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Autore: acielsereno    08/08/2016    2 recensioni
Una Fremione tutta da scoprire.
E' ambientata durante la battaglia di Hogwarts, ma una volta cominciato a leggere capirete che torneremo indietro nel tempo per rivivere delle bellissime ed emozionantissime scene tra il bellissimo Fred e l'intelligentissima Hermione.
Dal testo:
«Stringimi ancora»
«Avanti, Granger, ti ho abbracciata mille volte stasera! Non ne hai ancora avuto abbastanza!?»
«Mai» rispose lei prima di essere stretta per l’ennesima volta tra le braccia del suo battitore preferito.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Entrare nella Sala Grande era più difficile di quello che Hermione pensava.

C’erano corpi ammassati ovunque, persone che piangevano e altre che cercavano di farsi forza a vicenda. Hermione, alle spalle di Harry, si guardava intorno alla ricerca di una sola persona, ma i suoi occhi stanchi non riuscivano a trovarla. Ron, al suo fianco, si sporse in avanti e cominciò a correre, mentre lei lo seguiva con gli occhi. Tutti i Weasley, Ron compreso, erano abbracciati intorno ad una figura stesa a terra. Hermione era bloccata. Non riusciva nemmeno a fare un passo. Era come immobilizzata.

Aveva paura. Paura che quello che aveva davanti agli occhi fosse il suo incubo peggiore.

«Promettimi che quando tutto questo sarà finito diremo a tutti di noi» disse Hermione tutto d’un tratto.

«Che bisogno c’è di dirlo a tutti? Non ti piace fare tutto di nascosto, Granger?»

«Non tanto quanto a te!» rispose lei inscenando un finto sorriso «Solo mi piacerebbe non dovermi nascondere in un fienile per stare cinque minuti con te» continuò poi.

«Ma tu adori questo fienile!» se la rise lui.

Hermione era stesa con la testa appoggiata alle gambe del ragazzo e stava giocherellando con un filo di fieno. Le piaceva quel posto, era vero, ma era stufa di dover nascondere a tutti il fatto che si vedevano. Era così ormai da quasi due anni e quella situazione cominciava a starle un po’ stretta.

«Ti vergogni di me?» chiese poi lei.

Il ragazzo, tutto d’un tratto sfilò le gambe da sotto la testa di Hermione e si mise sopra di lei, guardandola dritta negli occhi.

«Ti va di scherzare, Granger?» ora era serio «Non mi vergogno di te, Prefetto Perfetto, solo…»

«Solo?» lo interruppe lei.

«Solo non ho bisogno che tutti sappiano che ti amo, io ti amo e basta e mi piace avere questa cosa solo per noi! Questo ci permette di estraniarci dagli altri e di andare in un mondo tutto nostro. Solo noi»

«Saremo solo noi anche se gli altri lo sanno. Non dico che tutti lo debbano sapere subito, ma almeno Georg…»

«George lo sa!» rispose lui, zittendola «Lo sa da sempre!»

«Ecco perché ogni tanto mi guarda e ammicca» rise lei «Ma allora perché non dirlo anche agli altri?»

Fred sospirò e si passò una mano nei capelli, guardando al cielo. Non portava più i capelli lunghi come una volta, ma continuava a passarsi una mano nei capelli quando pensava, come se ormai fosse un gesto abituale. Si mise a sedere e sospirò ancora, guardando Hermione negli occhi.

«E va bene!» disse dopo un attimo di silenzio «Quando tutto questo finirà, ti prometto che lo diremo a tutti, ma tu devi promettermi un’altra cosa»

«Tutto quello che vuoi»

«Se tutto dovesse andare storto, se dovessi morire durante la guerra, ti prego, ti scongiuro, ti supplico, non sposare Ron! Ne sarebbe fin troppo contento!» scherzò lui.

Hermione gli tirò uno pugno leggero sulla spalla, scoppiando poi a ridere. Ce l’aveva fatta, era riuscita a farsi promettere da Fred che, una volta finita la guerra, avrebbero detto a tutti che stavano insieme, avrebbero detto a tutti che si amavano, che erano una coppia. Non poteva essere più felice di così.

Hermione, ancora ferma, guardava tutte le teste rosse ammassate in un unico punto. Ginny piangeva tra le braccia di una Molly distrutta, Percy, Bill e Charlie piangevano mentre guardavano il corpo steso a terra, Ron abbracciava Arthur e i due gemelli erano stesi a terra. Uno dei due era sicuramente morto e l’altro era disperato.

Hermione non riusciva a muoversi, non riusciva a smettere di guardare quella scena. Le veniva da piangere. Non sapeva cosa fare. Con lo sguardo, cercò quello di Ginny e, quando lo trovò, l’amica si staccò dalla madre per correrle incontro per abbracciarla. Tutto d’un tratto, Hermione cominciò a piangere, piangere disperatamente. Voleva urlare, ma riusciva solo ad emettere suoni stroncati e singhiozzi.

Ginny la strinse forte, ma il dolore che sentiva dentro di lei continuava incessantemente a crescere. Si sentiva scoppiare il cuore, ma non di felicità, non lo avrebbe più sentito scoppiare di felicità, come quando stava con Fred.

«Allora, com’è stato?» chiese lui.

«Devo ancora decidere!» scherzò lei, trovandosi uno spettinato Fred Weasley sopra di lei.

«Stai scherzando? Sono stato mitico!» rispose lui, cominciando a farle il solletico sulla pancia.

«Ti prego, Fred! Ti prego... ti prego smettila! Mi fai il solletico!» disse lei tra una risata e l’altra.

«Quello era il mio intento!» scherzò lui prima di fermarsi e di ristendersi accanto a lei.

«È stato bello!»

«Soltanto bello?» disse lui fingendosi deluso.

«E strano!»

«Okay, questa me la devi spiegare! Strano?»

«Non me lo sarei mai immaginata così! Io e te, in un fienile, di nascosto» rise lei.

«Quindi ti è piaciuto!» rise lui «E tanto anche!»

«Non dire sciocchezze, Weasley!» sbottò lei sorridendo «E vieni qui che sei pieno di fieno tra i capelli!» continuò lei cominciando a spulciargli tra i capelli per togliergli i pezzetti di erba secca che si erano incastrati.

Hermione sapeva che Fred era morto. Lo sapeva, ma voleva vederlo. Voleva vedere con i suoi occhi il volto senza vita del suo Fred, lo stesso Fred che l’aveva presa in giro così tante volte, lo stesso Fred che le aveva detto di amarla appena prima della battaglia, lo stesso Fred che le aveva promesso di dire a tutti del loro amore dopo la battaglia. Così, si avvicinò ai gemelli e si sedette al fianco di quello che presumeva essere George, e lo guardò, senza degnare di uno sguardo il corpo inerme steso a terra.

I suoi occhi si riempirono ancora di più di lacrime. Quello che incontrò il suo sguardo era veramente George, ciò voleva dire che Fred era stesa a terra. Il gemello al suo fianco, la strinse in un abbraccio così stretto che avrebbe potuto stritolarla, ma a Hermione non importava. Voleva solo essere stretta, stretta forte, ma avrebbe voluto che fosse Fred a farlo.

«Stringimi ancora»

«Avanti, Granger, ti ho abbracciata mille volte stasera! Non ne hai ancora avuto abbastanza!?»

«Mai» rispose lei prima di essere stretta per l’ennesima volta tra le braccia del suo battitore preferito.

Le lacrime sembravano non finire mai, poi tutto d’un tratto finirono, com’erano iniziate. Hermione si rimise in piedi, e senza guardare Fred, corse fuori dalla Sala Grande alla ricerca della McGranitt.

 

Angolo dell’autrice

Allora, salve a tutti! Inizio col dire che non scrivo una Fremione da un’eternità, quindi sono un po' arrugginita. Sarà suddivisa in due o tre capitoli al massimo e spero che vi piaccia :)

Come avete trovato questo primo capitolo? Aspetto i vostri commenti e consigli e per intanto vi saluto!

- acielsereno

   
 
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