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Autore: xlambertx    26/07/2016    0 recensioni
Dove Harry è un essere sovrannaturale che si nutre di sogni.
Ma se Louis si infatuasse di quello strano individuo che vede ogni notte, poco prima di svegliarsi?
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Louis si svegliò, la mattina dopo, tra le urla di sua sorella ("Alzati, coglione, sono quasi le otto") e quelle di sua madre ("Tesoro, devi andare a scuola, muovi il culo"), e si preparò, continuando a pensare a quel ragazzo. Trovava abbastanza insolito il modo in cui, qualunque cosa facesse, si trovasse a pensare a lui, soprattutto perché non gli era mai capitato niente del genere, e di bei ragazzi ne conosceva. Nessuno però lo aveva ipnotizzato come quell'essere che aveva visto ("creduto di vedere", come si ricordò Louis) per non più di cinque minuti. Nel sogno non aveva fatto particolarmente caso alla risata, soprattutto perché una sottospecie di orso gli stava sbavando addosso, pronto a squartarlo al minimo movimento, ma adesso non riusciva a togliersela dalla testa.

E forse fu colpa di quel ragazzo se lui dovette aspettare per quasi un'ora insieme a una bidella che lo guardava come se fosse carne fresca da macellare e alcuni professori che, quando passavano, lo schernivano con sguardi apparentemente divertiti o con battutine di pessimo gusto. "La professionalità non è il loro forte" si ritrovò a pensare Louis dopo dieci minuti scarsi.

Quando la campanella suonò il ragazzo dagli occhi blu si sentì assuefatto da un senso di felicità. Non era mai stato così contento di entrare in classe. Spalancò la porta con un entusiasmo che di norma non aveva e guardò a uno a uno gli studenti con cui conviveva da, oramai, più di quattro anni, con il sorriso sulle labbra. Si soffermò quando vide il suo solito banco, quello di fianco a Zayn, occupato da un ragazzo con dei capelli piuttosto...carini? Non sapeva bene come definirli, ma si dovette accontentare di quell'aggettivo, dato che non riusciva a vedere altro di lui. Fissò Zayn per qualche secondo, poi scrollò le spalle andando a sedersi nell'unico posto libero, quello vicino a una ragazza dai lunghi capelli biondi. Non appena ebbe posato il suo sedere sulla sedia, la professoressa di geografia entrò. "Alla buon ora, Tomlinson" disse, per poi posare la sua borsa, piuttosto pacchiana, secondo Louis, sulla cattedra e iniziare a digitare qualcosa di non ben definito sulla tastiera di quella scatola che la scuola si ostinava a chiamare computer.

Quando la campanella suonò, Louis tornò a sorridere, salutando amichevolmente la ragazza seduta di fianco a lui, che, se si ricordava bene, si chiamava Cheryl, poi raggiunse Zayn che lo stava aspettando appoggiato alla porta della classe, con una mano sulla spallina dello zaino e l'altra nella tasca dei jeans, intenta a cercare di sfilare una sigaretta dal pacchetto. Non appena gli fu di fianco l'amico gli stampò un bacio sulla guancia. Da quando Louis aveva fatto coming-out quelle manifestazioni d'affetto erano diventate ordinarie, ed era da un po' che nessuno ci faceva più caso. "Chi era?" chiese subito Louis, riferendosi al ragazzo con cui Zayn aveva parlottato tutta l'ora. "È nuovo" rispose Zayn, quasi come se fosse una giustificazione. "È nuovo, nessuno lo conosce e, soprattutto, è mio. Non provare a toccarlo" era quello che intendeva veramente. Louis, al contrario dell'amico, sapeva mantenere i segreti e per questo nessuno sapeva che anche il ragazzo più ambito della scuola era dell'altra sponda. "Sembra carino" disse Louis, stuzzicando l'amico. "Un pensierino ce lo farei" continuò, tentando di provocare una reazione che non tardò ad arrivare. "Lou" lo ammonì Zayn, fulminandolo con lo sguardo. "Sì Malik, lui è mio, l'ho visto prima io eccetera eccetera" rispose Louis scimmiottando il discorso che, probabilmente, se lo avesse lasciato parlare, il ragazzo avrebbe fatto. Adorava vedere l'amico geloso, e non capitava spesso, probabilmente perché Zayn non aveva molto di cui essere geloso. Non aveva un legame stabile, né un buon rapporto con la sua famiglia. Le sue sorelle, le persone a cui teneva di più insieme a Louis, erano state date in affidamento a sua madre, dopo il divorzio, mentre lui era rimasto con suo padre. Non era particolarmente affezionato a soldi o oggetti, se si esclude il pacchetto di Camel che stanziava perennemente nella tasca destra dei suoi jeans o l'accendino che Louis gli aveva regalato per il suo quattordicesimo compleanno e che aveva smesso di funzionare da tempo, ma che non si ostinava a buttar via.

"Voglio conoscerlo" disse Louis, facendo arrossire lievemente Zayn. "Non è nessuno di importante" sussurrò quest'ultimo, abbassando lo sguardo per l'imbarazzo. "Se attira l'attenzione di Zayn Malik deve esserlo molto" esclamò Louis posizionandosi davanti all'amico e appoggiandogli le mani sulle guance, per poi sollevargli la testa e puntare i suoi occhi in quelli color caramello del ragazzo davanti a lui. Sorrise e si alzò sulle punte, mettendo la faccia a pochi centimetri da quella di Zayn, e poi strofinò il suo naso contro quello dell'amico. Era un'abitudine che aveva preso quando entrambi erano ancora molto piccoli, e gli piaceva tantissimo farlo, nonostante sapesse che era un gesto infantile. Era una cosa lorosolo loro, e lo faceva sentire estremamente bene. Era quasi un antistress, per entrambi.

Quando suonò la campanella rientrarono in classe, come se niente fosse successo, e si sedettero in ultima fila, nel posto che occupavano da sempre. Il professore entrò, sbraitando contro qualcuno al telefono, e chiuse la chiamata urlando "Io chiedo il divorzio!", per poi spegnere il cellulare e riporlo nella tasca del suo giubbotto. Sospirò e poi salutò la classe, pronto ad iniziare la lezione.

"Problemi in vista" scarabocchiò Louis su un foglio, per poi passarlo a Zayn. Il ragazzo annuì e sorrise. "Ora inizierà il suo solito discorso da "Ragazzi, non sposatevi mai, il matrimonio vi porterà solo dolore", stile Tumblr boy depresso" sussurrò Zayn, facendo ridere l'amico.

E, infatti "Ragazzi, fidatevi di me, non sposatevi. Il matrimonio non serve a niente e... Tomlinson, cos'hai da ridere? Sei pregato di dirlo alla classe, perché suppongo che tutti vogliano essere felici come te", Louis scosse la testa a quell'affermazione, continuando a ridere, e facendo cenno di no anche con la mano. "Bene, allora vai a ridere fuori dall'aula perché non sono proprio dell'umore giusto per sopportare te e il tuo amico che sghignazzate per tutta la durata della lezione. Anzi, Malik, fuori anche tu!" Zayn provò a chiedere cosa aveva fatto di male, ma non ricevette risposta, così prese Louis per mano e lo trascinò fuori dalla classe, tentando, invano, di soffocare un'altra risata.

Non appena furono fuori si guardarono negli occhi e scoppiarono, nuovamente, a ridere. Quell'uomo non cambiava mai. Erano circa quattro anni che si divertivano a stuzzicarlo in tutti i modi, preferendo (naturalmente) i discorsi che faceva continuamente su quanto l'istituzione del matrimonio fosse sopravvalutata o su quanto dolore portasse la relazione amorosa con una donna. Quest'ultimo, ovviamente, non era un problema dei due ragazzi in questione.

I due amici si sedettero per terra, appoggiando la schiena al muro, uno di fianco all'altro, continuando a ridacchiare. Proprio in quel momento passò un ragazzo. Louis lo riconobbe come "quello che era seduto vicino a Zayn", ed ebbe la certezza che fosse proprio lui quando il suo amico si alzò e corse a salutarlo con un sorriso enorme sulle labbra. Guardò i due parlottare per qualche secondo, prima che Zayn gli facesse cenno di avvicinarsi. Louis sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori e "Louis Tomlinson" si presentò, al ragazzo di cui ancora non sapeva il nome, e gli porse la mano. "L-Liam. Liam P-Payne" balbettò l'altro, afferrando la mano che gli veniva posta e stringendola, piuttosto forte. Louis si ritrovò a fissare i suoi bicipiti, racchiusi nella manica della camicia che indossava, e pensò che la timidezza che mostrava con il fisico che si ritrovava lo faceva apparire estremamente adorabile. "Piacere" esclamò ancora Louis, con l'allegria che stava caratterizzando tutta la sua giornata, nonostante questa non fosse iniziata nel migliore dei modi.

Improvvisamente la porta dell'aula si aprì, e i tre ragazzi si voltarono verso di essa. "Malik, Tomlinson e...Payne? Comunque, vi si sente blaterare da dentro la classe quindi chiudete quelle luride bocche, oppure vi faccio tacere io!" urlò il professore, affacciandosi. Louis si voltò verso Liam, e notò che era arrossito. Era estremamente carino, dovette riconoscere. Non faticava a capire perché interessasse al suo amico. Tornò a voltarsi verso la porta quando questa sbatté con forza, e si mise a ridere quando sentì la voce soffocata dell'uomo che li aveva appena ammoniti gridare una massa improponibile di insulti rivolti esclusivamente a loro tre, sebbene Liam non c'entrasse niente.

"Tranquillo, fa sempre così quando litiga con la moglie. Quindi penso litighino ininterrottamente dal 2008." disse Zayn, abbracciando Liam, il quale stava annuendo. "Comunque da domani ci sarà anche mio fratello." disse quest'ultimo, quando Zayn si staccò, probabilmente riprendendo un discorso precedente. "È carino quanto te?" gli chiese Louis. Si rese conto di aver parlato troppo quando spostò lo sguardo sul suo migliore amico, che lo stava fulminando. "Ehm... Volevo dire..." balbettò, per cercare di rimediare alla gaffe appena fatta, ma Liam lo interruppe. "Mio Dio, se vedessi lui non mi reputeresti carino. Grazie per il complimento, tra l'altro. Comunque lui è un po' più alto di me, ma ha degli occhi molto più belli. Verdi. Verdissimi. E i capelli ricci, un po' più scuri dei miei. E le gambe lunghe e affusolate" e a Louis questa descrizione ricordava dannatamente tanto quella del ragazzo nel suo sogno, nonostante non avesse visto né il colore degli occhi né quello dei capelli. "Probabilmente perché oggi tutto mi ricorda lui" pensò. Sì, la spiegazione doveva essere quella. "Uhm, allora spero che questa ottava meraviglia del mondo non deluda le aspettative" esclamò Louis, facendo l'occhiolino a Liam, il quale rispose "Non lo farà, vedrai" prima di salutarli velocemente e correre verso il fondo del corridoio. Il ragazzo dagli occhi blu si voltò verso l'amico (che stava seguendo Liam con lo sguardo), stampandosi sulla faccia un'espressione maliziosa. "Ora è tutto più chiaro" disse. "Eh? Cosa?" rispose, distrattamente, l'amico. "Cosa? È stupendo! Gli hai visto le braccia? Dio, mi farei già solo le sue braccia! E poi quando arrossisce è adorabile!" e Louis era perfettamente in grado di mutare in una tredicenne in preda agli ormoni in un nanosecondo. "Lo so..." sospirò Zayn, appoggiandosi al muro con aria sognante. Il ragazzo dagli occhi azzurri si appoggiò di fianco a lui "Sei sicuro che sia gay?" gli chiese. "Mh-hm" borbottò l'altro "Quando stamattina l'ho conosciuto era circondato da quelle troiette delle matricole. Gli stavano praticamente sbavando addosso. E lui era viola. Hai visto quant'è carino quando arrossisce? Comunque, stavo dicendo, sono arrivato io e gli ho messo un braccio sulle spalle. Poi gli ho sussurrato "Vieni, ti porto via da queste morte di cazzo", e lui ha annuito. Allora gli ho preso la mano e l'ho portato a fare un breve giro del cortile. Poi è suonata la campanella e non ti vedevo arrivare, quindi sono entrato con lui. In classe abbiamo parlato per tutta l'ora, e mi ha ringraziato. Gli ho risposto che non potevo lasciare un così bel ragazzo in difficoltà e lui se n'è uscito con un "Davvero pensi che io sia bello?". A quel punto gli ho chiesto se avesse uno specchio in casa perché, francamente, è qualcosa di stupendo!" e Louis si ritrovò ad annuire con aria sognante, quasi senza accorgersene. Zayn interruppe il suo discorso "Giù le mani, amico! Comunque, stavo dicendo... Che cosa stavo dicendo? Ah, sì, lo specchio. Ha borbottato qualcosa tipo "Oh mio Dio, un ragazzo da stupro pensa che io sia carino", a quel punto stavo per scoppiare a ridere, ma mi sono trattenuto, e così ho solo sorriso. Mi ha guardato con la coda dell'occhio ed è arrossito si nuovo Ho già detto che mi piace da morire quando arrossisce? Be', in ogni caso mi viene voglia di sbatterlo contro il muro e strappargli i vestiti di dosso. Anche se, a pensarci bene, non solo quando arrossisce. Siamo più sulla linea di "tutto il tempo". E pensare che lo conosco solo da stamattina... Ma, sto divagando. Devo finire il discorso. A un certo punto mi ha chiesto se avessi la ragazza, e io penso di essere scoppiato a ridere più forte di quanto non volessi, anche perché la prof mi ha guardato malissimo. E gli ho detto qualcosa tipo "Ragazza? Nah, non è il mio tipo" e lui mi ha chiesto se mi avessero mai preso in giro riguardo al mio orientamento sessuale. Gli ho risposto che in realtà non avevo fatto coming-out ma che quando lo avevi fatto tu avevano fatto al massimo qualche battutina, ma che li avevamo messi a tacere molto velocemente. Gli ho detto che avremmo fatto lo stesso se avessero detto qualcosa su di lui e lui ha iniziato a balbettare qualcosa tipo "I-io? Ma io non, non sono gay... No? Pfft, io? A me piacciono le ragazze, ovvio" e a quel punto l'ho interrotto. "Liam" gli ho detto "non c'è bisogno di fingere. Nessuno dirà niente e se non vuoi farlo sapere non lo saprà nessuno, a parte be', Louis, a cui non posso nascondere nulla. Anche provassi a non dirglielo mi conosce troppo bene, e capirebbe che gli sto nascondendo qualcosa ed è il migliore amico che io abbia mai avuto. Ma a parte lui non lo saprà nessuno" e..." Louis lo interruppe di nuovo "Che è circa quello che hai detto a me quando ti ho confidato di essere gay. Devo ricordarti cosa è successo nei tre giorni successivi?". Zayn scosse la testa "Ma ora è diverso. Nessuno lo conosce, tutti spettegoleranno su di lui per qualche settimana. Non posso alimentare quelle voci, finché lui non è pronto a farlo", a questo punto il ragazzo dagli occhi azzurri si ritrovò costretto ad annuire. "Okay." E probabilmente avrebbe detto qualcos'altro se in quel momento non fosse scattato l'allarme antincendio. "Merda, ti sei appoggiato sull'allarme?" gridò Zayn, per farsi sentire. Louis scosse la testa ed entrambi misero a correre verso l'uscita più vicina. Quella non era un'esercitazione, entrambi i ragazzi ne erano sicuri. Magari stava bruciando un'ala dell'edificio, o magari semplicemente qualcuno stava fumando in bagno e aveva fatto scattare l'allarme. "Principianti", pensò Louis, sicuro che l'opzione giusta fosse la seconda. Si precipitarono contro la porta dell'uscita di sicurezza, o meglio, Zayn si lanciò contro la porta, dandole una spallata, dimenticandosi però che quella porta era di metallo, era pesante e non si apriva certo con una semplice spallata. Indietreggiò dolorante, mentre Louis, con tutta la calma del mondo, camminò verso la porta e spinse la maniglia, permettendo ad entrambi i ragazzi di uscire. Corsero giù dalle scale antincendio più veloce che potevano, per poi ritrovarsi nel cortile della scuola. Che era vuoto. Be', in realtà non del tutto. C'erano due ragazzi, nell'ombra. Era incredibile quanto, nonostante la luce accecante del sole, si riuscissero ad intravedere solo le sagome dei loro corpi, quasi come se fossero parte dell'ombra stessa. Poi uno dei due fece un passo avanti. Era Liam.

   
 
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