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Autore: z0mbie    03/08/2016    3 recensioni
Venezia brulicava di abiti colorati, musica allegra, festose colorazioni, fuochi artificiali e nell'aria c'era il delizioso odore della vita.
La stessa vita che Ezio vedeva scivolare sulle sue stesse mani quando uccideva i suoi nemici, la stessa vita che tanto era cara a suo padre ed i suoi fratelli.

[Ezio!centric]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ezio Auditore
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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SONO DI NUOVO QUI EH anche se nessuno se ne ricorderà. Qualcosa come due o tre anni fa scrissi una piccola flash su Ezio e un pizzico di Federico HUSBANDO e anche 'sta volta torno a scrivere sempre su Ezio <333 ho ricominciato gli AC e, per quanto mi riguarda, ricominciare il 2 per me è come se fosse la prima volta, davvero. Sono già diverse volte che lo ricomincio ma ogni volta mi trasmette sempre qualcosa, penso sia il mio videogioco preferito in assoluto ; ; dunque, questa piccola flash è ambientata più o meno durante la notte del Carnevale a Venezia e ho cercato di scavare un po' nel cuore di Ezio, immaginando come sarebbe stato se ci fosse andato con tutta la sua famiglia al completo /piang/ fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione, alla prossima!

 

Disclaimer: Assassin's Creed © Ubisoft


 

The long night.  

 

 

Venezia brulicava di abiti colorati, musica allegra, festose colorazioni, fuochi artificiali e nell'aria c'era il delizioso odore della vita.
La stessa vita che Ezio vedeva scivolare sulle sue stesse mani quando uccideva i suoi nemici, la stessa vita che tanto era cara a suo padre ed i suoi fratelli.
Si guardava intorno, il giovane Auditore, incantato da cotanta sublime bellezza.
Sembrava essere un perfetto paesaggio nato dalla mente di un abile pittore attento ad ogni minimo particolare e, a distanza di tanti anni, Ezio ebbe il quadro perfetto di ciò che avrebbe fatto la sua famiglia se fosse stata lì.
Riusciva a sentire le voci dei suoi cari, il loro calore, la loro voglia di vivere strappata via così ingiustamente. Avrebbe scorto Federico con un boccale di vino in una mano e la guancia morbida di una bella fanciulla nell'altra, suo padre e sua madre danzare sulle note dei tamburelli, il piccolo Petruccio ridere a crepapelle e sua sorella Claudia sfoggiare vanitosamente il suo vestito più bello.
Sorrise, Ezio, pensando a quella scena. Sorrisero le sue labbra, ma il suo cuore si stringeva dolorosamente.
Non era la prima notte che passava pensando alla sua famiglia, ma quella in particolare lo aveva giovato.
In fondo, lasciarsi andare a dolci ricordi faceva più che bene. Anche ad un Assassino.
   
 
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