenti si rivelarono corretti. La ragazza stava cercando di legarlo di nuovo a sé con l’inganno.
Hajime, per la prima volta, provò davvero il desiderio di picchiare una donna.  Il ragazzo impedì che ciò accadesse, ma Tooru rimase male, molto male.
Iwaizumi non seppe il perché, ma si ritrovò di nuovo a fare la parte di Romeo, visto che il suo ragazzo si rifiutava di dargli spiegazioni per il muso lungo che aveva messo.
Richiamò tutto il suo sangue freddo perché Oikawa stava farneticando di nuovo sulla questione… lasciarsi. I Kami solo sapevano cosa lo trattenesse dal dargli un pugno per fermare tutta la marea di sciocchezze che stava dicendo.
Iwaizumi era il primo a temere il futuro.
Aveva scelto un’università in cui poi non fosse obbligato a giocare in Nazionale. Sapeva di non essere al livello di Oikawa, Kageyama o di quel dannato Ushiwaka. Senza contare quei maledetti millimetri che lo separavano dal metro e ottanta, e i cinque centimetri di differenza con il suo ragazzo.
Non si sarebbe perdonato di essere un ostacolo per la persona che più amava.

 

 

Hajime sospirò, steso sul letto, mentre teneva stretto a sé Tooru, che era riuscito a calmare. Stava ripensando a ciò che avevano vissuto e a ciò che li attendeva.
Insieme potevano tutto.
Mancava ancora un mese al diploma, ma sapeva che avrebbero superato tutto insieme.
Ne era certo come era certo di amare Oikawa Tooru con tutto se stesso.
Quella volta, Hajime pensò ad una sensazione che aveva sempre avuto da bambino, come quella di conoscere il suo fidanzato da sempre,  e non come frase fatta. Come se qualcosa li legasse da una vita passata, per davvero. E ricordò i sogni di un Cavaliere al servizio di un Re, come li faceva da bambino.
Un Cavaliere che seguiva ciecamente un Re Demone, e che lo amava.

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