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Autore: Francy_remus    08/08/2016    0 recensioni
Sei momenti malandrini, in cui sia James che Sirius trovano l'amore, o forse no? alcuni colmi di comicità -o almeno spero-, altri invece un po' più malinconici. Spero vi piaccia e... buona lettura ^_^
[Mary/Sirius, Lily/James]
Dal testo:
“Senti, ragazzina, la vuoi smettere di dimenarti in questo modo? Il Vischio non ti lascerà scappare”
“Chiudi la bocca, Black. E non mi chiamare ragazzina. Sono Mary. Emme-a-erre-ipsilon”
“Scusa Emme-a-erre-ipsilon. Sai come funziona il Vischio magico? Non ti lascerà allontanare finché non mi avrai baciato” ghignò il ragazzo.
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorcas Meadowes, Fabian Prewett, I Malandrini, Lily Evans, Mary MacDonald | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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#1-Vischio

“Senti, ragazzina, la vuoi smettere di dimenarti in questo modo? Il Vischio non ti lascerà scappare”

“Chiudi la bocca, Black. E non mi chiamare ragazzina. Sono Mary. Emme-a-erre-ipsilon”

“Scusa Emme-a-erre-ipsilon. Sai come funziona il Vischio magico? Non ti lascerà allontanare finché non mi avrai baciato” ghignò il ragazzo.

“Io non ti bacerò M-A-I. Baciami tu, se hai le palle”

“Bleah, baciare te? Meglio la Evans”

“Baciati Mirtilla Malcontenta!” esclamò indignata lei.

“Coraggio, Mary, avvicinati” la intimò lui, mettendo le mani sui fianchi della ragazza.

“Non mi vorrai baciare, spero” lo gelò lei.

“Hai altre idee, genietto?” fece, sarcastico.

“Ehm…”

“Okay” trasse un profondo respiro “Posso baciarti? O vuoi rimanere qui finché vivi?”

“Ehm… io… non ho mai baciato… nessuno” ammise lei.

“Una tredicenne che non ha mai baciato nessuno? Strano” ghignò lui, felice di essere il primo bacio di qualcuno. E non un qualcuno qualunque, ma il primo bacio di Mary MacDonald.

“Chiudi la bocca” lo zittì, offesa.

“Lascia fare a me” decise lui, afferrandola più forte per i fianchi ed avvicinandosi al corpo della ragazza.

La guardò intensamente negli occhi, inconscio di arrossire un po’, inclinò la testa di lato, aspettando che la ragazza facesse l’opposto. Lei intese e piegò la testa a destra, poi lui calò lentamente sulle labbra della ragazza, che portò le mani sulle guance di lui. Doveva essere un bacio a stampo, giusto per farsi liberare dal Vischio. Invece lo approfondirono entrambi, come improvvisamente attratti l’uno dall’altro.

James dal corridoio destro, Lily da quello sinistro, li videro.

Entrambi rimasero a bocca aperta; effettivamente, non doveva essere una scena normale vedere due ragazzi che fino al giorno prima si parlavano solo litigando, che ora invece si baciavano improvvisamente nel bel mezzo del corridoio.

“Sir, hai scordato di dirmi qualcosa?” chiese il ragazzo.

“Oh, ehm, James! Che piacere vederti” esalò, staccandosi dalla ragazza.

“Mary” esclamò indignata la rossa.

“Oh, Lily, non so cos’hai visto, ma non fraintendere! È tutta colpa del Vischio. Io non… di mia spontanea volontà? Mai!”

“Ma una volta che il Vischio vi aveva lasciato, perché avete continuato?”

“Cosa stai farneticando, James? Come se a me piacesse una scopa vestita come lei!”

“Ehi! Scopa vestita lo dici a tua sorella!”

“Peccato che abbia solo un fratello, razza di gallina!” rimbeccò Sirius.

“Ah, già! Regulus! Lui sì che è bello” annuì Mary, tentando di farlo arrabbiare.

“Okay. Ora andiamo, o perderemo l’Espresso per tornare a Londra. Andiamo, Mary?” chiese Lily, ancora stupita.

“Certo. Buon Natale” si sciolse in un caldo sorriso e trotterellò dietro alla Evans.

“Poi mi spiegherai perché stavi baciando la mia migliore amica” lo ammonì James, voltandosi verso il dormitorio.

Sirius lo seguì, maledicendo il Natale, il Vischio, quell’impiccione del suo migliore amico e i baci.

 

#2-Compleanno

“Buongiorno Sirius” salutò James, assonnato.

“Ciao Prongs”

“Ehm… qualcuno mi sa spiegare perché…” iniziò James, con l’intento di chiedere come mai le ragazze erano lì.

“Sorpresa” trillò Mary allegra, insieme a Marlene e Dorcas.

“Ehm… grazie?” chiese Sirius, confuso.

“Dai, dormiglione! Non ti sarai dimenticato che oggi è il tuo compleanno, vero?” domandò Mary, sempre più allegra.

“Ehm… davvero?”

“Sì. Oggi è il 3 novembre! Forza, tieni la torta”

Gli misero in mano una torta grande quasi quanto un televisore e lui guardò le candeline piegando la testa di lato.

“Sono da spegnere, Pad” lo aiutò Remus.

“Sì, sì, ma lo sapevo, eh”

Soffiò sulle candeline, che si spensero tutte e quindici al primo colpo.

“Su, su, mangiamo” sorrise Marlene.

“Tutti vicino al letto di Sirius, forza” intimò Mary.

James sgattaiolò verso il bagno per darsi una sistemata, ma, quando aprì la porta, trovò una sorpresa. Lily si stava aggiustando il trucco allo specchio.

“Bussare no, eh? Potevo anche essere qui a fare altro” lo aggredì lei.

“Non sapevo fossi in bagno. Buongiorno comunque”

“Scuse, come al solito. Ciao”

“Che ci fai qui?”

“Mary e Marlene hanno insistito affinché venissi anche io”

“Ah”

“Bhe, vado fuori a festeggiare con gli altri” salutò lei, chiudendosi la porta alle spalle.

“Lily, dov’eri?”

“In bagno. Ed è entrato Potter”

“Ah” ghignò malizioso Sirius.

“Chiudi la bocca, Black” lo gelò malamente.

“Scusa, Lily Irascibile Evans” rispose lui, affondando il naso nella torta.

“Quel Black da strapazzo non lo sopporto” sbuffò la rossa, incrociando le braccia sotto al seno.

 

#3-Attacco

“Si sta svegliando” sussurrò Lily, attirando l’attenzione altrui.

“Mary?” chiese cautamente James.

La ragazza mugugnò qualcosa, poi sbatté le palpebre.

“Ti sei svegliata, finalmente, eh, dormigliona?” la stuzzicò Sirius.

“Dov-, Jam-, Li-, co-cos’è successo?” domandò confusa.

“Non ricordi nulla?” si preoccupò Lily.

“Ero in biblioteca… era tardi… poi sono arrivati due ragazzi incappucciati… per Merlino” rabbrividì, stringendosi sotto le coperte.

“Tesoro, ora stai tranquilla, okay? Ci siamo noi con te” la rassicurò Lily, abbracciandola.

“Vado a chiamare gli altri” annunciò Sirius, uscendo dalla porta.

“Da quanto sono qui?”

“Una settimana. Ma non ti preoccupare di nulla che non sia rimetterti, okay? Il preside ha già parlato con gli insegnanti, poi io ci sono se ti serve qualcosa…”

“Tutti noi ci siamo, se serve” la interruppe Marlene, entrando nella stanza insieme a Dorcas, Remus e Peter.

“Oh, ragazzi…” biascicò Mary, prima di commuoversi.

“Devi ringraziare Lily e Sirius. Sono quelli che hanno passato più tempo qui” le sorrise Dorcas.

“Bhe, sei la mia migliore amica…” si giustificò la rossa, alzando le spalle.

“E tu, Black, cos’hai da dire a tua discolpa?” lo schernì Marlene.

“È la migliore amica del mio migliore amico”

“È una scusa” lo accusò Dorcas, puntando il dito.

“L’altra notte, nel sonno, ha detto ‘Mary, Mary, rimani qui’” annunciò Lily ridendo, tentando di alzare il morale di Mary.

“Come lo sai?” s’incuriosì Marlene.

“Magari perché dormiva sul lettino dell’infermeria vicino al mio?”

“Ah! È logico” si colpì teatralmente la faccia con la mano.

“Perché hai detto a Mary di rimanere con te?” indagò Dorcas.

“Perché c’era un precipizio e lei continuava ad avanzare” spiegò lui, combattuto tra il portar pazienza e il mandarli 'cordialmente' a cercare Gorgosprizzi.

“Ora sto meglio. Potete tornare ai vostri compiti e studi” li rassicurò Mary, con un sorriso triste.

“Sirius non è andato a lezione per una settimana…” soffiò Peter, prima di filarsela dell’infermeria con Remus e Dorcas, tutti e tre ghignanti.

“Idioti...” sbuffò Siriuss, arrossendo.

“Okay. Io vado, a dopo. Passo a trovarti stasera” la salutò Marlene, imbucando la porta.

“Ciao” salutarono in coro.

“Mary… che succede?” indagò James.

“Potter, cavolo, un po’ di tatto” lo rimproverò Lily, squadrandolo severamente.

“Scusa, Evans. Fai tu allora” ribatté scontroso.

“Tesoro? Senti, noi siamo molto preoccupati per te. Vuoi… vuoi parlarci di qualcosa?”

“No-non mi va, scusate” sibilò Mary, con le lacrime agli occhi.

“Mary… dobbiamo parlarne…”

“Lily, ti prego” supplicò la ragazza, mentre le lacrime iniziavano a scorrerle sulle guance.

“D’accordo, scusa” le sussurrò, sedendosi sul letto e abbracciandola.

“Cos’è tutta questa gente nella mia infermeria? Fuori, forza. La signorina MacDonald si è ripresa?”

“Sì, Madama Chips. Potremmo rimanere ancora un po’ a farle compagnia?”

“Uno solo di voi. Gli altri due fuori. E poi prima la devo visitare, quindi discutetene in corridoio” li gelò la strega.

“D’accordo. A presto” salutò Lily, consapevole che protestare sarebbe stato inutile.

“Allora, chi rimane qui con lei?” chiese James.

“Potremmo fare a turno” propose Sirius.

“Chi inizia?” domandò Lily.

“Bhe, tu sei la sua migliore amica…” sottolineò James.

“Ehm… io ora dovrei… ho una riunione. Passerò dopo, intanto potrebbe rimanere uno di voi”

“Sicura Evans? Abbandoni così la tua migliore amica?” ghignò Sirius.

“Chiudi il becco, Black. Esigo sapere chi sta qui con lei, però”

“Ehm… io sono il suo migliore amico” fece notare James.

“E allora?” chiese Sirius.

“Non litigate. Oppure vado a chiamare Marlene. E rimane lei”

“Ehm… no. Ci starò io” liquidò la questione Sirius, con un gesto noncurante della mano.

“Te lo scordi. Tocca a me” ribatté James.

“Fate Pari o Dispari” trillò esasperata Lily.

“Cosa dovremmo fare?” chiese confuso Potter.

“Tu, Black, fai pari. Tu, Potter, dispari. Conto fino a tre e poi lanciate un numero. Se esce pari rimane Black. Se esce dispari, tocca a Potter. Okay?” li guardò, attendendo che annuissero, poi contò ad alta voce “Uno, due, tre” e James calò un due, mentre Sirius un quattro.

“Sei. Rimane Sirius. Questione chiusa. Vai a studiare per i G.U.F.O. in biblioteca, okay Potter?”

“Protesto”

“Fai come ti pare, basta che sparisci dell’infermeria” lo gelò lei, prima di voltarsi e correre per il corridoio.

“Caro Prongs, sei stato fregato. Vado da Mary” ghignò Sirius, poi spinse la porta dell’infermeria ed entrò.

 

#4-Figuracce

“Dai, ragazze, vi prego” stava insistendo James.

“James Charlus Potter! Se non la finisci seduta stante di importunarci, ti affatturo” lo minacciò Mary.

“Ti sei mangiata un vocabolario?” la provocò Sirius, ma poi se ne pentì “No, ehm, scusa Mary. Allora, venite ad Hogsmade con noi?”

“No, Black, scordatelo” rispose scocciata Lily.

“Mary...”

“Il prossimo week-end, dici? Mmm, okay. Alle 9 puntuale al portone” lo congedò Mary, facendolo bloccare di colpo e seminandolo.

“Il prossimo fine settimana sarà San Valentino, quindi... a San Valentino esco con Mary” ghignò Sirius, sparendo poi dalla visuale dell'amico.

“Evans, ti prego...”

“No, Potter, piantala”

“Prometto che faccio il bravo fino al nostro appuntamento”

“Alla prima bravata l'appuntamento salta”

“Quindi questo è un sì” sorrise vittorioso lui.

'Okay, Potter, stavolta te lo concedo. Hai vinto una battaglia, non la guerra' pensò Lily, allontanandosi con un sorriso vagamente inquietante.

Salì in dormitorio, dove Mary, Dorcas e Marlene stavano preparando i libri per il ripasso di quel pomeriggio.

“Lily... allora?” chiese Mary.

“MacDonald, fatti i fatti tuoi” la rimbeccò, non riuscendo però a nascondere un sorrisino compiaciuto.

“Lily Acida Evans, rispondimi, ti prego” supplicò.

“Uff... Potter mi ha stressato così tanto che alla fine gli ho proposto un patto”

“Racconta” la spronò Dorcas.

“Non dovete dirlo a nessuno, okay? Se non combinerà niente fino a sabato... bhe, sabato uscirò con lui”

“Ma sabato è S.Valentino” ribatté Marlene.

“Lo so...”

“Wow! Tre nuove coppie in una giornata” sorrise Dorcas.

“Tre? E chi sarebbe la terza?” domandò curiosa Lily, riponendo un libro di Pozioni nello zaino.

“Bhe, Marlene e Fabian” annunciò Dorcas.

“Esci con Prewett, il secondo ragazzo più figo di Hogwarts, e non ci dici niente?” chiese Mary, fintamente contrariata.

“Scusate, ma...” iniziò Marlene, ma venne interrotta da un insistente picchiettio sul vetro.

“Un gufo? A quest'ora?” domandò Lily, mentre Mary si alzava dal letto per andare ad aprire. Il volatile entrò e si diresse verso Dorcas, prima di lasciarle una lettera sulle gambe, prendere i bocconcini che Marlene gli offriva e rituffarsi nel freddo cielo di febbraio.

“Chi ti scrive?” la interpellò Marlene.

“R.J.L... Remus John Lupin” ipotizzò.

“Remus? Il quarto ragazzo più figo della scuola?” chiese Mary, emozionata.

“Ma cos'è, sai la lista a memoria?” domandò stupita Lily. L'altra le fece una linguaccia.

“Oddio!” trillò Dorcas, appena ebbe finito di leggere il biglietto.

“Cosa... cos'è successo?”

“Mi ha... mi ha chiesto di andare ad Hogsmade con lui sabato!” sorrise estasiata.

“Che bello!” si congratularono le altre.

“Vado a dargli la risposta di persona”

“Aspetta... tu prima hai detto tre coppie... ora sono quattro, ma... chi sono esattamente?” chiese Marlene confusa.

“Lily e James, tu e Fabian, io e Remus, Mary e Sirius” trillò, prima di correre verso il dormitorio maschile.

“Per Merlino! Esci con Black?” chiese confusa Marlene.

“Sì... ha insistito molto...”

“E tu, Lily, alla fine dai un'opportunità a Potter, eh?”

“No. Tanto non ce la farà mai a non combinare guai fino a sabato...”

“Lily, non per dire, ma... bhe, oggi è venerdì”

“Come? Non è possibile, oggi è martedì...”

“Lily, oggi è venerdì. Semplicemente, abbiamo fatto Pozioni perché la Sprite era malata... magari ti sei confusa... comunque non combinerà guai fino a domani mattina, ci puoi giurare... sono anni che ti fa il filo, ora che ha un appuntamento, non se lo farà scappare” annuì convinta Marlene.

“Quel Potter...” borbottò Lily, incavolata, uscendo dalla stanza e puntando dritto verso il dormitorio maschile “se non muore d'infarto lo uccido alla Babbana”

“Dovremmo fermarla?” domandò preoccupata Marlene.

“Nah... ci sono anche Remus, Peter, Sirius e Dorcas nella stanza... la calmeranno, almeno spero” fece Mary, con un'alzata di spalle, risedendosi sul letto.

Dopo meno di cinque minuti, Dorcas e Lily stavano varcando a passo di marcia l'entrata della stanza.

“Dorcas, che hai da ridere? E Lily, perché sei così rossa?” domandò Marlene curiosa.

“Io rido per- ahah- per la figuraccia- ahah- di Lily” riuscì a balbettare l'interpellata, continuando a ridere.

“Ho fatto una tale figura!”

“Racconta” si fecero ancor più curiose le due ragazze.

“Dunque... Black e Minus erano in Sala Comune... Remus e Dorcas stavano parlando lungo le scale... e così sono entrata all'improvviso nella stanza maschile... e dentro c'era James...” narrò Lily, continuando ad aumentare la gradazione purpurea.

“E allora?” chiese Marlene.

“Ssssh! Adesso arriva il bello” sghignazzò Dorcas.

“Bhe, il problema è che James era nudo!” esclamò piccata Lily, sempre più imbarazzata.

“Per Merlino... tu hai... James era... per Morgana, ti rendi conto?” imprecò Mary.

“Eccome se mi rendo conto: appena uscito dalla doccia, fisico perfetto, capelli scompigliati più del solito, occhi castani da favola...” esclamò Lily sognante.

“...unicorni che mangiano arcobaleni...” la prese in giro Dorcas.

“Non è che a qualcuno inizia a piacere James?”

“Non ci pensare nemmeno! James è solo...”

“Lo chiami anche per nome adesso?”

“Tu sei una grandissima idiota” decretò infine la rossa.

“Domani come farai a presentarti all'appuntamento?” domandò Marlene.

“Non oso pensarci...” chiuse la questione Lily, rinchiudendosi nel bagno.

 

#5-Appuntamenti

“Sono le nove meno un quarto! Muovetevi!” stava trillando Marlene, alla volta delle tre amiche.

“Sono quasi pronta” urlò Dorcas dall'interno del bagno.

“Anche-io” sillabò Mary, cercando di mettersi in maniera perfetta il mascara.

“Per Morgana” sbuffò nuovamente Lily.

“Sono dieci minuti che continui a ripeterlo, che succede?” chiese Marlene.

“Ho solo tre paia di calze chiare e... cavolo, tutte e tre bucate”

“Mettine un paio scure, no?” fece con un gesto ovvio Dorcas, riemersa dal bagno.

“No. Non stanno bene con il vestito”

“Apri-il-mio-baule” iniziò Mary, sempre tentando di sistemare il mascara.

“Why?” chiese Dorcas.

“Fatelo-e-basta” aspettò di sentir scattare la chiusura, poi riprese “Alza-la-divisa-più-rovinata, i-pantaloni-che-ci-sono-sotto, la-maglia-lilla” chiuse la confezione del mascara “i calzini colorati e l'altro paio di pantaloni. Dovresti trovarci le calze” elencò Mary, dando un'ultima occhiata allo specchio.

“Trovate!” esultò Lily “Ma come fai a ricordarti tutto in ordine?”

“Segreto professionale” sorrise Mary, osservandosi soddisfatta.

“Forza, andiamo o saremo in ritardo” osservò Dorcas.

Scesero tutte e quattro verso l'entrata di Hogwarts, dove attendevano i loro 'appuntamenti'.

Il primo ad arrivare fu Fabian, che spese complimenti per tutte e quattro, poi porse il braccio a Marlene, e si allontanarono verso Hogsmade.

“Sono le nove e cinque... dite che ci hanno dato buca?” chiese preoccupata Dorcas.

“Mi auguro di no, altrimenti...” iniziò Mary, ma venne interrotta.

“Altrimenti cosa?” domandò Sirius.

“Altrimenti mi sentivi un momento, Black”

“Siete in ritardo... va tutto bene?” chiese preoccupata Dorcas a Remus.

“Sì, è che... Peter aveva un appuntamento, ma ora si stava per tirare indietro...” spiegò il ragazzo.

“Capisco” annuì seria Dorcas “Bhe, andiamo?”

“Oh, certo” le sorrise Remus, mettendole una mano sulla schiena.

“Verrà a piovere, tenetevi un...” li avvertì -nuovamente- Lily.

“Sì, mamma” la gelò la ragazza.

“Andiamo, Lilluccia?”

“Come hai osato chiamarmi?” domandò lei, arrabbiata.

“Lilluccia. Se non ti piace c'è anche Lilletta, Lillina, Lill-”

“Finiscila. Andiamo, prima finisce questa giornata, meglio è”

“Ieri ti sei fermata un momento a contemplarmi...” ghignò lui.

“Solo un errore! Ti ho già detto di dimenticarlo”

“Non lo dimenticherai facilmente tu, invece...”

“Potty, piantala”

“Iniziamo con i diminutivi?”

“Se non la pianti, non torni a casa tutto intero” decretò infine, mentre iniziavano ad avvicinarsi a Hogsmade.

“Allora, Peter esce con...?” domandò Mary.

“Florence Pankhurst” rispose rapidamente Sirius.

“Vuoi dire quella che sta arrivando ora a braccetto con Amos Diggory? Credo si siano dati appuntamento una settimana fa”

“Bhe...”

“Sirius, potresti almeno evitare di dirmi bugie? Non vuoi uscire con me? Torno in camera e facciamo finta di niente”

“Non sei tu il problema...”

“Bhe, se è stato James che ti ha minacciato perché esci con me...”

“No, tranquilla...”

“Allora cosa c'è?”

“Ecco è... è una lunga storia”

“Ho tutto il tempo del mondo” sorrise timidamente lei.

“E la nostra uscita?”

“Tu sei più importante di una stupida festa”

“No, davvero, so che ci tenevi ad andare ad Hogsmade...”

“Sirius, gli amici prima di tutto. Dai, torniamo dentro” decise infine, facendogli strada fino al dormitorio maschile di Grifondoro.

Salirono nella stanza del sesto anno, e lui si sedette sul suo letto, invitandola a fare lo stesso.

“Dunque, Sirius?”

“Ho dei problemi personali, e oggi ne stavo discutendo con James, Remus e Peter...”

“Hai tardato per quello?”

“Sì. E anche perché ho incontrato una persona che... che mi ha fatto molto soffrire in passato. Mio... mio... bhe, Regulus”

“Sirius, non pensavo fosse tanto grave. Se non me ne vuoi parlare, capirò”

Lui abbassò lo sguardo, conscio di stare iniziando a piangere.

“Vuoi... vuoi un abbraccio?” chiese teneramente Mary. Lui annuì, e lei si avvicinò, accogliendolo tra le sue braccia.

Improvvisamente, lui si riscosse e la allontanò un po' da sé.

“Non dire a nessuno ciò che hai visto”

“Cioè che anche tu provi emozioni?”

“Io provo troppe emozioni, solo non le esprimo”

“Ora faccio una cosa, e tu mi dici la tua emozione, okay?”

Lui annuì. Lei gli tirò uno schiaffo sulla guancia.

“Ahi! Sono sorpreso” dichiarò, contrariato.

“Non male... ora questo” prese alcuni vestiti dal suo baule e li disordinò.

“Arrabbiato. E tanto anche. Dopo ordini tu”

“Infine...” disse lei, con voce sensuale, prima di avvicinarsi a lui e baciarlo.

“Sorpreso. Piacevolmente, però” sorrise lui, un sorriso sincero, senza maschere.

“Ora che si fa?” domandò, guardando la ragazza con fare interrogativo.

“Dicono che tu abbia certe doti... ma io non mi fido” ghignò maliziosa Mary, avvicinandosi al ragazzo.

“Approvato” decise lui, iniziando a levare la maglietta della ragazza, mentre la baciava.

 

#6-Racconti

“Allora, ragazze, chi inizia?” chiese Marlene, entusiasta.

“Parto io” Dorcas alzò la mano e si schiarì la voce “Bhe, siamo stati a Mielandia, da Zonko e poi ai Tre Manici di Scopa, e abbiamo parlato del più e del meno. Poi abbiamo deciso che... bhe, che è meglio se restiamo solo amici. Io non sono il suo tipo, e viceversa. Però sono sicura che la sua futura moglie è molto fortunata” concluse, con un sorriso quasi amaro “Ora a chi tocca?”

“Parlo io... posso?” chiese Marlene, avvicinandosi di più al bordo del letto ed aspettando che le altre annuissero “Bhe, è stato molto romantico. Soliti negozi, però, dopo essere usciti dai Tre Manici di Scopa, mentre tornavamo ad Hogwarts... bhe... ci siamo... ci siamo, ehm... baciati” arrossì.

“Aww, che romanticosi... perché non volevi dire 'baciati'?” la interrogò Dorcas.

“Ehm... ce ne sono stati tanti” arrossì un po' di più “Mary, ce ne parli tu?” sviò verso l'amica.

La ragazza raccontò di come avevano chiacchierato -e non solo-, tralasciando che lui avesse pianto, e che avesse nominato suo fratello. Alla fine Dorcas si lamentò:

“Io il giorno di S.Valentino esco con un ragazzo che mi friendzona, Mary si fa il più figo della scuola e Marlene tenta di soffocare Fabian, baciandolo ripetutamente. È un'ingiustizia!”

“Lily... tocca a te...” la punzecchiò Marlene, ignorando le proteste di Dorcas.

“Ehm... prima siamo stati da Zonko, dove un sacco di oche gli giravano in torno, baciandolo sulle guance. Poi siamo entrati a Mielandia, dove alcune commesse gli hanno detto che gli regalavano l'acquisto in cambio di un bacio. Infine siamo stati ai Tre Manici di Scopa, dove una certa Emily gli ha rovesciato dell'Amortentia nella Burrobirra. E vi giuro, mi ci è voluto un sacco di autocontrollo per non prendere la bacchetta. Il colmo è che lui mi ha chiesto 'Gelosa, Evans?' con quel suo sorriso strafottente”

“Bhe, però ha centrato in pieno il punto... sei gelosa, eh?” la stuzzicò Mary.

“Semplicemente è uscito con me, non con loro”

“Come ti sei accorta dell'Amortentia? E a Mielandia avete pagato?” ghignò Dorcas.

“Sì, abbiamo pagato. E mi sono accorta della Pozione perché sentivo il profumo di...”

“Di?” la spronò Marlene, curiosa.

“Di pergamena, di casa e di James” concluse, a testa bassa “Non aprite bocca” intimò poi.

“E tu che hai fatto? Intendo dopo che le altre lo hanno trattato così...” specificò Marlene.

“Ho marcato il territorio” rispose vaga.

“Gli hai fatto pipì addosso come i cani?” scherzò Mary, facendo ridere anche le altre due.

“No, simpatica, l'ho baciato”

“Per Merlino, quante volte?”

“Bhe, da Zonko ogni volta che una gli si avvicinava -e gli si sono avvicinate una decina di ragazze-, a Mielandia due volte davanti alle commesse e ai Tre Manici di Scopa... bhe, solo tre volte”

“Per Godric! E non mi dire che ti è piaciuto...” la interpellò Dorcas.

“Ehm...” Lily arrossì.

“TI PIACE JAMES!” trillò Mary, scattando in piedi sul letto e fiondandosi fuori dalla porta, verso il dormitorio maschile.

“Se gli dice qualcosa, io la uccido” promise Lily, alzandosi e lasciando Dorcas e Marlene nella stanza.

“Sei sicura?” chiese Sirius.

“Certo!” gli rispose, allegra.

“Evans... che piacere! A te farebbe più piacere vedere James, scommetto” ghignò il ragazzo.

“Qualcuno mi ha nominato?” domandò James.

“Il mondo non gira attorno a te. Black, non lo dire a nessuno. Mary, la tua morte sarà dolorosa e lenta” promise.

“Scusa, Evans, cos'è che non devo dire? Che nell'Amortentia senti il profumo di James e che ti è piaciuto tanto baciarlo tante volte o che l'omicidio di Mary è colpa tua?” chiese Sirius, fintamente tonto.

“BLACK!” urlò.

“Tu... io... noi...” balbettò James.

“Senti, razza di cercatore, io non...” fece per gelarlo lei, ma venne interrotta. James la stava baciando.

Si guardarono negli occhi per un attimo, poi ripresero. Lily era convinta di non essere mai stata tanto bene in vita sua.

“Noi siamo un po' di troppo... andiamo a cena?” domandò Mary, rivolta a Sirius.

“Sìssignora” sorrise lui, baciandola e seguendola per le scale.

Per la prima volta qualcuno aveva davvero rubato il cuore dei due Malandrini, e non glielo avrebbero restituito tanto facilmente. Anzi, 'Non ve lo restituiremo, punto e basta' pensò Mary, imboccando un cucchiaio di minestra a Sirius.

   
 
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