"4 anni prima."
Sto correndo più veloce mentre Justin cerca di rincorrermi, sembra che i non sia per nulla stanco quando io invece ho il fiatone. Sta aumentando la velocità e quando mi raggiunge mi abbraccia forte
"Ti ho presa" dice mentre mi sorride ma noto che lui non ha il fiatone ma sarà solo una mia impressione. Sorride, e per pochi minuti mi incanto a guardarlo, mi chiedo come possa lui essere cosi bello e anche il mio migliore amico quando può avere qualsiasi ragazza ma scaccio questo pensiero.
"Ti odio non riesco mai a batterti e quelle poche volte che vinco trovi sempre qualcosa che non va"dico mettendo il broncio e incrociando le braccia al petto.
Mi abbraccia e mi bacia i capelli, quando fa cosi mi sento maledettamente al sicuro e le sue braccia anche se non sono quelle di un palestrato sono forti e a me sta bene. Dopo un po' scioglie il nostro abbraccio e riprende a guardarmi, si avvicina pericolosamente al mio viso e ciò non va bene ma allo stesso tempo sento di volerlo anch'io. Mi prende il viso tra le mani fredde, a quel contatto sento la pelle d'oca ma non mi allontano, sta davvero per succedere penso.
Appoggia delicatamente le sue labbra alle mie, sono cosi morbide. Chiudo gli occhi per vivermi il momento, fa pressione sulla mia bocca per chiedermi l'accesso apro istintivamente la bocca e sento la sua lingua insieme alla mia, dopo qualche secondo capisco come fare e ci baciamo con molta più passione sembra che lui ne avesse bisogno e anch'io dopotutto.
Si stacca delicatamente dalla mia faccia e i suoi occhi sono di nuovo su di me quel color miele che non smetterei mai di guardare e che provoca in me tante emozioni.
"Adesso devo andare Vivian, ci vediamo presto."
Si allontana da me e resto ferma mentre lo guardo allontanarsi a passo svelto. Forse non gli è piaciuto, forse sono stata troppo avventata mille domande mi frullano nella testa ma nessuna risposta.
Torno a casa e nel vialetto ci sono delle macchine della polizia, sento la paura prendere il sopravento su di me. Entro in casa e mia nonna è seduta in cucina e dei poliziotti le stanno facendo qualche domanda. Uno di questi mi chiede di accomodarmi in cucina, mia nonna sta piangendo e i suoi occhi sono rossi.
"Dove è stata signorina" mi chiede uno dei poliziotti. tutte le mie paure si stanno realizzando quando non vedo mia madre e mio padre.
"Sono stata in giro con un amico cos'è successo" chiedo e gli occhi iniziano a pizzicarmi perchè tante domande e perchè i miei genitori non sono qui.
"Credo che lei abbia il diritto di sapere signorina" prende un lungo respiro e ricomincia parlare.
"Non dovrei essere io a dirle questo ma vostra nonna e troppo sconvolta per parlare" in questo momento guardo mia nonna che ha lo sguardo assente e capisco tutto. "I suoi genitori sono stati trovati morti sulla strada lungo la 6th street mi dispiace tanto."
Per un istante mi tutta la mia vita davanti gli occhi, ogni singolo momento trascorso con i miei genitori. Mi manca il respiro sento un groppo alla gola, sto per esplodere.
"Com'è successo" chiedo, le parole escono sforzate dalla mia bocca. Tutto sembra un fottuto incubo.
"Pensano che sia stato un incidente stradale visto che la macchina era fuori strada" un incidente avrebbe ucciso i miei genitori, un fottuto incidente spero fortemente di svegliarmi da quest'incubo.
"Vostra nonna vi prenderà in custodia visto che siete ancora minorenne" detto ci saluta e esce di casa io e mia nonna siamo ancora sedute a quella che un volta era la mia tavola dove mia madre preparava i migliori pancake della città. Mi guarda e mi abbraccia e piango interrottamente mentre lei mi accarezza i capelli, adesso siamo solo io e lei.
"Andrà tutto bene, te lo premetto." dice mia nonna, la mia unica famiglia adesso.
#ANGOLO AUTRICE.
Sono davvero fiera di me, il capitolo mi piace un sacco e spero piaccia anche a voi.
"ALL THE LOVE"
-Ovviamente Harry non manca mai.