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Autore: Malanova    07/08/2016    3 recensioni
Bulma era una vivace bambina di cinque anni che viveva in una bella casetta a forma di igloo in mezzo alla grande Città dell’Ovest insieme ai suoi amorevoli ma svampiti genitori ma divenne protagonista della celebre storia di Frank Baum, insieme a altri pittoreschi personaggi nati dalla fantastica mente di Toriyama ... Spero che l'introduzione vi sia piaciuta e ... Buona lettura!
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bulma, Jaco, Tights
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Queste oscure favolette'
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La bambina fu di nuovo portata nella sala del trono, dove l’attendeva Freezer con una certa impazienza. Tra le mani si stava girando, con la stessa bravura di un giocoliere, la Sfera del Drago che le aveva sottratto. Si fermò quando si accorse della sua presenza “Oh … La nostra piccina … dimmi, ti è piaciuto lo spettacolino che è andato in onda nella sala proiezioni?” “Si! Tantissimo!” urlò Bulma con un sorriso a trentadue denti, per poi elencare le puntate che le erano piaciute di più. Man mano che la piccola turchina parlava; il sorriso del Demone di Ghiaccio scemava sempre di più, per poi trasformarsi in un ringhio rabbioso. Alla fine borbottò “Lo sapevo … Era Masha e L’orso che dovevo far mandare in onda …”. Scosse la testa e aggiunse “Ma non è questo il momento di pensarci …”. Le porse il monile ambrato, facendo attenzione a non farglielo toccare, e le domandò “Dove hai trovato questa sfera? Ne possiedi altre? Sai a che cosa servono?”. Intanto che il tiranno le rivolgeva tutte queste domande; alcuni scagnozzi si posizionarono ai lati delle porte, facendole capire che non aveva vie di fuga. La bambina si tormentò le mani e mormorò “Era una cosa che aveva quel vecchietto malefico che è finito sotto la mia casa … E’ strana come palla di natale … Le stelline da là dentro non si muovono …”.

Freezer fece un ghigno, quasi divertito, e disse “Ti conviene non fare la finta tonta con me … solo perché sei una marmocchia non pensare che sarei incapace di farti del male …”. La piccola tremò a quella rivelazione ma continuò imperterrita ad affermare la sua versione, quasi strillando. Lo “Stregone dell’Ovest” diede un colpo di tallone per terra, crepando le piastrelle del pavimento sottostanti, e ringhiò “Bimba; ti avverto: quelle bugie saranno le tue ultime parole se non mi dirai come sei entrata in possesso di questo monile!”

“Non puoi farlo!”
“Si che posso!”
“No!”
“Si!”
“No!”
“Si!”
“No!”.

Freezer si massaggiò la radice del naso e domandò “E perché non potrei ammazzarti?”. La bambina strinse i pugni e li portò ai fianchi “Perché sono la protagonista e i protagonisti non muoiono mai in una favola dove tutto finisce bene!”. Il tiranno si avvicinò minaccioso e, quando fu davanti alla piccola turchina, domandò sadicamente “E chi ti dice che questa favola finirà bene?”. A quel punto Bulma prese a tremare di più, in preda alla paura, mentre il Demone di Ghiaccio alzò la mano libera e la tenne sospesa a pochi centimetri sopra la sua testa. La mano iniziò a brillare di una luce rossastra e il mostro albino sghignazzò “Sayonara mocciosa”. La bambina chiuse gli occhi e scoppiò a piangere quando un’esplosione fece saltare uno dei portoni e i due soldati che si erano posizionati affianco. “Ma che diamine sta …” iniziò a dire il tiranno quando dalla polvere causata dall’esplosione uscì un uomo. Era identico a Kakaroth in versione adulta solo che era vestito come Rambo ed aveva due cicatrici sul viso. Gli altri che seguirono sembravano dei barbari scozzesi con tanto di kilt e facce dipinte. “Bardack!” “E’ arrivata la tua ora Freezer! Questo è il capitolo dove noi ci ribelliamo e …” “Un momento … Le Scimmie Volanti non si ribellano …”.

Il Sayan lo guardò sorpreso e disse “Si … C’è una rivoluzione nel libro …” sfogliò velocemente le pagine della copia in suo possesso e gli mostrò la pagina “Leggi un po’ …”. La lucertola albina prese di malagrazia il libro e lesse un paio di righe, poi guardò i suoi avversari “Tsk! Non mi sembrate delle ‘Giovani e graziose’ donne …” “Il genere non conta ma è la sostanza!” ribatté l’altro, scorbutico. Freezer lo chiuse e lesse il titolo

“Mm … Bardack?”
“Si?”
“Sei sicuro che questo volume sia ‘Il meraviglioso Mago di Oz’?”
“Che domanda idiota … Certo che lo è!”
“Allora leggi un po’ qua …”.

Il moro si rimpossessò del libro e lesse ad alta voce “Il meraviglioso paese di Oz …”. Calò il silenzio, rotto dopo pochi minuti dall’urlo di Bardack “Porca vacca! Abbiamo letto il libro sbagliato!” “Ora chi glielo dice al Re?” si lagnò un altro Sayan piuttosto bruttino, obeso e dalla pelle biancastra. Bardack lo fissò nel panico “Fallo tu!” “Non ci penso neanche!” “Ehm … lo fai tu Toma?” “Passo!” gridò un altro Sayan dai capelli alla Bart e abbronzato “Allora puoi pensaci tu Celipa?” “Te saludi!” urlò l’unica donna del gruppo. Allora il Sayan incrociò le braccia e sospirò “Ormai il casino lo abbiamo fatto …”. Si mise in posizione di combattimento e gridò “Carica!” “Non ammetto subordinazioni!” gridò a sua volta Freezer. Pigiò un bottone del suo scouter e disse “A tutti i soldati del castello: è in corso una ribellione da parte dei Sayan … Sterminateli tutti!”. Poi si mise in posizione di combattimento e ringhiò “Fatevi avanti Scimmie”.

Nella sala proiezioni …

Tights girò la testa, quel poco che le permetteva il collare, e sentì dei forti rumori attraverso le pareti. Anche alcuni dei prigionieri se n’era accorto e stavano bisbigliando tra di loro. La Spaventapasseri cercò di tendere una mano verso Omori, che era ancora addormentato, e bisbigliò “Ehi, signor Omori, svegliati …”. Vedendo che non si svegliava; si rivolse all’altro “Jaco … li senti anche tu questi rumori? Sta succedendo qualcosa …” “Stanno mandando in onda delle altre puntate … me lo sento …”. Si voltò verso la bionda e disse con voce lagnosa “Vogliono trasformarci in amebe prima di darci il colpo di grazia …” “Non essere ridicolo …” “Tights!” la chiamò il poliziotto di latta, serio “Prima di morire c’e una cosa che ti devo confessare …” “Smettila con queste fesserie! Non stai morendo” “Ma se sto agonizzando!”. Cercò di tendere una mano verso di lei però, vedendo che non ci riusciva, tornò nella sua posizione “Era da un po’ che volevo dirtelo …” “E proprio adesso me lo devi dire?” si agitò la Spaventapasseri, cercando di liberarsi dalle braccia meccaniche. Poi le attraversò la mente un lampo “Jaco … lo sai che con la tua forza puoi rompere facilmente questi sedili?” “…”.

Dopo pochi secondi; tutti i prigionieri furono liberati e ringraziarono di cuore quel “Audace e generoso salvatore” facendo gongolare come non mai il Tillimentempibosh. Uscirono dalla porta, seguiti dai prigionieri e … uno dei soldati di Freezer venne scaraventato contro il muro, sfiorando di poco Tights. Una Sayan vestita con una battle suit rosa e grigia si grattò la testa e gridò “Scusa …”. Attorno a loro stava imperversando una battaglia in piena regola. Kakaroth si diresse verso di loro “Caccola! Che diavolo sta succedendo?” gli chiese Jaco alzando leggermente i pugni. Lui gli rispose con un sorrisone “Il mio papà e tutti gli altri stanno facendo un sacco di bua a Freezer e ai suoi … ci siamo rimbombati!” “Vuoi dire ‘ribellati’ …?”. Il bimbo annuì, poi prese per mano la Spaventapasseri e disse “Venite con me! Andiamo anche noi …” “Non se ne parla proprio!” urlò il poliziotto di latta.

Si mise tra il bambino e la bionda e ringhiò “E’ troppo pericoloso … ed io sono troppo giovane per morire!” “Il solito codardo!” lo apostrofò Tights. Lo spinse da un lato e disse “Senti … Io non sono forte come voi Sayan ma voglio dare il mio contributo in questa battaglia” “Tu sei pazza …” “Voglio aiutarvi pure io!” esclamò lo scienziato “Mentre venivamo trasportati nella sala proiezioni ho intravisto l’entrata dell’armeria. Possiamo impossessarci di qualche fucile …”. Il Tillimentempibosh era rimasto basito “Perché continuate a non ascoltarmi?” “Insomma!” esclamò la bionda, picchiettandogli l’indice tra il petto e la spalla “Quando comincerai a fare l’eroe che ti vanti di essere?”. Jaco le voltò le spalle e incrociò le braccia. Per lui, la faccenda era chiusa. Tights ispirò l’aria con il naso, furiosa “Guarda … per la faccenda del rating non posso dirti quello che penso … Omori, Kakaroth … andiamo!”. Il poliziotto di latta rimase impassibile fino a quando il trio non ebbe svoltato l’angolo. Poi abbandonò la sua posa e si voltò, perplesso.

  
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