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Autore: Mylu    02/08/2016    0 recensioni
In questa mia breve storia ho deciso di raccontare una vicenda di mia invenzione, che personalmente, vorrei tanto vedersi avverare, all'interno del telefilm originale; tuttavia sono conscia che i desideri, per quanto belli, non sempre diventano realtà , quindi ho scelto di arrivare ad un compromesso con me stessa e di pubblicare per voi, questa mia particolare fantasia che tuttora covo dentro di me.
In questo “racconto” saranno presenti i personaggi più amati della serie, ambientati in un contesto originale e allo stesso tempo conosciuto , che a mio parere starebbe davvero bene all'interno del telefilm. Inizia tutto con il “viaggio”, se cosi si può chiamare,dei nostri amati beniamini, all'interno di un ricordo passato di uno di loro, obbligandoli così a vivere un'avventura del tutto nuova nel passato di Derek e Piter Hale.
Vi avverto che probabilmente troverete qualche lacuna od incomprensione nella mia storia , ma vi assicuro che verranno presto colmate da altre storie che scriverò in seguito.
Vi auguro una buona lettura..
Genere: Avventura, Erotico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek Hale, Lydia Martin, Peter Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: Lime, Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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BANCHEE 3

 

(Isaac)

 

Isaac , nel frattempo costretto a rimanersene zitto e buono, accucciato dietro a dei fetenti cassonetti verdi, iniziò a fremere per l'impazienza.

Non che in quell'arco di tempo se ne fosse rimasto davvero fermo, sia mai! Avrà cambiato all'incirca una trentina di posizioni, nell'arco di cinque minuti.

Infine si sedette sulle ginocchia, con il respiro affannoso.

Il cemento grezzo e bollente gli doleva le gambe e le ginocchia, il che era per lui l'ideale, considerando che tutto ciò che ora desiderava era una distrazione.

All'ennesimo gemito, proveniente dalla stanza al di sopra di lui , tirò un pugno contro la parete metallica del cassonetto , che si accartocciò, stridendo tra le sue dita.

-Che diavolo fai?- gli domandò Liam strabuzzando gli occhi.

-Mi distraggo, tu che dici?- rispose Isaac acido.

-Dico che stai facendo un casino della madonna. Distraiti in un altro modo!- ribattè Liam al limite dell'esasperazione .

Isaac si voltò dall'altra parte , sbuffando, mentre un altro gemito gli giungeva alle orecchie.

Avrebbe voluto strapparsele!

Sapeva, che non era sembrava.

Sapeva, che stava accadendo ben altro la dentro, e che doveva ritenersi fortunato a non essere al posto di quell'idiota; ma questo, non faceva che aumentare il ringhio che automaticamente minacciava di uscirgli dalle labbra.

All'inizio, quando sentiva solo l'idiota, gli era quasi venuto da vomitare, ora invece, sentendo lei, provava solo rabbia.

Si sentiva tradito.

Lui le aveva notate, prima, al suo arrivo,quelle vene sul suo collo  ; così blu, così malate che quasi sporgevano dalla pelle.

Per questo si era opposto, nel sapere il suo piano.

Ma lei non gli aveva dato scelta.

Gli aveva assicurato che si sarebbe trattenuta, che aveva tutto sotto controllo, che stava bene, che non sarebbe andata fino in fondo, che lo avrebbe solo distratto, per poi stordirlo alla prima occasione.

E lui le aveva creduto.

Ma lei gli aveva mentito.

MENTITO.

Tirò un altro pugno conto il cassonetto.

Stavolta si ruppe un dito, bene!

Il dolore lo avrebbe distratto per qualche secondo.

-Isaac! Non puoi fare rumore.- lo rimproverò di nuovo Liam,

-Ma ti capisco..... non è esattamente un sottofondo piacevole..- aggiunse poi, storgendo il suo nasino da cucciolo.

-Allora non capisci prorio nulla.- gli rispose Isaac, sempre rivolto di spalle.

La sua voce... era tutto fuorchè spiacevole...

In quell'istante un fagotto bianco scese in picchiata fra di loro, seguito a ruota da un foglietto illustrativo, che planò, roteando, esattamente su di esso.

 

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(Aria)

 

Una volta lanciatogli il malloppo, Aria si adagiò lentamente sulla scrivania, guardandosi attorno.

Che disastro! Pensò storcendo il naso.

Si alzò, e rimboccandosi le maniche, iniziò a mettere in ordine la stanza, a partire dai suoi vestiti sparpagliati ovunque li intorno.

Dopo aver riacchiappato il proprio reggiseno dal lampadario e spostato l'inserviente comatoso dietro la scrivania, inizio a frugare in giro, con discrezione naturalmente.....

Rimettere in sesto nuovamente la stanza era l'ultimo dei suoi problemi....

Dopo circa 15 minuti, sentì l'anta della finestra spalancarsi, e voltandosi osservò i due giovani licantropi passarvici impacciatamente attraverso.

-Noto con piacere che sapete leggere. I vestiti che vi ho mandato sono abbinati correttamente.- esclamò Aria sghignazzando.

-Molto simpatica- le rispose Isaac con voce atona

Aria lo osservò, cercando di scorgere tra i suoi pensieri un qualche sarcasmo, oppure rabbia...... ma non sentì nulla.

Il contatto si era interrotto.

Lei aveva spezzato il legame.

-Cos'è questo strano odore?- domandò Liam stropicciando il naso e dirigendosi verso la scrivania.

-Io non lo farei se fossi in te..- lo avvisarono in contemporanea Aria e Isaac.

Liam per poco non urlò, ma per un pelo non mimò anche un coonato di vomito....

-Ahhh no! Non ci pensare neanche. Non qui.- gli intimò Aria repentina.

-Che..che..cosa gli hai fatto?- le domandò Liam in preda all'ansia.

Aria cercò di spiegare, -è stato un incidente..-

-Un incidente?- esclamò Liam strabuzzando gli occhi,

-Non sai controllarti?-

-Senti chi parla..- borbottò Isaac

-Io ho imparato. E poi te cosa diamine sei? Non un lupo, questo è chiaro.... Quello li sembra quasi prosciugato..- chiese allora Liam, guardandola storta.

-Avevo fame.. cioè sete..non so bene come..- cercò di giustificarsi Aria.

-Fame? Sete? Non sarai...... un vampiro!- esclamò dun tratto Liam additandola,facendola così ….. scoppiare a ridere.

-Non dire scemenze Liam! I vampiri non esistono.- gli rispose Isaac alzando gli occhi al cielo.

-Sono una ninfa.- gli spiegò Aria, - e mi nutro di energia vitale.- aggiunse poi.

Liam spalancò la bocca di scatto.

Per poi ricominciare a far domande un istante dopo.

-Ogni quanto... ti nutri?-

-circa una volta al mese.... se mi allargo troppo con i tempi mi indebolisco e perdo il controllo.- gli rispose Aria.

-Quindi uccidi all'incirca dodici persone all'anno?-

domandò Liam minaccioso.

-Non è morto....- squitti Aria facendo un passo indietro,

-Noooo..... lo hai solo ridotto ad un vegetale. Ti senti meno un MOSTRO così?-

-Ehi! Piano con le parole. Ora calmati Liam.- la difese Isaac, nonostante tutto, frapponendosi fra loro.

-Ho perso il CONTROLLO! È stato un incidente!- esclamò Aria quasi sull'orlo delle lacrime.

-Era troppo tempo che non mi nutrivo. Il mio corpo era troppo debole per resistere a... quell'impulso.-

-Quindi tutto qui. Nessun rimorso. Rimani indifferente.- le disse Liam evidentemente disgustato.

Isaac abbasso lo sguardo, probabilmente anche lui era disgustato da lei, anche se per altri motivi.

Aria sentì di colpo una fitta al petto.

-Non lo sono. Non sono affatto indifferente. Sento tutto quello che prova. Sento il suo dolore come se fosse il mio. Ti sembro ancora indifferente?- esclamò Aria fissando Liam negli occhi.

-Quindi ora non senti più me. Bene. Almeno non ti avrò più nella mia testa.-

esclamò Isaac interrompendo il silenzio.

-Isaac....- gli si avvicinò Aria preoccupata, ma un istante dopo si zitti.

Non poteva impedirgli di essere arrabbiato con lei.

Ne aveva tutti i diritti.

Ed era meglio così; lontano da lei sarebbe stato più al sicuro.

Tornò a guardare Liam.

-Ciò di cui mi nutro non è esattamente cibo, è più una cura, ecco.... come se avessi una qualche strana malattia terminale, la cui unica “cura” che possa aiutarmi, anche se non guarirmi, sia l'energia vitale, umana grossomodo..... è una cura di cui il mio corpo sente costantemente il bisogno in realtà ; ma se non la prendo puntualmente almeno una volta al mese, se ritardo, divento pericolosa. È una fame insaziabile, che ti consuma.- terminò Aria con un sussurro.

-E se non la soddisfi?- chiese Liam , ancora guardandola negli occhi.

-se non la soddisfo muoio.- affermò lei semplicemente.

Ora Isaac aveva ripreso a guardarla.

Si rivolse a Lui.

-Se non lo avessi perso qui lo avrei perso con voi. Era troppo ormai che tiravo la corda, con tutto quello che è successo....-

Isaac annui, poi guardò l'inserviente talmente malconcio d'aver assunto una strana sfumatura tra il grigio e il viola..

-Beh amico mio, non credevo lo avrei mai detto ma.... meglio te che me.- terminò tirandogli un calcetto sul mento.

Aria sorrise, Isaac era tornato.

-Ora... saresti così gentile da spiegarmi questo?- domandò Isaac girando su se stesso.

-An giusto, l'abito!- esclamò Aria che si era completamente dimenticata di quel dettaglio.

-Allora, tu Isaac, sei il dottor Mikkelsont , cardiochirurgo e patologo esterno dell'ospedale, piuttosto temuto, poco amato, ma sopratutto poco conosciuto qui, il che tornerà assai a nostro favore, considerando che tu non detieni esattamente le mie abilità.

Si fa sempre i fatti propri, è arrogante e con la puzza sotto il naso e possiede una lingua assai tagliente.... sembra fatto su misura per te non credi?!- constatò Aria facendo scoppiare a ridere Liam.

-Tu invece, sei un giovane specializzando, cui un gentile inserviente, impegnato in altro, ha audacemente imprestato la divisa, visto che la tua era, ufficialmente, coperta di liquidi, il cui solo fare il nome ti mette in imbarazzo..... credo che anche a te questo ruolo risulterà facile.-

terminò Aria, lanciando a Liam il tesserino bianco con la striscia rossa.

-e questo è il pass che ho sgraffignato per voi per accedere all'ala est, insieme a questi cartellini di riconoscimento da me appena contraffatti.- spiegò poi appuntandoli con delle spillette sui petti dei due licantropi.

-Dovete attraversare il corridoio di sinistra, imboccare la terza scala sulla destra e percorrerla fino in cima. Una volta saliti sul tetto, vi dovrete calare oltre la finestra del primo ufficio che troverete vuoto, sul lato del parco, e Bomm! Sarete esattamente all'entrata dell'ala Est, senza aver incrociato nemmeno un infermiere.-

Illustrò loro il piano Aria, evidentemente soddisfatta dal proprio lavoro.

Ora nulla poteva andare storto....

I due annuirono e si diressero verso la porta.

Ma si era dimenticata con chi aveva a che fare....

Aria alzò gli occhi al cielo e si frappose fra loro e l'uscita.

-Per di la.- esclamo indicando con un cenno del capo la porta comunicante sulla oro destra.

-Sembrerebbe un tantino sospetto non vi pare?- aggiunse poi, riferendosi esplicitamente all'inserviente, giacente dietro la scrivania.

Strano ma vero Isaac colse il messaggio e spintonò Liam verso l'altra uscita.

-Il bocca al lupo- si lasciò sfuggire Aria,

-Crep... accidenti! Ci casco sempre!- sbuffò Isaac chiudendosi la porta alle spalle.

E mentre lo ascoltava fischiettare nel corridoio, Aria pensò solamente che non sarebbe mai cambiato, grazie al cielo.

ANGOLO AUTORE: Scusate per il ritardo nel pubblicare, ma durante l'estate ho dovuto dare degli esami e non ho proprio potuto dedicarmici.
In ogni caso vi assicuro che mi farò velocemente perdonare!
Ora che è finita la straziante triologia dei capitoli "Banchee", (iniziavano a dare a noia anche a me..) vi assicuro che la storia inizierà a prendere nuovamente una svolta interessante.
Certo, abbiamo ancora un viaggetto tra i ricordi e tra le spiegazioni di Aria, che saranno poi utili in un immediato futuro, ma poi finalmente torneremo dai nostri beniamini... promesso.
Aspetto con ansia commenti e recensioni (ps: non giudicatemi troppo male per la grammatica o l'ortografia.... purtropppo al momento posso scrivere solo di notte e sono parecchio stanca..) Alla prossima!
   
 
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