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Finito
il
valzer, Kaname fu trattenuto dai suoi doveri. Yuki rimase da sola e
così ne
approfittò per raggiungere il luogo
dell’appuntamento con Zero. Lui era già
lì.
La stava aspettando. Lo raggiunse e dopo un imbarazzante silenzio, lui
cominciò
a parlare.
-Che
cosa mi
volevi dire, Yuki?- chiese freddo, Zero. Ma la ragazza non si fece
scoraggiare
e iniziò il suo discorso.
-E’
ora di
finirla con questi silenzi, Zero! Non sopporto più questa
situazione. Io non ti
ho fatto nulla. Perché mi odi tanto?- domandò una
Yuki molto determinata.
-Mi
chiedi
perché? Yuki… ti rendi conto di quello che siamo.
Io il cacciatore e tu la
preda. Il mio dovere sarebbe quello di ucciderti- dichiarò
Zero e per la
ragazza, le ultime parole furono peggio di una coltellata al cuore.
-Allora
fallo!
Che cosa ti trattiene?- gli disse fredda.
-Non
lo capisci
da sola!? Io… vorrei odiarti ma non ci riesco. Insomma noi
dobbiamo stare
lontani- disse Zero, disperato. Stava per cedere ai suoi sentimenti per
lei.
Non avrebbe resistito a lungo.
-Se
non è odio
quello che provi per me, allora che cosa è?- disse la
vampira.
-Vedi…
Io… Noi…-
non sapeva che dire e a quel punto, Yuki lo interruppe.
-Dimmi
una
cosa, Zero. Ti ricordi quando mi domandasti cosa eri tu per me?-
-Sì-
-Io
non ti
risposi e vuoi sapere il motivo? Semplicemente non comprendevo il mio
cuore.
Pensavo di amare Kaname invece è solo ammirazione e rispetto
quello che provo
per lui. Quello che sto cercando di dirti è… che
io ti… io ti amo- dichiarò
disperatamente innamorata Yuki, cominciando a versare lacrime amare.
Zero non
disse nulla. Rimase scioccato ad osservare la sua Yuki che piangeva per
lui.
-Zero,
per
favore, dimmi cosa provi tu per me. Ti scongiuro. Mi accontento anche
che tu mi
dica che desideri solo il mio sangue e io accetterò le tue
parole. Accetterò
qualsiasi parola tu mi dirai ma, ti prego, dì qualcosa- lo
supplicò ancora
piangente, Yuki. Quella dichiarazione, la aveva distrutta. Cade a terra
in
ginocchio e continuava a piangere. A Zero faceva male vederla
così. Era troppo
per lui. Si inginocchiò davanti a lei e la
abbracciò all’improvviso lasciando
la sua maschera di freddezza per iniziare a parlargli dolcemente.
-Calmati
Yuki.
Mi si spezza il cuore vedendoti in questo stato. Perdonami.
Anch’io ti amo e
non sopporto più di starti lontano. Al diavolo
l’orgoglio e la nostra natura. È
vero. Ho bisogno del tuo sangue per vivere ma io voglio te e solo te,
mia
adorata Yuki- e appena lo dice, la bacia appassionatamente sulle sue
calde e
vellutate labbra. Non si capì quanto durò il
bacio ma, quando finì, entrambi
erano senza fiato.
-Yuki…-
stava
per dire, Zero ma la ragazza lo zittì mettendogli il dito
sulle labbra.
-Shhhh…
non
parlare. Fammi tua, Zero. Solo tu avrai il mio corpo- gli disse Yuki,
sapendo
ciò che voleva lui. Zero non se lo fece ripetere due volte e
iniziò a
spogliarla. In breve, rimasero nudi. Lui era sopra di lei. Tutti e due
con il
respiro affannato e il cuore a mille.
-Yuki…
sei
sicura di voler perdere la verginità con me? Kaname ci
ucciderà entrambi-
-Non
mi
importa, Zero. Morirò felice se tu starai al mio fianco-
-Sarò
sempre
vicino a te, amore mio. Moriremo insieme-
-Sì,
mio amato-
e appena finisce di parlare, lui entrò in lei.
All’iniziò sentì molto dolore al
basso ventre poi pian piano il dolore si trasformò in
piacere e il piacere in
estasi. Infine, raggiunsero l’apice del piacere insieme. Zero
uscì
delicatamente dalla sua amata e gli si accoccolò di fianco
per regolarizzare il
respiro.
-Cosa
abbiamo
fatto, Yuki? Il nostro amore va contro ogni regola del nostro mondo-
disse
Zero, ancora affannato.
-Abbiamo
fatto
ciò che ci imponeva il cuore. Non dobbiamo pentircene- gli
rispose Yuki.
-Io
non mi
pento di aver fatto l’amore con te. È stato
magnifico. Potrei morire in
qualsiasi momento. Non ho più rimpianti nella mia vita-
-Quando
morirai, io ti raggiungerò subito. Saremo per sempre
insieme, vero Zero?-
-Sì,
Yuki. Per
sempre- e la baciò dolcemente per fargli sentire la sua
vicinanza. D’ora in poi
sarebbe stata dura per loro. Tuttavia non erano soli. Avrebbero
affrontato le
difficoltà loro due insieme. Nessuno li avrebbe separati.
Nessuno.