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Autore: StagTree    01/08/2016    4 recensioni
Vecchi cani.
{ Reaper/Soldier 76 }
Genere: Angst, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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ascoltate questa canzone per vivere la full experience
e anche per chi non conoscesse la storia di questi due uuh spoilers?? l'ho già segnato negli avvertimenti ma non si sa mai




Hai mai provato a connettere le stelle per formare una figura? Quella sembra un coniglio.

- -


I vecchi cani ringhiano, mostrano i denti e un'espressione agguerrita; fanno paura. I vecchi cani sono tutto fumo e niente arrosto, come si suol dire. I vecchi cani abbaiano ma non hanno la forza di mordere.

Soldier 76 punta il fucile, alza il mento, gonfia il petto di quello che tempo fa avrebbe definito come orgoglio, e che ora è solo polvere e cenere; l'aria sa di sangue, le mani tremano, le ginocchia tremano, ferite che si sono rimarginate da anni bruciano come in un mare di sale; un buco sulla spalla destra, ouch, dov'è Mercy quando serve.

Cosa stai aspettando?” è la voce di uno di quei cattivi nei cartoni animati che guardava da bambino, stereotipata e inumanamente cupa, “Fallo. Spara.”

Rimbomba come un pallone in una palestra vuota, e gli ricorda tanto uno di quei cartoni che gli verrebbe quasi da ridere. Qualcuno del team lo troverebbe divertente, di sicuro. McCree probabilmente.

La cosa più divertente, sai qual è? Che se Reaper è il cattivo, Jack è quello buono.

No.”

E Jack non è, “buono”. Jack non è buono a nulla. Jack punta il fucile, alza il mento, gonfia il petto di quello che, tempo fa, avrebbe definito come orgoglio; Jack non spara.

E “No,” ripete, “Non voglio ridurmi come te,” e lo dice con tanta cattiveria e disgusto nella voce che qualcuno del team lo troverebbe deludente.

Reaper non risponde – prevedibile, confortante, Jack non vuole che risponda, non vuole mai più sentire la sua voce – e lo sta a fissare con la sua maschera impassibile, dal cipiglio arrabbiato, arrabbiato con il mondo, arrabbiato con se stesso, forse, perché se Reaper non lo è, Jack di sicuro sì.

Vattene,” continua, calcia via le due grosse pistole con un piede come se quello lo fermerebbe dall'andarle a prendere e sparargli proprio dietro la testa; gira i tacchi e si incammina, sentendo un grande senso di pentimento e qualcos'altro di cui ormai si è abituato, ma niente di buono. Jack non è mai niente di buono.

Sente Reaper muoversi e Jack si ferma, stringe il fucile tra le mani; attende – cosa attende, non lo sa, una pallottola nel cranio magari – e passi pesanti battono sul terreno creando i loro propri piccoli e innocenti terremoti. “Jack,” lo sente dire, ma reagisce come se quel nome non fosse suo, “Non ti chiederò il perché, perché già lo so. Non ho nemmeno intenzione di ringraziarti.”

Ma?”

Gli fa pensare che non ci sia un “ma” all'inizio, ma poi continua, e Jack non sente nulla di quello che dice.


- -

Ti perdi sempre in certe scemenze, Jack. Torna a lavorare.

Ci siamo battuti tanto per vedere quelle stelle, Gabriel. Voglio godermele finché sono vivo.

- -


Sei sempre il solito sentimentalista buono a nulla.”

Un urlo e quello era il suo segnale: via, in una nuvola di fumo nella notte nera, senza stelle.

A Gabriel le stelle non sono mai interessate. Un passatempo per stupidi idealisti e sognatori, si diceva (continua a dirsi), perché non si era mai permesso di esserne uno e mai se lo permetterà tutt'ora. Gli idealisti erano Overwatch, e lui non era Overwatch. Lui non è Overwatch.

Vede Lena Oxton corrergli appresso, urlare “76 è a terra! 76 è a terra!”; sente un cumulo di passi farsi strada tra le pozze, un tuono in lontananza, la pioggia cadere. Sente lo scoppiettare di proiettili che gli ricorda un vecchio cartone con un picchio che picchia – ah – sulla superficie dura di un albero, in lontananza; vede McCree e il suo cappello inzuppato della pioggia, vede Mercy che si avvicina a Tracer sul vertice delle lacrime, vede tutti gli altri eroi, immobili, il suono di proiettili ancora marcia con la professionalità di un soldato. Solo che ora non può essere il soldato a sparare.

Non sente altro, oltre che la pioggia e il temporale, perché l'unica ad urlare è Tracer, e gli altri si sono alzati in un lieve borbottio; non vede altro, perché non vuole vedere altro, e si allontana con l'immagine di Jack Morrison, Soldato n° 76 dell'armata militare americana, con un buco sulla spalla destra e uno nel cuore.

L'aria sa di sangue, il petto si gonfia di fumo e polvere; i vecchi cani ringhiano e abbaiano, non mordono, ma Gabriel non è un vecchio cane – i vecchi cani vivono.

  
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