-Ricapitolando,
rose bianche e
gigli rosa per le navate, piccolo bouquet di gardenie per ogni fila di
sedie, peonie e ibiscus per i centrotavola… direi che non ti
resta che
scegliere il tuo bouquet…- sorrise soddisfatto il fioraio.
-Se
un angelo Lancelot-
cinguettò Morgana –Se non fosse Gwen quella a
detenere il tuo cuore, non nego
che avrei potuto anche farci un pensierino- ammise con una strizzatina
d’occhio
Il
ragazzo rise imbarazzato,
scompigliandosi i corti capelli bruni.
-Comunque…
credevo che Artù
avrebbe dovuto accompagnarti nel tuo giro. Ieri sera mi ha tenuto al
telefono
quaranta minuti buoni per lamentarsene.- confessò divertito.
Morgana
annuii partecipe.
-Artù
ho preferito lasciarlo ad
una gelateria qui vicino. Temo che il suo ingresso in quella che viene definita “Moda” l’abbia
traumatizzato più di quanto credessi. Non la
finiva più di maledire elfi orecchiuti, lenti a contatto e
cose così…- rivelò
cospiratoria, come se la faccenda le provocasse grandi preoccupazioni.
-Oh…uhm,
capisco.- fece il
fioraio.
-E
Gwen? Tutto bene alla convention?-
chiese la ragazza offrendo al giovane la sua platinum.
-Mi
ha chiamato qualche ora fa.
Ha detto che è tutto molto interessante ed ha avuto
l’occasione di conoscere medici davvero talentuosi. Ma non
preoccuparti, mi ha rassicurato sul fatto che sarà
assolutamente a
casa per aiutarti con gli ultimi preparativi.- raccontò
Lancelot passandole il
lettore.
Morgana
strisciò veloce la
carta e compose pensierosa il pin.
-Spero
che il vestito da
damigella che ho scelto le piaccia. Le ho mandato una foto, ma
impegnata com’è
non deve essere riuscita ancora a dargli un’occhiata-
-Sono
certo che lo adorerà- la
rassicurò timidamente il giovane.
Morgana
annuì un paio di volte
e, salutando il ragazzo, si diresse verso la porta, soddisfatta dei
suoi
acquisti.
-Aspetta-
la richiamò il
fioraio –Prendi questi. Campioni omaggio, uno per te e uno
per Artù-
sorrise.
-Cosa
sono?- chiese Morgana
curiosa, osservando i due pacchettini colorati che le venivano porti.
-Semi.
Sono appena arrivati. Basta
piantarli nella terra umida. Mi sembrava carino lasciarne qualcuno ai
clienti
così da poter creare ognuno il proprio giardino personale.-
recitò orgoglioso.
-Nessuno
riuscirebbe comunque a
coltivare dei fiori belli come i tuoi- assicurò la ragazza
sorridendogli
–Lascio a te la scelta del bouquet. Sono certa che non mi
deluderai…-
E
con un piccolo cenno uscì dal
negozio riponendo i due sacchettini in borsa.
§ § § § O §
§ § §
-Sono
in pausa!- informò
Merlino alle sarte del laboratorio.
Aveva
appena terminato di
reinventare un abito di una ragazza che si sarebbe sposata tra qualche
settimana e gli aveva chiesto se poteva rimodernare il vestito da sposa
di sua
madre.
La
stoffa era piuttosto
rovinata, ma quel pizzo era splendido. Sarebbe stato un peccato
buttarlo via.
Con
un po’ di lavoro alla fine
il risultato era stato molto più che soddisfacente e la
ragazza era uscita
felice dalla boutique poco prima di pranzo.
Fischiettando
si diresse
allegro verso la pasticceria di Gwaine, qualche strada più
avanti. Aveva una
gran voglia di gelato al sambuco e torta al cioccolato.
Mentre
apriva contento la porta
a vetri, la campanella annunciò il suo arrivo
all’amico, intento a servire i
caffè al bancone e flirtare spudoratamente con
una cliente.
-Ehi
Merls, buongiorno- lo salutò
il proprietario.
Se
fosse stato una donna,
probabilmente Gwaine si sarebbe messo a fargli il baciamano,
pensò divertito.
-Il
solito?- chiese mentre
spruzzava della panna su una tazza di cioccolata fumante.
-Il
solito.- annuì il sarto
accomodandosi in un dei tavoli lungo la vetrata.
Da
li poteva osservare le
persone correre lungo il marciapiede e i taxi neri che sfilavano per le
vie
trafficate.
Nonostante
il freddo, dentro il
locale regnava un piacevole tepore.
-Amico,
non hai idea di chi mi
è capitato di incontrare oggi!- esclamò il
pasticcere, ordinando sul tavolo i
dolci e accomodandosi di fronte a lui. A quell’ora il locale
era vuoto.
-Buffo,
stavo per dirti la
stessa cosa…- ammise l’amico, molto meno
allegramente, poggiando la testa sul
tavolo.
-Artù
Pendragon!-
-Chi?-
chiese Merlin confuso.
-Ma
sì. Alto, capelli biondi, occhi
oscenamente azzurri, attualmente candidato come parlamentare...-
continuò.
-Credevo
che i parlamentari
dovessero avere almeno cinquant’anni!-
-Vero.
Ma quando tuo padre è
Uther Pendragon sembra che perfino la mezza età sia un
optional. A quanto pare
la legge è stata fatta rivalutare in favore del fulgore della giovinezza…-
-Uther
Pendragon... il tizio
che si dice abbia in pugno la direzione dell’M5 e
dell’M6?-
-Proprio
lui…-
-Assurdo-
-Non
quanto suo figlio. Voglio
dire, per essere uno fresco di candidatura, me lo aspettavo un
po’ più in tiro-
ammise il pasticcere tornando al bancone a lavare le tazze...
-Che
intendi?- chiese Merlino
curioso sgranocchiando un biscotto. Era raro che Gwaine avessero
pettegolezzi
che potessero essere ritenuti davvero tali.
-Uhm…
cravatta larga, camicia
sbottonata, capelli spettinati… ah, e la giacca del completo
piena di peli
bianchi. Lo sai, per un attimo mi ha ricordato quell’orrendo
tappeto di
pelliccia che tenete in negozio- ridacchiò, parecchio
divertito.
A
Merlino, invece, iniziarono a
venire i sudori freddi.
-Per
caso ti è parso anche
incredibilmente asino e pieno di sé?- chiese preoccupato.
-E’
un politico Merls, quelli
sono sempre asini e pieni di sé- assicurò
l’amico glassando dei muffins.
Il
seme dei brutti
presentimenti iniziò a sbocciare ad una velocità
spaventosa.
-
Pendragon?-
L’amico
annuì.
-Politico?-
ripetè preoccupato
Gwaine
annuì di nuovo.
-Cazzo.-
-Merlino,
linguaggio!-
-Scusa.
Devo andare. Ci vediamo
stasera.- assicurò il moro prima di afferrare la giacca e
uscire di gran fretta
dal locale.
-Ma
hai lasciato indietro i
miei Cookyes alle mandorle!- gli urlò dietro il pasticciere.
Il
che era un valido quanto
assurdo modo per dire che c’era qualcosa che
l’amico non gli diceva e che lui
voleva sapere.
-Vabbè,
te li metto via per
stasera!- lo informò ancora, mentre l’altro era
ormai dall’altra parte della
strada.
Il
che era un altro valido
quanto assurdo modo per dire che tanto, prima o poi,
l’avrebbe fatto parlare.
§
§ § § O § § §
§
Andiamo,
è totalmente assurdo! Non può essere lui.
Deve essere una coincidenza.
Per
forza. Deve essere così.
-Merlino,
sei tornato presto-
osservò una delle inserviente vedendolo rientrare in gran
fretta.
-Si,
uhm, non avevo
particolarmente fame- mentì il ragazzo.
-Oh,
capisco. Ti senti male?-
chiese preoccupata.
-N…no
no, non preoccuparti.
Devo solo controllare una cosa…- sorrise infilandosi veloce
nel laboratorio
-Oh,
Merlino. Giusto in tempo.
Alice ti vuole nel suo studio- lo informò distratta Vivian mentre rifiniva una veletta.
Oh
cavolo!
Stai
calmo. Vorrà discutere delle nuove stoffe da
acquistare.
-Merlino-
lo accolse seria Alice
–vorrei discutere con te a proposito del signor Pendragon-
-Aehm,
chi?-
-Il
giovane che è stato qui
oggi verso le dieci. Alto, capelli biondi, occhi oscenamente
azzurri…-
Merlino ebbe per un attimo un tremendo senso di deja vu.
Oh,
fantastico! Quell’asino parlamentare deve
essersi davvero lamentato con la direzione.
-Non
so cosa le abbia detto, ma
io non ho fatto nulla. Cioè, nemmeno sapevo che fosse un
futuro parlamentare,
anche se questo non c’entra, voglio dire, capisco alla
perfezione la regola de “Il cliente
ha sempre ragione”, ma chiunque
dovrebbe avere il buonsenso di non sdraiarsi all’entrata di
un negozio, giusto?
Giusto?! A meno che non ci sia
qualche legge a me sconosciuta che lo concede ai politici, cosa che non
credo,
no? No?! E comunque…-
-Merlino,
perdonami, non so
proprio di cosa tu stia parlando.- ammise leggermente confusa la
dirigente interrompendo il suo sproloquiare.
Povero
ragazzo, forse dovrei concedergli più
giorni di riposo… pensò
preoccupata.
-Non…non
doveva parlarmi del
signor Pendragon?- chiese incerto il sarto.
-Si.
La signorina Morgana ha
richiesto se possibile un completo maschile da cerimonia coordinato con
il suo
abito, così ho pensato che per una volta potresti
approfittarne e avere l’occasione
di disegnare non uno, ma ben due abiti.-
-Approfittarne?-
ripetè
confuso.
-Certo
caro. Io sono così
occupata con gli abiti del matrimoni dell’anno che,
per quanto mi
dispiaccia, non ho tempo per un altro abito.- ammise Alice -Voglio
dire, non
accade tutto i giorni che la famiglia reale si allarghi, ti pare?-
-Sta
dicendo che lascia a me il
compito di creare gli abiti?-
-Ovviamente dovranno
essere assolutamente perfetti. Non accetterò una il minimo errore. La famiglia Pendragon è nostra cliente da anni.-
-Ma
io…ma lei… è sicura di
volerli affidare a me?-
-Affidare…
che ottimo verbo hai scelto. Caro, sono più di trent’anni che
faccio questo mestiere. Credi che
non sappia riconoscere una buona mano, quando la vedo? Quei bozzetti
che ti ho
visto fare qualche giorno fa per la signorina Smith mi hanno
definitivamente convinto.-
-Erano
solo degli scarabocchi…-
confesso Merlino sempre più confuso.
-Posso capire le tue preoccupazioni, ma ti prego di pensarci bene.- lo interruppe la dirigente intenerita -Mettiamola così, se il risultato sarà
più che impeccabile
potrei anche decidere di farti lasciare il laboratorio a favore di una
promettente carriera.Dopotutto, non eri tu quello che desiderava
diventare uno stilista?-
Merlino
annuii semplicemente,
troppo stupito dalla piega che aveva preso la conversazione.
-Accetti
quindi?-
Merlino
fece nuovamente
dondolare la testa.
-Oh,
bene caro. Il signor
Pendragon sarà qui domani per prendere le misure e approvare
i bozzetti- lo
informò allegra la direttrice.
Merlino,
perso in sogni di un
futuro radioso, probabilmente nemmeno la sentì.
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Sono
tornata ^-^ Allora, che ne dite? Povero Merlino, tra tutti doveva
proprio beccarsi un asino parlamentare? XD Piccola parentesi a questo
proposito: in realtà in Inghilterra si può essere
nominati parlamentari già dai 18 anni (prima era dai 21) se
ovviamente si è inglesi (o irlandesi). Quello della mezza
età e della modifica della lagge è inventato di
sana pianta (anche perchè gli inglesi non hanno una vera e
propria costituzione come noi), ma rendeva le cose un po'
più interessanti. Chiedo perdono (dopo questo
verrò cacciata via alla fronteria con l'Inghilterra in un
batter d'occhio... il che è un peccato perchè non
sono mai stata in Inghilterra >< Fatemi sapere cosa ne
pensate e se avete dei suggerimenti ;) Al prossimo capitolo, kiss ;-*