Welcome to the planet


Ha le mani dannatamente minuscole, il volto storto in un continuo lamento basso e gli occhi chiusi. Le dita piccole e grassottelle sono posate sul suo seno, mentre la bocca di questa splendida bambina – “Chiamiamola Cassandra” “Come quella di Troia?” “No, come la mia prima ragazza!” “Non se ne parla!” “Allora Sandra?” “Blèh. Chiamiamola Giulia.” “Vabbè” – rimane accostata dolcemente al suo capezzolo. Per un attimo gli occhi dell’altra la invidiano, e forse cercano perfino di staccare quella boccuccia, con il solo aiuto del pensiero, dalla fonte di latte che spesso e volentieri lei ha accarezzato con la lingua. La prima poppata. “Poppata” è una parola che proprio non piace all’altra. Sa di .. Qualcosa di ridicolmente sporco.
Prima bevuta, invece, è bello. Certo, sembra di parlare di un mini alcolista anonimo, ma poco importa. La birra piace sia a lei che alla sua compagna: non c’è motivo per cui non debba piacere, magari in futuro, alla loro meravigliosa neonata.
“Amore, che cosa ci fai lì impalata?” le chiede finalmente la sua fonte di latte, vita ed amore.
“Ti amo.”
“Chiaro. Puoi fare due cose contemporaneamente? Passami l’asciugamano.”
“Agli ordini, capo.”