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Autore: Yumemiru    04/08/2016    2 recensioni
"Chat aspetta ti prego"....
Cosa succederebbe se Chat tentasse di sconfinare oltre i limiti dei poteri che gli erano stati assegnati?
Per quale ragione sia lui che Adrien sono spariti nel nulla?
Ancora una volta Marinette sia nelle vesti di persona normale che nei panni di Ladybug cercherà di riportare tutto allo stato originario ristabilendo l'equilibrio.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Tikki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Passarono i giorni e il biondo non si fece più vedere, né a scuola e nemmeno nei combattimenti, rendendo molto più difficile, anche se non impossibile, a Ladybug il lavoro di protettrice di Parigi.
A scuola giravano voci su di lui: che fosse scappato per attirare l'attenzione di suo padre, o che non reggesse più le pressioni della sua vita, ma la più assurda di tutte era che fosse stato rapito da Chat Noir visto che anche lui, famoso supereroe parigino, era sparito nel nulla.
Per più di due settimane, queste sparizioni furono l'argomento principale delle chiacchere dei cittadini, ma anche del giornale.
Marinette, non riusciva ad uscire di casa ogni cosa che vedeva, che sentiva le riportava alla mente Adrien e le emozioni dolorose legate al suo ricordo.
"Marinette proviamo a cercarlo di nuovo!" la spronò Tikki.
"Anche solo per uscire di casa..." continuò.
"È inutile...ogni sera dalla sua scomparsa lo abbiamo cercato in lungo e in largo e nulla...nemmeno una traccia..." sospirò sconsolata lei.
"Ti va di venire almeno in terrazza?" le chiese  la kwami un po speranzosa.
"Va bene....se insisti." rispose la corvina e così, a malavoglia, salì le scale e uscì all'aria aperta.
Quella sera, una fresca brezza attraversava l'aria e per questo Marinette, fu costretta ad avvolgersi in una coperta; il cielo iniziò man mano a punteggiarsi di stelle, mentre le luci della città lentamente si accendevano.
La luce di un lampione, però, non le sembrò brillare come quella degli altri e per questo attirò l'attenzione di Marinette, la quale pensando che la propria vista le stesse giocando brutti scherzi, a causa del sonno arretrato, si sfregò gli occhi, nel tentativo di risolvere quel problema, ma nulla, la macchia rimase lì; ad un certo punto, però, quella strana macchia iniziò a spostarsi, così Marinette, cercò di capire chi o cosa fosse aguzzando la vista, ma non riuscendoci, fu costretta ad un approccio più ravvicinato.
"Tikki trasformami!" esclamò la ragazza.
Una volta che fu diventata Ladybug, la corvina si avvicinò il più possibile all'ultimo posto dove aveva visto la macchia fermarsi.
La coccinella, non appena ebbe alzato lo sguardo, si rese conto chi fosse.
 A stento riuscì a trattenere le lacrime per la gioia nel rivederlo, più forte di quella provata precedentemente, arrivando a compiere un gesto anche troppo avventato per come era abituata a fare.
"Chat!!!" urlò la corvina piena di euforia gettandosi verso il biondo, il quale scappò come un animale selvatico, non appena si rese conto della presenza della ragazza.
"Aspetta!!" urlò nuovamente Ladybug buttandosi all'inseguimento del compagno; i due saltavano da un posto all'altro come al ritmo di un valzer immaginario.
"Ti prego Chat aspetta!!" continuò a richiamarlo la corvina ma nulla il felino non si voltava.
"Adrien!!!!" urlò Ladybug erroneamente.
Questa volta Chat si fermò udendo quel nome.
"Come mi hai chiamato?" disse lanciando uno sguardo fulminante e terrificante alla corvina che però non si lasciò intimidire.
"Ho detto Adrien. So tutto." disse concisa la coccinella.
"Tutto?" chiese incuriosito il felino.
"Si." affermò la corvina.
Dopo la risposta della corvina, Chat rimase in silenzio a pensare, lì, statico nel suo posto e nella sua posizione.
"Allora men che mai potremo più rivederci." disse duramente il felino.
"Ma...." provò a intervenire la coccinella.
"Questo è quanto!" la interruppe Chat dandosi alla fuga lasciando sola per l'ennesima volta quella che un tempo era la sua compagna di squadra.

Marinette, annullò la trasformazione crollando per terra sulla terrazza di camera sua, nuovamente in lacrime; Tikki rimase affianco a lei, limitandosi ad abbracciarla e a supportarla.
"Sono al limite Tikki...non ce la faccio più...devo fare qualcosa." disse la ragazza in preda alla tristezza.
"Sono con te Marinette. Per qualsiasi cosa." affermò la kwami con sicurezza.
Con il passare del tempo, il pianto della corvina si placò, trasformandosi in ira e grinta.
"Andiamo a fare visita a Papillon!" esclamò Marinette.

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Dopo una bella vacaza riposante (e un'assenza quasi secolare) mi rimetto all'opera. ;°
Chiedo venia per la lunga assenza e spero che l'attesa sia valsaa la pena. ^^'
  
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