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Autore: Io_amo_Freezer    22/07/2016    2 recensioni
I quattro fratelli si sono ritrovati, ma un vecchio nemico tornerà per sottrargli la felicità ottenuta con tanta fatica. Riusciranno a fermarlo, o questa volta finirà in tragedia?
Sequel di "Orphan lost" che consiglio di leggere, altrimenti non capirete molto la storia "Alone".
Genere: Avventura, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ricordi
Erano passati molti anni da allora, i tre ragazzi, ormai adulti, si erano separati; da dopo il liceo non si erano più rivisti. Ognuno aveva preso la propria strada, lasciandosi indietro il passato. Raph lavorava come meccanico, il mestiere più adatto secondo lui, visto la sua bravura con le moto. Si era sposato, con una ragazza di nome Gwen, e tra qualche mese sarebbe diventato padre di una bellissima bambina; mentre, Donnie, diventato un famoso scienziato, si era sposato con una ragazza, di nome Viola. E Leo, aveva seguito le orme del padre, diventando un maestro di ninjutsu, sposandosi con Karai, la quale, dopo la morte di Shredder si era riunita alla sua vera famiglia e al suo vero padre, tornando ad essere un Hamato. Lo andava a trovare spesso, insieme all'ex leader della squadra. Lui avrebbe preferito di no, quella casa gli riportava alla mente troppi ricordi, tristi e felici al tempo stesso; quei pochi ricordi che aveva condiviso con loro, i suoi fratelli, ma non poteva negare una visita a suo padre, il quale, ormai in pensione, era rimasto solo in quella casa, con Klunk e, con tutti quei ricordi, che ti stringevano il cuore, lasciandoti un nodo in gola. Anche se, dopo qualche anno, quel gatto decise di raggiungere il suo padrone in cielo, come se ne sentisse troppo la mancanza. 
I tre non si erano dimenticati di Michelangelo, come avrebbero potuto? Non se lo sarebbero mai perdonati. Nonostante il dolore straziante che portavano al solo pronunciare il suo nome, che lasciava un sapore amaro in bocca ed un, malinconico sorriso sul volto, sapevano che sarebbe sempre vissuto sempre nei loro cuori.
Ogni anno, il giorno della sua morte, i tre si radunavano fuori città, su una collina, ad ammirare il tramonto. Quel tramonto che il più piccolo aveva disegnato su un muro, con delle bombolette spry, in una notte. La prima volta che lo avevano incontrato senza, però riconoscerlo e dove, ai piedi di una quercia, risiedeva la sua lapide con, attaccato ad un bastone, i suoi nunjaku legati dalla sua bandana arancione, con le fasce che si muovevano piano, nel vento. Incisa su quella pietra c'erano delle parole che non potevano fare a meno di rileggere, con un nodo alla gola che gli straziava il cuore. Iniziarono a parlare, raccontandosi di quello che gli era successo in quell'anno, e congratulandosi con il rosso per l'imminente arrivo di un nuovo membro in famiglia; per poi finire a discutere di tutti i tempi andati, lasciandosi sfuggire, spesso e volentieri una lacrima solitaria.
-Voi.. Ricordate ancora la sua risata?- domandò con voce roca, Raph, fissando la bandana sgualcita sul suo polso, seduto accanto alla lapide, appoggiato di schiena all'albero. I due si guardarono stupiti, non aspettandosi una domanda del genere dal focoso, ma poi chinarono il capo.
-Certo..- sussurrò Leo, portando lo sguardo sulle sue katane un po' arrugginite, cercando di concentrarsi, come non aveva mai fatto, su quei brevi momenti in cui rivedeva il suo volto sereno, con gli occhi pieni di felicità, e quella voce, quella risata cristallina e piena di gioia che ti riempiva il cuore, ma che ora faceva solo soffrire, lasciando una cicatrice in più nel suo cuore. 
Sentì il nodo alla gola farsi più insistente, e gli occhi pizzicare, mentre una stretta al cuore gli lacera il petto, ma continuò a vagare nella sua mente alla ricerca di quel suono, di quel ricordo che non aveva mai bramato di volere come in quel momento. Una lacrima varcò il suo viso, ma Leo l'asciugò frenetico, non volendo mostrarsi debole dinanzi ai tuoi fratelli, non in quel giorno. Ma era vero quello che aveva detto? Se la ricordava?
-No..- ammise, la voce spezzata di Donnie, mentre teneva il suo Bo in una mano, un po' logoro. Si maledì, mordendosi il labbro inferiore, ma sapeva che prima o poi, i volti, le voci, i momenti passati insieme, sarebbero diventati, col passare degli anni solo figure sfocate, che alla fine sarebbero scomparse come tutto il resto. Colpa della mente, l'aveva sempre amata, ma in certi casi sapeva essere così crudele. Quante volte si era risvegliato nella notte, rivivendo quell'episodio, solo per colpa di quella stessa mente? Alzò lo sguardo, gettandolo verso il sole, ormai, quasi del tutto tramontato, facendo dei piccoli respiri per non piangere, ne aveva versate anche troppe di lacrime.
-Nemmeno io..- sussurrò cupo, Raph rigirando la punta del suo Sai, un po' arrugginito sul dito indice. Non era arrabbiato, solo deluso da se stesso. Non era riuscito a proteggere suo fratello, ed ora, non era riuscito nemmeno a conservare ciò che più di prezioso gli era rimasto di lui; la sua risata. Ingoiò un groppo di saliva, strizzando gli occhi e annaspando, non era il momento di affogare nei ricordi, o sarebbe crollato. Di nuovo.
Leonardo cercò di non pensare all'enorme macigno che pesava sul suo cuore, preferendo, invece, osservare il cielo, che man mano si oscurava, riempiendosi di piccoli puntini luccicanti, comunemente chiamate stelle, soffermandosi su di una, la più splendente. Sembrava così luminosa e.. vivace? Già. Era la stella perfetta per Mikey. Si lasciò sfuggire un amaro sorriso, mentre tornò a posare lo sguardo sui suoi fratelli.
I tre si guardarono, per poi annuire decisi, e con le loro armi, un po' arrugginite nel tempo, come loro, tornarono a vigilare la città, in ricordo dei vecchi tempi, in ricordo di lui. Intanto che nella testa riecheggiavano, in ognuno di loro, le parole trascritte su quella pietra.

Qui giace Michelangelo. Un eroe, un fratello, un angelo protettore che vivrà sempre con noi, nei nostri cuori, per proteggerci ancora.

The end.
 
N.d.A:
Ecco.. la fine. ç_ç 
E stato bellissimo poter scrivere questa storia, che mi ha lasciato una stretta al cuore perfino a me. ^^
E ringrazio tantissimo chi l'ha seguita! :)
Io_amo_Freezer. <3
  
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