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Autore: Follow The Sun    07/08/2016    2 recensioni
Sono sopraffatta... Il corpo ridotto al limite, la mente vuota e le mie emozioni sparse al vento. Allunga una mano dietro di sé, toglie l'umido lenzuolo dal fondo del letto e me lo avvolge intorno al corpo. 
La stoffa fredda ed estranea mi fa rabbrividire.
Lui mi circonda con le braccia, tenendomi stretta, cullandomi possessivamente avanti ed indietro.
«Perdonami» mormora vicino al mio orecchio, la voce sciolta e desolata.
Mi bacia i capelli, un bacio, e un altro.
«Scusa, davvero»
Gli affondo la faccia nel collo e continuo a piangere, uno sfogo liberatorio.
Uso un angolo del lenzuolo per asciugarmi la punta del naso e a poco a poco mi rendo conto che quella visione non è poi tanto male.
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Questo è il remake della storia "she's a good girl", quella vecchia è stata cancellata, dati gli scarsi progressi.
Spero che questa versione sia meglio di quella vecchia :)
Se vi va fatemi sapere come vi sembra.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"She's a good girl." 
Capitolo 25.
 
-Mi si rovinerà la piega!-.
Sbuffai, scocciata, scavalcando l'ennesimo tronco davanti a me. Scacciai via alcuni insetti davanti alla mia faccia e mi asciugai del sudore sulla fronte.
-Bene, ragazzi, ancora alcuni metri e potrete sistemare le tende- annunciò il professore, davanti al resto del gruppo.
Tirai bene sulle spalle il mio zaino, cambiai mano per tenere il borsone e mi fermai per aspettare Calum, il quale era a pochi metri dietro di me.
-Stanca?- disse, quando mi raggiunse.
Mi strinsi nelle spalle, sfinita, anche se non volevo darlo a vedere.
-Ci divideranno in cinque gruppi. Spera di capitare insieme a me-. Mi fece l'occhiolino, aumentò il passo e alzò una mano. -Prof!-.
Non prestai attenzione a cosa Calum stesse chiedendo al professore, piuttosto a come Luke e Jade sembrassero affiatati.
-Jad, mi fa male il braccio, potresti portare tu la tua valigia per un po'?- supplicò il biondo, stremato, con la maglietta attaccata al corpo dall'eccessivo sudore.
-Siamo quasi arrivati. Solo un altro sforzo- rispose senza neanche pensarci, sventolando una mano. Detestavo estremamente il suo carattere superficiale. Spesso pensava solo a se stessa, dimenticandosi dei sentimenti degli altri. 
 
-Il suo servo personale, a quanto pare. Sapevo che Jade era nelle cheerleader, ma non pensavo fosse così presuntuosa. Guardala, si ferma ogni cinquanta metri per sistemarsi il trucco. Imbarazzante- Allison si materializzò al mio fianco. Anche lei aveva un borsone enorme, come il mio. Respirava pesantemente e aveva parte della frangia rosa attaccata alla fronte.
-Penso che, appena arrivata, mi farò una doccia e mi stenderò nella tenda a dormire-.
-Ci sono delle vere docce?- chiesi.
-Non lo so, a dire il vero. È solo uno dei miei desideri ricorrenti-.
-E quali sarebbero gli altri?-.
-Non so. Forse sapere perché Calum mi sta facendo una foto con la telecamera interna del suo telefono-.
-Non farci caso- ridacchiai.
-Non ci farei caso se fosse Michael… Beh, in realtà ci farei molto, moltissimo caso. Del tipo che inizierei a sclerare e fare altre cose imbarazzanti, ma… Non è così. Quindi mi devi promettere che prenderai il suo telefono e cancellerai qualunque cosa lui abbia di compromettente su di me. Intesi?-.
-Non ti assicuro niente-.
 
 
[…]
 
 
Mi coprii fino alla testa per evitare il terribile ronzio di qualche insetto fastidioso che volava da qualche minuto nella mia tenda.
Calum, che era in tenda con me, dormiva da ormai un paio d'ore e non osava smettere di russare neanche per un secondo.
Gemetti, infastidita, afferrando velocemente lo spray anti insetti dal mio borsone e spruzzandolo poi per tutta la tenda.
-Sono così malvagia-.
Crollai sul sacco a pelo e sospirai.
 
Eravamo arrivati da solo una manciata d'ore, la maggior parte di noi era andata a mangiare nella mensa, gratuita, del campeggio, mentre il restante numero di ragazzi aveva preferito rimanere nelle tende a riposare. Ed io ero una di quelli.
Le gambe erano doloranti, come le braccia, affaticate del peso dei bagagli. Per di più si era aggiunto anche un forte mal di testa.
 
-Dio, che odore nauseante!- Cal si stiracchiò sul suo sacco a pelo blu. Parte del tessuto scricchiolò a causa delle sue mosse, mi chiedevo quanti anni avesse quella roba.
Egli si mise seduto e si stropicciò gli occhi, poi se li coprì con una mano per non essere abbagliato dalla luce della lanterna.
-Sei sveglia da molto?-. Annuii.
-Stavo russando?-. Non risposi.
Certamente, no, ti stavi solo esercitando a grugnire. 
Calum rise, intuendo ciò che non avevo saputo dire con un semplice silenzio. 
Amavo il fatto che i miei amici, quelli veri, sapessero intuire ciò che non potevo dire a parole, con poco. Sapevano capire quando qualcosa non andava, ed erano sempre in grado di rendere la situazione più divertente.
 
-Scommetto che non riesci a dormire-.
Spontaneamente, un angolo della mia bocca si incurvò all'insù, come comandato da una forza superiore a quella della mia volontà.
-Forza, vieni qui- sussurrò, mentre si rannicchiava di lato nel suo sacco a pelo facendomi spazio.
-Cal, non credo sia il caso-.
-Se qualcuno dovesse fare domande, diremo  che il tuo è pieno, che ne so, di muschio-.
-Muschio-.
-Perché no?- rise.
-Okay, arrivo-.
 
L'unica cosa che mi rimase impressa nella mente, prima di lasciarmi andare nell'oscurità del sonno, furono le calde mani di Calum attorno alle mie, fredde come l'inverno.
 
 
-Bene, ragazzi, la prima cosa che faremo oggi sarà andare in barca. Non è emozionante?!- informò Matthew, il rappresentante delle classi del quarto anno. Jeannette, la vice, annuì scocciata mentre cercava di stirare con le mani la sua maglietta attillata.
Scossi la testa, annoiata, e ritornai alla tenda per mettere nello zainetto dei vestiti di ricambio.
-Emma, guarda, Allison ha delle gambe stupende- sussurrò Calum al mio orecchio. Alzai gli occhi al cielo e camminai lungo il sentiero, dove una lunga fila di ragazzi del mio anno si stava avvicinando sempre di più al grande lago.
 
-Sarete in sei per barca. Se non dovessero bastare, farete a turni-.
Prima che potesse finire la frase avevo notato Calum correre sul pontile, come fecero inoltre atri studenti, per accaparrarsi le barche migliori; e soprattutto accaparrarsi un posto.
Il ragazzo mi fece cenno con la mano ed io annuii, prendendo la mano di Allison.
-Calum sembra strano-.
-Lo è- risposi, ovvia.
-Lo so, ma è molto più strano del solito-.
-Adora le tue gambe-.
 
[…]
 
-Vi odio!- urlai in preda ad un attacco d'ira.
-Vi odio da morire!- ribadii.
Pestai i piedi a terra, sentendo un suono fastidioso e acquoso provenire dalle mie Vans nuove.
Strizzai la maglietta ritrovandomi circondata da una pozza d'acqua.
-La pagherete, tutti quanti- mormorai a denti stretti.
Mi tolsi le scarpe, tenendole poi in una mano sola, tolsi tutta l'acqua al loro interno e sbuffai.
Alzai il volto per poter vedere se ci fosse ancora qualcuno nei paraggi, ma non c'era più nessuno. 
 
Stavamo rientrando con le barche, io, Allison, Calum, Luke, Jade e un'altra ragazza che frequentava i miei stessi corsi di Biologia, quando all'improvviso mi sentii sollevare a spingere dentro l'acqua completamente vestita, nel bel mezzo del lago.
Impiegai almeno dieci minuti buoni per arrivare al ponticello in legno dove giacevano le barche.
 
Quando raggiunsi il campeggio, e ormai il sole stava tramontando, trovai tutti i miei amici tranquillamente seduti attorno al fuoco a ridere e scherzare. L'occhio mi scappò su un pesce crudo, poco lontano da loro, e mi venne un'idea.
Mi avvicinai di soppiatto, facendo cenno a Jade, la quale mi aveva notata, di non dire niente, e colpii le teste di Calum e Luke con il pesce.
-Ehi!- si lamentarono all'unisono.
Calum iniziò a ridere, mentre Luke si massaggiava alla base del collo.
-Siete degli stronzi! Come avete potuto lasciarmi là nel bel mezzo del lago?! Potevo annegare!- mi lamentai, scocciata.
Entrai nella tenda e mi spogliai, tenendo solo un asciugamano, presi dei vestiti puliti e uscii di nuovo per andare a farmi una doccia nei bagni comuni.
-Se non nuoti, affoghi- disse Luke con fare ovvio.
-Sicuro- continuò Allison, tenendo una mano a coprirle la bocca.
Scossi la testa e me ne andai.
 
Le docce erano a dir poco disgustose. Mi sorpresi di non vedere dei topi scorrazzare sulle piastrelle, tanto quel posto era lurido.
Non fu per niente facile trovare una doccia meno sporca delle altre, ma riuscii nel mio intento, alla fine. 
Però, proprio quando avevo appena chiuso la porta a chiave, appoggiato lo shampoo a terra e aperto il getto dell'acqua, notai che da quello non ne usciva neanche una piccola goccia.
-Ti prego, dimmi che non è vero- mormorai, premendo più volte sul pomello.
Cercai più volte di aprire il getto, ma non ce n'era verso, tutto inutile.
Come se non bastasse, la manopola si ruppe e cadde rumorosamente a terra. Venni invasa da un senso di rabbia che mi spinse a tirare un forte pugno al muro davanti a me, nel quale successivamente si formò una crepa.
-Davvero?! È uno scherzo questo?- con una mano mi tirai i capelli via dalla fronte, mentre con l'altra cercavo di riattaccare il pomello.
-Vediamo di non combinare pasticci, di nuovo- bisbigliai. Improvvisamente, mentre stavo incastrando il pomello al suo posto, un forte getto d'acqua mi colpì in pieno volto.
Avevo appena rotto una doccia, del tutto.
 
Dopo essermi andata a scusare dal direttore e dopo essermi fatta un'ulteriore doccia per scacciare via l'arrabbiatura, tornai dal mio gruppo per poter finalmente mettere qualcosa nello stomaco.
-Calum- salutai il mio amico, il quale stava ravvivando il fuoco con dei bastoncini.
-Emma? Ce ne hai messo di tempo! Sei per caso tornata a casa tua per farti la doccia?- scherzò.
Incrociai le braccia al petto e, a mio malgrado, cominciai a raccontargli la storia per filo e per segno, non dimenticando nessun particolare. Fortunatamente Calum non mi prese in giro e non disse niente di inappropriato, e gliene fui molto grata. Mi sentivo distrutta, sia emotivamente, sia fisicamente.
 
Il mio cellulare squillò dall'interno della tenda, così mi alzai e andai a rispondere.
-Pronto?-. Aspettai la risposta per un paio di secondi.
-Emma, sono Ashton-.
Spalancai gli occhi nel sentire il ragazzo dall'altra parte del telefono.
Mi domandai perché avesse chiamato proprio me, e soprattutto per quale motivo.
-Oh. Ciao Ashton- sforzai un sorriso, facendo segno a Calum che andava tutto bene. 
Era appena entrato in tenda, e si stava per togliere la maglietta, così distolsi lo sguardo, rossa in volto, e deglutii.
-Ti ho chiamata perché, beh, ho saputo da Michael che sei in gita. Niente di che, volevo sapere se sta andando tutto bene, se vi state divertendo-.
-Uhm, sì, tutto bene- dissi, terribilmente in imbarazzo, anche per colpa di Calum, il quale mi osservava senza maglietta, illuminato solo dalla luce del falò.
-Ah, fantastico. Mi fa piacere!-.
Aspettai con impazienza che aggiungesse qualcos'altro, mentre la mia faccia andava a fuoco e il labbro inferiore cominciava a bruciare.
-In realtà volevo solo chiederti scusa, per tutto. Sono stato un vero idiota-.
Guardai Calum, davanti a me, il quale si stava scompigliando i capelli con molta naturalezza. Un flashback invase la mia mente; era il momento di decidere da che parte stare. 
-Già, hai ragione-.
Spensi la chiamata e posai il cellulare accanto a me, sul mio borsone. 
-Era Ashton?- chiese.
Annuii, sospirando.
-Vado a fumarmi una sigaretta, non fare la spia-. Mi fece un occhiolino, accompagnato da un sorriso stanco, e se ne andò.
Il mio sguardo non abbandonò il suo corpo finché non lo vidi sparire fra gli alberi della foresta.
 
[…]
 
Aprii gli occhi non appena mi svegliai. Il pullman era ancora in viaggio, e l'unico tipo di vita presente attorno a noi, tralasciando il nulla più totale, erano gli alberi, prevalentemente pini.
Mossi la mia testa sulla spalla di Calum, facendo ancora finta di dormire per un po'.
Pensai fossero passate circa due ore da quando mi ero addormentata, perché il sole stava già iniziando a calare, lentamente.
Calum si mosse impercettibilmente con il braccio opposto a quello su cui ero appoggiata per prendere il suo telefono, lo sbloccò e mandò un messaggio a Michael.
Non feci in tempo a leggerlo, e tantomeno a leggere quello dall'altro ragazzo, perché Calum scattò un selfie a me, dormiente, appoggiata sulla sua spalla.
 
 
-Emma, siamo quasi arrivati-.
Aprii gli occhi e biascicai un “Cosa?” con molta fatica.
-La spalla mi è andata in cancrena-.
Mi risvegliai completamente e mi spostai da lui mormorando delle scuse, sulle quali rise.
-Hai dormito per quasi quattro ore. Ho per caso russato anche questa notte?- domandò con un grosso sorriso, gli occhi felici ridotti a fessura.
Scossi la testa e afferrai il mio cellulare dalla tasca anteriore dei pantaloni.
Michael aveva visto la foto. Fantastico.
 
 
-Sono a casa!- gridai non appena chiusi la porta alle mie spalle. Non avevo molta voglia di sentire le moine e le numerose domande dei miei genitori, così filai dritta in camera mia.
Non appena aprii la porta della mia stanza, sobbalzai nel vedervi Nicholas al suo interno.
-Che stai facendo?-. Neanche me ne accorsi, avevo forse usato un tono troppo duro con lui. 
Mi lanciò un'occhiata impaurita, prima di chiudere alcune finestre sullo schermo del mio computer.
-Io non ho un computer tutto mio, così ho chiesto se potevo usare questo- spiegò. 
Nonostante cercasse di rimanere fermo e distaccato, sapevo che c'era del timore nella sua voce, così mi avvicinai e sforzai un mezzo sorriso.
-Puoi usarlo quando vuoi. Solo… magari non in camera mia-.
Annuì, esitando nel prendere o no da solo l'aggeggio davanti a se.
-Coraggio! Non ti morde mica-. Presi il portatile al posto suo e cominciai a portarlo giù per le scale. E, forse, per la prima volta cominciai a sentirmi come una vera sorella maggiore.
 
 
 
 
I'm back!
Come state?
Come potete notare dal capitolo, a quanto pare Emma non è particolarmente dotata per il campeggio lol
Però, possiamo notare anche un particolare avvicinamento di Calum, oltre all'ultimo pensiero di Emma su Nicholas.
Siete più #TeamCalum, #TeamMichael o #TeamAshton? Se avete altre proposte sono ben accette!

Alla prossima,
-Follow The Sun
  
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