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Autore: Overfire    29/07/2016    0 recensioni
Vedo il fuoco azzurro che arde potente nel suo petto. Lui mi ha stregata, mi ha rubato il cuore.
Salve ! Mi chiamo Overfire ! E questo è uno sproloquio scritto alle due di notte ^^ !
Spero che vi piaccia !
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vedo il fuoco azzurro che arde potente nel suo petto. Lui mi ha stregata, mi ha rubato il cuore. Non so il suo nome, non ancora, mi limito a guardarlo da lontano. Ha i capelli neri e gli occhi di uno strano rosso sangue. Sembra un demone, ma non lo è. È silenzioso, quasi sempre solo, non ha amici. Povero, vorrei tanto aiutarlo, ma non posso. Non mi è concesso avvicinarmi alle persone di cui mi innamoro. Mio padre dice che ho la scintilla facile e che dovrei smettere di osservarli. Io non riesco a smettere. Se lo facessi, mi sentirei debole, demoralizzata e privata di una parte del mio essere, non sarei io. Sento che lui è differente dagli altri. Ha qualcosa che mi attrae. Oggi lo seguirò in giro per la cittá ! Sará divertente. Cammino avvolta dal mio mantello nero. Sebbene faccia molto caldo, io non lo sento. Non sento nemmeno il gelo, la neve che mi sfiora d'inverno, per me è come sabbia che cade dal cielo. Non ha calore. Non ha frescura. Lui sale sulla metropolitana, io sono seduta nel vagone successivo. Non può vedermi. Mi batte forte il cuore quando riesco a stare cosí vicina. Sento sempre un fiume di emozioni quando gli sono intorno. È come una tempesta nel mio cuore. Vorrei tanto farmi avanti. Scende con passo lento ed apatico. Pagherei oro per capire questa sua accidia cosí radicata. Lo seguo ovunque. In un negozio di video giochi, al parco, al cinema, riesce a stare in molti posti in cosí poco tempo. Lo adoro. Mi sento come un'ape attratta dal nettare di un fiore. Un fiore di fiamme azzurre. Lui poi mi porta in un posto nuovo. In tutti i mesi in cui l'ho seguito non è mai venuto qui. Siamo in un cimitero. "Mamma, perchè mi hai lasciato solo con John ? Perchè non mi hai portato con te ?" mormora in ginocchio su una lapide bianca. John è il suo padrino, quando guardo attraverso la finestra, lo vedo sempre sgridare Lui. Il mio cuore piange per Lui, mentre la fiamma azzurra nel suo petto si affievolisce e vacilla. Perchè cosí presto ? Perchè adesso ? Ora ? Ora che avevo trovato un briciolo di coraggio e volevo infrangere il mio tabú ! Mi calo ancora di piú il cappuccio sugli occhi, presa dallo sconcerto. Provo un'irrefrenabile voglia di baciarlo, ma non voglio che accada qui. Con i sudori freddi sul collo, aspetto che vada a casa, resistendo contro questo mio ancestrale desiderio, questa mia, mortale tentazione. Lui si stende sul letto della sua camera. I suoi occhi sono ancora rossi e gonfi e le lacrime fanno capolino di nuovo. È il momento giusto. Entro dalla finestra, ricevendo uno sguardo sorpreso. Purtroppo adesso non può tornare indietro. Lo stadio è cosí avanzato, che riesce persino a vedermi. Mi vede ! Sono sia felice, che mortalmente triste. Ora che mi ha vista, conosco il suo nome. Mi chino sul suo viso, la mia lama curva, scintilla alla luce della luna. Non mi serve realmente. È solo per fare scena. "Ti amo Edward" pronuncio, e lo bacio. È un bacio freddo ed oscuro. Uno di quelli in cui ti ci perdi. Ogni bacio che ho dato, ha avuto un effetto diverso su di me. Edward chiude gli occhi, e la fiamma nel suo petto, si spegne, per sempre. Mi innamoro di tante persone, voglio baciarle, ma loro muoiono. È la mia punizione per essere la figlia di Satana. Chiunque io baci, perde anima e vita. Io sono la Morte, e mi innamoro delle mie vittime.
  
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