Dedicate a Gracy110, sensei d’eccezione dall’infinita pazienza: da oggi sei legalmente perseguibile, lo sai? Tanti auguri ancora^^

Ma anche a chi, come noi, è black apples fino al midollo, per chi ci crede, al di là delle apparenze.

 

 

 

Ten reason for why she

 

 

1] she likes the fire

 

 

 

Freddo

Si rigirò un paio di volte tra le lenzuola del futon, mugugnando nel tentativo di scacciare quella fastidiosa sensazione che le era penetrata sottopelle come una lama affilata, ma ottenne solo di scompigliare le coperte e di rotolare quasi fuori dal materasso. Così si arrese, aprendo gli occhi e sollevando il capo quel tanto che le bastava per vedere dove e quale fosse la fonte di disturbo. In piena notte, uno spiffero gelido improvviso di sicuro non era né piacevole, né salutare.

Strizzò gli occhi ancora assonnati, intravvedendo un’ombra stagliarsi tremolante sulla parte di fronte, e batté le palpebre per raccapezzarsi: un’ombra equivaleva a una fonte di luce, seppur debolissima. Che Suigetsu stesse di nuovo affilando di nascosto la Tagliateste invece di ronfare come i comuni mortali?

Si girò nella sua direzione, perché tanto nella stanza che avevano occupato in quell’alberghetto di seconda classe dormivano in un'unica stanza, al diavolo l’intimità e la riservatezza; però dovette cambiare repentinamente intenzioni, restando a bocca aperta dallo stupore.

Non era Suigetsu quello a essere sveglio, bensì Sasuke. Il leader dell’Hebi stava seduto di fronte alla finestra aperta, da cui filtrava la tenue luce lunare che illuminava la stanza, a guardare con sguardo vacuo il cielo stellato. Il suo etereo profilo, appena oscurato dai ciuffi neri di capelli emergeva con prepotenza dalla penombra, donando alla serie espressione un che di marmoreo.

Cavolo.

Bello come un dio.

La giovane si ritrovò a deglutire per cercare di recuperare la salivazione della cavità orale, benedicendo ogni divinità conosciuta per aver messo il suddetto dio sulla sua strada, e per aver mosso le sue intenzioni per convincerlo a portarla con sé. Però il suddetto dio, era anche colui che, nel cuore della notte di metà febbraio se ne stava a guardare da una finestra aperta chissà cosa, e le stava impedendo di dormire.

Indecisa sul da farsi, se rompere la romantica atmosfera per far valere i suoi diritti di sottoposta bistrattata o restare a contemplarlo fino a giorno fatto, tentò di manifestare la sua presenza facendo frusciare ripetutamente le lenzuola. Ma niente, il suo dio faceva orecchie da mercante e la ignorava platealmente.

Karin imprecò tra sé, prima di tirarsi finalmente a sedere, cercando con un una mano gli occhiali neri poggiati sulla pigna di vestiti ripiegati, trattenendo con l’altra lo yukata dispettoso che indossava

-Sasuke- mormorò, cercando di suonare al contempo decisa e languida, tenendo un tono di voce bassissimo –Che stai facendo?-

L’Uchiha voltò repentinamente il capo nella sua direzione, riducendo al minimo il sobbalzo che l’aveva colto al sentire la sua voce. Socchiuse appena le iridi onice, concentrandosi sulla figura femminile, scostando dal volto la mano a cui l’aveva appoggiato.

-Karin, torna a dormire- rispose in un sussurro brusco

-No che non ci torno- lo rimbeccò lei, evitando accuratamente di soffermarsi troppo a lungo a guardare le sue pericolose e ipnotizzatrici iridi di pece –Fa freddo, chiudi-

Sasuke aggrottò la fronte, notando quale piega imprevista stava tendendo la discussione: aveva sperato di mettere a tacere la giovane al primo scambio di battute, visto che dopotutto da quei tre pretendeva innanzitutto l’ubbidienza; non aveva nemmeno voglia di discutere, soprattutto non con lei. Le tolse la sua attenzione, tornando a fissare la volta celeste.

-Taci, e vedi di riaddormentarti- decretò con tono freddo

Lei, punta sul vivo, si mordicchiò il labbro inferiore dalla stizza, del tutto decisa a non dargliela vinta: se si fosse trattato dell’Hozuki, la questione si sarebbe risolta a pugni e schiaffi; ma trattandosi di Sasuke, del suo Sasuke, non si sarebbe permessa di tirargli un ceffone. Si sa, chi di parola ferisce, di parola perisce.

Così, calciò indietro la coperta, e si alzò in piedi, dirigendosi a tentoni verso il ragazzo, stando attenta ad evitare accuratamente i fagotti costituiti da Suigetsu, da Juugo e dalla Tagliateste nel suo cammino; sentendola muoversi, Sasuke si girò stizzito per intimarle di farla finita, ma batté le palpebre sorpreso, trovandola inginocchiata poco distante da lui

-Spiegami- sibilò, arricciando appena il naso – cosa staresti facendo?-

-Siccome qualcuno non mi fa dormire, ho deciso che guarderò il firmamento pure io- e a quel punto si voltò nella sua direzione, fissandolo in tralice da sopra gli occhiali posti sulle ventitré sopra il naso – Qualcosa in contrario?-

Sasuke imprecò, scuotendo il capo, prima di cercare di riprendere un po’ il controllo perso, respirando profondamente. Quando ci si metteva, Karin sapeva essere davvero seccante, più di quanto lo fossero mai state le sue vecchie ammiratrici: perlomeno, loro si limitavano a cercare di saltargli addosso, non trovavano pure il modo di rimbeccarlo.

-Giocare col fuoco è pericoloso, Karin- ribatté sibillino, nascondendo i suoi reali pensieri con quel gioco di retorica. Ma ancora una volta, la risposta di lei lo stupì non poco, poiché si ravviò la chioma sanguigna con un gesto malizioso e un sorriso sulle labbra.

-Adoro bruciarmi, Sasuke-

Per qualche secondo si fissarono negli occhi, in religioso silenzio, ascoltando solamente il respirare degli altri due addormentati. Poi, quando lei stava già per tentare l’ennesimo abbordaggio spingendosi in avanti a labbra tese, lui si sollevò in fretta da terra, allontanandosi per tornare al proprio giaciglio. Però, mentre la sorpassava, tirò leggermente indietro il mento, rigido, assumendo un paio di toni di colore sulle guance lisce.

-Stai meglio, con gli occhiali- bisbigliò, evitando di fissarla. Si sedette sul materasso, e sparì sotto le lenzuola.

Karin rimase a bocca aperta per qualche istante, diventando gradatamente più rossa dalla meraviglia. Non era propriamente sicura di aver sentito quelle parole, dopotutto poteva anche essersele solo immaginate, però la consapevolezza di quello che significavano la colpì direttamente al cuore. Strinse i pugni, un sorriso poco rassicurante sulle rabbia rosee, prima di chiudere i vetri con delicata fermezza,  apprestandosi a tornare a sdraiarsi per cercare di riposare.

Poteva giurarsi, alla faccia di tutto e tutti: Sasuke Uchiha sarebbe stato suo .

 

 

 

 

 

Bon jour. Anzi, bonsoir.

Sì, sono di nuovo venuta a rompere, con una sfida particolare: 10 ragioni, per cui Sas’kè dovrebbe scegliere Karin. E ragazzi/e, la vera sfida sta nel decantare le lodi di Mr. scoiattolo, credetemi XD

Karin forse è un po’ diversa da come siamo soliti vederla, ma vorrei ricordare che non è solo una fan girl sbavante o un oca senza cervello. Ha carattere, e anche parecchio ^^

Ah, meraviglia delle meraviglie, per chi ama la coppia, abbiamo una tana a quest’indirizzo • { Black Apples ~ Sasuke & Karin Official FanForum  (pubblicità occulta!! XD)

A presto, besos

Wolvie

 

 

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