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Autore: 8Sapphire8    29/07/2016    1 recensioni
ATTENZIONE SPOILER: Tale fic è ambientata Dopo gli avvenimenti accaduti durante la serie Darkside of dimension.
Passò un anno durante quella battaglia, la vita andava avanti per lo studente Yugi Muto, molte erano le scelte da fare durante il corso della sua vita, eppure c’era ancora indecisione, dopo quanto accaduto non si sentiva in se il titolo di campione di Duel Monster. Eppure Yugi e i suoi compagni avrebbero fatto nuove conoscenze, una nuova studentessa trasferita nella loro città con un segreto celato, strani individui sospetti aggirarsi per la città, uno di questi sembra essere interessato proprio a Yugi come vessillo del faraone o di Aigami e del suo cubo antico. Chi sono queste persone? Perché cercano Yugi e i suoi amici? Che abbiano a che fare con l’antico popolo egiziano ancora una volta?
Genere: Avventura, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yuri | Personaggi: Joey Wheeler/Jounouchi Kazuya, Nuovo personaggio, Seto Kaiba, Yuugi Mouto
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 1: Il sogno premonitore

Era sempre un trauma doversi alzare così presto la mattina, la settimana era ricominciata e il lunedì si era fatta traumatico come sempre. Il giovane campione, Yugi Muto, giaceva ancora assonnato sotto le coperte, il pigiama azzurro indosso con la parte di sopra aperta dove si poteva intravedere tranquillamente una canottiera aderente bianca. Di viso in giù il giovane era ancora nel mondo dei sogni, eppure di recente aveva fatto degli strani sogni che raccontava spesso ai compagni Tea, Joey, Bakura e Tristan. Era seduto in una spiaggia al chiaro di luna, dall'oscurità della notte la sabbia gli sembrava nera come la pece, lo stesso mare era tinto di un blu scuro intenso che rifletteva le stelle. Tutto era cosi armonico, silenzioso e con solo il rumore delle onde a echeggiare come melodia, finché una figura incappucciata non si avvicinava a lui, silente senza emettere il minimo suono se non quello dei suoi passi contro la soffice sabbia.
Doveva trattarsi di un uomo alto, la barba nera che si intravedeva da sotto il cappuccio, indossava un poncho di lino fin sotto le ginocchia, un cappuccio collegato con una mantella sopra il poncho a coprirgli occhi, naso e bocca. La mantella e cappuccio erano di un color rosso acceso con rifiniture ai bordi marroni, sotto al poncho le gambe ricoperte da fasciature grezze e consumate gli davano un aria cosi mummifica, perfino le braccia erano circondate dalle medesime fasciature, metteva i brividi a vederlo silenzioso e fisso sul mare. Solo dopo qualche minuto l’uomo ripeteva incessantemente le stesse parole, parole che facevano accapponare la pelle perfino al campione, più le ripeteva e più la sua voce si faceva alta, fremeva, un vento insolito sferzare e il mare agitarsi di colpo, finché l’uomo non si voltò verso di lui e ne bocca ne occhi si notarono, oscurati dal cappuccio, puntandolo con l’indice.

 
<< Presto sorgerà, il dio dell’oltretomba sorgerà, i suoi emissari circonderanno la tua città e la bestia demoniaca ritornerà >>
 
Ma come tutte le volte che capitava la sveglia delle sei suonava incessante, irrompendo nei suoi sogni, facendolo balzare di paura dal rumore stridente, il fiato farsi corto e la pelle umida dal sudore, stordito dal sonno e dal continuo sogno ripetitore finché non realizzò di essere nella vita reale, non smetteva mai di ringraziare che quello fosse solamente un sogno…un sogno piuttosto strano. Il giovane Yugi si sedette stanco sul limite del letto, passandosi le mani sul viso per riprendersi, le ciocche dorate davanti ricadergli sulle guance, non era mai stato così in soggezione se non con il regno delle ombre, non capiva nemmeno chi fosse quell'uomo dalla pelle cadaverica, gli sembrava uno di quei psicopatici che si incontravano nei film dell’orrore.
<< Dovrò smetterla di bere succo d’uva la notte >>
Ironizzò tra se e se finché non sentì bussare alla porta, sentendo sua madre dirgli di sbrigarsi se non voleva fare tardi a scuola, sbadigliando rispose assonnato che si stava preparando, in tutta calma prese il cambio e si diresse verso la doccia dove ci rimase per una ventina di minuti. Nemmeno l’acqua a scrosciare sul suo corpo lo smuovevano da quelle parole, gli occhi porpora fissi su un punto impreciso della doccia, il braccio e gomito appoggiati contro la parete della doccia, assorto dal suo significato, chissà che cosa intendeva dire con dio dell’oltretomba, per on parlare di emissari in città e una bestia pericolosa, no, non aveva alcun senso per ora.
<< Eppure nulla avviene per puro caso...altro me…se tu fossi ancora tra noi sapresti il suo significato >>
Fortunatamente andare a scuola riusciva a distoglierlo dai suoi pensieri, soprattutto se doveva incontrarsi con la sua cara amica Tea, l’unica ragazza che faceva tutt'ora battere il cuore al giovane Yugi, cosi intelligente e comprensiva, allegra in tutto e per tutto e quest’anno era deciso più che mai, prima della fine del loro quarto anno, a dichiarare i suoi sentimenti per lei. Ma anche in questo il ragazzo aveva difficoltà, erano molto più in legame eppure qualcosa non riusciva a smuoverlo come doveva, forse era la sua timidezza rimasta sebbene era cambiato con il tempo, più serio e più pacato non che coraggioso ma con lei il coraggio svaniva. Mangiando al volo una ciotola di riso, Tamagoyaki e del Tsukemono alla prugna, il ragazzo si mise in spalla lo zaino salutando con allegria la madre, il nonno puliva come sempre fuori dal negozio di giochi. Il giovane Yugi lo salutò con affetto finché non venne placato proprio dal caro anziano con in mano la propria scopa.
<< Nonno io sto andando ci vediamo più tardi! >>
<< Ohi Yugi! Aspetta un momento ragazzo mio prima che vai a scuola ho bisogno di chiederti una cosa, verrai a casa per cena? >>
<< Uh? Non saprei nonno forse uscirò con i miei compagni, perché me lo chiedi? >>
<< Be ecco…ultimamente girano voci che accadono cose strane di notte, ragazzi a cui capitano incidenti e addirittura tre morti in quattro settimane, alcuni pensano che si tratti di una banda di teppisti o della Yakuza, cerca di stare attento e non fidarti mai di persone sospette chiaro? >>

Yugi non poté che sorridere, come sempre il nonno si preoccupava troppo e infondo non aveva più cinque anni ne era più quel ragazzino timoroso di un tempo e poi con ragazzi alla pari di Joey e Tristan chi si sarebbe avvicinato? A pensarci bene perfino tea era temibile se provocata, non aveva di che temere ma cercò di consolarlo per non fargli avere preoccupazioni, salutandolo con la mano destra e mostrando un sorriso determinante.
<< Non preoccuparti farò attenzione, cerca di non stare in ansia e pensa alla mamma va bene? Piuttosto sei tu quello che deve fare attenzione, dopotutto non sei più agile come un tempo! >>
<< Cosa? Aaaah! Voi giovani sempre a criticare le nostre ossa stanche eh? Forza ora vai o farai tardi a scuola! >>

Dopo la faccia stizzita da parte del vecchio e un sospirò di resa Yugi ridacchiò finché l’anziano non mutò il suo broncio in un sorriso sereno, salutando cosi il nipote che si incamminò per le strade, oltrepassando un semaforo e mischiandosi tra la gente, si era quasi dimenticato del sogno di stamattina eppure la notizia del nonno gli aveva dato dei sospetti, poteva comunque essere una coincidenza alle parole sentite in sogno. In Giappone capitavano spesso incidenti o omicidi normali, purtroppo il bullismo e vandalismo erano all'ordine del giorno e lui, infondo, ne sapeva qualcosa tristemente ma prima che potesse ricordare i tempi bui in cui veniva sbeffeggiato e bulizzato una voce femminile richiamò la sua attenzione.
<< Hey Yugi! >>
Una voce inconfondibile e soave alle sue orecchie, quando si voltò poté notare Tea Gardner scendere delle scalinate alla sinistra del campione, sempre sprizzante di allegria con la sua divisa scolastica, la giacca rosa a mostrare bene il suo corpo come la gonna a pieghe, i capelli castani ben ordinati corti e gli inconfondibili occhi celesti, vederla ogni mattina non faceva altro che riempirlo di gioia. La giovane avvicinandosi non diede un piccolo colpo di anca sul suo fianco, ridendosela tranquilla e chiedendogli se era pronto a cominciare la giornata, ovviamente il giovane annui sereno e come ogni mattina si incamminarono assieme verso la scuola. Parlarono per qualche minuto che sembrò non avere fine, Tea informò Yugi del suo lavoro come ballerina di pub e cameriera, andava a gonfie vele soprattutto con il guadagno cosi che sarebbero stati pronti per la prossima vacanza sul lungo mare verso l’estate!
Parlavano anche di che cosa ci si poteva aspettare da quest’anno e dei progetti futuri, il giovane Yugi abbassò appena il viso con un sorriso triste, come voleva avere la stessa determinazione e nessun dubbio come lei, la ragazza però sembrò accorgersene e preoccupata non ci volle molte che chiese del suo turbamento.

<< Qualcosa non va? Hai paura che quest’anno avrai delle materie sotto o forse è il test che faranno d’ipotesi per il nostro futuro? Di sicuro non sarai da meno per persone come Joey e Tristan! >>
<< Ho no, no non è per quello e che...Tea...ti è mai capitato di avere molte scelte di vita ma di essere indeciso su quale scegliere? >>
<< Ma naturalmente Yugi! E qualcosa di normale, sei ancora indeciso sulla tua carriera futura? Mettiamola sull'ambito di preferenza: Cosa desideri diventare al mondo? >>
<< Mmh…fammi pensare…dall'ultimo scontro avuto con Seto e Aigami desidero creare…un gioco tutto mio, ti sembrerà assurdo ma anche se sono il campione in carica ho sempre voluto creare qualcosa con le mie mani! Un gioco che possa rendere tutti felici e uniti! Un gioco che possa divertire e scaldare i cuori, un gioco dove puoi essere bravo se ti ci metti di vero impegni divertendoti! >>

Un desiderio così non si erano mai visti e Tea rimase colpita dalla risposta, nonostante il suo titolo Yugi avrebbe potuto abbandonare i duelli per concentrarsi su qualcosa che avrebbe potuto rendere felici le persone, divertirle proprio come accadeva con il Duel Monster, la ragazza non poté fare a meno di sorridere ammirata, aveva sempre apprezzato i sogni e le speranze dell’amico e sperava con tutto il cuore che un giorno potesse realizzarsi, tuttavia il sacrificio doveva farsi e poteva compromettere il titolo di giocatore di carte. Vedendola sorridere Yugi la fissò confuso, chiedendole a cosa stesse pensando lei questa volta, la ragazza riprendendosi ammise con dolcezza che sentire del suo sogno l’avevano motivata ad andare avanti ma soprattutto…
<< Yugi non smettere mai di credere in quel sogno! Sono sicura che con il tempo il tuo desiderio si avvererà! >>
Parole apprezzate dal campione che lo resero di guance rosse, la castana notandolo lo stuzzicò amichevole chiedendogli se non l’avesse imbarazzato più del dovuto, Yugi ovviamente negò il tutto agitandosi appena, i due si fissarono per qualche secondo finché entrambi non risero insieme. Giunsero vicino ad un semaforo farsi di luce gialla, una ragazza era davanti a loro con la testa china mentre si guardava attorno guardinga e la valigetta in pelle nera tenuta tra le mani con un portachiavi di un coniglio attaccato al manico, la ragazza aveva la stessa divisa di tea ma era molto più bassa, di altezza simile a quella di Yugi, sembrò cosi pensierosa di non accorgersi del semaforo rosso scattato per i pedoni e con il rischio di essere travolta. Yugi e Tea invece lo notarono eccome, vedendola oltrepassare con il piede la chiamarono ma non sembrò sentirli, un auto a tutta corsa stava proprio per prenderla e con i riflessi pronti sia tea che Yugi, guardandosi complici, corsero verso la ragazza afferrandola ognuna per un braccio tirandola indietro verso il marciapiede. L’impatto fu tale da far cadere all'indietro tutti e tre, la macchina sgommare e il conducente imprecare contro di loro, alcuni passanti preoccupati chiesero se stessero bene e fortunatamente tea calmò la situazione, rassicurandoli. Yugi sospirò di sollievo per il pericolo passato e si chinò verso la ragazza, comportandosi in maniera gentile, volgendo lo sguardo su di lei, avvicinandole la mano per aiutarla a rialzarsi.
<< C’è mancato poco, devi fare attenzione o rischiavi di essere investita, vieni ti do una mano io! >>
Vedendola meglio la ragazza era per davvero una loro coetanea, riconoscendo da vicino la divisa della loro scuola ma ciò che notò fu l’aspetto fisico diverso dalla normale etnia giapponese.
La giovane aveva i capelli color rame lunghi fino alla schiena con ciocche ondulate fino alle punte, il viso tondo dove si potevano notare le guance paffute, anche il corpo era leggermente robusto, specie su cosce, fianchi e braccia, forse praticava un qualche sport, gli occhi erano grandi quanto quelli di Tea solo che i suoi erano di color nocciola, le labbra larghe e di colorito roseo più scuro, la pelle invece aveva un colorito rosato più chiaro, insomma davvero un aspetto del tutto diverso dai canoni giapponesi.
Per un attimo la ragazza era ancora sconvolta su cosa aveva rischiato, prendendo a mano di Yugi alzandosi da terra, la reazione fu poi inaspettata poiché la ragazza, unendo le mani a preghiera e chinandosi non chiese umilmente scusa ai due studenti, dando la sensazione che quella ragazza fosse cordiale e sbadata.

<< S-scusatemi davvero non volevo farvi rischiare così tanto! S-spero non vi siete fatti male, per me è la terza volta che faccio questa strada e ho ancora difficoltà a muovermi! Poi…poi ho avuto come la sensazione che qualcuno mi spiasse ma era solo una mia impressione! >>
<< Non ti devi preoccupare, io e Yugi ci siamo spaventati così tanto per te ma l’importante e che nessuno di noi si è fatto male, ora che noto però hai la divisa della nostra scuola! Sei forse una nuova studente? >>
<< Wah! Ora che noto si abbiamo la stessa divisa! Ho cominciato solo oggi perché mi sono trasferita da una settimana circa, tra compilare documenti scolastici, capire come muoversi ho iniziato dopo, a-avrei potuto iniziare ieri però m-mi sono svegliata tardi e… >>

Yugi e Tea non potevano fare a meno di guardarsi tra loro, come sospettavano era una ragazza goffa e ritardataria ma gentile tutto sommato, la castana poi provava una certa tenerezza nei suoi riguardi e Yugi poteva capire benissimo cosa si provava a essere smarriti in una città che non si conosceva! In quel momento a Yugi venne in mente un idea, mancava poco al raggiungimento dell’edificio e nel frattempo avrebbero potuto far strada alla nuova alunna.
<< Potresti fare la strada con noi oggi, anche alla fine delle lezioni cosi che non avrai più alcun problema! >>
<< Concordo con Yugi! Potremmo mostrarti anche l’interno se ci sarà il tempo, non tutti riescono ad abituarsi subito ad un nuovo ambiente scolastico e come capoclasse sarà un mio compito aiutarti! >>

I due non sapevano perché ma la ragazza sembrò impressionata e sorpresa di tanta gentilezza, forse non abituata a riceverla cosi fin da subito ma da quei occhioni nocciola, farsi luminosi, si notava l’entusiasmo, chinandosi più volte e così velocemente che credevano che il suo busto si staccasse dal corpo.
<< Grazie! Grazie davvero! Non so proprio come ringraziarvi! >
Yugi con gentilezza gli chiese semplicemente di smettere con la sua agitazione, preoccupato, mentre tea ridacchiava ancora intenerita mentre la nuova alunna, con le guance rosse dall'imbarazzo non rise allegra seguendo a ruota i due nuovi compagni, tuttavia una frase aveva lasciato perplesso il campione, vedendo le due ragazze cominciare a parlare tra di loro. La nuova alunna aveva detto di avvertire la sensazione di essere seguita da qualcuno, una cosa strana visto che c’erano pochi passanti ma nessuno di altamente sospettoso, forse lo aveva immaginato o forse era la disattenzione, doveva smetterla di pensare ad ogni cosa strana che capitava intorno a lui, potevano essere solo banali coincidenze o fatti irreali, almeno cosi credeva lui.
Sopra un palazzo di fronte alla strada percorsa da loro una figura con un mantello e cappuccio blu scuro li osservava attentamente, messa di schiena e con il cappuccio alzato era difficile distinguerne la persona, era riconoscibile solo la pelle olivastra e un bracciale dorato con i simboli della dea Iside scolpiti sopra, nella mano destra sembrò tenere in mano una collana e fu visibile solo la catenella dorata che pendeva dalle dita, la sua voce sussurrata parlava fra se e se mentre osservava la figura dei tre studenti con un certo interesse.

<< Allo scoccare della mezzanotte di oggi le bestie compariranno…spero che sarai pronto a tutto Yugi Muto >>



N.D : Come primo capitolo ci sono stati dei se e dei ma,ancora non è chiara la vicenda ma poco a poco tutto vi sarà chiaro! Come avrete notato sarà il continuo del celebre film uscito in Giappone della saga, ancora una volta Yugi e stato coinvolto in qualcosa più grande di lui,lo stesos i suoi compagni come anche la nuova alunna conosciuta solamente ora.
Spero che questo capitolo vi possa piacere, chieod venia in caso di errori ortografici o di altro genere,pronta a modificare se necessario! Al prossimo capitolo,come si crede nel cuore delle carte credete nel cuore di questa fic! xD
   
 
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