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Autore: isa chan    26/07/2016    2 recensioni
Giulia ed Elena hanno la stessa età e frequentano la stessa scuola.
Giulia è una ragazza libertina, coraggiosa e trasgressiva. Adora giocare con la play station, ascoltare musica e leggere fumetti.
Elena una ragazza sognatrice, gentile e altruista. Adora andare a scuola, leggere libri e fare nuove amicizie.
Tra banchi di scuola, compiti a casa, feste e ragazzi, due ragazze così diverse scopriranno il vero significato dell'amore.
NOTA: capitolo 13 revisionato e rating cambiato in arancione.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO 18 - UNA NUOVA STORIA
La mattina seguente Giulia andò a scuola solo per sistemare il casino con Lorenzo. La chiacchierata avuta con Sandra l’aveva fatta riflettere e ora sapeva cosa fare.
Una volta in classe lo incrociò con lo sguardo ma lui si voltò subito a chiacchierare con il suo compagno di banco ignorandola. Ciò la fece innervosire, ma lasciò fare decidendo di parlagli al termine delle lezioni.
-Allora ti sei decisa?- le chiese Sandra sedendosi al banco.
-Si, più tardi cercherò di mettere tutto a posto con lui-
-Dai, che sono sicura che capirà-
Giulia si voltò un attimo a guardarlo e sospirò.
Una volta finite le lezioni gli alunni si riversarono nel cortile esterno della scuola e Giulia camminò a passo svelto per raggiungere Lorenzo, che se ne stava in compagnia dei suoi amici seduto sul muretto.
-Lore, possiamo parlare un secondo?-
Il ragazzo sbuffò e congedando gli altri scese dal muretto.
-Allora che vuoi?-
-Ecco… volevo solo dirti che l’altro giorno ho sbagliato-
-Lo so. Ora scusa, ma devo andare-
La ragazza lo afferrò per la giacca immobilizzandolo.
-Senti, ti chiedo scusa. Mi sono comportata come una cretina dicendoti quelle cose. In realtà l’ho fatto perché ero incazzata con Elena e avevo bisogno di sfogarmi, ma non avrei dovuto farlo su di te-
Il ragazzo si voltò prestandole la massima attenzione.
-Inoltre  quel bacio mi è piaciuto davvero tanto e ha significato qualcosa anche per me, non solo per te e se non ci credi…-
Il ragazzo non la fece finire che subito la baciò. Lei gli circondò il collo con le braccia e lui le mise le mani fra i capelli. Si staccarono ansimanti e sorrisero.
-Questo è un modo per perdonarmi?-
-Solo se esci con me questo pomeriggio-
-Andata!-
Lui le diede un bacio al volo e corse via. Lei rimase per un momento ferma come un palo nel cortile della scuola e poi andò a prendere il bus.
Quel pomeriggio si recò nel luogo dell’appuntamento trovando il ragazzo seduto ad una panchina impegnato a fumarsi una sigaretta.
-Ma tu fumi?-
-Solo quando sono particolarmente entusiasta-
Lei rise e si sedette chiedendogli un tiro. Aspirò il fumo e lo ributtò fuori, cacciando via tutto il nervoso sentendosi più libera.
-Allora, dove vuoi andare di bello?- chiese il ragazzo facendo un ultimo tiro e gettando la sigaretta in terra.
-Un giro al corso. Devo passare in alcuni negozi-
I due si alzarono dalla panchina e si diressero al corso. Fecero un giro in fumetteria e in seguito in un negozio di videogiochi. La ragazza aveva acquistato un numero di una serie di fumetti ed un paio di nuovi giochi per la play sentendosi soddisfatta.
-E’ proprio vero che lo shopping rende le donne felici-
-Solo se sai come spendere i tuoi soldi-
-Ma tu sei un maschio, quindi non lo puoi sapere-
-E invece si, visto che mi hai portato in negozi fighi-
-E ti aspettavi che ti portavo in un negozio di vestitini o in quello dei tacchi alti? Dovresti saperlo che tali cose non mi interessano-
-Lo so ed è per questo che mi piaci!-
La ragazza si fermò e lo guardò nel viso. Sapeva ciò che lui provava nei suoi confronti e non gli aveva dato tanto peso, ma ora che uscivano insieme non sapeva più cosa pensare.
Lorenzo si fece avanti per darle un bacio ma Giulia si voltò e sorrise notando la gelateria aperta. Corse alla gelateria e prese un cono stracciatella e cioccolato e il ragazzo ne prese uno al caffè.
Entrambi si sedettero alla panchina della piazza e si gustarono il gelato.
-Certo che non è una molto consona mangiare il gelato in inverno-
-Se una cosa è buona lo è per tutto l’anno-
-Mi piace anche questo di te- fece Lorenzo leccando il gelato e Giulia mandò il boccone di traverso.
-In che senso?- gli chiese non capendo.
-Il fatto di queste tue strane abitudini. Mi piacciono proprio come questo gelato-
-Piuttosto fammelo assaggiare-
Il ragazzo glielo porse e lei lo prese un po’ col dito e gli sporcò il naso.
-Scherzetto!-
Il ragazzo ne prese un po’ del suo e le sporcò la guancia.
-Ora siamo pari!-
La ragazza fece per pulirsi con un tovagliolo ma il ragazzo le leccò la guancia pulendola. Lei emise un sospiro e Lorenzo ne sorrise soddisfatto.
-Hai un buonissimo sapore di caffè- le sussurrò all’orecchio facendola rabbrividire.
-E tu di cioccolato e stracciatella- disse pulendogli il naso con la lingua e mettendoci sopra il cono. -Sembri Pinocchio!- disse ridendo.
-E tu sembri Lucignolo!-
-Non credo proprio! Non ho le orecchie da asinello-
-Però la tua voglia di studiare è pari a zero!-
-Non è vero! Ti ricordo che ho fatto passi da gigante-
-Solo perché ti ha aiutata Elena in questo-
A quel nome Giulia si rattristì e si alzò dalla panchina andandosene. Lorenzo la raggiunse e la prese per una mano.
-Scusami, l’ho detto senza pensarci-
-Non è colpa tua, ma se ripenso a ciò che ha fatto mi sale automaticamente il nervoso e ci sto male- disse lei a viso basso.
-Allora dimentica ciò che ho detto e torniamo a divertirci- disse lui prendendole il viso e dandole un bacio sulla guancia.
I due continuarono il giro e tra una chiacchiera e l’altra si fece sera e l’accompagnò a casa.
-Oggi sono stata bene con te-
-Lo stesso vale per me. Con te non ci si annoia di certo-
-Solo perché ho evitato i negozi da femminuccia-
-No- disse avvicinandosi a lei -ma perché mi piaci tanto, davvero tanto- e la baciò con trasporto e si fecero entrambi sfuggire un sospiro.
-Cavolo se baci bene…- disse il ragazzo alternando un bacio e l’altro.
-E’ che ho fatto un po’ di allenamento- disse mettendogli le braccia attorno al collo.
-Con quanti ragazzi?-
-Abbastanza da farti ingelosire!-
-Ah si? Allora digli di mettere le mani apposto, perché io sono molto geloso-
-Che scemo che sei!-
I due tornarono a baciarsi.
-Senti io volevo dirti che tu mi piaci tanto, sei diversa da tutte le altre ragazze, hai ottimi gusti in fatto di moda , musica e di negozi e con te sto bene quindi mi chiedevo se ti andava di provare a stare con me-
-Mi stai chiedendo un periodo di prova?-
-Esattamente. Ci proviamo e se le cose vanno in porto bene, altrimenti amici come prima-
-Ci sto!-
Il ragazzo sorrise e la baciò ancora e ancora, senza smettere.
-Non vorrei rovinarti il momento, ma dovrei tornare-
-Ah scusa, ma ero così preso che non riuscivo a smettere di baciarti-
-Ecco, quindi è meglio che rientro prima he tu mi salta addosso-
-Si, ti conviene scappare-
I due risero e si diedero un altro bacio per salutarsi e Giulia rientrò in casa. Si buttò sul letto e sorrise ripensando alla giornata trascorsa con Lorenzo.
   
 
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