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Autore: rainbowpastels    27/07/2016    1 recensioni
"Devi osare un po' nella vita Scarl!" Mi sprona Lia.
E per una volta le do ragione. Lei parte per prima, scavalca la paratia esultando con i ragazzi dall'altra parte.
"Forza ce la puoi fare!" Mi incoraggiano dall'altra parte.
Faccio un respiro e corro, corro verso quel muro precario e in qualche modo so già che la mia vita cambierà.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"SCARLETT!" Urlò Lia entrando nella mia stanza e svegliandoci di soprassalto.
"Ma che diavolo?!" Imprecai, dalla foga del momento cascai a terra. Tipico di me.
"Oddio." Sbarrò gli occhi "Scusatemi, non volevo!" Aggiunse sbattendo velocemente la porta di camera mia.
Passò qualche istante di silenzio prima che Michael scoppiasse a ridere di gusto. A dir la verità non so se stesse ridendo della scena alquanto assurda o di me che ero finita col culo atterra.
"Ma non potevo avere una migliore amica normale?!" Borbottai alzandomi da terra. "E ti prego, dimmi che stai ridendo per la scena nell'insieme, non nel particolare" implorai Michael.
"Vuoi che dica la verità o che menta?" Chiese scoppiando di nuovo a ridere.
"Che figura da idiota." Dissi imbarazzata è probabilmente di un colore tendente al rosso, ma rosso molto acceso. "Vado a vedere cosa vuole, fai con comodo ti aspetto giù" conclusi socchiudendo la porta alle mie spalle.

"Spiegati." Dissi a Lia una volta raggiunta in soggiorno "Ora."
"Beh, innanzitutto ho bussato alla porta per qualche minuto, poi sono passata al campanello, ma nessuno apriva e..."
"Hai preso la chiave dallo zerbino" conclusi la frase.
"Esatto, avevo visto lo scuro chiuso in camera tua prima di tutto questo iter, così sono entrata e... Beh non credevo ci fosse anche lui, altrimenti non sarei mai entrata!"
"Marcus l'ha invitato qui ieri" spiegai notando la faccia confusa di Lia "Prima che tu me lo chieda: no, non sono amici di vecchia data, mi ha semplicemente levato il telefono di mano e gli ha chiesto di venire qua." Omisi i vari dettagli della giornata precedente.
"Oooooh capisco..." Annuì lei.
"Comunque... Sei qui perché..."
"Oh sì, ho litigato di nuovo con i miei... Solita storia, prima di dire cose di cui poi mi sarei pentita sono dovuta andarmene..." Spiegò a capo chino.
"Oh, mi dispiace..." La consolai "Vuoi che ce ne torniamo al campus prima?"
"No, va tutto bene, mi inventerò qualcosa da fare stasera!" Sorrise "Comunque siete davvero carini insieme!"
"Che?!" Squittii.
"Oh andiamo!" Disse lei mentre si avviava verso la porta "Non sono così stupida! E poi per certe cose ti conosco meglio di te stessa!" Aggiunse prima di uscire da casa.
Risalii le scale e aprii piano la porta di camera mia per vedere cosa stesse facendo Michael, "Ti piace curiosare tra le mie cose, eh?" ridacchiai entrando definitivamente.
"Scusami..." rispose tristemente appoggiando una foto sulla mia scrivania.
"Sto scherzando! Non ho nulla da nascondere!" lo rassicurai.

Camera mia era tre volte più grande di quello stanzino che mi avevano assegnato al college, le pareti erano coperte da poster di varie band e qua e là c'era qualche foto. Su un lato era stato piazzato un armadio decisamente troppo grande per i miei pochi vestiti, mentre dall'altro c'era una libreria con pochi libri e molti più dischi. Accanto ad essa c'era uno stereo non troppo moderno ma perfettamente funzionante. Qua e là c'erano oggetti addossati alla parete o negli angoli, come quella chitarra, ad esempio. Il letto si trovava di fronte alla grande finestra che dava luminosità a tutta la stanza. Una piccola scrivania era stata messa accanto ad essa, era piena di foto ricordo e stupidi souvenirs che avevano rimpiazzato i vecchi libri di scuola.

"Cosa stavi guardando?" mi avvicinai per vedere cosa teneva in mano.
"Trovo questa cosa alquanto disturbante" commentò porgendomi la foto, in tutta risposta scoppiai a ridere. "Cosa dovrebbe essere?" Chiese lui.
"Beh, in effetti trasmette un po' di disagio!" presi in mano l'immagine "Hai presente il telefilm 'Il Trono di Spade'?" chiesi.
"Uhm... Si" mi guardò confuso.
"Ecco, un mio vecchio compagno del liceo era un fan decisamente accanito della serie e beh, si faceva decisamente troppi film mentali" Ridacchiai al ricordo di Richard "Comunque questo è Jon Snow in sella ad un pony che scappa da una mandria di altri pony, questi sono crudeli, mentre Sam e Dean di Supernatural cercano di salvarlo sparando a caso da una macchina in corsa perché sono fatti come dei copertoni. Ah! il coso sopra è l'Enterprise. Non chiedermi perché!"
"Il tuo amico si faceva di crack?" chiese scoppiando a ridere.
"No, era sobrio e pulito, aveva una bella fantasia, alle volte un po' malata, ma ehi! Che ci vuoi fare!" alzai le spalle e appoggiai la foto sulla scrivania "Sinceramente non so nemmeno che fine abbia fatto, penso sia andato a studiare grafica a Perth." Conclusi cominciando a cercare il mio telefono che nel frattempo aveva cominciato a suonare.
"Si?" risposi una volta che l'avevo trovato.
"Ho un'idea per stasera!" trillò Lia dall'altro capo "Falò sulla spiaggia! Poi dormiamo in tenda!"
"Aspetta che chiedo a Michael..." risposi staccando leggermente il telefono "Lia ha proposto una sorta di campeggio con falò in spiaggia, ti va di andare?"
"Uhm, si! Sarà divertente!" rispose raggiante "Posso chiamare anche gli altri?"
"Michael può invitare anche gli altri ragazzi?" chiesi alla ragazza.
"Ovvio!" ridacchiò lei e feci un cenno di assenso a Mikey che era già pronto ad inviare i messaggi ai suoi amici.
"Ok, allora a più tardi!" la salutai prima di riattaccare.
 

"Il sacco a pelo l'hai preso vero?" domanda Lia mentre comincia a scavare il buco per il falò.
"Si mamma." rispondo ruotando gli occhi al cielo. "Vado a prendere della legna, riesci da sola o ti serve una mano?"
"No, vai pure!" disse lei continuando a scavare "Ma Michael?"
"E' andato a recuperare gli altri, penso si siano persi!" spiegai allontanandomi da lei per cominciare a raccogliere dei rametti per accendere la pira.
Mi era sempre piaciuto il bosco, da piccola venivo sempre a giocare tra questi alberi. Sorrisi a quei ricordi felici mentre accatastavo in una sacca sempre più legno.
Riconobbi il sentiero su cui mi trovavo e decisi di seguirlo per vedere se una parte della mia infanzia era ancora lì.
E c'era davvero, la casetta sull'albero aveva resistito per tutti quegli anni, posai il sacco ai piedi dell'albero e cominciai a salire i pioli di quella scaletta ormai rovinata.
Io e Chris venivamo a giocare sempre qui, ridacchiai al ricordo di un piccolo bimbo paffutello con una benda sull'occhio che saltava qua e là affermando di essere il pirata più forte dei sette mari.
Mi sedetti distrattamente contro una delle pareti di quel piccolo luogo incantato per assaporare i ricordi felici di quell'infanzia che sembrava così lontana. Sentii uno scricchiolio come di un foglio che si accartoccia, guardai alle mie spalle e trovai un vecchio disegno sbiadito e ingiallito per l'umidità insistente di quel posto.
Si riuscivano ancora a distinguere le figure che io e il mio amico avevamo disegnato con tanta cura: due bambini sorridenti che si tenevano per mano.
A scuola ci avevano appena fatto leggere una di quelle fiabe a lieto fine e Chris si era messo in testa di essere un principe, mi ricordo perfettamente di lui che disegnava il bambino su quel pezzo di carta, lo presi in giro perché aveva colorato in modo strano i capelli di quella piccola figura. Mentre ultimava la sua opera affermò tutto impettito che 'Si deve capire che è il principe azzurro! La mamma non mi ha ricomprato il pastello azzurro, quindi ho usato quello blu!'.
Ridacchiai al pensiero del ragazzo dai capelli blu che avevo conosciuto quasi un mese prima e a quanto mi ero legata a lui in così poco tempo. Rimasi a fissare il vuoto per qualche istante prima che il mio cervello arrivasse alla tanto agognata conclusione, mi piaceva Michael, e questo incasinava tutto.

Tornai alla spiaggia con il sacco pieno di legna e mille pensieri per la testa. Le tende erano già state montate e attorno al buco che aveva scavato Lia erano stati messi dei tronchi, per quanto potesse essere forzuta non sarebbe mai riuscita a fare tutto da sola, dedussi che fossero arrivati gli altri.
"Scarlett!" mi sentì chiamare da una voce familiare "Ciao!" salutò Calum.
"Ehi ciao! Siete qui da molto?" chiesi mentre lasciavo a terra il pesante sacco.
"Mezz'ora più o meno!" mi sorrise "Ehi, vieni ti presento una persona!"
Lo seguii verso il bagnasciuga dove intravidi Luke e Michael parlare con una ragazza.
"Ciao Esse!" Esclamò Luke facendo voltare gli altri due ragazzi verso di noi.
"Scarlett lei è Mali-Koa! È mia sorella!" Mi presentò Calum.
"Finalmente ti conosco!" Disse lei abbracciandomi.
"Il piacere è mio!" Risposi lasciandole qualche pacca amichevole sulla schiena.
"È appena tornata da Londra, mi dispiaceva lasciarla a casa, passiamo così poco tempo insieme... Ho pensato di invitare anche lei!" Spiegò il moro.
"Hai fatto bene! In fondo più siamo meglio è, no?" Gli sorrisi in risposta. "Lia e Ash?"
"Oh, ecco... Mi sono dimenticato i marshmellow in macchina e sono andati a recuperarli" rispose il biondo.
"LUKE, QUANTI CAVOLO DI SACCHETTI HAI COMPRATO?!" Sbottò Ashton sommerso dai pacchetti "Oh! Ciao Scarlett!"
"Ehilà!" lo salutai "Ehi, vuoi una mano?"
"Si, grazie!" supplicò.
Gli presi qualche sacchetto dalla pila e ci avviammo verso le tende. "Già che ci siamo mettiamo giù la legna per dopo!" suggerì lui.
"Signorsì signor capitano!" risposi facendolo ridere "Lia?"
"Stava parlando con una signora, cioè non stava proprio parlando, si stavano urlando addosso..." rispose cominciando a posizionare la legna nel buco.
"Oh... Era sua madre" dissi "Non hanno un bel rapporto da un bel po' di anni ormai..."
"Capisco... Non riesce a sistemare le cose?"
"No, ormai ci ha rinunciato, non torna quasi mai qui" gli spiegai mentre gli passavo i vari pezzi di legno da sistemare.
Passò qualche momento di silenzio prima che Ash sganciasse la bomba "Allora, come va con Mike?"
"Che?" chiesi sentendo le mie guance cominciare a scaldarsi.
"Sai, sta tornando il chiacchierone di una volta!" mi confessò mentre si fermava un istante a guardare il suo amico in riva al mare "Sembra felice!" aggiunse riprendendo a impilare gli ultimi legnetti "E credo sia per merito tuo..."
"I-io... Io non saprei... Ho un gran casino in testa al momento..." abbassai lo sguardo.
"Vuoi parlarne?" si sedette su uno dei tronchi che erano stati disposti attorno al falò "Prometto di non dire una singola parola!" picchiettò con la mano sul tronco invitandomi a sedermi accanto a lui.
Sospirai e decisi di confidarmi "E' che... Non lo so... Mi sono affezionata a lui così in fretta che non so nemmeno io cosa stia succedendo esattamente... Quando sono con lui mi sento me stessa..."
"E' semplice" mi sorrise "Lui ti piace, devi solo ammetterlo!"
"Anche se fosse, non credo che la cosa sia ricambiata..." borbottai mentre guardavo il ragazzo dai capelli sbiaditi rincorrere un pallone e ridere sul bagnasciuga.
"Ne sei proprio sicura?" chiese retorico.
Continuai a fissare la sua figura da lontano, lui parve accorgersene e si voltò nella mia direzione sorridendo in un modo adorabile e scuotendo la mano a mò di saluto prima di essere travolto da Calum e Luke.
"Cosa ti avevo detto?!" disse Ash con un sorriso sincero prima di alzarsi e raggiungere i suoi amici.



 

//SPAZIO AUTRICE
Heyoooo!
Eccovi il nuovo capitolo, spero vi piaccia!
Come al solito commentate, fatemi sapere cosa pensate della storia fino ad ora e cosa pensate possa succedere!
Alla prossima :D
xx

  
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