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Autore: Hanamimadness    27/07/2016    1 recensioni
Crossover Love Live X Undertale
La barriera finalmente è distrutta, e per riportare la pace tra la razza umana e quella dei mostri, viene organizzato uno scambio culturale, a cui nove studentesse dell'Accademia Otonokizaka decidono di prendere parte. Ecco come le nostre amate idol sono state accolte nel loro viaggio attraverso l'Underground. Enjoy :3
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Dopo un paio d'ore di viaggio, le nove ragazze sembravano essersi un po' calmate. Sul pulmino che le stava portando verso il monte Ebott, dove si trovava l'entrata per l'Underground, si erano perse allegramente in chiacchiere, ipotizzando quale aspetto dovessero avere Re Asgore e i mostri che le avrebbero ospitate, e quali attività avessero organizzato per loro. Ad alleggerire l'atmosfera aveva contribuito anche Toriel, che aveva continuato per tutto il tempo a offrire loro pezzi di torta fatta in casa facendo varie domande sui gusti preferiti di ciascuna di loro. Tutte quante avevano educatamente accettato una fetta di dolce, e prima che Honoka potesse spazzolarsi via da sola il resto della torta finalmente arrivarono a destinazione. Una volta scese dal pulmino rimasero alquanto stupite di ciò che si trovarono davanti: sulla parete della montagna, nel bel mezzo della natura apparentemente incontaminata, spuntava una grossa porta scorrevole d'acciaio, con un paio di pulsanti luminosi accanto. Toriel premette uno di essi, e dopo qualche secondo la porta si aprì, rivelando all'interno una grossa cabina.
“Questo ascensore è collegato direttamente con il palazzo reale. La nostra scienziata Alphys l'ha iniziato a progettare non appena la barriera è stata distrutta, e lo ha completato nel giro di una settimana.” spiegò Toriel alle ragazze, che stupite vi salirono senza esitare. Frisk le seguì tenendo sempre la sua madre caprina per mano, ma senza spiccicare parola, così come aveva fatto per tutta la durata del viaggio.
“Mi scusi, ma Frisk... Cioè, l'Ambasciatore sta bene?” aveva chiesto Umi leggermente preoccupata. “Ecco, mi sembra un po'... di poche parole.”
“Oh, non temere cara, Frisk è SEMPRE di poche parole! Sta benone, ed è anche molto felice di avervi qui!” le aveva risposto Toriel. “Non vedi come sprizza entusiasmo?”
“Ehm... certo...” No, Umi di entusiasmo non ne vedeva proprio. Per metà del viaggio aveva continuato a fissare Frisk, e non aveva mai notato alcun cambio di espressione su quel suo volto giallognolo. O meglio: quando aveva ricevuto la sua fetta di torta, osservando bene si poteva notare che effettivamente gli angoli della sua bocca sembravano essersi leggermente sollevati, ma era un movimento talmente impercettibile che Umi non era sicura se fosse vero o se lo avesse solo immaginato. Come se non bastasse, ancora non era riuscita a capire se fosse maschio o femmina, e questa cosa stava cominciando ad ossessionarla.
“Giuro che entro la fine di questo scambio scoprirò di che sesso è Frisk, dovessi anche tirargli giù i pantaloni per verificare di persona!” aveva sussurrato alle amiche.
“Umi... senza offesa, ma detta così sembri una maniaca sessuale...” le aveva fatto notare Kotori con aria decisamente perplessa.
“E pure pedofila! Quanti anni avrà Frisk? Nove? Dieci?” aveva aggiunto Honoka.
“Se nessuno ha ancora denunciato Nozomi per molestie sessuali, nessuno accuserà me di pedofilia!” aveva risposto Umi con un tono tra il frustrato e l'isterico. Sebbene a conti fatti il suo ragionamento non facesse una piega (in vita sua aveva palpato più tette Nozomi di una pornostar), Kotori e Honoka erano decisamente preoccupate, ma alla fine avevano deciso di lasciar perdere e aspettare che si calmasse.
Quando finalmente scesero dall'ascensore e arrivarono a palazzo, Toriel le scortò dapprima in una stanza dove lasciarono i bagagli, poi finalmente le guidò attraverso una serie di lunghi corridoi fino alla sala del trono. Davanti ad essa le ragazze ricominciarono a sentire una certa agitazione, che tuttavia svanì non appena entrarono. Un'espressione di pura meraviglia si dipinse sui loro volti quando si guardarono attorno: il pavimento della sala era completamente ricoperto da una distesa di fiori dorati, da cui faceva capolino un grosso trono con sopra inciso lo stemma del Regno dei Mostri, lo stesso che avevano visto ricamato sull'abito di Toriel. Dal soffitto a vetrate filtrava una luce artificiale, ma incredibilmente simile a quella solare, che illuminava la stanza a chiazze, dando un'atmosfera incredibilmente pacifica e quasi poetica. Le ragazze emisero quasi in coro un gigantesco “Wow”, che attirò l'attenzione di una figura china a un lato della sala.
“Oh, siete arrivate!” esclamò alzandosi in piedi. Davanti a loro si eresse una figura imponente, alta quasi 3 metri e dalle spalle incredibilmente larghe, coperte da un paio di grossi spallacci e un mantello viola, sotto cui si intravedeva una scintillante armatura dorata. Alzando lo sguardo scorsero un volto caprino simile a quello di Toriel, ma contornato da una chioma e una barba folte e bionde, che lo incorniciavano come la criniera di un leone, e sopra di esso un paio di corna alte e spesse, in mezzo alle quali spuntava una corona. Questo gigantesco individuo aveva in mano un grosso annaffiatoio, che ripose quasi con timidezza dietro al suo trono.
“Vi chiedo scusa, intanto che c'ero ne ho approfittato per dare un po' d'acqua ai fiori. Comunque... benvenute nell'Underground, mie care! Il mio nome è Asgore.”
Con una delicatezza che mai ci si potrebbe aspettare da un energumeno del genere, il Re dei mostri strinse la mano a ciascuna di loro, sebbene le loro manine fossero a malapena grandi come un suo dito.
“Per noi è davvero un grande piacere avervi qui! Dunque... potrei offrirvi una tazza di tè?” chiese Asgore con aria incredibilmente impacciata. Le ragazze erano talmente sbalordite da quella scena che non riuscirono a trovare parole per rispondere, ma comunque intervenne per prima Toriel.
“Non c'è tempo per il tè! Devono raggiungere le case dei loro ospitanti, te ne sei forse scordato?!” esclamò lei con tono di rimprovero. “Quei ragazzi le stanno aspettando per poter spiegare loro come gestire la convivenza, non possono mica attendere tutti i tuoi comodi, sai?!”
“Ma Toriel, io volevo solo..."
“Niente “ma”! E poi che razza di accoglienza sarebbe questa?! Non potevi aspettare dopo per annaffiare?! O svegliarti più presto per farlo prima del nostro arrivo?!”
“S-sono costernato, davvero, io...”
“Uff, sei veramente incorreggibile!”
“Eddai Toriel, non essere così dura con me, lo sai quanto ci tengo che questo progetto vada per il meglio, sto facendo tutto questo per la pace...”
“Lo spero.”
Le povere idol davanti a quella scena non sapevano minimamente come reagire. Umi, Eli e Honoka avevano assunto un'espressione estremamente perplessa, mentre Maki, Nozomi e Kotori si sforzavano di continuare a sorridere per nascondere altrettanta confusione. Nico e Rin si stavano letteralmente mordendo le labbra per non scoppiare a ridere in faccia ai due mostri, mentre Hanayo aveva lo sguardo fisso su Asgore. Questi, per loro fortuna, le tolse dall'imbarazzo.
“Sono mortificato per questa accoglienza così raffazzonata... spero davvero che possiate passare una bella esperienza qui nell'Underground. Buona giornata, mie care, e salutatemi i vostri ospitanti!” Così Asgore salutò loro, diede una dolce carezzata di capelli a Frisk (che in tutto questo aveva assistito alla scena senza dire nulla e senza mutare mai espressione, tanto per cambiare) e fece un impacciato cenno di saluto anche a Toriel, che in risposta si limitò a fulminarlo con lo sguardo.
Quando finalmente uscirono dalla sala del trono, Toriel si rivolse nuovamente a loro, recuperando il suo dolce tono da mamma.
“Abbiate pazienza, mie care.” disse. “Se QUALCUNO si fosse dedicato di più a rispettare il prossimo anziché a fare guerre non avreste dovuto assistere a questa scena imbarazzante. Ora scusatemi, ma devo dare istruzioni ai facchini affinché portino i vostri bagagli nei vostri rispettivi alloggi; poi noi raggiungeremo le varie zone dell'Underground con il traghetto. Torno subito, aspettate qui un minuto, per favore.”
Non appena Toriel si fu allontanata, finalmente Nico e Rin scoppiarono in una sonora risata, tanto da rotolare per terra.
“Ragazze! Ma insomma, vi pare il caso?!” le rimproverò Eli.
“Ahahahahahah!!!! Ma hai visto come lo ha bacchettato?! Neanche fossero marito e moglie!!!” gridò Nico soffocando tra le risate.
“Oh, andiaMIAo! Non ditemi che non vi veniva da ridere!” esclamò Rin rotolando addosso alla senpai.
“Beh... in effetti...”
Per quanto potessero negarlo, vedere Toriel rimproverare quel gigante di Asgore come un bambino era stato estremamente esilarante, e alcune di loro, seppur non ai livelli delle due compagne, non trattennero una risatina. L'unica che aveva ancora lo sguardo perso era Hanayo.
“Hanayo, ti senti bene?” le chiese Maki leggermente preoccupata. Tuttavia, quando la guardò negli occhi, riconobbe quello sguardo: era l'espressione sicura e determinata che la sua compagna assumeva quando si fissava con qualcosa, la stessa che solitamente le si stampava in volto quando si parlava di idol.
“Ho deciso.” affermò lei con sicurezza. “Devo farlo assolutamente.”
“Di che stai parlando? Cosa avresti deciso?” domandò Maki sempre più confusa.
“Re Asgore... è la cosa più MORBIDA E COCCOLOSA che abbia mai visto!!! Voglio assolutamente abbracciarlo!!!”” gridò di colpo Hanayo in piena Kawaii-mode. La reazione di Maki, così come delle altre, fu un clamoroso facepalm.
“Fantastico... abbiamo guadagnato due potenziali maniache nel giro di due ore...” disse Kotori sospirando. “Adesso lei con Asgore, prima Umi con Frisk... Ehi, un momento, a tal proposito...”
Di colpo tutte e nove si zittirono nel realizzare una cosa: in tutto questo delirio, Frisk era ancora lì dietro, e aveva visto e sentito tutto. Per un minuto buono, che parve quasi durare ore, sul corridoio piombò un silenzio estremamente imbarazzante, finché Honoka non trovò il coraggio di rivolgere a Frisk la parola.
“Ehm... hai visto tutto, vero?”
Frisk annuì.
“E... non racconterai quello che hai visto a Toriel, vero?”
Frisk scosse la testa. All'unisono, le ragazze tirarono un lungo sospiro di sollievo. Dopo un altro minuto, il silenzio fu nuovamente interrotto da Umi.
“Scusami Frisk, ma te lo devo proprio chiedere. Ma tu sei maschio o fem-”
“Eccomi!!!” gridò Toriel interrompendola e prendendo per mano Frisk, iniziando a correre via. “Scusate il ritardo, dobbiamo muoverci!!! Presto, seguitemi!”
Umi rimase bloccata nella posizione in cui era per qualche secondo, finché Kotori e Honoka non iniziarono a spingerla a forza, cercando di consolarla.

   
 
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