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Autore: Cronos22    25/07/2016    1 recensioni
Il Demone Nekroz è stato sconfitto,la pace regna apparentemente sovrana su Homeworld e sulla Terra,ma un nuovo male sembra destarsi dalle profondità oscure dell’universo,spingendo i nostri eroi ad affrontare un nemico ancora più temibile del precedente.
Sequel de “Le Cronache di una gemma:Le ombre dell’universo”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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La triade del fato
 
Sulla Terra il sole stava lentamente tramontando,donando al paesaggio sabbioso dove sorgeva il tempio un colorito più scuro ed accentuato,con la sabbia che aveva assunto una colorazione dorato opaco,con il cielo che presentava tutte le sfumature dell’arancione e con le nuvole che sembravano quasi fondersi dentro quel paesaggio di tramontana,con il tempio serafico posto davanti al sole calante,illuminato da quei pochi raggi solari,che donava alle pareti ed alle mura lo stesso colore del terreno sabbioso,quasi fosse un tutt’uno con quell’arida distesa,creando in quello strano paesaggio un senso di pace e di serenità che venne interrotto da un lampo di luce arcobaleno,che fece comparire istantaneamente davanti all’ingresso del grande costrutto di pietra l’esercito di Homeworld accompagnato dall’antico serafico e dalle cinque fusioni.
-Vedo che siamo tornati sulla Terra davanti al tuo tempio-esclamò Ametista voltandosi con occhio stanco,sbadigliando verso Kalimdor,il quale non considerando minimamente le parole del quarzo viola evitò di parlarle,distratto da uno strano flusso di energia provenire dal pianeta che in passato non era riuscito a percepire,girando il viso in direzione del sole e manifestando le sue tre lunghe ali blu come il mare,causando confusione alle gemme che lo guardavano turbate a causa del suo strano comportamento.
-Kalimdor qualcosa ti turba?-domandò Perla avvicinandosi all’uomo con passo lento e cauto
-Prima di tornare ad Homeworld ho ancora qualcosa da fare qui sulla Terra-rispose con tono rapido e deciso,senza voltarsi verso la ragazza –Voi raggiungete il pianeta per ultimare i preparativi per la guerra-cominciando a camminare per la distesa sabbiosa,allontanandosi dal gruppo –Io vi raggiungerò più avanti-
-Aspetta-esclamò la perla bianca inseguendolo ed afferrandolo per un braccio –Io vengo con te-osservando Garnet con sguardo intenso,la quale comprendendo rapidamente da quella semplice occhiata la determinazione dell’amica,fece segnale alla perla rosa di creare un portale per Homeworld,la quale emettendo un forte urlò vocale,generò repentinamente uno squarcio spazio-temporale,che mostrava l’interno della sala di allenamento
-Attenderemo il vostro ritorno prima che la guerra cominci-esclamò fusione dando le spalle ai due esseri immortali,dirigendosi verso l’apertura spaziale seguita dalle altre gemme,che senza proferire parola seguirono la compagna dentro il portale,che si chiuse istantaneamente non appena Diamante Giallo entrò per ultima insieme a sua sorella Diamante Bianco,lasciandoli soli in quella distesa di rocce e sabbia.
-Dimmi perché ti sei ostinata a venire con me?-domandò il serafico ruotando lentamente la testa verso la gemma bianca,leggermente spaventata dallo sguardo gelido di lui
-Il tuo comportamento non appena siamo tornati è diventato improvvisamente distaccato e volevo capire che cosa ti avesse causato questo repentino cambiamento-rispose lasciando lentamente la presa sul suo braccio destro,manifestando anch’ella paio di ali bianche come quelle di Kalimdor
-Ho percepito tre strane presenze all’interno del globo,che possiedono un’energia simile a quella di mio figlio-librandosi in volo lentamente nel cielo insieme alla gemma –Voglio sapere se possono essere degli alleati o dei nemici in questa guerra-
-Ma non è meglio concentrarsi su Serienor,invece di perderci in dettagli secondari?-
-Una cosa che ho imparato come generale dell’esercito serafico è che non si lascia mai niente alle spalle-introducendo una mano all’interno del vestito e rivelando una strana carta nera con delle linee bianche irregolari situate su tutta la superficie –Quindi raggiungeremo le fonti di energia e capiremo immediatamente di cosa si tratta,prima che Serienor possa scoprirla ed usarla per i suoi fini-lanciandola in aria con forza,generando un portale nero con delle linee circolari vorticose continue,che sembravano venire risucchiate dentro quel vortice oscuro e privo di uscita,con Kalimdor che si avvicinava lentamente ad esso,fermandosi di colpo,voltandosi verso la gemma,che sembrava non avere voglia di seguirlo in quel vortice –Non è niente di pericoloso è un portale simile a quello che genera la perla di Diamante Rosa-tendendo la mano verso di lei,la quale la afferrò immediatamente e senza esitazione,dirigendosi insieme a lui verso quello strano portale,venendo risucchiati al suo interno con la stessa forza di un buco nero,ritrovandosi senza neanche accorgersene davanti ad una magione bianca come la luna,circondata da un fossato di acqua limpida,illuminata da primi raggi lunari,che avevano ormai sostituito quelli solari,che sembravano rimbalzare sopra quel cielo ricco di stelle,che donava un’atmosfera surreale a quello strano paesaggio ricco di calma e serenità,totalmente avvolto dai candidi e misteriosi raggi della luna crescente
-L’energia sembra provenire dal suoi interno-esclamò Kalimdor senza alcuna paura provenire dalla sua voce,mentre si avvicinava incurante verso il portone di legno dell’edifico chiuso e con delle teste di leoni d’argento situate vicino allo stipite in ordine sparso
-Somiglia ad una qualche sorta di enigma-esclamò Perla osservando la curiosa disposizione degli animali argentati –E come se…-venendo interrotta da un violento rumore di legno abbattuto,causato da un calcio da parte del serafico,che distrusse parte del portone,creando un buco di dimensioni sufficienti affinché potessero entrare indisturbati,causando all’interno della mente della gemma bianca una lieve sensazione di dejà vu –Simile a Lance-sussurrò senza farsi sentire dal serafico
-Entriamo-disse varcando la soglia e trovandosi all’interno di un grande salone spoglio e privo di mobili o decorazioni -non voglio aspettare che qualcuno ci venga ad aprire-addentrandosi dentro quella sala insieme alla perla bianca,cercando di trovare delle prove o un qualcosa di simile che potesse far comprendere più facilmente ai due esseri immortali quella situazione semplice,ma al contempo complicata,guardandosi intorno e vedendo l’assenza di corridoi o altri sbocchi per accedere alle altre stanze,causando ancor di più confusione nei due esseri,che brancolavano ancor di più nel buio del mistero di quello strano edificio.
-Sembra che abbiamo ospiti-esclamò una voce provenire in lontananza
-Perché non gli accogliamo al meglio delle nostre capacità-continuò una seconda voce ridacchiando
-Permettiamogli di proseguire e poi…-continuò una terza voce mettendosi anch’ella a ridacchiare leggermente -Fine dei giochi-
Kalimdor e Perla cercavano ancora di riuscire a trovare una soluzione a quell’intrigato enigma,senza riuscire a trovare una soluzione valida che potesse fornir loro una spiegazione valida a tale anomalia,quando improvvisamente dal muro est della stanza apparve un tunnel illuminato da delle torce,che avevano al loro apice un fuoco di colore blu intenso,che sembrava danzare a ritmo di una strana cantilena provenire da dentro quel passaggio appena apparso davanti ai loro occhi,con il serafico che incuriosito si diresse con passo lento verso quel corridoio,esaminando quelle torce anomale e la pietra una volta liscia ed ora ripiegata su se stessa per formare una sorta di arco marmoreo con delle strane sporgenze acuminate situate intorno all’entrata del corridoio.
-Non penso che dovremmo entrare-esclamò Perla avvicinandosi all’ex generale con volto perplesso –Potrebbe essere una trappola-
-Trappola o no-iniziò addentrandosi dentro quel tunnel illuminato da fuochi blu –Non posso aspettare per scoprirlo-facendo cenno alla gemma di seguirla,la quale strofinandosi la fronte con la mano cercando di calmarsi dall’impulsività dimostrata da Kalimdor,lo seguì anch’ella senza obiettare,rimanendo dietro di lui,visto lo spazio angusto,cercando di non colpire con la sua lunga chioma le torce poste ai lati del tunnel,camminando senza sosta al suo interno senza riuscire a vedere uno spiraglio di luce provenire dall’esterno,quando improvvisamente nel suo camminare insieme all’antico serafico,i suoi occhi vennero attirati da una intensa luce gialla e rossa provenire dalla fine del corridoio,cominciando a correre insieme al ragazzo per cercare di raggiungere in fretta la fonte di quella luce,trovandosi all’interno di un'altra sala vuota dove al suo interno questa volta erano presenti tre strani esseri,vestiti in modo abbastanza elegante
-Guarda chi finalmente è arrivato-esclamò la prima entità con un cilindro che copriva parzialmente i suoi capelli blu notte,vestita con un abito elegante bianco come la luce,avvolto da un mantello del stesso colore all’esterno,ma che al suo interno possedeva i colori dell’universo,un grande monocolo posto sull’occhio destro,un sorriso beffardo dove mostrava i suoi denti acuminati come lame di rasoio ed un bastone da passeggio con un diamante posto sull’apice
-Avevi ragione-esclamò il secondo situato alla destra del primo che possedeva una chioma folta rivolta all’indietro di colore rosso sangue,che indossava una giacca rossa cremisi e dei pantaloni neri come la pece,dei capelli corti del medesimo colore e con dietro la schiena una spada rossa luminescente
-Non ti si può mai dare torto-esclamò la terza voce,questa volta più femminile,provenire da una donna dai capelli lunghi neri posta al centro del gruppo,con un vestito lungo da ballo dello stesso colore dei suoi capelli,dei lunghi stivali e dei guanti rosso sangue che raggiungevano il gomito,tenendo su entrambe le mani due globi di cristallo di colore nero e bianco,che cominciarono lentamente a fluttuare intorno ad ella.
-Chi siete voi,per possedere parte della forza vitale di Lance?-domandò Kalimdor sguainando la sua spada e puntandola verso i tre esseri,che divertiti cominciarono a ridere senza controllo,generando ancora più ira nell’ex generale serafico,che stringeva con forza l’elsa della sua arma,tentando di mantenere il controllo e di riuscire a dialogare con loro –Parlate invece di ridere-infilzando con violenza la lama sopra il terreno con rabbia,mentre Perla cercava di scrutare con attenzione gli strani esseri che aveva di fronte,quando fu colta improvvisamente da una lampo di memoria,che le fece ricordare istantaneamente l’identità della triade,mostrando i denti ed evocando la sua lancia bianca,puntandola verso di loro.
-La triade del fato-esclamò guardandoli con odio e sputando veleno mentre parlava –Leyline-girando lo sguardo verso la donna –Genesis-spostandolo successivamente verso l’uomo con la giacca rossa –Geass-voltando un ultima volta i suoi occhi verso l’essere elegante vestito di bianco
-Vedo che ancora ti ricordi di noi-esclamò Genesis sfoderando il suo spadone rosso cremisi ed assumendo un’espressione beffarda sul volto
-Non mi potrò mai dimenticare la distruzione che avete causato durante la nostra permanenza forzata su questo pianeta-sbattendo con forza la lancia sul terreno –Avete causato senza ritegno morte e distruzione senza pensare alle conseguenze-stringendo con forza il manico dell’arma –EPPURE ANCHE VOI ERAVATE UMANI IN PASSATO!-
-Appunto mia cara Perla-disse Geass ruotando con le dita il bastone metallico –Noi eravamo umani-manifestando un’ala nera sul lato sinistro della schiena
-Eppure tu ti dovresti ricordare chi era il nostro comandante-continuò il guerriero cremisi,generando un’ala nera su lato destro della schiena
-Noi seguivamo i suoi ordini dopo che ci ha donato una vita più longeva e priva dei colpi sferzanti del tempo-aggiunse Leyline manifestando un’ala nera al centro della schiena –Sapher ci ha salvato dalla morte e noi l’abbiamo seguito in ogni suo piano-teletrasportandosi dietro di loro insieme al nobiluomo,rinchiudendoli all’interno di una formazione piramidale –Abbiamo avuto il compito di proteggere questo luogo e noi non vi permetteremo di causare altro scompiglio-allargando le braccia al cielo e scagliando contro i due ragazzi i suoi due globi,che generarono dei fulmini neri e bianchi,che tentavano di colpirli senza riuscirci,vista la velocità di movimento di Kalimdor e Perla,i quali vennero però colti alla sprovvista dalla rapidità del guerriero cremisi che eseguendo un fendente verticale stava per colpire la gemma bianca alle spalle,venendo fortunosamente salvata dal serafico che all’ultimo istante riuscì ad intercettare l’attacco del nemico respingendolo e scagliandolo con forza contro il muro della sala.
-E tutto qui quello che avete da offrire?!-esclamò Kalimdor facendo roteare la lama al cielo,sistemandosi immediatamente in posizione di guardia,poggiando la sua schiena alata su quella della ragazza bianca,che gli copriva le spalle in caso di attacco da dietro
-Siete abbastanza fastidiosi lo ammetto-esclamò Geass facendo ruotare al cielo il suo bastone –Ma non resisterete a questo attacco-evocando una serie di portali oscuri da dove uscirono una scarica di sfere energetiche che si scagliarono con velocità fulminea contro i due ragazzi,devastando tutto il campo di battaglia,causando enormi fori e crepe in tutta la stanza ed innalzando una coltre di fumo e di polvere che annebbiò la vista ai tre protettori,impedendogli di vedere con chiarezza l’intero campo di battaglia
-Approfittiamone ora-sussurrò la gemma al serafico,scagliandosi verso Leyline e riuscendo a colpirla in volto con una calcio che la fece cadere al suolo tramortita
-Utilizziamo questa coltre a nostro vantaggio-esclamò con uno strano sorrisetto divertito,mentre correva con furia verso il nobiluomo,colpendolo in viso con un pugno e spedendolo per la forza dell’impatto verso una delle mura ormai semi distrutte dallo scontro,con la nebbia che lentamente si diradava,mostrando Perla e Kalimdor l’uno di fianco all’altro e con i tre umano-serafici stesi e doloranti sulle mura della magione,che cercavano di rialzarsi a fatica,tentando di ingaggiare ancora una volta uno scontro contro i loro avversari,avvicinandosi repentinamente tra di loro ed ansimando per la stanchezza.
-Sarà ancora più difficile sconfiggerli vista la loro forza-esclamò il nobiluomo portandosi una mano sul petto per la stanchezza
-In passato Perla non era così forte e quel tipo è davvero di un altro livello-disse Genesis sorreggendosi con la sua spada ed osservando cagnescamente i sue ragazzi
-Forti o no dobbiamo sconfiggerli ed esiste un unico modo per batterli-esclamò Leyline allargando le braccia al cielo –Bisogna creare Oresthos l’implacabile-ricevendo un cenno affermativo da parte dei due uomini dietro di lei che vennero improvvisamente avvolti all’interno di aure oscure insieme alla donna,perdendo la loro forma organica,unendosi in un essere colossale con quattro braccia,sei gambe e tre teste,avvolto da una tunica lacerata di colore grigio,che nascondeva parte del suo corpo lacerato e che presentava delle scissure innaturali,che mostravano i suoi muscoli ed i suoi tendini,le braccia in parte di carne ed in parte scheletriche erano composte da artigli affilati come rasoi e le teste putrescenti si contorcevano in preda ad una furia animale,le mandibole dei due crani laterali erano spezzate a metà,cadenti e senza alcun supporto per tenerle attaccate ad eccezione di due tendini robusti ai lati degli zigomi,mentre la centrale possedeva due lunghe corna spezzate ed era priva dell’occhio sinistro.
-CHE COSA E’ SUCCESSO?!-esclamò ringhiando la testa appartenente a Genesis –PERCHE’ ABBIAMO QUESTA FORMA DISTORTA?!-con delle lacrime che uscirono senza controllo dai suoi occhi –CHE IL NOSTRO TEMPO SIA GIA’ GIUNTO AL TERMINE?-
-Non dire idiozie-ruggì la testa di Leyline mostrando i denti ai loro avversari –Anche se i nostri poteri si stanno riducendo ogni giorno che passa,abbiamo ancora forza sufficiente per schiacciare questi moscerini-alzando due delle sei gambe e scagliandosi con due giganteschi pestoni contro di loro,che vennero facilmente schivati dai due ragazzi,che osservarono straniti e disgustati la fusione che avevano di fronte
-Questo mostro non è Oresthos-disse Geass cercando di prendere il controllo del gigante,che rimase immobile e pietrificato dalla lotta interna dei tre immortali –Dobbiamo fermarci finché siamo ancora in tempo oppure perderemo noi stessi-
-Ora abbiamo la forza per annientarli- domandò con rabbia la donna,tentando di prendere possesso anch’ella del gigante putrescente-perché m’impedisci di portare a termine l’ordine che Sapher ci impartì cinquecento anni or sono?-
-Lui ci disse di difendere questo luogo per tutti coloro che avessero cercato rifugio e ristoro dalle guerre che affliggono il mondo,non ci ha detto di autodistruggerci e di causare noi stessi una guerra-esclamò il guerriero cremisi,voltando la sua testa verso Kalimdor e Perla –Voi due siete gli unici capaci di distruggere questo abominio,vi prego aiutateci-emettendo un urlo gutturale privo di controllo –Sbrigatevi,prima che la volontà selvaggia della fusione corrotta ci consumi-trattenendo insieme alla volontà del nobiluomo quella della fusione,spinta ad emergere dalla mente ormai soggiogata della donna
-Stai indietro-esclamò Perla,facendo cenno al compagno di allontanarsi,portando la sua lancia al livello della testa e chiudendo gli occhi per concentrarsi –Ci penserò io a distruggere questo abominio-riaprendo gli occhi ora carichi di una luce bianca e con un’aura dello stesso colore che l’avvolse completamente –Ora subirete la potenza del drago bianco-lanciandosi in volo verso Oresthos e con l’aura che assunse le dimensioni di un gigantesco drago bianco con gli occhi azzurri e con la fauci aperte,pronto ad azzannare e ad annientare il mostro dinanzi a lui,colpendolo con una potenza tale da perforargli il petto,facendolo implodere su se stesso,liberando i tre esseri che doloranti stavano distesi sopra il pavimento,privi di forze e senza più avere le energie necessarie per poter reagire o continuare la battaglia.
-Abbiamo perso-esclamò Leyline ritrovando lentamente la propria sanità mentale –Ed inoltre i nostri poteri e la nostre vite ci stanno inesorabilmente abbandonando,siamo ormai arrivati al capolinea della nostra lunga corsa-concluse con una piccola lacrima scenderle dal viso
-Fate di noi quello che volete-disse Geass girando lentamente la testa verso la gemma ed il serafico –Non abbiamo più niente da perdere ormai-
-Voi non avrete più niente da perdere,ma noi sì-esclamò Perla camminando verso la triade –Abbiamo bisogno del vostro aiuto per fermare un nemico che minaccia di distruggere l’intero universo-
-Non siamo più in grado di combattere in questo stato-esclamò Genesis con tono rassegnato
-Io rigenererò i vostri poteri,ma voi mi dovete promettere che ci aiuterete in questa guerra-guardando ognuno di loro negli occhi
-Perché dovremmo aiutarti?-domandò la donna con disgusto –Non abbiamo niente che ci leghi a voi-
-Sapher o Lance come lo volete chiamare non m’importa,è tenuto prigioniero da questo nemico temibile e lo usa come strumento per la sua campagna di conquista-sbattendo con forza la lancia sul pavimento –Ora che sapete che il vostro comandante è tenuto prigioniero avete intenzione di aiutarci?-
-D’accordo-esclamarono in coro –Ma solo per questa battaglia,poi noi spariremo e non vorremmo più essere disturbati dal nostro esilio-
-Accetto le vostre condizioni-allargando le braccia,con i palmi delle mani rivolte verso i tre esseri,avvolte da una luce bianca che generò un fascio luminoso,che colpì ogni singolo membro della triade,restituendogli il loro antico potere e le capacità perse durante secoli di inattività,i quali con le forze finalmente ritrovate si alzarono in piedi,camminando verso i due ragazzi,fermandosi davanti a loro con sguardo deciso e convinto
-Portateci dinanzi al vostro esercito-esclamò la donna elegante richiamando i suoi due globi mono cromatici –Dobbiamo distinguere i nostri alleati dai nemici-
-Kalimdor prepara il teletrasporto per Homeworld-voltandosi verso il serafico,il quale uscì nuovamente dalla sua giacca quella carta trasportatrice,lanciandola nuovamente in aria e generando un altro portale simile ad un buco nero –Seguitemi e vi mostrerò ogni cosa-esclamò la gemma entrando senza esitazione alcuna all’interno dello squarcio spazio-temporale,seguita dai membri della triade del fato e dall’ex generale serafico,lasciando quel luogo ormai distrutto e lacerato dallo scontro,con il sole che lentamente si ergeva dal suo torpore,decretando la fine di quella lunga notte di dolori e dando inizio ad un nuovo giorno ricco di pace,prima dell’imminente scoppio della guerra interplanetaria tra serafici e gemme,che avrebbe decretato la sopravvivenza o la distruzione dell’intero universo.
 
Note dell’autore
Io:Le fila alleate si fanno sempre più folte e ricche di nuovi personaggio con strabilianti poteri
Genesis:Strabiliante e dire poco
Geass:Ha ragione lui,noi sappiamo fare molto meglio di così
Io:Dimostratelo allora
Genesis:Non appena ne avremo l’occasione lo faremo
Io:Aspetterò con ansia quel momento,ma ora è arrivato il momento di chiedere chi chiuderà il capitolo?
Genesis:Io no
Geass:Io no
Leyline:Che bambini che siete,va bene ci penso io
Bene carissimi lettori e carissime lettrici ci vediamo al prossimo capitolo
  
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