NB : Storia dedicata alla mia amica Giuli! ^^


 

" I Grifondoro sono rossi,
i biscotti di Percy blu, 
se insulti il mio fandom,
nel Tartaro ti butto giù "

-Atsuya, è una pessima idea -
-Shirou, sei mio fratello, sai che io ho sempre pessime idee!-
-Ma queste le batte tutte, siamo davvero così spacciati?-
-Purtroppo sì, dobbiamo farlo, è la nostra unica possibilità!-
Shirou, sedici anni, capelli grigi e occhi del medesimo colore, rigido come una statua di marmo, fissava di sbieco il fratello gemello, con un brutto presentimento.
Accanto, Atsuya, sedici anni e gli stessi occhi grigi che contrastavano con gli strani capelli rosati, stava per fare la sua mossa. Allungò una mano verso la maniglia e pigiò lentamente.
Con uno scricchiolio, la stanza si aprì davanti a loro. Era di medie dimensioni, con grandi finestre incorniciate da tende rosate che riflettevano il paesaggio bianco della neve dell'Hokkaido.
Un'enorme libreria occupava una parete e tutti i volumi erano ordinatamente disposti sugli scaffali, divisi per colore e addirittura per autore. Nell'angolo stava una postazione computer e vicino c'era quello che sembrava un archivio. Poi c'erano strani poster alle pareti e un enorme e rettangolare tavolo marrone al centro della stanza.
Atsuya si schiarì la voce con dei colpi di tosse – Salve!- esclamò. Nessuno rispose.
Riprovò con più convinzione, inspirando profondamente – SALVE!!- ma la ragazza che sedeva davanti al tavolo, non sembrava prestare la minima attenzione.
Aveva i capelli castano chiaro, corti e ricci, gli occhi scuri attenti alla lettura di un gigantesco libro, sembrava immobile, non batteva ciglio. La cosa fece irritare ancora di più Atsuya, che non era abituato ad essere ignorato in quel modo.
-Scusami!Vorremmo parlare con la presidente di questo club!- riprovò il rosato, battendo pesantemente i palmi delle mani sul tavolo. Di nuovo nessuna attenzione.
Atsuya arricciò il naso, intimandosi di stare calmo, poi si girò di scatto arraffando il fratello.
-Andiamocene Shirou, è evidente che qui non c'è nessuno!-
-Ma...- il fratello tentò di protestare, ma Atsuya aveva già la mano sulla maniglia, quando la misteriosa ragazza si decise a parlare.
-La presidentessa sarà qui a momenti, nel frattempo ti chiedo di chiudere quella boccaccia e lasciarmi leggere in santa pace – la sua voce era fredda e distante, non aveva distolto lo sguardo dalla lettura nemmeno per un secondo.
In quel momento la porta si aprì di scatto e i due fratelli furono scaraventati via da una ragazza che corse dentro trafelata. In mano reggeva una quantità tale di fogli, che molti cadevano a terra come gocce di pioggia. Corse verso il tavolo e lasciò cadere il mucchio con un tonfo, mentre presa al volo una matita cominciava a scarabocchiare strane righe su ognuno di essi.
Aveva una grande matassa di capelli scuri legati in una coda ormai disordinata, gli occhi incorniciati da un paio di occhiali dalla vivace montatura lilla fosforescente.
Non sembrava nemmeno aver notato i due Fubuki, fu infatti l'altra ragazza a farglielo notare.
-Ehi Elisa, ci sono questi due tizi che vogliono parlare con te!- disse sprezzante.
La ragazza chiamata Elisa, alzò finalmente lo sguardo verso i due fratelli.
-Oh, finalmente!- sospirò Atsuya – Vorremmo entrare in questo club!-
Elisa abbassò di scatto lo sguardo e riprese la sua scrittura frenetica sui milioni di fogli.
-COSA?!- ruggì il rosato – Ci ignorate anche!-
-Giulia...- con estrema calma, molto contrastante con il suo modo veloce di scrivere, la presidente si rivolse alla ragazza che leggeva -...Tocca a te-
Una scossa elettrica attraversò la stanza, salendo sulla spina dorsale dei due ragazzi, che arretrarono spaventati verso un angolo della stanza. Giulia sospirò arresa, poggiò il librone sul tavolo con un tonfo sordo, ma che sembrò risuonare per tutta la stanza, facendo tremare le pareti.
Lentamente si alzò e si diresse verso i due fratelli, rigidi come statue. Lì scrutò con sospetto dall'alto in basso, gli occhi freddi non mutavano, alla fine emise la sua sentenza – Bocciati – e girò per tornare esattamente dov'era, nella stessa identica posizione.
-Addio – canzonò Elisa senza smettere di scarabocchiare.
Questa volta fu Shirou senza parole – Ma...Ma con avete fatto alcuna domanda?!-
-Mi fido ciecamente di Giulia – ribatté la presidente, cacciandosi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio – Se dice che non siete adatti, non lo siete e basta. Di nuovo, addio -
-EHI!- urlò Atsuya fuori di sé, le due ragazze alzarono contemporaneamente gli occhi – Siete del primo anno, portate rispetto per quelli più grandi di voi!!-
Giulia fischiò voltando pagina – Ora si che rido...- ma non si capiva se si riferisse alla situazione o al suo amato libro.
Elisa poggiò la matita sul tavolo e in due falcate raggiunse i Fubuki. Gli occhi lilla scintillarono.
-Avete idea di dove siete?Avete idea di che club sia questo?!NO!Scommetto che questa è la vostra ultima spiaggia per non rimanere senza un club, vero?. Bhe sapete una cosa, questo club è la colonna portante di questa scuola. Siamo NOI, che gestiamo un blog online di recensione libri, NOI che costruiamo gagdets fandom che rivendiamo online! NOI, che ci occupiamo di cospaly e di raccolte di manga!. La scuola riceve la maggior parte dei NOSTRI incassi, in questo club non posso entrare comuni mortali, tanto meno...- rifilò loro un occhiate carica di rabbia - ...dei babbani come voi...- e poi finito lo sfogo, tornò al suo lavoro.
Shirou e Atsuya boccheggiarono come pesci, il secondo pigolò – Babbani?...ma che razza di...-
-Ne siamo perfettamente in grado!- esclamò serio Shirou imprigionando Elisa per il polso, prima che potesse allontanarsi di un altro passo.
-Ah sì?- la ragazza inarcò un sopracciglio – Sicuri?-
Il grigio non sembrava voler perdere, strinse di più il polso della ragazza e annuì, una scossa attraversò i suoi occhi pieni di determinazione – SI!-
Con delicatezza, Elisa di sciolse dalla sua presa e si avviò verso quello che era l'archivio.
Frugò dentro una cartella tirando fuori due fascicoli che porse ai ragazzi.
-Ecco qua, il test di ammissione per il club – sul suo volto si dipinse un sorriso di sfida – Passatelo e siete dei nostri !-
Quei fascicoli pesavano veramente parecchio, pensarono i due fratelli mentre li afferravano.
Sfogliarono un paio di pagine, notando che erano solo domande a risposta multipla, ma strane domande.
-Aspetta! Frena un attimo ragazza!- disse il rosato – Non sapevo di dover tenere un esame, non siamo preparati!- ammise scoccando un occhiata anche a Giulia.
-Bhe...- Elisa guardò verso l'amica, che annuì in silenzio – Avete tutto il weekend per studiare, oggi è Venerdì, perciò Lunedì terrete qui l'esame, buona fortuna!-
E li cacciò fuori dalla stanza, accertandosi ovviamente di aver ripreso i fascicoli.
-Lo dicevo che eravamo spacciati – sospirò Shirou.
-Fratello, abbiamo un weekend, dobbiamo darci dentro e entreremo, ormai è una questione personale, non posso perdere con quelle ragazze!-
-Ma lo sai cosa dobbiamo studiare? É un impresa impossibile in due giorni appena!-
-Porta fiducia!...a proposito, cosa sono i...fandom?-

 

~♦~

Il weekend che seguì fu forse quello più faticoso nella storia delle loro vite.
Non erano così stanchi nemmeno quando erano stati scelti per ripulire il campo di calcio della scuola da una bufera di neve. Aveva fatto ricerche e costruito un piano di studio infallibile, ma si erano ritrovati davanti davvero troppe cose da fare.
Dovevano leggere sette libri e vedere otto film di una saga chiamata Harry Potter, fare altrettanto con la saga chiamata Percy Jackson, Hunger Games e poi vedere cinque intere stagioni di una roba di lupi mannari adolescenti, aveva capito Atsuya, Teen Wolf qualcosa.
E poi altrettanti episodi di un anime chiamato Fairy Tail e delle ricerche su dei certi J.K Rowling e Rick Riordan, che solo dopo, Atsuya scoprì fossero autori e non presidenti americani.
Il sabato mattina si erano dati alla lettura sfegata di HP con film a ogni fine libro, poi nella sera toccava a PJ e la mattina seguente, verso le quattro, a HG.
La domenica sera erano così stanchi, che a un certo punto credevano davvero di mollare.
Ma Atsuya si rammentò i visi smorfiosi delle due ragazze e uno strano tepore saliva dalla pancia e lo spronava a continuare.
Così la mattina del Lunedì, finite le lezioni si precipitarono verso la sala del club con i capelli spettinati, sudati come maiali e due grosse occhiaie sotto gli occhi da fare invidia a Nico di Angelo.
Armati di penne, aveva sfondato la porta e aveva già trovati pronti davanti a loro i fascicoli da compilare. Non sembrava essere cambiato nulla, Giulia era sempre seduta che leggeva, Elisa sempre sepolta nella scrittura sui i fogli, mormorando qualcosa tipo – I miei lettori aspettano...aspettano...-
I due fratelli si sedettero – Un ora da adesso!- disse Giulia e subito i due cominciarono a complicare il fascicolo.

 

A) Piton e Maggy B) Lily e James C) Marco e Samuela


Atsuya barrò una casella, tremante, poi passò all'altra domanda.
A ogni croce che metteva, sentiva l'autostima salirgli in corpo, ricordava tutto, sembrava aver assimilato tutto con molta facilità e la cosa strana era che, gli piaceva!.
Ogni tanto lanciava occhiate furtive al fratello, che scriveva le risposte con il suo stesso sorriso soddisfatto sulle labbra. Un paio di volte, beccò anche Elisa che da sotto le lenti lilla, lanciava occhiate a Shirou, mentre Giulia ogni tanto a lui quasi a intimidirlo. Ma ora non poteva cedere, non voleva tornare indietro per nessun motivo.

 

A)Percabeth B) Perachel C) Pernico


Sembrò vacillare un secondo, era arrivata la fatidica domanda che poteva far affondare per sempre il suo esame. Se non beccava la ship giusta, era finito. Non solo non sarebbe entrato, ma sarebbe anche morto, ucciso dalle due ragazze.
Guardò Shirou, ma lui era un foglio più avanti di lui e non poteva aiutarlo. Inspirò a fondo, la matita che tremava nelle sue dita e alla fine lanciò la crocetta.






Alla fine dell'ora stabilita, Elisa prese e i fascicoli e cominciò ad esaminarli con l'aiuto di Giulia.
Ogni tanto la penna rossa scattava sul foglio e ogni volta due Fubuki sussultavano.
Alla fine Elisa e Giulia si scambiarono un occhiata e riconsegnarono i due fogli.
Come due aquile su una preda, i due ragazzi cominciarono a sfogliare velocemente le pagine per cercare il voto, ma non c'era scritto nulla.
-Bhe...- Elisa fece ciondolare il capo – Devo farvi i miei complimenti, non credevo che per due babbani come voi fosse possibile imparare così tante cose in due giorni. Non mi resta altro che darvi...il benvenuto nel club ragazzi!- e per la prima volta si aprì in un sorriso, facendo arrossire e illuminare gli sguardi dei due ragazzi.
-Congratulazioni...- fece eco Giulia, staccando finalmente dalla lettura – Ora siete...matricole -