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Autore: rosie_lu    25/04/2009    10 recensioni
"Ops, scusate, non mi sono presentata: sono Rose Weasley, ho sedici anni, e ora mi trovo nella cucina della Tana con le mie cugine Lily, Dominique e Roxanne. Ora, giustamente, vi starete chiedendo: ma che faranno quattro giovani ragazze in una cucina, a trafficare con le pentole e a impiastricciarsi con il burro e il cacao amaro?! Ebbene, io e le mie adorate cuginette adoriamo cucinare, e visto che tutta la famiglia è riunita a casa dei nostri nonni, abbiamo deciso di avvelenare tutti i nostri parenti mettendoci all’opera. Beh, questa sarebbe anche una buona occasione per mettere un po’ di cianuro nel muffin di mio fratello…"
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ Ti piace la cioccolata

~ Ti piace la cioccolata?

 

 

 

 

 

<< LILY! Mancano il cacao amaro e il burro! >>

<< Sì, li porto subito! >>

Subito dopo, una assordante rumore di pentole che cadono a terra.

<< Ma per Merlino, non è tanto difficile rimanere in equilibrio! >>

Bene, mia cugina Lily è impazzita. Parlare con le pentole… bah!

 

Ops, scusate, non mi sono presentata: sono Rose Weasley, ho sedici anni, e ora mi trovo nella cucina della Tana con le mie cugine Lily, Dominique e Roxanne.

 

Ora, giustamente, vi starete chiedendo: ma che faranno quattro giovani ragazze in una cucina, a trafficare con le pentole e a impiastricciarsi con il burro e il cacao amaro?!

Ebbene, io e le mie adorate cuginette adoriamo cucinare, e visto che tutta la famiglia è riunita a casa dei nostri nonni, abbiamo deciso di avvelenare tutti i nostri parenti mettendoci all’opera.

 

Beh, questa sarebbe anche una buona occasione per mettere un po’ di cianuro nel muffin di mio fratello…

 

Questo, però, non sta a significare che i nostri esperimenti vadano a finire sempre bene, anzi… ma nonna adora guardarci mentre traffichiamo sui fornelli, quindi sin da quando abbiamo mostrato questa passione è stata ben contenta di offrirci il suo regno ogni volta che ne avevamo bisogno.

 

Perciò eccoci qui, armate di cucchiai e grembiuli da cucina, pronte all’ardua missione: preparare muffin al cioccolato.

Dom, sentendo che Lily non smette di parlare con le pentole – che continuano a cadere - , alza gli occhi al cielo ed esclama spazientita:<< Lily, lasciale lì! Ci penso dopo io! >>

<< Eh sì, Dom ci riuscirà perché anche le pentole rimarranno incantate dalla sua bellezza e, pur di accontentarla e di farsi usare, obbediranno agli ordini! >> sghignazza Roxanne, usando il tono di chi la sa lunga.

Dom le lancia un’occhiataccia e si guarda in giro, alla ricerca di qualcosa. Poi, come presa da un’illuminazione, afferra una presina per pentole e sorride vittoriosa.

Bene, ora inizia il vero divertimento.

Rox non bada a Dom e, cominciando a guardare la cucina, chiede:<< Rosie, sai dove… auch! >>

Prende la presina che le è arrivata in piena faccia, e fulminando una gongolante Dom, esclama:<< Ma io dico… sei scema? >>

Lei, continuando a sghignazzare, fa un gesto noncurante e risponde:<< Quanto sei permalosa, Roxy, era solo una presina… mica ti uccide! >>

<< Non è questione di morire o no per una presina, il problema è il mio orgoglio offeso… Se mi avessi sfidato a duello schiaffeggiandomi con un guanto sarebbe stato un gesto molto più dignitoso! >> replica Roxanne con fare ovvio.

<< Mpf >> mi copro la bocca con una mano per evitare di scoppiarle a ridere in faccia.

Solo lei.

Guardo Dom, che nel frattempo ha alzato un sopracciglio e ha ripetuto, con un tono tra il perplesso e l’incredulo:<< Orgoglio offeso? Guanti? >>

Roxanne annuisce con fare solenne, appoggiando le mani al bancone della cucina.

Osservare la faccia di Dominique non ha prezzo… altro che Mastercard!

Per fortuna, dopo un attimo di smarrimento, si riprende e mormora, più a se stessa che a noi << L’unica spiegazione plausibile per questo suo vaneggio è che il caldo le ha completamente fuso il cervello… sì, non c’è altra spiegazione! >> e, avvicinandosi lentamente all’altra, le accarezza la testa ed esclama <<… povera piccola! >>

Roxanne la guarda ad occhi sbarrati, e comincia :<< Ma come osi…? >>

<< Lily, ce ne hai messo di tempo! Veloce, cominciamo, prima che questa cucina diventi un campo di battaglia! >> esclamo, impedendo a mia cugina di continuare, e cammino veloce verso Lily, prendendole gli ingredienti dalle mani.

Metto tutto sopra il tavolo, mentre Dom prende la ricetta e Lily e Rox si dispongono alla mia destra e alla mia sinistra.

<< Allora… farina? >> chiede Dominique, leggendo gli ingredienti e disponendosi di fronte a noi.

Lily la prende in mano e risponde:<< Eccola! >>

<< Zucchero? >>

<< C’è >> rispondo, individuando un pacchetto con scritto “Sugar”.

<< Gocce di cioccolato? >>

<< Mmm… si, si! >> farfuglia Rox, divorandone una manciata in un boccone. Fa per riprenderle, ma Dom le dà uno schiaffetto sulla mano e afferra la scatola, guardandola male. Rox le fa la linguaccia.

Dom sospira sconsolata e continua:<< Lievito e latte? >>

<< Eccoli! >> risponde Lily. Con la punta dell’occhio vedo Roxanne fare la bocca a Dominique, e ghignando le do uno schiaffetto sulla spalla e dico:<< E dai, Roxy! >>.

Lei sorride e mi fa l’occhiolino.

<< Benissimo! Le uova, il burro e il cacao ci sono quindi… direi che possiamo cominciare! >>

Dom poggia il foglio sul tavolo e ci sorride, sfregandosi le mani.

E il lavoro ha inizio.

 

<< Bene, allora, per prima cosa… dobbiamo prendere due terrine! Dell’impasto con farina, cacao, zucchero, lievito e gocce di cioccolato ci pensiamo io e Rosie >> comincia Dominique, cominciando ad aprire tutti gli sportelli per trovare le terrine.

<< E certo, il lavoro facile lo fate voi, mi sembra giusto! >> borbotta Roxanne, raggiungendo una mensola e tirandone fuori due terrine.

<< E che noia… >> comincia Dom, ma io la interrompo e dico:<< Allora noi pensiamo al burro, al latte e alle uova! Voi intanto cominciate! >>

<< Allora, la ricetta dice di mettere 200 grammi di farina >> comincia Lily, guardandoci.

Rox afferra la farina e risponde:<< Quella ricetta è per sei muffins, e noi ne abbiamo bisogno di molti più… mettiamo tutto il pacchetto! >> e, aprendo il pacchetto, butta tutta la farina in una terrina, e fa lo stesso lavoro con il cacao e il lievito.

Fa per versare anche tutto lo zucchero, ma io la fermo in tempo ed esclamo:<< Ma ci vuoi far morire di diabete mettendo tutto questo zucchero? 190 grammi bastano e avanzano! >> e, prendendo una bilancia, misuro la quantità.

Roxanne scrolla le spalle e, guardando Dominique, le tende una mano e, con la faccia a cane bastonato, chiede:<< Domi, mi dai le gocce di cioccolato? >> e sbatte gli occhi in maniera innocente.

Dominique la guarda con un sopracciglio inarcato, le strappa la terrina dalle mani – facendo apparire sul volto di Rox uno sguardo fintamente offeso – e, guardandola con sfida, tira fuori il pacchetto di gocce di cioccolato e le versa lentamente nella terrina, senza staccare gli occhi da nostra cugina.

Sono terribili. Ma quanto le adoro... anche quando si danno sempre fastidio.

Lily scuote la testa, e mi lancia uno sguardo complice e rassegnato.

Io scrollo le spalle e, riportando lo sguardo su di loro, batto le mani ed esclamo:<< Forza, dai… al lavoro! >> e, guardandole seria aggiungo << Veramente >>

Roxanne sbuffa divertita e annuisce, e anche Dominique annuisce con un sorriso sulle labbra.

Io e Domi cominciamo e mescolare il burro fuso, il latte e le uova, mentre Lily e Rox mescolano il resto cantando a squarciagola una vecchia canzone delle Sorelle Stravagarie.

All’ennesimo acuto spacca timpani – e strappalacrimeDom urla:<< BASTA! NON SAPETE NEANCHE CANTARE E URLATE COME DUE AQUILE! STOP! >>

<< Oh, povera Domi, le sue tenere orecchie non possono sopportare un affronto del genere… lei è abituata alle voci delicate! Perdonaci, Dom >> la prende in giro Roxanne, continuando a mescolare noncurante.

Dominique apre la bocca indignata e, afferrando una manciata di zucchero, esclama<< Prenditi questa! >> e lancia tutto addosso a Roxanne.

Dominique incrocia le braccia al petto, soddisfatta del lavoro. Rox, invece, non è altrettanto soddisfatta, infatti si tocca i capelli pieni di chicchi di zucchero e sibila:<< Vuoi la guerra?! E che guerra sia! >>

Prende la poca farina rimasta e la lancia in faccia a Dominique.

Scoppio a ridere, incapace di trattenermi.

Lily invece esclama, afferrando le terrine:<< Eh no, se vi pare di rovinare tutto il lavoro per le vostre dispute, non avete proprio capito niente! >> e sgattaiola via con gli ingredienti mischiati.

Le altre due si fulminano e cominciano a tirarsi tutto addosso: acqua, latte, pezzi di burro. Quando vedo Dominique afferrare convinta le uova, le salto addosso e urlo:<< NO DOM! ROXANNE! FERME, PER TUTTE LE MUTANDE DI MERLINO! >>

Mi ritrovo in mezzo tra le due litiganti, e tutte e tre cerchiamo di prendere le uova: io per salvare quei poveri cosi ovali che sarebbero dovuti essere pulcini, loro per lanciarseli.

Ma, evidentemente, stringiamo troppo: le uova si rompono e tutto il contenuto cade rovinosamente su di me.

Rox e Dom si fermano, guardandomi ad occhi sbarrati.

Non ci posso credere. Tre-uova-sui-miei-CAPELLI!

Dominique deglutisce e, coprendosi la bocca con una mano, azzarda:<< Beh, con le uova si fanno gli impacchi per capelli… dopo diventeranno più lucenti! >>.

Con la punta dell’occhio vedo Roxanne battersi una mano sulla fronte.

Io mi volto e, fulminando mia cugina, sibilo:<< Più lucenti, dici?! >>

Dominique annuisce, guardandomi ad occhi sgranati.

Io scuoto la testa, sospiro e, toccandomi i capelli, scoppio a ridere e sdrammatizzo:<< Almeno ne sarà valsa la pena! >>

Ritorno a guardare le mie cugine, che ora si sono rilassate e sorridono.

Ci guardiamo tutte e tre e cominciamo a ridere di gusto.

Dopo diversi secondi di ilarità ci zittiamo, sentendo quello che sembra un branco di bufali dirigersi verso la cucina.

Mio cugino Albus, seguito da Lily, James, Fred, Louis, Hugo e il loro amico Scorpius Malfoy, entra come una furia urlando:<< ROSE! A QUELLE PAZZE CI PEN… >>. Si blocca di colpo, guardandomi ad occhi sgranati, e con lui tutti gli altri.

Io scrollo le spalle.

<< Sei sexy come un uovo! >> ironizza mio fratello Hugo, ridendo come un idiota.

Io sbuffo e, incrociando le braccia al petto, ghigno:<< Almeno io ho un po’ di percentuale di sensualità, sebbene come quella di un uovo… te non hai neanche quella di un rospo! >>

Hugo fa una smorfia, ma in compenso tutti smettono di guardarmi come un alieno e si mettono a ridere.

<< Che cugina diplomatica e mitica che ho! >> dice Fred, avvolgendomi le spalle con un braccio e stringendomi.

<< Scemo >> replico, rispondendo all’abbraccio e chiedo a Lily, che continua a ridere << ma che hai ancora da ridere? >>

Lei scuote la testa e, tra le risate, dice:<< Dovresti vedere la tua faccia! >>

Roxanne scoppia a ridere e risponde:<< E voi avreste dovuto sentire con cosa è venuta fuori Dominique una volta che le uova si erano rotte sulla testa di Rosie! >>

Dom comincia a ridere con le lacrime agli occhi e si giustifica:<< E’ la prima cosa che mi è venuta in mente! >> e giù altre risate.

Si, era decisamente bello stare con tutta la mia famiglia.

 

Finalmente ci siamo tutti calmati – anche Dom e Rox, incredibile ma vero – e ora stiamo tranquillamente seduti, aspettando che Lily ritorni con le terrine.

<< Che cosa stavate preparando? >> chiede Scorpius, guardandoci con un sorriso.

Dominique risponde al sorriso e ribatte:<< Muffin al cioccolato! >>.

Mi sfilo scocciata un elastico dal mio polso e mi lego i capelli sporchi.  Prima il dovere, poi… mi laverò i capelli.

<< Quelli allo yogurt sono più buoni! >> risponde lui, rivolgendole l’ennesimo sorriso ammiccante.

Alzo gli occhi al cielo, infastidita.

<< Ma no, al cioccolato sono molto più buoni! >> risponde Lily, ritornando con le terrine.

Scorpius si alza e, dandole un buffetto sulla guancia quando gli passa accanto, risponde:<< E’ un fatto di gusti, miss Lily! >>

Lily gli da una spintarella e replica:<< E dai, che il cioccolato ti addolcirà >>

<< Ne dubito! Lui odia il cioccolato! >> risponde James, fregandone una goccia dal contenitore in cui sta uno dei due miscugli.

<< Benissimo, significa che chi vuole potrà avere il bis >> ribatto velenosa, afferrando una terrina e il cucchiaio e cominciando a mescolare, nervosa.

Cioè, ma lo sentite?

Lo sentite?

Flirta deliberatamente con le mie cugine e nessuno gli dice niente, e per fare l’idiota con loro usa la scusa dei muffins. Disgustoso.

<<  A giudicare dal sederino che hai messo su, quel qualcuno sarai tu >> ribatte Malfoy alle mie spalle, la voce velata di una chiaro tono di sfida.

Gelo all’istante.

Sento Hugo che sussurra a qualcuno:<< Ora può anche considerarsi morto! >>

Io appoggio rumorosamente il cucchiaio sul tavolo.

Lentamente, mi volto per fronteggiarlo. Scorpius non si sposta di un centimetro, anzi mi guarda con sfida.

<< Se hai notato che ho messo su il sederino, è evidente che non ti dispiace lanciargli un’occhiata di tanto in tanto >> replico fredda, mettendo le mani sui fianchi.

Lui ride divertito e, con sguardo imperscrutabile, risponde:<< Sono come tutti i maschi… e i maschi apprezzano i sederi, soprattutto se sono tondi come la luna piena! >>

Arrossisco di botto, guardandolo con gli occhi sbarrati. Scorpius, invece di chiedere scusa, continua a sghignazzare contento.

<< Sì, amico… a tutto c’è un limite! >> esclama Albus cercando di essere serio, ma sorride. Traditore.

Mi volto, apro un cassetto e, tirando fuori il mestolo, sibilo:<< Malfoy, vedi di scappare, perché se ti prendo non risponderò più delle mie azioni! >>

Scorpius non se lo lascia ripetere due volte e, scoppiando a ridere, esce correndo dalla cucina.

Subito gli vado dietro, brandendo il mestolo con fare minaccioso.

E dietro di noi, sento che tutti ridono.

Maledetti!

 

Apro il getto d’acqua della doccia e, sotto la cascata bollente, cerco di rilassarmi.

Dopo aver inseguito Scorpius – ma che razza di nome è? – per circa mezz’ora, Fred e Hugo mi hanno acciuffata e trasportata di peso fino alla cucina, chiudendomici dentro con le mie cugine.

Troppo nervosa per parlare, avevo finito di fare i muffins senza rispondere alle domande e ai commenti delle mie cugine, e se lo facevo rispondevo a monosillabi.

Dopo aver infornato gli stampini con l’impasto dentro, ero andata in bagno per farmi una doccia rilassante e togliermi quella puzza di uova.

Maledizione! Come minimo è la settima volta che rifaccio lo shampoo – lo faccio stringendo convulsamente il contenitore, immaginando che sia il collo di quel maledetto ragazzo platinato -, eppure il cattivo odore non se ne va. Si attenua, ma rimane!

Esco dalla doccia, avvolgendo il corpo con l’asciugamano, e applico anche una crema profumata sui capelli. L’odore migliora un po’, ma alla fine neanche tanto.

Sospiro sconsolata, guardando il mio riflesso allo specchio.

Istintivamente, porto lo sguardo sul mio sedere. Mi giro un po’, cercando di capire cosa ha che non va. E’ normale, come tutti i sederi delle ragazze. Mah!

Scuoto la testa e comincio a pettinarmi i capelli, prevedendo due settimane con Malfoy molto dure.

 

Indosso la tuta, mi lego i capelli finalmente puliti e asciutti, e mi accingo a ritornare in cucina per controllare a che punto di cottura sono i muffins.

Però, aprendo la porta, noto un biglietto attaccato. Lo stacco da lì e cerco di riconoscere la scrittura sottile e fluida, ma non penso di averla mai vista.

C’è scritto “Forse un biglietto è un modo un po’ vigliacco per chiederti scusa, ma da quello che ho capito se mi presenterò al tuo cospetto prima che tu sbollisca la rabbia nessuno riuscirà a risparmiarmi qualche crucio! O sbaglio? Comunque, volevo solo chiederti – come ho già accennato – perdono se ho detto qualcosa che ti ha offeso! Io volevo farti credere che le cose che dicevo fossero offese, ma non penso che dirti che hai un bel sedere sia un insulto, o no?! Ma se ti dà fastidio sentirtelo dire mi rimangio tutto. Allora? Che ne dici di sotterrare l’ascia di guerra, almeno per ora? Fammi sapere. Scorpius”

Beh, almeno riconosce quando sbaglia.

Eh no, non guardatemi così, non sono io che ho iniziato! E’ stato lui! Flirtando con le mie cugine! E non pensate quello che state pensando, ok?! Voglio solo proteggerle, se lo facesse con qualcun’altra non mi darebbe fastidio, assolutamente!

Sbuffo e mi dirigo verso la cucina, pensando a quello che ha scritto.

Apro il forno, prendo uno stecchino e tocco leggermente la superficie dei muffins. Sono pronti.

Sospirando, prendo due guantoni da cucina, tirando fuori le teiere. Con un calcetto chiudo lo sportello del forno e prendo un bel piattone.

Tolgo delicatamente i muffins dagli stampini, li metto in ordine sul piatto, e li copro con un panno, per evitare che si secchino.

Mentre pulisco gli stampini e il resto della cucina, mi cade un foglio dalla tasca.

E’ il suo biglietto.

Mpf, l’avevo anche messo nella tasca senza accorgermene.

Guardo fuori dalla finestra, riflettendo… sotterrare l’ascia di guerra? Sotterrarla proprio assolutamente no, ma abbassarla per un po’ di tempo si poteva anche fare.

“Fammi sapere”

Bene. Perfetto. Come faccio a farglielo sapere?

Io non sono brava con le parole. Sono una frana. Non ci riesco. Sono un’incapace in sentimenti.

No no, ma che avete capito?! Non quei sentimenti, davvero! Eh, ma smettetela di sghignazzare, ve lo dico io!

Ok, ok, per questa volta ve la do vinta. Contenti?

Comunque… che faccio?

Quando ho di questi problemi, per me c’è solo una soluzione: mangiare. Apro il frigo, frugandovi dentro per trovare qualcosa di commestibile. Oh, il gelato… grazie mamma che ha convinto nonna a comprare questi aggeggi per mantenere freschi i cibi.

Sto per chiudere soddisfatta il frigo, quando lo vedo: un vasetto di yogurt bianco, formato maxi. Di quelli buoni e cremosi…

Aspettate, ho un’idea sulla punta della lingua.

Mi volto verso uno stampino per muffins

Ho trovato!

Mi devo solo impegnare per altri quarantacinque minuti, una sciocchezza.

Lascio il gelato lì e prendo il vasetto: ora so cosa devo fare.

E non è come pensate!

 

Stiamo tutti seduti a tavola, ridiamo e scherziamo. Mio padre all’inizio della cena mi ha fatto notare che puzzo di uova… che gentile!

Tutti quelli che hanno partecipato alla scena sono quasi soffocati per non ridere, o hanno nascosto un sorriso dietro al tovagliolo.

E’ da quando ci siamo seduti che io e Scorpius ci rivolgiamo occhiate sfuggenti, ma quando i nostri sguardi si incontrano li distogliamo sempre, imbarazzati.

Continua a fare l’idiota con le mie cugine: sorride, tocca a Dominique una ciocca di capelli, versa un goccio di Whiskey Incendiario a Roxanne, risponde garbato alle domande di Lucy… mpf!

Guardo ostinatamente il piatto davanti a me, stuzzicando con la forchetta l’ottimo roast beef che mia nonna ha preparato.

Verso la fine della cena, nonna si alza ed esclama:<< Oggi, come dessert, avremo i muffins preparati da Lily, Rosie, Dom e Roxy! >>

<< Dov’è un po’ d’acqua? Così dopo averne mangiato uno posso togliermi il saporaccio dalla bocca! >> esclama zio George, e sia mia zia Angelina che Rox – lei e Fred sono i loro figli – gli danno uno scappellotto.

Tutti si mettono a ridere, mentre le altre e io – cupa come poche persone – ci dirigiamo verso la cucina per prendere il vassoio con i muffins.

Ritorniamo di la e li distribuiamo tra i nostri parenti, che ci sorridono gentili e addentano cautamente i rispettivi dolcetti.

Quando Lily arriva da Scorpius, la sento esclamare:<< Scorpius, sei sicuro di non volere un muffin al cioccolato? Ah, aspetta… ce n’è uno allo yogurt, chissà chi ce l’ha messo! Va bene lo stesso… lo vuoi? >>

Lily prende il muffin e glielo porge. Lo vedo con la punta dell’occhio mentre guarda sorpreso il muffin, per poi girarsi verso di me.

Cerco di apparire disinvolta, ma non ci riesco: sono tesa come una corda di violino. Lo sento dire:<< Sì, grazie Lily! >>

Mi risiedo al mio posto, guardando con troppa attenzione il muffin che ho davanti, e comincio a mangiarlo.

Poco dopo iniziano i commenti dei parenti, soprattutto di mia madre, di mia nonna e delle mie zie che ci consigliano su come migliorare il sapore.

Ad un tratto, sento James piagnucolare:<< Ragazze, ma è tanto amaro! >>

<< Beh, te lo tieni, troppo zucchero fa male! >> ribatte Dominique, piccata.

James grugnisce, ma poi continua chiedendo:<< E i vostri come sono? >>

Sento chiaramente Scorpius che risponde:<< Il mio è veramente buono >>

Mi mordo il labbro, e addosso ho la sensazione di essere osservata.

Alzo gli occhi dal mio dolce e noto che lui mi guarda, per poi accennare un sorriso.

Io arrossisco di botto e riporto l’attenzione sul mio piatto, e pur di fare qualcosa comincio a mangiare le molliche.

 

Non guardatemi così, non è come pensate!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice

Oddio, adesso sono partita in quarta e non mi ferma più nessuno! Aaaah… ok basta! Lo so, lo so, storia un po’ scema, ma sono i soliti vaneggiamenti che mi prendono la notte, e se non li trascrivo subito perdo l’ispirazione e la voglia di finire.

In teoria doveva essere una drabble, ma in pratica porto troppo alla lunga le storie e automaticamente diventa una shot! Non conosco i limiti!!xD ^^

Beh, che dire? Spero che anche questa vi piaccia e che mi facciate sapere cosa ne pensate!!! Ci tengo, eh ;)

Un bacione a tutti, grazie  per chi ha recensito le storie che ho pubblicato finora, grazie a chi lo farà e grazie anche solo a chi legge!!

 

 

 

~Buonanotte

(da me sono le 3 e 30 della notte!xD ciaoo)

  
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