Harry Potter, 'Time of our lives' di walkingonwater su EFP Fanfiction

Ciao James.

Sono qui a scriverti, in una calda sera d’estate, dodici anni dopo la tua morte. Dodici anni che ho passato ad Azkaban, lontano da Harry, da Remus, dall’Ordine, lontano dal poterti vendicare. Dodici anni lontano da te. Questo, lo stare lontano da te, è stato mille volte peggiore del dover sopportare quei Dissennatori. Lily me lo diceva sempre, ad Hogwarts, ricordi? “Prima o poi, Black, ci finirai, ad Azkaban” e io le sorridevo ammicando, guadagnandomi un’occhiataccia da lei e un pugno sulla spalla da te. Ricordo la prima volta che mi ha sorriso, sai? Era una notte di luna piena, Remus e Codaliscia erano in infermeria e io e te stavamo tornando in Sala Comune. Era infuriata e i suoi capelli sembravano fuoco: voleva capire che ci facevamo fuori sapendo che Remus avrebbe potuto attaccarci. Ho riso alla tua espressione, cercando di nascondere lo stupore dovuto alle sue parole: nessuno sapeva che lei era a conoscenza del Piccolo Problema Peloso di Moony. Ha insistito finchè non le abbiamo raccontato di essere Animagi, di andare con lui per tentare di aiutarlo a stare meglio. E in quel momento, lei ha sorriso e tu eri alle stelle, la guardavi come si guarda il più meraviglioso dei diamanti. Eri così innamorato di lei. Quando finalmente l’hai conquistata è stato un toccasana per tutti: niente più scenate da primadonna sul perché lei non ti volesse, niente più monologhi da innamorato perso non ricambiato, niente più sproloqui su quante sfumature avessero i suoi capelli che tu non avresti mai potuto toccare. Ma guarda che ragazzo meraviglioso che avete creato assieme: ho ritrovato Harry, sai? È così simile a te, ma i suoi occhi sono ancora immensamente verdi come quando era piccolo, ancora identici a quelli di Lily. Guardandolo vi ho rivisti con me, ho ritrovato i miei amici. È senza ombra di dubbio figlio vostro: così coraggioso, così giusto, così pieno di vita. Fosse stato per me e Remus avremmo ucciso quello stupido topo nel tempo di un battito di ciglia, ma lui lo voleva risparmiare per potermi scagionare. Quel traditore è scappato, però, e io sono qui, in casa Black, con un Ippogrifo al piano di sopra, rinchiuso, di nuovo. L’unica consolazione è che ora so che Harry è a conoscenza della verità: tanto basta per farmi andare avanti. Chiedo scusa ad entrambi per non essere riuscito a prendermi cura di Harry, ma da ora lo farò, lo prometto, dovessi dare la mia vita.
Qualche giorno fa ho ritrovato una foto che avevamo fatto ad Hogwarts noi Malandrini. Dopo tanto tempo, dopo anni, dopo dodici anni, ho pianto. È ancora dura pensare che non ci sei più. Mi manchi tanto, amico mio. Mi mancano i nostri giorni d’oro, quelli di Hogwarts, quando eravamo felici semplicemente con il tuo boccino e la mia rivista di moto. Anche con la guerra alle porte, anche con i ragazzi che diventavano Mangiamorte quando ancora erano a scuola, anche con tutte quelle morti, noi riuscivamo ad essere felici. Io e te siamo sempre stati così singolari. Uno sguardo e tutto era chiaro. Vorrei fosse ancora così. Ma sai, Harry in questo mi aiuta. Mi scrive e mi fa sentire di nuovo vicino a voi, vicino a te. Remus è di nuovo con me, mi ha detto che Harry ha trovato la Mappa del Malandrino e questo mi fa capire quanto tu viva ancora in lui. Ha un talento per trasgredire alle regole, dicono Moony e Silente. Ti ricorda qualcosa questo, Jamie?
Dicono anche che sia estremamente buono, altruista, capace in tutte le materie, aperto alle amicizie e sempre disponibile a poter aiutare. Anche Lily vive in lui, nonostante porti avanti una certa ostilità per Piton e per Pozioni in generale. Ah, Silente dice che lui e Neville Paciock sono amici: se Frank e Alice lo sapessero ne sarebbero felicissimi. Non posso andare a trovarli al San Mungo, ma Remus talvolta va, dice che è terribile vederli in quelle condizioni. Mi ha detto che Frank non sorride più come un tempo, che il suo sguardo è costantemente perso nel vuoto, alla ricerca di qualcosa che forse nemmeno esiste, e che gli occhi azzurri di Alice sono tristemente spenti, non brilllano più di quella costante gioia che l'aveva fatta diventare la migliore amica di Lily.
James. Mi manchi. Mi manchi tanto. Abbiamo vissuto i migliori momenti delle nostre vite assieme. È difficile andare avanti, anche dopo tutto questo tempo, ma sono felice che tu sia stato mio amico, mio fratello. Il mio vero fratello. Aspetto solo di rivederti, ma per ora devo stare alla mia promessa e mantenerla fino alla fine dei miei giorni.
Ti voglio bene, amico mio.
Sirius

“Sirius?” disse James.
“Dimmi”
“Io e Lily vorremmo che tu fossi il padrino di Harry”
James mi guardò speranzoso. Davvero pensava che gli dicessi di no?
“Beh, lo ritenevo già deciso” risposi scherzoso. Gli sorrisi come non avevo mai fatto.
“Pad, questo vuol dire che se dovesse succederci qualcosa -”
“Non succederà nulla”
“Se dovesse succedere qualcosa” continuò ignorandomi “vogliamo che sia tu a prenderti cura di lui”
“Lo farò, Jamie. Lo farò”

NdA: Ciao a tutti! Spero che questa OS vi sia piaciuta, l'ho scritta ascoltando la canzone "Time of our lives" di Tyrone Wells, della quale ho riportato il ritornello nella descrizione. Se avete un po' di tempo, vi chiederei di lasciare una recensione, che sia essa positiva o negativa. Nel frattempo, comunque, ringrazio di cuore tutte le persone che hanno letto.
Con affetto,
Bea