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Autore: AnnabethJackson22    29/07/2016    2 recensioni
Percy e Annabeth riescono finalmente ad uscire dal tartaro.
Annabeth, però, è gravemente ferita e solo una persona, o meglio, una divinità può guarirla: Gea.
Percy riuscirà a rinunciare alla persona che ama, per salvare l'umanità? O Sacrificherà il mondo per i suoi amici, come preannunciato da Atena?
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Gea, I sette della Profezia, Percy Jackson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dal capitolo precedente

 

 

Due urla.

 

Hazel? 

 

Leo?

 

Stavano sognando? o li avevano davvero trovati?

 

Le domande scorrevano impetuose, come  le emozioni che li assalivano. Quando il buio li avvolse.

 

 

 

 

Ce l’avevano fatta.

In qualche modo Leo ed Hazel erano riusciti a tirarli fuori.

Erano riusciti a sopravvivere.

Lanciò una lunga occhiata ad Annabeth seduta sul prato accanto a lui. In qualche modo, erano ancora insieme.

Si guardò intorno, gli occhi semiaperti non erano più abituati alla luce del sole.

Una folata di aria fresca gli riempì l’animo di ottimismo. Avevano superato questo, avrebbero superato tutto.

Sarebbero riusciti a vincere. Si sarebbero riappacificati con i Romani.

Avrebbe 
potuto frequentare il college di Nuova Roma, con Annabeth.

Un sospiro stanco di quest’ultima lo distolse dai suoi pensieri, lui non poté fare a meno di guardarla.

Così bella, nonostante tutto quello che avevano passato, era lì. Tra le sue braccia.

I ragazzi li stavano aggiornando sulle ultime novità, beh… si erano persi parecchie cose. 

Per fortuna non chiesero a loro di raccontare quello che avevano passato.

 Non ne avrebbero avuto la forza. Non adesso, anche se Percy dubitava che l’avrebbero mai avuta.

Quando Jason ebbe finito di raccontare, un attimo di silenzio imbarazzante cadde tra di loro.

-Sapevo che ce l’avreste fatta. Sono così felice.- Disse Piper con ancora le lacrime agli occhi. 

Non appena aveva visto Annabeth, l’aveva stritolata in un mega abbraccio con lacrime di gioia che 

scorrevano da entrambe le parti.

A loro si era unita con stupore di tutti, Reyna. Decisa ad aiutarli nell’impresa. 

Ed ora si godevano quel piccolo momento di felicità. Tutti insieme, festeggiando quell’importante  

vittoria che avevano appena ottenuto.

Frank e Leo litigavano, come al solito, per un nonsoquale scherzo ai danni di Frank. 

A quanto 
pareva, centrava un pesce palla.

Piper e Jason, avevano appena iniziato una battaglia di palline al formaggio, Nico e Hazel 

chiacchieravano su qualche scoperta della ragazza.

Lui era assorto nei suoi pensieri, mordicchiando un dolcetto blu.

Sentì Annabeth farsi più pesante tra le sue braccia. 

-Ragazzi, scusatemi, ma vorrei andare a riposare un po’ in cabina.- Disse lei flebilmente.

Reyna le lanciò uno sguardo preoccupato a cui si limitò a rispondere con un sorriso stanco.

I semidei la guardarono nei sottecchi, come se avessero paura che l’avessero guardata più a lungo, si sarebbe sgretolata in polvere.

Si alzò, e si allontanò un po’ dagli altri con lei.

-Hei, sicura di stare bene?-

Non glielo aveva detto, ma era evidente che quella ferita lo 
preoccupasse,

nonostante avessero appurato che era solo una ferita superficiale.

-Sono solo molto stanca.- Disse con un filo di voce.

-Sicura che non vuoi che venga con te?- Disse, titubante a lasciarla da sola.

-No, davvero Testa d’alghe, ho solo bisogno di un letto e di dormire.- Il suo nomignolo lo rassicurò un po'.

La baciò dolcemente e fece per andarsene.

-E Perce…- Si girò a guardarla. -Io…- 


Fu esattamente quello il momento in cui tutto cominciò ad andare storto.

(N.d.A in questo passaggio avviene il cambio dal POV di Percy a quello di Annabeth.)



Un dolore tremendo le attraversò il fianco, fu come essere colpita da migliaia di coltelli infuocati. 


Boccheggiò in cerca di aria, e a malapena sentì Percy gridare il suo nome. 


La sua vista si fece appannata, vide i suoi amici accorrere sgomenti. 

 

Il mondo iniziò a girare e le sue gambe cedettero. 

 

Non cadde a terra, ma tra le braccia di Percy.

 

Il suo profumo di mare fu l’ultima cosa che sentì.

 

“Riposa piccola semidea. Questo non è neanche l’inizio.”

 

E lei sprofondò nel buio.


_._._._.-._._.-._.-._.-._.Nota della sclerautrice_-.-_.-._.-._.-._.-._.-._.-.

Uhm...
Fooorse, ma dico forse... ho fatto un po' di ritardo nell'aggiornamento ^-^""""""""""
Ho pensato tante volte di scrivere un nuovo capitolo. Ma sinceramente, mi vergogno dello schifo che è questa storia.
Forse aggiornerò, la continuerò chi lo sa. 
Mentre io mi deprimo, voi potreste dirmi cosa ne pensate. Dovrei chiuderla per sempre? 
Fatemi sapere.
Spero che non vi abbia fatto troppo schifo.
Annie :c

  
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