Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    01/08/2016    5 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pokemon XY Reload
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
----------
 
 
Capitolo 2 - L'inizio di un nuovo viaggio
 
 
La città di Borgo Bozzetto, una piccola città nella zona sud-est di Kalos. Un luogo tranquillo, ameno e allo stesso tempo affascinante, nella cui architettura si vedeva comunque il senso dell'arte edell'eleganza che molte persone associavano già, non a torto, al continente di Kalos. Da qui erano partiti molti allenatori che, ognuno a modo suo, aveva cercato di lasciare scritto il proprio nome nella storia della regione... e, ad insaputa di molti, anche la città dove ora viveva una persona che a suo tempo era stata una celebrità nel mondo dello sport nazionale, la Formula Rhyhorn.
 
In una casa dall'ampio giardino, che certo sarebbe passata più o meno inosservata a molti, una giovane donna che si stava avvicinando ai quarant'anni, ma che ancora aveva un aspetto fresco e giovanile, stava innaffiando le piante del suo giardino, intonando tra sè un motivetto mentre passeggiava qua e là. Aveva la pelle abbronzata, con i capelli castani tagliati corti e un po' spettinati, e un ricciolo biondo che spiccava sulla sua fronte, mentre i suoi occhi erano di un blu penetrante. Il suo abbigliamento era alquanto semplice, consistendo in una maglietta nera a maniche corte e un paio di ampi pantaloni lunghi con scarpe rosse - un abbigliamento che si addiceva ad una persona che non si faceva problemi a sporcarsi, e certo una che non badava troppo alla forma. Certo, a guardarla così, a fare le sue faccende domestiche come una persona qualsiasi, era difficile ipotizzare chi fosse veramente...
 
Quella donna dall'aspetto così giovanile ed affascinante era in realtà la signora Primula Gabena, campionessa di formula Rhyhorn da molti considerata imbattibile, e che dopo una carriera di successi travolgenti, con grande sorpresa di tutti, si era ritirata a vita privata, come una qualsiasi casalinga. Questo era avvenuto circa quindici anni prima... e dopo quell'inaspettato evento, nessuno aveva più sentito parlare di lei. Voci di corridoio dicevano che aveva avuto una figlia e si era trasferita in una piccola città del continente di Kanto, in modo da evitare le macchine da presa e i flash dei paparazzi... ma in quel momento, eccola lì a tendere al suo giardino, con l'aria di non avere alcuna preoccupazione.
 
Un Rhyhorn dall'aspetto un po' vissuto, ma che un tempo doveva essere stato un animale robusto e possente, si avvicinò a Primula dopo che quest'ultima ebbe finito di annaffiare alcuni arbusti di oleandro, e la donna lo accarezzò sulla testa, contenta di vedere che nonostante il tempo trascorso, il rapporto tra lei e il suo Pokemon preferito era rimasto lo stesso. "Ciao, Rhyno. Vedo che oggi stai molto bene... sei anche tu eccitato perchè Serena è appena tornata dal suo viaggio?" chiese Primula. Il rinoceronte dalla pelle di pietra fece un grugnito come per dire di sì, e la sua allenatrice annuì e continuò ad accarezzarlo. "Già... lo sono anch'io. Sono orgogliosa di mia figlia, anche se a volte penso che dovrebbe essere un po' più decisa in quello che fa."
 
Rhyhorn grugnì di nuovo ed inclinò la testa da un lato come se volesse chiedere una spiegazione, che Primula gli fornì poco dopo. "Il problema di Serena, secondo me... è che non è mai sicura di quello che vuole fare. Parte con molto entusiasmo, questo è vero, ma per un motivo o per l'altro, tende a perdere interesse e abbandonare. Posso capire che sta ancora pensando a quello che vuole fare, ma dovrebbe essere un po' più assidua nel perseguire le sue passioni."
 
"Rhy..." grugnì il Pokemon rinoceronte, comprendendo quello che la sua allenatrice e cavallerizza voleva dire. 
 
"Forse avrei dovuto anch'io essere un po' più assidua e spronarla a cercare più attivamente un suo interesse... ma c'è ancora tempo. Vedrò comunque di parlarne con Serena, quando tornerà." disse Primula. "Per adesso... beh, vediamo di mettere un po' a posto il giardino! Abbiamo un po' di lavoro da fare, prima che il sole tramonti!"
 
"Rhyhorn!" grugnì Rhyno, iniziando a setacciare il prato alla ricerca di erbacce da strappare. Si mise a brucare un po' di gramigna che cresceva vicino all'ingresso della casa, e Primula ridacchiò gentilmente tra sè, immaginando che il suo Pokemon avesse trovato il modo di unire il dovere al piacere, per poi ritornare ai suoi lavori.
 
Non passò molto tempo, comunque, prima che la giovane donna vedesse con la coda dell'occhio un gruppo di ragazzi che si avvicinava, con tutta l'aria di voler salutare - un trio di amici che Primula aveva visto spesso in quegli ultimi tempi aggirarsi assieme per le vie di Borgo Bozzetto. Il primo di loro era un ragazzone alto e chiaramente sovrappeso, con i capelli neri tagliati corti tranne che per un grosso ciuffo sopra la testa, gli occhi neri dall'espressione entusiasta e un po' ingenua, e un viso tondo che esprimeva amicizia e simpatia. Indossava una maglietta nera a maniche corte con l'immagine di un Vanillish disegnata sul torace, un paio di ampi pantaloni arancioni, e un paio di scarpe da ginnastica bianche e nere, con un orologio allacciato al polso sinistro. Primula lo riconobbe come Tierno, un ragazzo simpatico e alla mano che, nonostante i suoi problemi di peso, accarezzava il sogno di diventare un ballerino, e di costruire una squadra di Pokemon ballerini.
 
In mezzo al gruppo stava la più piccola del terzetto, ma di certo non la meno importante, una ragazzina piccola e scattante dalla pelle scura e dai capelli castani pettinati in maniera a dir poco fantasiosa, legati in quattro codini che si incurvavano in avanti, e con un grosso ciuffo sulla fronte. Indossava una maglietta rosa a maniche corte decorata con tre fiocchetti neri sul davanti, un paio di shorts blu e un paio di strani sandali rosa dal tocco alto che coprivano le dita dei piedi. Al polso destro portava uno strano braccialetto nero a forma di stella, e i suoi occhi verdi guizzavano da una parte all'altra, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. A guardarla così, dava l'impressione di un grillo saltellante che non riusciva mai a stare fermo... e in effetti, questa era probabimente la descrizione più adatta della piccola Shana!
 
Infine, a chiudere il gruppo c'era Trovato, un tipetto dall'aspetto un po' anonimo che faceva da elemento razionale del terzetto: basso e smilzo, con un casco di capelli arancioni tutt'attorno alla testa e gli occhi di un inusuale colore azzurro-grigio, indossava una camicetta verde con le maniche corte bianche e una Pokeball stilizzata disegnta all'altezza del cuore, un paio di jeans grigi e scarpe verdi dalla suola bianca. Era conosciuto per essere un tipo curioso e intelligente, che nutriva il sogno di viaggiare per Kalos per completare il Pokedex che un giorno avrebbe ricevuto.
 
I tre ragazzini, nessuno dei quali aveva ancora superato i dieci anni di età, si avvicinarono alla casa di Primula, salutando educatamente... e come probabilmente c'era da aspettarsi, fu la piccola Shana a farsi sentire per prima! "Buongiorno, signora Primula! Come va?" esclamò la bambina dalla pelle scura, quasi saltellando fino al cancello del giardino, e attirando l'attenzione di Rhyno. "Io e i miei amici passavamo di qui... e pensavamo che avrebbe gradito se ci fossimo fermati per salutarla!"
 
"Buongiorno, signora Primula..." disse Trovato con un cenno della testa, mentre Tierno si avvicinava facendo un sorriso e un segno di vittoria con le dita.
 
"Buongiorno!"
 
"Oh, buongiorno, ragazzi! Vi vedo molto entusiasti stamattina!" esclamò la ex-campionessa di Formula Rhyhorn. Il suo Pokemon si avvicinò al cancello di casa, ricevendo in cambio una carezza da Shana sulla punta del corno! "Fatemi indovinare... oggi è il giorno in cui ricevete il vostro primo Pokemon, giusto?"
 
"Sì, signora... e siamo tutti molto eccitati!" rispose Tierno. "Non vediamo l'ora di cominciare! Chissà quante avventure ci aspettano!"
 
Primula ridacchiò gentilmente - era sempre bello sentire quanto entusiasti fossero i ragazzi che si accingevano a scegliere i loro starter! "Non ne ho dubbi, ragazzi miei... finalmente potrete partire anche voi per questa grande avventura!" disse. "Allora.... adesso andrete a Rio Acquarello per incontrarvi con il professor Platan, vero? Beh... in tal caso, porgetegli tanti saluti anche da parte mia! E ditegli che è sempre il benvenuto, quando vorrà venire a Borgo Bozzetto... è quasi un anno ormai che non lo vedo!"
 
"Certamente, signora, non mancheremo." disse Trovato. "Il fatto è che ultimamente il professor Platan è sempre stato molto occupato. Gli studi gli portano via quasi tutta la giornata, e a quanto ho sentito dire, è molto vicino a scoprire qualcosa di veramente rivoluzionario riguardo l'evoluzione dei Pokemon."
 
Primula sbattè gli occhi, senza perdere il sorriso. Ecco, questa era una cosa che lei non sapeva. Immaginava che il luminare della ricerca sui Pokemon avesse i suoi impegni, ma che fosse sul punto di scoprire qualcosa di così rivoluzionario... questo le giungeva nuovo. "Davvero, Trovy? Beh... questo non lo immaginavo, ed è molto interessante." disse la donna, mettendosi a posto il ricciolino biondo che le ricadeva sulla fronte. "Ci sono tante cose ancora che dobbiamo scoprire dei Pokemon... e immagino che il professore abbia sempre un sacco di lavoro da fare."
 
"Già, a volte mi chiedo come faccia... è sempre indaffarato in questi ultimi tempi, eppure sembra che non gli dia fastidio! Io non riuscirei mai a restare seduta per tanto tempo in un laboratorio!" affermò Shana, suscitando un breve momento di divertimento da parte dei suoi due amici maschi.
 
"A dire la verità, Shana, io non credo che riusciresti comunque a stare ferma! Hehehee..." disse Tierno, arruffando un po' i selvaggi capelli di Shana con la sua mano enorme ma gentile. "Ma hai ragione, nemmeno io riuscirei a starmene là seduto quando so che là fuori c'è tutto un mondo che aspetta solo di essere esplorato... e tanti Pokemon con cui potrò realizzare il mio sogno! La Compagnia Danzante di Tierno e dei suoi Pokemon! Che ve ne pare come nome, eh, ragazzi?"
 
Il ragazzone sovrappeso fece due passi indietro... e, a dispetto della sua taglia, cominciò ad esibirsi in alcuni passi di breakdance, muovendo le gambe e le braccia come un ballerino provetto! Shana, Trovato e Primula restarono ad osservarlo ammirati, e Tierno completò il suo breve numero eseguendo una piroetta su sè stesso, e appoggiando un ginocchio per terra, mentre teneva un braccio teso davanti a sè, e uno esteso dietro di sè come se stesse presentando qualcuno ad un pubblico immaginario! "Check it out!" esclamò.        
 
La sua piccola esibizione venne accolta da un breve applauso da parte dei suoi compagni e di Primula, e il ragazzone si alzò in piedi e fece un paio di inchini, come se stesse ringraziando il pubblico! "Grazie, grazie mille, signore e signori! Un giorno vi offrirò uno spettacolo di gran lunga più eccitante, con il mio gruppo di Pokemon ballerini! E spero che quel giorno arrivi presto!"
 
"Sono sicura che ce la farete tutti quanti, ragazzi miei." disse Primula. "Vi conosco, e so che non vi arrenderete tanto facilmente! Quindi... tanti auguri per il vostro viaggio, e spero che incontrerete un bel po' di amici!"
 
"Grazie a lei, signora Primula!" esclamò Trovato, salutando con una mano. Lui e i suoi compagni si fermarono giusto il tempo di salutare Primula agitando le mani, per poi incamminarsi lungo la strada che portava alle porte della città, e alla strada per Rio Acquerello. Primula e il suo Rhyhorm restarono là a guardarli allontanarsi, con orgoglio e nostalgia, ripensando al giorno in cui Serena aveva iniziato il suo viaggio...
 
"Beh... immagino che tra non molto potrò dirlo anche a Serena!" disse, stiracchiandosi un po' prima di tornare alle sue faccende. "Okay, Rhyno... che dici, continuiamo il nostro lavoro? Credo che la mia Serena sarà ancora più contenta di tornare a casa se troverà tutto in ordine!"
 
"Rhyhorn!" grugnì il Pokemon rinoceronte, riprendendo a dare un'occhiata al tappeto erboso per strappare le erbacce...
 
 
----------
 
 
Nel frattempo, un gruppo di amici stava passeggiando per le affollate strade di Luminopoli, guardandosi attorno per non farsi sfuggire neanche una delle meraviglie che la grande città offriva. Per Ash, Pikachu, Misty ed Azurill era come entrare in un nuovo mondo... certo, ogni nuovo continente in cui arrivavano dava loro questa impressione, ma Kalos era davvero tutta un'altra cosa. Tutto sembrava più grande, più spettacolare, più colorato... e lo stordimento dovuto al lungo viaggio in aereo non si faceva quasi più sentire, tanto era l'entusiasmo! C'era anche il fatto che Lem e Clem erano dei compagni molto gradevoli, e facevano del loro meglio per far sentire a loro agio i nuovi arrivati. Il ragazzo con gli occhiali stava illustrando loro, con grande dovizia di particolari, tutto ciò che c'era da sapere sulle principali attrazioni della città.
 
"E questa che vedete... è la Casa Esami!" affermò Lem, indicando fieramente un edificio a tre piani che dava su una delle vie principali. "E' qui che tutti gli allenatori della città si incontrano per sfidarsi in qualche battaglia amichevole... e per far fare un po' di pratica ai loro Pokemon! Io e Clem la frequentiamo spesso."
 
"Solo che io non posso partecipare, visto che non ho ancora dei Pokemon." disse la bambina bionda. "Ma quando compirò dieci anni e potrò avere la mia licenza di allenatrice, allora vedrete cosa saprò fare!"
 
"Pika pikachu!" squittì Pikachu, favorevolmente impressionato dall'entusiasmo della bambina. Per nulla intimorita dalla scossa che aveva preso non molto tempo prima, Clem accarezzò Pikachu sulla testa, e il topolino elettrico, ancora non troppo convinto, storse il naso e fece crepitare un po' di elettricità sulle guance, ma non reagì ulteriormente.
 
"Tranquillo, Pikachu, Clem voleva solo giocare un po'!" disse Ash. Lui e Misty si avvicinarono di qualche passo all'edificio che Lem stava loro indicando... e da dietro un alto palazzo, apparve in tutto il suo splendore un grande edificio ad almeno cinque piani, risplendente di luci colorate, con alte vetrate meticolosamente lucide e pulite, e sulla cui fronte troneggiava una insigna luminosa dai caratteri eleganti che identificava quel posto per quello che era - un albergo chiamato Hotel Fiordiquattrini.
 
"Azu zurill..." mormorò il piccolo Azurill, stupefatto dalla vista.
 
Lem notò subito come Ash, Pikachu, Misty ed Azurill si erano messi a guardare stupefatti l'albergo, e ridacchiò gentilmente mentre si aggiustava gli occhiali sul naso. "Hehehee... vedo che avete subito notato il più grande e il più lussuoso hotel della città... l'hotel Fiordiquattrini, un albergo a cinque stelle che ha ricevuto numerose raccomandazioni e premi da parte delle organizzazioni per il turismo! L'unico suo difetto è che costa davvero una cifra, anche per la stanza più modesta..."
 
"Lì ci vanno i ricconi... e ho sentito dire che la Campionessa e i Superquattro di Kalos ci vanno abbastanza spesso quando hanno un po' di giorni liberi. Cioè, non molto spesso." continuò Clem. Dallo sguardo un po' sognante che la bambina rivolse al grand hotel, si capiva che le sarebbe piaciuto avere la possibilità di passare una notte in quel luogo da sogno... e non era l'unica, a quanto pareva. Con un sorrisetto arguto, Misty mise un braccio attorno alle spalle del suo fidanzato, abbracciandolo con un fare vagamente interessato...
 
"Non credi che sarebbe molto romantico se ci potessimo permettere qualche giorno in quell'albergo, Ash?" chiese retoricamente la ragazzina dai capelli rossi.
 
Anche Pikachu guardava l'hotel Fiordiquattrini con l'aria di uno che aveva un vivo desiderio di entrarci e prendere una camera. "Pikachu pi pika, pika pi?" chiese, strizzando un occhio in segno di intesa con il suo allenatore. 
 
Il ragazzo ridacchiò nervosamente e si sfregò la nuca con una mano. "Ehm... Misty, Pikachu... perchè non mi date il tempo di diventare ricco e famoso, prima di farmi certe domande?" chiese, strapando una risatina anche a Lem e a Clem. Il ragazzo con  gli occhiali diede una rapida occhiata ad un orologio che portava al polso sinistro, e si accorse che in effetti si stava facendo un po' tardi. Avevano camminato per la città per così tanto tempo, e si erano divertiti assieme così tanto, che non si erano resi conto del tempo che passava...
 
"Ma... prima di continuare il nostro viaggio, che ne dite se ci fermiamo ad un ristorante e mangiamo qualcosa?" chiese il biondino. "Dopo il viaggio che avete fatto, sarete anche stanchi."
 
"Parli tu, fratellino, che ti stanchi se fai una rampa di scale?" lo prese bonariamente in giro Clem. Lem strinse i denti in una comica espressione di imbarazzo, e si schiarì la voce in un tentativo di darsi un po' più di autorità. "Hehehee... scusa, fratellino, non volevo mancarti di rispetto. Ma è vero che non sei molto atletico, diciamoci la verità!"
 
"Beh, questo non lo posso negare..." rispose Lem. "Io mi sono concentrato più sull'allenare il cervello, in fondo anche quello è un muscolo che deve essere tenuto in allenamento per continuare a funzionare, no? Comunque... Ash, Misty, se volete, non molto lontano da qui c'è un simpatico ristorante chiamato Bocca Buona. Non sarà nulla di davvero stratosferico, ma per una cena tra amici e per riposarsi un po', è perfetto!"
 
"Mi sembra una buona idea, Ash... che dici, lo proviamo?" chiese Misty. A quel punto, per quanto le desse un po' imbarazzo ammetterlo, anche il suo stomaco stava cominciando a reclamare i suoi diritti.
 
E quello di Ash aveva del tutto dimenticato ogni regola di autocontrollo. 
 
Si sentì un gorgoglio inquietante, e il ragazzo si mise una mano sullo stomaco, costretto ad ammettere che anche lui cominciava ad avere fame. Era stata una lunga giornata... e il modo migliore per concluderla era di farsi una deliziosa cenetta, magari assieme ai loro Pokemon e agli amici che avevano incontrato. "Sì... immagino che sia una buona idea! E'... quasi dodici ore che non tocchiamo cibo, in effetti! Allora... hai detto che si chiama Bocca Buona, questo ristorante?"
 
"Già! Si trova in Corso Basso, non molto lontano dal Pokemon Center." spiegò Lem. "E' un posto abbastanza economico, e sono sicuro che vi piacerà il cibo!"
 
"Azurill!" esclamò il piccolo Azurill, cominciando a fare cenno con la testa verso la direzione nella quale Lem stava indicando.
 
Misty cercava in qualche modo di trattenere il suo piccolo Pokemon, condividendo comunque il suo entusiasmo! "Hehehee... su, Azurill, non avere tanta fretta! Il ristorante non scappa mica!" esclamò... ma anche lei cominciò a camminare a grandi passi verso il Corso Basso assieme ai suoi compagni di viaggio, pregustando l'idea di una cenetta calda...
 
 
----------
 
 
Soltanto mezz'ora dopo, i quattro amici, assieme a Pikachu e ad Azurill, erano seduti ad un tavolo nel ristorante Bocca Buona, un luogo modesto e tranquillo, illuminato in maniera semplice ma elegante da delle luci simili a lanterne appese ai muri. Il pavimento era in legno levigato, come anche i tavoli, in modo da dare l'impressione di un'accogliente baita di montagna, e ogni centro tavola era ulteriormente decorato con una candela che riusciva benissimo allo scopo di rendere l'atmosfera ancora più cordiale. Non era neanche troppo affollato, nè troppo rumoroso - in pratica, come diceva Lem, era un posto senza troppe pretese, ma che riusciva comunque ad essere gradevole.
 
Mentre cenavano, i ragazzi ne avevano approfittato per conoscersi meglio... e in  particolare, Ash aveva voluto sapere qualcosa di più di Lem e Clem, di come si viveva lì a Luminopoli, e come fosse la loro famiglia. I due fratellini si erano dimostrati molto loquaci, Clem in modo particolare, ed erano stati più che lieti di rispondere alle loro domande.
 
"Beh, certo... Luminopoli è una città in cui c'è sempre molto da fare..." stava spiegando in quel momento Lem. "Soprattutto per me e il mio papà. Vedi, Ash... la Palestra di Luminopoli si occupa anche della distribuzione di energia elettrica, e tra la torre, gli alberghi, i vari centri commerciali e tutte le abitazioni, c'è sempre bisogno di una gran quantità di energia."
 
"Sì, questo lo si capisce..." disse Misty, prendendo una pausa dall'insalata di tonno, lattuga e uova che stava mangiando. "Ma... come mai parli della Palestra di Luminopoli, Lem? Lavorate lì, tu e tuo padre?"
"Sì... si dà il caso che io sia il Capopalestra di Luminopoli." ammise candidamente il ragazzo con gli occhiali.         
Inutile dire che la reazione di Ash davanti a questa rivelazione fu immediata ed entusiasta! Messo rapidamente da parte il loro piatto, Ash e Pikachu scattarono su e si misero in posa, lanciando una sfida amichevole al loro cicerone! "Capopalestra? Perfetto! Allora ti sfidiamo ad un incontro di Pokemon, Lem! Che ne dici, accetti?" esclamò.
 
"Pikachu!" squittì il simpatico topolino elettrico, sferrando alcuni rapidi pugni in aria. 
 
Misty, abituata ai modi di fare del suo fidanzato, alzò appena gli occhi dall'insalata che stava mangiando e, con espressione appena un po' infastidita, gli mise una mano sulla spalla e lo fece sedere di nuovo! "Sgrunt... insomma, Ash Ketchum, quando mai metterai un po' di sale in quella zucca?" lo rimproverò, facendo finta di essere arrabbiata. "Non puoi metterti a sfidare tutti i Capipalestra che incontri per la strada! E poi, siamo in un ristorante! Non facciamo brutte figure anche qui a Kalos!"
 
"Hahahahaaa, eddai, Misty, non te la prenderai per così poco! E poi, beh, tu lo sai come funzioniamo io e Pikachu, no? Quanfo incontriamo qualcuno che può essere una sfida per noi, non resistiamo! Vero, Pikachu?"
 
"Pika pika!" il topolino elettrico disse di sì con la testa.
 
Dopo un breve istante di stupore, Lem si aggiustò gli occhiali e rispose ad Ash con un sorriso acuto. "Beh, magari non qui in mezzo alla gente..." disse, guardandosi attorno e notando le espressioni stupite degli avventori più vicini. "Ma se vuoi una battaglia, sarò ben lieto di concedertela! Magari alla mia Palestra, nella torre di Luminopoli!"
 
"Avete sentito, ragazzi? Il nostro Capopalestra ha accettato una sfida!" si sentì la voce di una donna. 
 
"E' passato un po' di tempo dall'ultima volta che qualcuno si è presentato alla Palestra per una battaglia... chissà che questa non sia la volta buona che vediamo una sfida come si deve!" affermò un ragazzo. 
 
Azurill si guardò attorno, un po' spaventato da tutte le persone che si stavano riunendo attorno al loro tavolo. L'entusiasmo che ci metteva quella gente nel loro tifo era un po' inquietante, se doveva dire la sua...
 
"Okay, okay..." Lem cercò di placare un po' gli animi. "Va bene, signori, state tranquilli! Dopo cena avrete modo di vedere la battaglia che sosterrò con il mio nuovo amico, Ash Ketchum di Biancavilla!"
 
Si sentirono un po' di esultanze, e Clem ridacchiò, lasciandosi sfuggire una gocciolona di sudore dalla fronte. "Essere popolari può avere anche i suoi svantaggi, eh, fratellone? Con tutto che noi siamo i figli del precedente Capopalestra..."
 
"Accidenti, quindi è davvero una cosa che va in famiglia!" affermò Misty, confrontando tra sè la situazione dei due fratellini con la propria. "Ma... la vostra mamma, di cosa si occupa, lì alla palestra?"
 
Clem continuò a sorridere, ma questa volta c'era qualcosa di triste nella sua espressione, e Misty temette di aver detto qualcosa di sbagliato senza rendersene conto. "Non abbiamo più la mamma." disse la bambina. "Se n'è andata poco dopo che sono nata io. Papà è stato molto bravo a prendersi cura di noi, per questo cerchiamo di aiutarlo il più possibile con la Palestra."
 
"Oh... mi... mi dispiace, non lo sapevamo... davvero..." si scusò Misty. Anche Ash e Pikachu erano stati dispiaciuti di sentire quella brutta notizia, e il loro entusiasmo si spense quasi subito. 
 
"Anche a me... scusa, Lem, Clem... non volevamo riportarvi alla mente dei brutti ricordi." affermò il ragazzino dai capelli neri.
 
Per fortuna, i due fratellini di Luminopoli si dimostrarono molto comprensivi. "Tranquilli, non è certo colpa vostra." disse Lem, alzando le spalle. Erano passati ormai otto anni dal giorno in cui la loro mamma se n'era andata, e ormai la cosa non lo faceva più cadere nella tristezza, ma la nostalgia e il rimpianto di non aver passato più tempo con la mamma erano sempre lì. "Sono cose che capitano, e non ha senso dare la colpa al destino, o a chiunque altro. Sarebbe solo un modo per rimanere amareggiati e non servirebbe certo ad andare avanti."
 
Ash si sentì comunque un po' colpevole. A volte, quando era più piccolo, prima ancora di iniziare il suo viaggio, si era lamentato del fatto che suo padre non era mai a casa... ma se non altro, Ash sapeva che suo padre era ancora vivo da qualche parte. Invece Lem e Clem avevano dovuto crescere praticamente senza la mamma... avevano certo avuto molte più difficoltà di lui.
 
"Sì... in effetti hai ragione... ma ci dispiace comunque per avervi fatto ripensare a questi tristi ricordi." rispose il ragazzo, scambiandosi uno sguardo significativo con il suo starter, che abbassò le orecchie e annuì. L'atmosfera nel ristorante si era un po' raffreddata... e la piccola Clem, dopo essere rimasta in pensieroso silenzio per un po', cercò di tirare su il morale a tutti quanti.
 
"Va tutto bene, Ash. Non te la prendere." disse la bambina bionda, facendo un sorriso incoraggiante. "E' stata un po' difficile per me e il mio fratellone... ma abbiamo un papà che ci vuole bene e tanti Pokemon che ci danno una mano. E anche gli abitanti di Luminopoli sono contenti di darci una mano. Quindi... non ci siamo mai davvero sentiti soli. Ma adesso... non è il momento di pensare a cose tristi, proprio adesso che siete da poco arrivati a Luminopoli!"
 
"Sì, Clem ha ragione..." disse Lem, appoggiando una mano sulla spalla della sua sorellina. "Su, non pensiamo a cose tristi proprio adesso... ti ho promesso uno scontro dopo cena, no? E allora... forza, finiamo e poi cominciamo ad avviarci, che ne dite?"
 
"Pikachu..." disse Pikachu, facendosi un po' più vivace. "Pika pi, pikachu, pika pika chu?"
 
"Tranquillo, Pikachu, non me ne sono dimenticato!" rispose Ash, facendo un segno di intesa al suo starter. "Mi ricordo che avevamo già pensato a come affrontare le Palestre di Kalos."
 
Pikachu si mise in posa, mostrando un bicipite. "Pikachu!"
 
Quando i due fratellini guardarono Ash con fare interrogativo, Misty si affrettò a spiegare. "Ash ha già gareggiato in cinque Leghe Pokemon ufficialmente riconosciute... più la Lega delle Isole Orange e la Kanto Battle Frontier." disse la giovane esperta di Pokemon d'Acqua. "Adesso vorrebbe imporsi una sfida. Affrontare ogni Palestra di Kalos con dei Pokemon dello stesso tipo di quelli che usano. E visto che Pikachu è per adesso il suo unico Pokemon di tipo Elettro... beh, non vede l'ora di fare scintille! Letteralmente!"
 
Lem annuì con aria sicura. "Bene, bene... in effetti mi dà l'impressione di essere un Pikachu davvero ben allenato!" affermò, dando un'occhiata al topolino elettrico, che continuò a mettersi in posa come un lottatore di wrestling. "Sarà uno scontro davvero interessante!"
 
"Puoi contarci, Lem!" affermò Ash, e i due ragazzi si diedero la mano in segno di rispetto e di sana competizione. "E Pikachu ed io abbiamo tutta l'intenzione di vincerlo!"
 
Misty sospirò e scosse la testa, per poi guardare Clem con fare comprensivo.
 
"I ragazzi saranno sempre ragazzi, vero, piccola Clem?" chiese alla bambina bionda, che alzò le spalle e tenne le mani aperte come per dire che non c'era molto da fare a proposito.
 
 
----------
 
 
La cena era terminata senza eventi particolarmente rilevanti... e dopo essersirilassati un momento e aver pagato un conto ragionevole, il quartetto di amici - assieme a Pikachu e ad Azurill - si era incamminato lungo una delle vie principali di Luminopoli, in direzione della torre.
 
Ora che la notte cominciava a scendere, la grande città si stava facendo ancora più spettacolare e pittoresca, grazie alle luci e alle insegne colorate che erano apparse tutt'attorno alle strade, decorando gli edifici e i negozi. Pannelli pubblicitari luminosi, che presentavano nuovi film, nuovi libri e nuove eccentricità da ricconi. Festoni colorati che ornavano gli ingressi di bar, ristoranti, Pokemon Center e altri negozi, invitando le persone ad entrare. Lampioni che illuminavano le strade e mettevano in risalto gli artisti di strada che si esibivano ai loro lati. Sembrava quasi che Luminopoli fosse diventata ancora più viva...
 
Ma tutto questo non era niente in confronto a ciò che aspettava Ash, Pikachu, Misty ed Azurill in fondo alla strada che stavano percorrendo in quel momento. In lontananza, si vedeva la grande torre che svettava su tutti gli edifici della città, in tutta la sua maestosità... solo che adesso era illuminata da insegne al neon, luci colorate e festoni elettronici che la rendevano ancora più spettacolare! Sembrava una gigantesca scultura di cristallo che rifrangeva ovunque le luci della città, e la cui forma elegante e moderna ricordava parecchio una clessidra. Non c'era da stupirsi che si trattasse del simbolo della città -- un posto del genere sarebbe rimasto certamente impresso nella memoria di chiunque lo vedesse, e sicuramente era altamente simbolico di Kalos, il continente conosciuto come il paese della bellezza.
 
"Che ve ne pare? Vi piace la Torre Prisma illuminata?" chiese Lem. "Modestamente... anch'io ho contribuito a renderla così bella! Non è stato molto semplice, questo lo devo riconoscere... ho dovuto fare diverse prove e diverse ricerche per trovare infine un sistema di illuminazione efficiente e che non usasse troppa energia... e che al tempo stesso riuscisse ad illuminare tutta la torre!"
 
"Il mio fratellone non sarà un grande atleta, ma come ingegnosità non lo batte nessuno!" disse fieramente Clem.
Ash, Pikachu, Misty ed Azurill quasi non li sentirono, visto che la loro attenzione, mentre si incamminavano verso la grande piazza centrale, era interamente calamitata da quel magnifico edificio... e solo quando ormai erano a poche decine di metri dalla piazza, Ash riuscì a spiccicare parola. "E'... è pazzesco... certo... io ho visto molte cose, nei miei viaggi in giro per il mondo... ma una città così grande e bella... davvero, è spettacolare! Dico sul serio, ragazzi... siete fortunati a vivere qui!" affermò.
 
"Pikachu..." mormorò Pikachu, anche lui come ipnotizzato dalle mille luci della Torre Prisma.
 
"Hehehee, ma non avete ancora visto niente di quello che Luminopoli può offrire!" affermò Lem. "Comunque... tranquilli, avrete tutto il tempo di guardarvi attorno nei prossimi giorni! Per adesso... prego, venite pure! Spero che vi piacerà la mia Palestra... e che non baderete troppo al disordine! Hehee..."
 
"A volte si dice che i geni vivano nel caos..." rispose Clem, alzando gli occhi al cielo con un sorriso gentilmente sarcastico. 
 
Ash, Misty e i loro Pokemon seguirono i due fratellini attraverso un paio di grandi porte scorrevoli che davano verso una grande hall nel basamento della Torre Prisma, anch'esso illuminato da grandi lampade attaccate ai soffitti: ancora una volta, quello che videro là dentro superava ogni loro più fantasiosa previsione - ad un lato della hall si trovavano alcuni ascensori che sicuramente portavano ai piani più alti della torre, mentre dalla parte opposta si vedevano diversi negozi di moda ed arredamento, alcuni dei quali erano ancora aperti... e tutto ciò che era esposto in vetrine era di grande eleganza e bellezza, come ormai i due fidanzati e i loro Pokemon erano giunti ad aspettarsi.
 
"Pika pikachu?" chiese Pikachu indicando gli ascensori.
 
"Sì, Pikachu, prendiamo quegli ascensori per andare alla mia Palestra." rispose Lem. "Chissà se papà è già a casa..."
 
Il biondo inventore in erba raggiunse uno degli ascensori e premette il tasto di chiamata, mettendosi poi ad aspettare che la cabina arrivasse. Meno di dieci secondi dopo, si sentì il tintinnio di un campanello, e le porte dell'ascensore centrale si aprirono lentamente, permettendo ai ragazzi di entrare e di cominciare la loro salita...
 
 
----------
 
 
Poco tempo dopo...
 
La Palestra Pokemon di Luminopoli non era esattamente quello che Ash, Pikachu, Misty ed Azurill si erano aspettati. Sembrava quasi di essere nello studio di un gioco a quiz, una grande sala dal pavimento composto da mattonelle luminose, le pareti tutte ricoperte di luci colorate al neon, e al centro, quella che sembrava essere una postazione per i concorrenti, al cui interno ci si sedeva per rispondere alle domande del presentatore. Certo aveva ben poco a che fare con le palestre di tipo Elettro che avevano visto in precedenza... però, Ash doveva ammettere che ci stava.
 
"Beh... effettivamente devo ammettere che un po' me la sarei dovuta aspettare, una Palestra del genere." affermò Misty, tenendo in braccio il piccolo Azurill, che si guardava attorno un po' spaesato. 
 
"Mio papà ed io abbiamo pensato che sarebbe stato interessante se la nostra Palestra avesse richiamato un uso un po' meno ovvio ma altrettanto importante della corrente elettrica." affermò Lem aggiustandosi gli occhiali. "Un uso, tra l'altro, che richiamasse l'atmosfera allegra e colorata di Luminopoli. Ci è venuto in mente che la Palestra avrebbe potuto assomigliare allo studio di un game show."
 
"Azurill..." disse il grazioso Pokemon di Misty.
 
Ash annuì entusiasta, ora che la sua meraviglia per tutte le novità che stava vedendo lasciava il posto alla sua ormai immancabile voglia di sfidare un avversario che si preannunciava abbastanza impegnativo. "Molto interessante, Lem... allora, adesso dove si trova l'arena? Sarei... davvero curioso di vedere cosa sai fare!"
 
"Adesso vi accompagniamo, Ash, stai tranquillo..." cominciò a dire il ragazzo con gli occhiali... prima che le luci del finto studio calassero di colpo, e una strana luce rossa iniziasse a pervadere la grande sala! Ash e i suoi compagni si fermarono allarmati - si sarebbe detto che fosse suonato un allarme, e infatti, di lì a pochi secondi...
 
"ALLARME. ALLARME. RILEVATA PRESENZA DI INTRUSI." esclamò una voce metallica proveniente dagli altoparlanti. Non immaginando cosa sarebbe successo, e non sapendo cosa fare, Ash e Misty allungarono una mano verso le loro Pokeball, mentre Pikachu ed Azurill si mettevano in guardia davanti a loro. "PROCEDERE A SCANNERIZZAZIONE ED IDENTIFICAZIONE."
 
"Fratellone?" chiese Clem, allarmata per quanto non spaventata. "Non... non mi verrai a dire che ti sei dimenticato di disinserire il sistema di allarme quando siamo usciti, vero?"
 
Il ragazzo con gli occhiali era rimasto allibito davanti a quella inaspettata situazione. "No... no, sono sicuro che lo avevo disinserito! Com'è possibile che adesso..."
 
"Guardate là! Credo che lo sapremo adesso!" li avvertì Misty, indicando una porta scorrevole che si stava aprendo ad un lato della stanza. Il suono stridente dei circuiti e dei motori sovrastò per un attimo quello dell'allarme, prima che una strana creatura facesse il suo ingresso nella stanza: era un umanoide, ma nemmeno l'osservatore più distratto avrebbe potuto scambiarlo per un essere umano, dal momento che si vedeva subito che era fatto di metallo e di circuiti complessi! Era alto un po' meno di Lem, e il suo corpo metallico era relativamente minuto e scattante, ma era protetto da una spessa armatura di metallo di colore grigio piombo, con le spalliere tonde e un paio di manicotti a proteggere gli avambracci. Indossava un casco rotondo dalla cui sommità spuntava un ciuffo biondo che imitava in maniera spettacolare il ricciolo a forma di fulmine di Lem! I suoi occhi erano tondi, con le pupille grigie, e se qualcuno avesse potuto avvicinarsi abbastanza da guardarlo in faccia, avrebbe potuto vedere che si trattava in realtà di due mini-telecamere impiantate nella testa dell'umanoide!
 
Non c'era alcun dubbio - quella creatura era un androide costruito in modo da imitare quanto meglio possibile le fattezze di Lem!
 
"Lembot!" esclamò Lem, riconoscendo l'essere meccanico e sgranando gli occhi per la sorpresa. "Lembot, che succede? Sei stato tu ad inserire il sistema di allarme?"
 
"Lembot?" chiese Ash. "Lem, non dirmi che... sei stato tu a creare questo robot?"
 
"Naturale che sono stato io! Lembot è una delle invenzioni di cui vado più fiero!" rispose prontamente il giovane Capopalestra di tipo Elettro, dimenticando per un attimo cosa stava accadendo attorno a lui! "Lo avevo creato per avere un po' più di tempo libero, e programmato in modo che potesse sostituirmi almeno un po' come Capopalestra, così avrei potuto dedicarmi meglio alle mie ricerche e alle altre mie invenzioni. Che ve ne pare? Niente male, vero?"
 
"Prima di vantarmi, io aspetterei di verificare che quel tuo robot non voglia darcele di santa ragione!" esclamò irritata Misty, vedendo che il Lem robotico si avvicinava a loro a passi lenti ma inesorabili. Si fermò a pochi metri da loro, guardandoli con un'espressione che avrebbe potuto sembrare quasi minacciosa. 
 
"IDENTIFICATEVI PREGO." disse con la sua voce metallica che risuonava sinistramente tra le mura della stanza. 
 
"Lembot, sono io! Non mi riconosci? Sono Lem, il tuo creatore! Ehm... la parola d'ordine è sandwich! Sandwich!" affermò Lem, cominciando ad avere un brutto presentimento... Clem ridacchiò nervosamente, mentre Pikachu ed Azurill restavano davanti ai loro allenatori per proteggerli da qualsiasi cosa l'androide Lem volesse tentare.
 
Si sentì qualche strano rumore provenire da Lembot, come se l'androide stesse elaborando i dati he gli erano appena pervenuti... poi, la macchina umanoide riprese a parlare, e quello che disse non fu certo di gradimento di Lem!
 
"INPUT VOCALE NON RICONOSCIUTO. PREGO SPECIFICARE NUMERO DI MEDAGLIE LEGA KALOS." esclamò il robot, e gli occhi si Lem si sgranarono comicamente in un'espressione di disappunto!
"C-cosa? Com'è possibile? Non... non riconosce la password che gli ho dato?" esclamò stupefatto. "Io... ehm... noi... noi non abbiamo Medaglie della Lega di Kalos! Io qui sono il Capopalestra!"
 
"NUMERO DI MEDAGLIE INSUFFICIENTE. NON ABILITATI A SOSTENERE LA SFIDA." esclamò il robot, i cui occhi si strinsero con un sibilo metallico. "SIETE PREGATI DI LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA ZONA. SE TALE INGIUNZIONE NON SARA' RISPETTATA, MI VEDRO' COSTRETTO AD USARE METODI COERCITIVI."
 
"Come... come mai non risponde alla password? Accidenti, ci deve essere stato qualche problema nella sua programmazione..." disse tra sè Lem, cercando furiosamente di pensare ad un modo per risolvere la situazione prima che che l'ira di Lembot si abbattesse su di loro. Pikachu decise di rompere gli indugi, e si caricò per un attimo, prima di scagliare un Fulmine contro l'androide.
 
"Pika... CHUUUUU!" squittì il topolino giallo. Una dirompente scarica elettrica si sprigionò dal suo corpo e investì la macchina umanoide, ma quest'ultima, a parte fermarsi per un attimo come se fosse stata sorpresa da quella mossa, non sembrò subire alcun danno... e Pikachu interruppe il suo attacco, indietreggiando con evidente disappunto. "Pika pika..."
 
"Ehm... temo di dovervi dire che ho costruito Lembot ricoprendo le sue parti meccaniche con un isolante speciale, in modo che non andasse soggetto a disfunzioni elettriche..." confessò timidamente Lem, mentre la sua copia meccanica continuava a restare in piedi davanti a loro.
 
Misty alzò gli occhi al cielo frustrata. "Adesso ce lo vieni a dire, Lem?"
 
"PREGO, USCITE DA QUESTA PROPRIETA' PRIVATA." continuò il robot. "DISPOSITIVO DI ESPULSIONE AUTOMATICA IN ATTIVAZIONE. QUESTO E' L'ULTIMO AVVERTIMENTO."
 
Immediatamente, alcuni tentacoli di metallo uscirono dai muri della stanza e cominciarono ad avvinghiarsi attorno agli "intrusi"... ed Ash si ritrovò in pochi istanti con una spira d'acciaio che cercava di cingergli la vita, mentre Misty cercava come poteva di toglieri di dosso un altro tentacolo meccanico che cercava di avvinghiarle il petto! "Hey! Non ti permettere, tu!" esclamò infuriata la rossa. "Toglimi i tuoi sporchi tentacoli di dosso, ammasso di bulloni!"
 
"KYAAAAH!" strillò Clem, ritrovandosi all'improvviso afferrata per le caviglie e sollevata a testa in giù da uno dei tentacoli! "Fratellino, mi va tutto il sangue alla testaaaaa!"
 
"Qualcosa nei miei calcoli... non ha funzionato..." mormorò desolato il biondino inventore, consultando un manuale di istruzioni che aveva tirato fuori da chissà dove dalla sua tuta, mentre il sistema di difesa automatico lo teneva alzato a diversi metri da terra!
 
Pikachu, da parte sua, aveva tentato di nuovo di scagliare un attacco Fulmine... e questa volta, l'attacco elettrico sembrò avere effetto sulle parti meccaniche del sistema di sicurezza, cortocircuitando alcuni tentacoli e facendoli afflosciare sul pavimento. Ma le appendici messe fuori uso venivano rapidamente sostituite da altre... e Pikachu si ritrovò costretto ad indietreggiare e avvicinarsi al piccolo Azurill per proteggerlo.
 
"Pika!" esclamò il topolino elettrico, facendo cenno al suo amichetto azzurro di ripararsi dietro di lui per evitare i tentacoli...
 
"Presto, ragazzi... cerchiamo di uscire di qui! Mi sa che per oggi non se ne fa niente della sfida!" esclamò Ash. "Pikachu, Azurill, state bene?"
 
"Pika pi! Pika pikachu!" esclamò il topolino giallo, cercando  di restare vicino al suo allenatore... la situazione si stava facendo sempre più difficile, ora che il sistema automatico cercava di impedire loro di scappare... e Lembot non dava l'impressione di avere la minima intenzione di abbassare il livello di difesa!
 
Ash stava cominciando seriamente a preoccuparsi... quando un acuto grido di battaglia spezzò la confusione, e sui tentacoli che cercavano di afferrare Pikachu ed Azurill si abbattè di colpo una fiammata rossa che travolse le parti meccaniche con la forza di una meteorite, mandandole in pezzi! Qualcosa atterrò in mezzo al campo di battaglia, sollevando una fitta cortina di fumo e una fiammata enorme... e quando il fumo si diradò, Ash e i suoi compagni sgranarono gli occhi alla vista del Pokemon che era intervenuto!    
 
Un maestoso e possente Blaziken era sceso giù come un falco, facendo a pezzi i tentacoli e riducendoli ad ammassi di metallo contorto e fili elettrici strappati che ora giacevano dispersi per la sala. E ora, il possente Pokemon Fuoco/Lotta teneva un ginocchio a terra, le braccia alzate in una fiera posizione di guardia, come se stesse sfidando le difese automatizzate ad attaccarlo!
 
Ash e i suoi compagni, ora liberi dai tentacoli che li stavano avvinghiando, fecero un passo indietro mentre Blaziken si alzava in piedi... e rivolgeva loro un sorriso che esprimeva tutta la sua sicurezza e decisione! Ash, Pikachu e Misty ebbero l'impressione che quel Blaziken li conoscesse già... e loro conoscevano senz'altro una persona che aveva un Blaziken con sè... tuttavia, Misty notò subito qualcosa di particolare: una sorta di ciondolo appeso al collo dello starter di Hoenn, che luccicava di rosso vivo e nero mezzanotte allo stesso tempo, come un ciottolo di lava fusa...
 
"Pika? Pikachu..." esclamò Pikachu, ancora un po' incerto... ma prima che Ash e i suoi compagni potessero fare commenti, due figure apparirono su un terrazzino sopraelevato, avendo fatto irruzione da una porta... e si erano messe in posa, come due supereroi, attirando su di sè l'attenzione di tutti!
 
"All'ombra della minaccia del caos..." disse la prima figura, un uomo alto e dal fisico robusto nonostante la non più giovane età.
 
"...noi saremo il braccio della giustizia!" conclse l'altra figura, una ragazzina castana di non più di dodici o tredici anni.
 
Alcune luci, come un effetto di scena, illuminarono i due individui: l'uomo era in piedi accanto alla ringhiera, a braccia conserte, e indossava una tuta intera nera con un pettorale grigio che faceva sembrare che avesse degli addominali scolpiti, oltre che un paio di stivali rossi, e un mantello rosso e giallo che arrivava fin quasi a terra, oltre che una mascchera da Blaziken sul volto, che lasciava comunque vedere la sua corta e un po' ispida barba castana.
 
La ragazzina accanto a lui indossava un costume giallo con una minigonna corta, decorato con una cintura rossa e un fiocchetto bianco legato in vita. una sorta di giacchetta rossa senza maniche che si trasformava in una mantellina che si agitava dietro la sua schiena, guanti rossi e una mascherina rossa sugli occhi! La gambe erano coperte da dei calzettoni bianchi alti fino a metà coscia, e da un paio di stivaletti rossi, ma era la pettinatura della ragazzina, con quei due grandi e graziosi ciuffi castani sulla fronte, a identificarla quasi subito per chi fosse in realtà!
 
"Io sono... Blaziken Mask!" esclamò l'uomo.
 
"E io sono... Riolu Girl!" continuò la ragazzina, mettendosi in una posa simile!
 
La reazione di Ash e dei suoi compagni davanti a quell'entrata in scena fu... non esattamente entusiasta. Dei grossi goccioloni di sudore scesero dalle loro teste, e Lembot restò fermo dov'era senza cambiare espressione, elaborando i nuovi dati.
 
"Papà?" chiese Lem.
 
"Vera?" mormorò Ash, fissando la cosiddetta Riolu Girl...
 
"Pikachu..." fu il commento di Pikachu.                      
                    
----------
 
 
CONTINUA...
 
Note dell´autore: Temo di non essere stato molto concentrato per questo capitolo. Tra lo stress degli ultimi giorni di lavoro, e tutte le altre cose che ho da fare, mi sono ritrovato con un bel po' di difficoltà, ma spero che sia andato comunque bene.
 
Ammetto che l'idea che Lem e Clem non abbiano più la mamma l'ho inventata io per questa storia, ma immaginavo che potesse anche avere senso, tutto considerato. Spero non vi dispiaccia.
 
Da adesso fino al 15 di Agosto vorrei prendermi una piccola pausa, visto chesono piuttosto stanco, e ho bisogno di un po' di relax. Dopodichè, sono convinto che almeno per un po' riuscirò ad aggiornare più rapidamente! Vi faccio tanti auguri di buon proseguimento... e ci vediamo quando tornerò dal mio viaggio in Scandinavia. A presto!         
    
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam