Fanfic su artisti musicali > EXO
Segui la storia  |       
Autore: wangiebaexo    26/07/2016    1 recensioni
Non aveva idea di quanto si stesse sbagliando, di quante volte gli avesse mentito attraverso quelle parole. Chan Yeol non aveva idea di quanto l'instabilità mentale di Baek Hyun fosse più grande di lui e di quello che potesse fare per aiutarlo.
E, agonizzando, si stavano mandando a fondo, stringendosi la mano per salvarsi a vicenda. Ma nessuno dei due aveva la forza per poterlo fare, nessuno dei due ne aveva la capacità.
[ChanBaek/BaekYeol]
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

















 

Waiting For You — XIV














 

10 Aprile 2014.














 

Il piccolo soggiorno del minuscolo appartamento era illuminato dalla debole e fiocca luce che proveniva dallo schermo della televisione, il quale stava trasmettendo un vecchio film di qualche anno prima.

Baek Hyun, in quel momento, stava mostrando una facciata del tutto tranquilla, priva di paura e completamente rilassata. Le sue piccole mani erano intente ad accarezzare con dolcezza i delicati e soffici capelli castani di Chan Yeol. I suoi occhi scuri erano fissi sul piccolo schermo di fronte a lui, tremolando leggermente e, ogni tanto, si ritrovava a chiuderli per dei lunghi attimi.

Nonostante l'apparenza, Baek Hyun, in realtà, era spaventato a morte. I muscoli del suo piccolo viso erano rigidi e tesi, mentre si sforzava di non perdere il controllo di se stesso. In cuor suo, sapeva perfettamente che se gli avesse mostrato gli innumerevoli lati della sua anima, che Chan Yeol non aveva ancora mai visto, probabilmente, sarebbe stato terrorizzato da lui e sarebbe scappato via, abbandonandolo.

Fin da piccolo, aveva sempre avuto paura del buio, nonostante, la trovasse inutile in tutti i suoi aspetti. Era provocata dalla sua flebile mente, più precisamente dal suo subconscio deviato, mista alla sua ansia e alla sua agitazione. Lo terrorizzava, lo faceva sudare freddo e tremare come una foglia.

Baek Hyun pensava che in quel nero che lo circondava, così all'improvviso, si trovassero i suoi più grandi incubi, le sue ansie e i suoi numerosi dubbi. In fondo, però, sapeva perfettamente che, in realtà, aveva paura della sua stessa paura, seppur irrazionalmente.

La sua psichiatra dell'ospedale aveva espressamente richiesto di inserire una luce nella stanza del suo paziente, da tenere accesa la notte, il giorno stesso che per la prima volta lo incontrò. Ma Byun Baek Hyun non l'aveva mai usata.

Da quel giorno, ogni notte, dopo aver spente le luci di tutto il palazzo, alla stessa ora, ogni giorno, Baek Hyun si avvolgeva intorno al corpo la leggera coperta e rimaneva seduto alla merce dei suoi mostri, tremante. A volte, nella notte, si sentivano i suoi acuti urli riecheggiare tra le mura della sua stanza e rimbombare debolmente anche all'esterno.

Ma nessuno osava avvicinarsi: troppa era la paura di affrontare un paziente dichiarato schizofrenico al primo incontro. Così, lo lasciavano solo, in quell'angusta stanza, in balia dei suoi peggiori incubi e dei suoi ricordi più disastrosi.

E, ogni volta, nessuno sapeva, nessuno chiedeva e tutti chiudevano gli occhi.

«È decisamente noioso questo film», affermò Chan Yeol, stiracchiandosi sulle gamba del maggiore. Baek Hyun era seduto ai piedi del piccolo divano, mentre il più giovane era steso ed aveva appoggiato il suo capo sulle sue cosce. Chan Yeol si girò verso di lui e gli rivolse i suoi occhi color nocciola, sorridendo. «Non credi?».

Baek Hyun non si era per niente concentrato a guardare il film, che l'altro aveva trovato cambiando canale per quasi tutta la serata. Troppo consapevole del minore, aveva passato tutta la serata ad ascoltare il suo respiro, ad annusare il suo profumo invadente e ad ascoltare il suo cuore, per farli rimanere impressi nella sua mente come macchie indelebili.

Perché sapeva, in fondo al suo cuore, che tutto sarebbe svanito presto e si stava preparando per quell'evenienza, dimenticando perfino i suoi incubi.

«Mh. Decisamente», mentì Baek Hyun leggermente, annuendo per enfatizzare la sua risposta. Continuò ad accarezzare i delicati capelli del più giovane, mentre immaginava di poter vivere per sempre con lui. Come sarebbe stato? Un disastro o l'inizio di qualcosa che lo avrebbe aiutato? Baek Hyun però sapeva fin troppo bene che il loro tempo assieme era agli sgoccioli e che tutti gli attimi assieme erano preziosi.

«Allora, cos'altro vuoi fare?». Chan Yeol non si fece ripetere quella domanda due volte. Subito, afferrando il telecomando, spense l'apparecchio elettronico, rimanendo nelle tenebre di quella notte, nel nero più totale.

Si sollevò dal corpo dell'altro e, sorridendo come un bambino, si sistemò al suo fianco, guardando il suo viso illuminato dalla tremolante luce della Luna, proveniente dalla finestra.

Baek Hyun in un attimo perse il controllo: la sua mente si svuotò completamente, lasciandolo in balia della sua fantasia ed iniziò a tremare freneticamente. Si era ritrovato da solo nel buio.

La paura lo avvolse completamente, insinuandosi dentro le sue membra. Fu un attimo e tutto svanì dai suoi occhi, rimpiazzati completamente dai fantasmi del passato.

Le sue piccole mani, che si erano separati da Chan Yeol, avvolsero il suo fragile corpo, stringendolo con forza come per difendersi. Chiuse gli occhi ermeticamente, cercando di isolarsi ed immaginò di essere da qualsiasi altra parte, ma non lì, non in quella stanza al buio.

Chan Yeol lo guardò completamente stranito, prima di rendersi conto della reazione dell'altro. Non ebbe il tempo di fare niente che Baek Hyun si mise a urlare impaurito, nel disperato tentativo di chiedere aiuto. Fu un urlo che squarciò il silenzio di quella notte, che accapponò la pelle di Chan Yeol e che lo fece rabbrividire.

Il minore, in quell'attimo, andò completamente nel panico. Per qualche secondo, la sua mente si svuotò completamente e andò nel panico. Cos'era successo? Perché Baek Hyun faceva così? Cosa doveva fare?

Afferrò per un braccio il ragazzo e lo strinse a sé, cercando di calmarlo, nonostante non sapesse se fosse la cosa giusta da fare. Il minore sussurrò parole di conforto, parole rassicuranti. Gli disse che lui era lì, ma erano parole urlate al vento, del tutto prive di senso.

Baek Hyun urlava a squarciagola, facendo tremare il silenzio di quella notte. In quelle urla si racchiudevano le sue paure, il suo passato tormentato e la sua insanità mentale. Si afferrò i capelli con violenza e li strinse in due pugni. Sembrava quasi volesse strapparseli, ma rimase in quella posizione, tremante, per pochi attimi.

Chan Yeol non sapeva più che fare, era spaventato e preoccupato. Si separò dal maggiore e accese la luce del soggiorno, per poter intravedere attraverso quel buio e far calmare Baek Hyun.

Quando tutta la stanza fu completamente illuminata, cessarono le urla. Chan Yeol poté vedere vividamente le lacrime salate dell'altro scorrere lungo le sue guance smorte, l'espressione di puro terrore dipinta sul suo volto e la disperazione trapelare dalla sua espressione.

Il minore si avvicinò a Baek Hyun con grande attenzione, che prima di allora non gli aveva mai rivolto. Aveva paura di fare un passo falso e ritrovarsi di nuovo in una situazione ingestibile per lui. Si posizionò di nuovo davanti a lui e lo guardò negli occhi scuri contornati di rosso sangue. Cercò di capire cosa poter fare, ma l'unica cosa che gli venne in mente fu solo confortarlo.

E Chan Yeol pensò che quella non fosse la giusta soluzione.

«Baek Hyun», lo chiamò con gentilezza, richiamando la sua attenzione. Gli occhi di Chan Yeol sfiorarono tutto il corpo del maggiore, lo analizzarono un'altra volta. L'altro lo guardò negli occhi, in cui riuscì a vedere la preoccupazione mista alla paura. Baek Hyun ebbe un colpo al cuore, realizzando quello che aveva appena commesso.

Lo sguardo di Chan Yeol sembrava osservarlo con gli occhi di chi aveva appena visto uccidere una persona. E probabilmente, era quello che stava facendo, perché lentamente e con dolore, si stava uccidendo da solo.

Baek Hyun si lasciò andare i capelli delicatamente. Tra le dita, rimasero alcune ciocche che aveva strappato con forza senza rendersene neanche conto. Fu come una pugnalata al petto: quello sguardo divenne una delle tante cicatrici nel suo cuore.

«Chan Yeol», pronunciò il nome del più giovane come una supplica. Baek Hyun lo stava pregando di non guardarlo con quell'espressione, lo stava pregando di sorridere e di far finta di niente. Ma i secondi passavano e Chan Yeol non accennava a muoversi. Prima di rendersene conto, Baek Hyun scoppiò in un pianto isterico, in cui racchiuse la sua disperazione e il suo dolore.

Baek Hyun riuscì solo a pensare alle lancette dell'orologio che contavano i loro ultimi secondi assieme. Chan Yeol stava scoprendo troppo di lui e non poteva permetterselo. Voleva lasciarlo con in mente un Baek Hyun sorridente e sereno.

Chan Yeol era diventato completamente vuoto, ma la sua mente non sapeva cosa pensare e il suo cuore si era fermato. Per quei pochi attimi, pianse anche lui, dentro di sé, per Baek Hyun.

Si avvicinò al maggiore e cercò di rassicurarlo attraverso parole confortevoli mentre lo stringeva a sé e gli accarezzava con una lentezza estenuante la schiena. Gli sussurrò che tutto sarebbe andato bene, che non era successo niente.

Non aveva idea di quanto si stesse sbagliando, di quante volte gli avesse mentito attraverso quelle parole. Chan Yeol non aveva idea di quanto l'instabilità mentale di Baek Hyun fosse più grande di lui e di quello che potesse fare per aiutarlo.

E, agonizzando, si stavano mandando a fondo, stringendosi la mano per salvarsi a vicenda. Ma nessuno dei due aveva la forza per poterlo fare, nessuno dei due ne aveva la capacità.






 






 

|| || ||













 

10 Aprile 2015.














 

«Se Hun, tu hai paura di qualcosa?», domandò Baek Hyun, mentre sorseggiava la tazza di tè che gli aveva offerto il più piccolo ed osservando il suo riflesso al suo interno. Dentro il bicchiere riuscì a vedere il viso sorridente di Chan Yeol che lo salutava da lontano prima di percorrere le strisce pedonali. Chiuse gli occhi, scacciando quel ricordo.

«In che senso?», rispose il minore con un'altra domanda, leggermente confuso da quell'improvviso curiosità. Di cosa doveva aver paura? Aveva paura di qualcosa? Se Hun non riuscì chiaramente a trovare una risposta, ma se proprio doveva aver paura di qualcosa, probabilmente, avrebbe detto che aveva paura di perdere Lu Han.

«Io ho paura del buio, o almeno, avevo paura», dichiarò il maggiore, quasi con fierezza. Appoggiò il bicchiere sulla panchina e si strinse nella giacca, mettendosi allo scoperto davanti a quella confessione. «Ogni volta, tremavo e piangevo disperatamente».

«Hyung, di che parli?», chiese Se Hun, meravigliato da quelle parole improvvise. «Perché hai paura del buio?».

«Sai, Se Hun, dopo che sono andato ad abitare da Chan Yeol, ho deciso di smettere di prendere le pillole. Mi sentivo meglio grazie a lui, ma era solo un'illusione, tutto quanto».

Come sempre Baek Hyun non ascoltò le parole dell'altro e continuò a raccontare le vicende dell'anno precedente. Ogni volta, Baek Hyun ricordava un frammento del suo passato che, però, sembrava rubargli una parte del suo presente.

«Chan Yeol mi aveva permesso di dormire sul suo letto, mentre lui rimaneva sul divano. Mi sentivo in colpa, ma lui mi sorrideva dolcemente e diceva che andava bene così, che era una sua scelta». Baek Hyun chiuse gli occhi dolcemente e rievocò il luminoso sorriso dell'altro. Uno di quei sorrisi che mai, si sarebbe dimenticato in vita sua.

«Passavamo la notte a parlare del più e del meno, principalmente, delle sue noiose giornate passate all'università, fino a quando, non mi addormentavo tra le sue braccia».

Se Hun sospirò amaramente, invidioso di quel loro legame così strano, ma, allo stesso tempo, reale. Per un attimo, pensò che Lu Han non avrebbe mai fatto qualcosa del genere per lui, poi, però, si disse che loro due erano diversi e che ancora non abitavano insieme. Decise di sperare in quelle parole.

«Chan Yeol doveva essere proprio dolce», affermò, sorridendo con sincerità. «Ti trattava veramente bene».

«Lo era, anche fin troppo», affermò Baek Hyun con una punta di amarezza nella bocca. I suoi occhi si riempirono di malinconia e di sensi di colpa. Nonostante, fosse già passato un anno, ancora riusciva a immaginare la stanchezza nello sguardo di Chan Yeol.

«Pensava costantemente a me e mai a se stesso», affermò con una groppo in gola. Avrebbe voluto piangere ma di lacrime non ne aveva e, ormai, viveva costantemente con il rammarico.

«Dovresti esserne felice», disse Se Hun, spingendolo leggermente per rallegrarlo. Fu del tutto inutile e il minore lasciò perdere.

«Credo di averlo spaventato, in realtà». Baek Hyun sospirò, afferrando il bicchiere con forza, per poi versarlo a terra, vedendo di nuovo il sorriso di Chan Yeol al suo interno.

«In che senso?», domandò Se Hun, ormai troppo coinvolto nella loro storia. Nonostante, si fosse ripromesso di rimanere distaccato, si sentiva in qualche modo attratto da Baek Hyun.

«In TV trasmettevano in vecchio film, io ero concentro su di lui, quando spense tutto e il buio calò in un attimo. È successo così velocemente, che quasi non me lo ricordo più. La paura ha preso il sopravvento del mio corpo. Ho iniziato a tremare, a piangere e, infine, ad urlare per la disperazione». Baek Hyun aveva gli occhi contornati di rosso, mentre ripensava a quella serata finita male.

Il liquido nero del bicchiere si riversò completamente a terra, riempiendo il vuoto di quell'attimo con il suo scrosciare, mentre Baek Hyun rievocava la paura negli occhi di Chan Yeol.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: wangiebaexo