Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: RosaDraco    08/08/2016    2 recensioni
Questo è un AU in cui tutti i dragon slayer sono in realtà dei draghi. Lucy, la protagonista, vive in una metropoli moderna dove nessuno crede più all’esistenza della magia, ma lei è una maga e sa che niente è come sembra. Questa è la storia di un incontro che cambierà la sua vita per sempre e della sua lotta per salvare Magnolia e Fairy Tail.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Non ti credo Buongiorno a tutti! E' stato fantastico mi sono proprio rilassata, ogni tanto fa bene staccare la spina, ma adesso sono di nuovo qui con  l'aggiornamento di questa settimana. Si tratta di un capitolo molto importante, che vi aiuterà  a capire meglio la storia di Natsu ed il suo passato ...  

Non ti credo

Lucy era così stanca che non appena si infilò nel letto piombò in un sonno profondo. Quando si svegliò il mattino successivo non sapeva né che ora fosse né per quanto tempo avesse dormito, ma sotto il piumone si stava così bene e così al caldo, che non aveva alcuna voglia di aprire gli occhi per scoprirlo.

- Ancora un altro po’ ... - Mormorò la ragazza tra sé e sé, girandosi dall’altra parte per evitare la luce che entrava dalla finestra. Afferrò il cuscino e lo tirò più vicino per appoggiarci meglio la testa, ma capì troppo tardi che quello non era un pezzo di stoffa imbottito. Era troppo duro e assomigliava tanto, anzi troppo, al braccio di una persona ...

Lucy riaprì gli occhi di scatto e scoprì che quello che aveva appena afferrato era Natsu. Il ragazzo stava dormendo proprio accanto a lei e così profondamente, da non essersi accorto di niente. Sembrava quasi un bambino, con quei capelli spettinati che gli coprivano la faccia e la bocca leggermente aperta, ma se c’era una cosa a cui Lucy non poteva proprio credere quella era la storia del bambino innocente.

- FORI DAL MIO LETTO! - La ragazza lanciò uno strillo disumano e tirò un calcio con tutta la forza che aveva, scagliando il malcapitato giù per terra. Natsu colpì il pavimento con un tonfo ma si rialzò subito, tenendosi le mani premute dietro la testa - Ehi! Perché stai cercando di uccidermi? -

- Che ci fai qui??? - Gridò invece Lucy. Le sue guance si colorirono subito di rosso non appena scoprì che il ragazzo era praticamente in mutande. - Non dirmi che non sai come funziona il letto nella tua stanza??? -

- Certo che so come funziona! - Protestò lui - Ma quel letto è scomodo! Si vede che non ci dorme mai nessuno, per questo ho deciso di mettermi sul tuo. -

- È scomodo? - Ripeté Lucy che ormai non sapeva più cosa aspettarsi dal drago - Mi dispiace che non rispetti i tuoi standard! Hai controllato se per caso qualcuno si è scordato un pisello sotto il materasso? -

- Perché? -

- Perché sembri peggio della principessa della favola! - Esclamò lei - La prossima volta se stai scomodo vattene sul divano, buttati nella vasca, appenditi al lampadario ma non venire nel mio letto e non venirci in mutante! -

- Ma che problema hai con le mie mutande? Come devo dormire? Col cappotto? -

Lucy si passò una mano sulla faccia, esasperata. Erza non poteva darle una condanna peggiore! Forse aveva saputo del piccolo soprannome che le aveva affibbiato e voleva vendicarsi?

- Natsu ha ragione ... Questo letto è il più comodo ... - Lucy fu costretta a buttare all’aria le coperte per capire da dove veniva quella vocina. Happy si era infilato talmente sotto che era praticamente impossibile capire come facesse a respirare.

- Ho detto niente gatti sul e dentro il letto! - La ragazza lo afferrò per la coda, scagliandolo dritto tra le braccia del suo amico - E poi ho comprato una cuccia per te! -

- Ma io non ho mai detto che ci avrei dormito! - Replicò l’exceed prima di mettersi a piagnucolare - Natsu questa Lucy è ogni giorno più spaventosa! -

- Siete voi due che siete un incubo! - Ma Lucy non riuscì nemmeno a finire la frase prima che la suoneria del suo telefono riempisse la stanza: “Along with a little dirty suitcase, I descended from the sky.”

- Chi è adesso che rompe? - La sera precedente Lucy aveva lasciato il cellulare in carica, appoggiato sulla scrivania e per raggiungerlo fu costretta a scavalcare Natsu ed Happy che le ostruivano il passaggio.

- Attenta a dove vai! -

- Levatevi voi due di mezzo! -

Il drago fu costretto a piegarsi all’indietro per evitarla ma Lucy gli pestò ugualmente una gamba, mentre si allungava per afferrare il telefono. Durò solo un istante ma quell’istante fu più che sufficiente per dare a Natsu la possibilità di ammirare a distanza ravvicinata tutto il lato B della maga. Aveva una forma perfetta, tondo e sodo al punto giusto. Natsu fu costretto a sfregarsi gli occhi per cancellare l’immagine. La ragazza lo aveva già classificato come un pervertito e non aveva alcuna intenzione di sentirla urlare un’altra volta.

- Pronto? - Lucy aprì la chiamata senza nemmeno controllare a chi apparteneva il numero.

“ Passami l’idiota che è lì con te.” Le intimò una voce profonda senza nemmeno darle il buongiorno o chiederle come stava. Lucy non poteva sbagliarsi: era facile indovinare chi fosse il proprietario, un certo, scontroso, Drago di Ferro.

- Credo vogliano te. - La ragazza passò il cellulare a Natsu, appoggiandoglielo all’orecchio e la voce dall’altra parte ricominciò subito a parlare “ Amsterdam Ave all’incrocio con la 147, numero 15. Ti aspetto qui.” Poi senza aggiungere altro attaccò la chiamata. Seguì un istante di silenzio e poi l’apparecchio si mise di nuovo a suonare. Questa volta quando Lucy rispose, sentì la voce di Levy: “ Come stai? Tutto a posto? Mirajane mi ha detto quello che ti è successo!”

- Ma se io non ho nemmeno parlato con Mirajane? -

“ E quando l’ho detto a Gajeel è impazzito e mi ha rubato il telefono!” Un grugnito le fece eco, segno che  il drago non apprezzava l’idea di essere definito un pazzo.

“ Venite davvero qui al negozio?”

- Veramente ... - Cominciò Lucy ma Natsu coprì la sua voce, gridando - Arriviamo subito! - E alla ragazza non restò altro che sospirare - Hai sentito? Subito. -

“ Allora ti aspetto anche io qui così mi racconti tutto da vicino! A dopo!”

- Dopo. - Lucy richiuse la chiamata sospirando: un’altra lunghissima giornata stava per cominciare e l’orologio segnava soltanto le nove.

Il numero 15 all’incrocio con la 147, dove Gajeel gli aveva dato appuntamento, era un negozio specializzato in piercing. I vetri erano tutti oscurati e sull’insegna c’era impresso a lettere cubitali un unico nome: “Kurogane”.

- Siete sicuri che il posto è questo? - Sussurrò Happy, sporgendosi appena dalla sacca che Natsu portava come sempre in spalla. Il negozio aveva un aspetto un po’ sinistro ma Lucy lo rassicurò - Fidati: è questo ... -

Quando la ragazza aprì la porta una specie di campanello annunciò il loro arrivo. L’intero locale aveva un aria un po’ dark, con dei colori scuri e le mura completamente tappezzate di foto, quelle dei piercing che i clienti avevano fatto nel corso degli anni. Ma in un angolo c’era una porta socchiusa, che lasciava intravedere una stanza dall’aria più sterile, con una sedia simile a quella di un dentista. Il Drago di Ferro se ne stava seduto dietro la sua scrivania, con le braccia incrociate e l’aria imbronciata. Gajeel aveva l’aspetto di un ragazzo qualche anno più grande di Natsu, con dei lunghissimi capelli neri e ribelli. Era alto e muscoloso, con un viso dai tratti molto affilati e pieno di piercing. Sembrava il proprietario perfetto per quel negozio, mentre Levy, seduta accanto a lui sul bordo della scrivania, stonava incredibilmente con l’ambiente. C’era anche un gatto nero accoccolato vicino a loro. Era così fermo da sembrava quasi una statua o un pezzo d’arredamento, ma si trattava di un altro exceed proprio come Happy, di nome Lily.

- Ciao a tutti! Vi ho portato ... - Ma Lucy non riuscì nemmeno a finire la frase prima che Gajeel la interrompesse - Perché voi ragazze non ci andate a prendere un caffè? - Levy intuì subito che si trattava di un invito a lasciarli da soli e prese Lucy sottobraccio, spingendola di nuovo fuori dal negozio - Te lo porto senza zucchero come sempre! -

E così i due draghi rimasero a fronteggiarsi con la sola, silenziosa, compagnia dei loro exceed.

- Che cosa accidenti ci fai a Magnolia, Dragneel? - Ma Natsu ignorò completamente la domanda di Gajeel: era impegnato a fissare le foto alle pareti. - E così questo è il lavoro che fai adesso? È ridicolo: non riesco a credere che la gente ti paghi per farsi bucare in questo modo ... -

- E invece mi pagano. - Lo rimbeccò il Drago di Ferro - E fior di quattrini. In quest’epoca devi trovarti un lavoro onesto se vuoi campare: sono finiti i tempi cui Gajeel Redfox se ne andava in giro a prendere a pugni la gente e a fare risse nei bar. Sono cambiato adesso. -

- E io che pensavo volessi sfidarmi come ai vecchi tempi ... - Natsu lanciò un sospiro deluso ma l’altro drago non si lasciò impressionare - Io voglio sapere perché diavolo sei tornato in città. -

- Stavo pensando di trasferirmi qui. Mi annoiavo in Alaska: ecco tutto. - 

Ma Gajeel non gli diede ascolto - Non ti credo. Se tu sei qui non significa niente di buono: che sta succedendo? -

- Proprio un bel niente per quello che ne so io. - Ma ognuna delle rispose di Natsu non faceva altro che irritare Gajeel. Era evidente che con le buone non gli avrebbe cavato nessuna informazione.

- Ascoltami bene, Salamandra. - Il Drago di Ferro si alzò, puntandogli un dito contro - Le epoche passano e in questo mondo moderno i draghi non contano più niente. A causa della sua natura combattiva, la nostra razza si è ridotta quasi a zero e ormai siamo troppo pochi e troppo sparsi per considerarci un popolo. Quasi tutti hanno deciso di cambiare vita e di adeguarsi a questa nuova condizione di cose. Forse è vero: ci siamo fatti addomesticare dagli umani ma ormai sono loro i veri padroni di questo pianeta. Io lavoro qui e Sting e Rogue si mettono la cravatta e vanno ogni mattina a Wall Street. -

Non appena sentì quei due nomi l’espressione di Natsu si illuminò - Sul serio? Sono anche loro in città? Secondo te gli andrebbe ... -

- E non interessa nemmeno a loro combattere contro di te. - Lo tagliò corto Gajeel - Ti ho appena spiegato che siamo tutti cambiati. Dragneel, non siamo più quelli che hai incontrato oltre cent’anni fa. Ma se devo essere sincero questa nuova vita non mi dispiace affatto e ho intenzione di difenderla con le unghie e con i denti. Non permetterò né a te né a nessun altro di rovinarla. Intesi? -

Questa volta il Drago di Fuoco lanciò uno sbuffo - Perché da quando sono arrivato in città continuate tutti a minacciarmi? -

- Perché nessuno si fida di te! - Replicò Gajeel - Specialmente quelli come me che conoscono la tua storia. Te lo ripeto per un’ultima volta ... -

- Tranquillo, tranquillo! - Questa volta Natsu alzò le mani in segno di resa - Non ho alcuna intenzione di darti fastidio! Sono qui soltanto perché voglio tornare ad abitare in città e non ne potevo più di quei maledetti alberi tutti i santi giorni! -

A quel punto Gajeel incrociò le braccia e tornò a sedersi, ma senza staccare neanche per un attimo gli occhi dall’altro drago: lo fissava come se avesse voluto leggergli nella mente.

- Posso solo farti un’ultima domanda? Lei ... - Natsu fece un cenno in direzione della porta, riferendosi a Levy - Lo sa che cosa sei? -

- Sì ed è ... - Gajeel esitò un po’, alla ricerca della parola giusta - Carino, per una volta tanto, avere qualcuno a cui piace starti intorno e che non ti considera un mostro. -

- Per questo motivo ci tieni tanto a stare fuori dai guai ... -

- Soprattutto per questo motivo, ma anche per il bene della gilda. Phantom Lord è stata un completo fallimento e mi sono affezionato a Fairy Tail e a quelli che ne fanno parte, anche a Lucy. Ho saputo che ti hanno affidato alla sua guida. Mi raccomando a come ti comporti con lei. - Gajeel gli lanciò un’occhiata gelida - Lucy è amica di Levy, quindi se Lucy sta male anche Levy sta male e io non ho alcuna intenzione di vederla soffrire. Tocca la biondina e te la vedrai con me. - Dopo quell’ultimo avvertimento in stanza piombò il silenzio: grazie al loro raffinatissimo udito, entrambi i draghi avevano percepito il fatto che le ragazze in questione stavano facendo ritorno. Quando Lucy e Levy aprirono la porta trovarono Natsu e Gajeel ancora impegnati a guardarsi di traverso. Poi d’improvviso il Drago di Fuoco scosse la testa e annunciò - Non ho alcuna intenzione di fare un piercing. - Sembrava quasi che l’intera conversazione fosse stata su quell’argomento ma Gajeel non apprezzò molto il suo diversivo - Mi stai prendendo per culo, Dragneel? -

- Assolutamente, no. Io non ti pago per farmi mettere un anello vicino al naso. Non sono un capo di bestiame. Grazie della proposta, ma no. -

- Stavate parlando di ... - Cominciò Lucy ma Natsu la prese sottobraccio, tirandola via proprio come aveva fatto prima Levy - Qui ho finito. Perché non mi porti a vedere un po’ della città? - In un attimo erano già fuori senza che la ragazza avesse la minima possibilità di replicare o di salutare gli altri. La libraia rimase per qualche istante piantata vicino alla porta con i suoi caffè in mano, poi si rassegnò al fatto che nessuno sarebbe tornato indietro e andò a sedersi di nuovo al suo posto sulla scrivania - Avete già finito di parlare? Pensavo che ci fossero un mucchio di cose che volevate dirvi ... -

Gajeel accettò il suo caffè con uno sbuffo - Io direi che non abbiamo parlato affatto: non sembrava molto intenzionato ad ascoltare. Dice di essere tornato in città perché vuole trasferirsi qui, ma io non gli credo. -

- Perché? - Lo incalzò Levy.

- Perché cent’anni fa aveva giurato che non avrebbe rimesso mai più piede a Magnolia e che non si sarebbe avvicinato mai più agli esseri umani. Dice che si annoiava da solo nella foresta ma ... Quando giuri in lacrime sul corpo del tuo master, non è così facile tornare indietro. -

- Che cosa è successo? - Gli domandò Lily che fino a quel momento era stato in silenzio come se l’intera storia non gli fosse importata affatto - Perché Natsu aveva deciso di abbandonare Magnolia? -

- Non conosco tutti i dettagli perché all’epoca non ero ancora con Fairy Tail. Ma so che Natsu era molto legato a Mavis, il primo master. - Gli spiegò Gajeel - Quando Zaref attaccò la città, cercando di impossessarsi del potere, fu proprio grazie a Mavis che venne evitata la tragedia, ma la ragazza in cambio fu costretta a sacrificare la sua vita. E la cosa fu un duro colpo per Natsu. -

- Già, ho sentito la storia. - Ammise Levy - Per sconfiggere il “Mago Oscuro”, il primo master fu costretto a sacrificare la sua vita per attivare un potente incantesimo. Se non fosse stato per lei ... -

- Non è stata Mavis a uccidere Zaref, ma Natsu. -

A quella rivelazione Levy mandò di traverso tutto il caffè che stava bevendo. Gajeel fu costretto a darle una pacca dietro la schiena per aiutarla a ricominciare a respirare - CHE COSA? Ma la storia che ho sempre saputo, quella che ci raccontava master Makarov e sugli archivi ... -

- È stata modificata dato che l’attore principale se ne è andato dal palco maledicendo l’intera città? - Le fece notare Gajeel - Natsu sembra un idiota ma non è così stupido. Si tratta pur sempre del Principe del Draghi e che anche se mi dispiace ammetterlo, si merita il suo titolo. Natsu è un fottuto mostro. Non c’è niente che possa fermarlo. -

- Il Principe dei Draghi? - Ripeté Levy, ancora più scioccata per le rivelazioni che aveva appena ricevuto. Mentre compravano il caffè dall’altra parte della strada, Lucy le aveva spiegato buona parte di quello che era successo, ma non aveva fatto in tempo ad aggiungere quel dettaglio.

- Non è che parli così semplicemente per rabbia? - Gli domandò Lily - Natsu ti ha preso a calci, vero? -

- Ha preso a calci me e anche tutti gli altri draghi che sono in città. - Ammise Gajeel che di solito non amava molto l’idea di parlare delle sue sconfitte - Tutti tranne Wendy, perché la piccolina non è mai stata così stupida da chiedergli di combattere. Una volta Sting e Rogue hanno provato a coglierlo di sorpresa due contro uno. Hanno fatto la fine più umiliante che abbia mai visto. - Il Drago di Ferro prese anche lui un altro sorso di caffè prima di ripetere - Un tipo del genere non si rimangia un giuramento senza ragione. -

- E se invece fosse vero? - Gli domandò Levy - La solitudine può far male. -

- È vero. Ma io non gli credo. -

La ragazza lanciò un sospiro: conosceva abbastanza bene il proprio fidanzato per sapere che non avrebbe cambiato opinione così facilmente. Tanto valeva cambiare argomento - In ogni caso sei riuscito a contattare Juvia? Le hai detto del coprifuoco? Se le acque non si calmano Erza sta pensando di estenderlo anche a Little Italy. -

- L’ho chiamata un paio di volte. - Le spiegò il drago - Ma siccome non mi rispondeva le ho scritto un messaggio per dirle di stare attenta. Le ho chiesto dove era, come stava e quando pensava di tornare. E lo sai qual è stata l’unica cosa che mi ha scritto? “Okay”. -

Levy lanciò un sospiro - Mi sa che questa volta è davvero arrabbiata. Speriamo si calmi in fretta o su Magnolia potrebbe abbattersi un urgano ... -

Nel frattempo Natsu e Lucy erano già arrivati praticamente alla fine della strada.

- La vuoi piantare di tirarmi? - La ragazza fu costretta a divincolarsi con la forza prima che il drago la portasse chissà dove. - Ho capito che non ti ha fatto piacere parlare con Gajeel, ma non c’è bisogno che scappi via così in fretta, dubito che ci inseguirà! -

- Non sto scappando. -

- E poi il mio caffè si fredda. - La ragazza lo ignorò, togliendo il coperchio della coppa di Starbukcs che stava ancora stringendo.

- Lo sai che ne bevi troppo? - Le fece notare Happy e lei replicò con una linguaccia - Almeno io non abuso di sardine puzzolenti. -

- Lo sanno tutti che il pesce fa bene! - Replicò l’exceed.

I tre ricominciarono a camminare lentamente lungo la strada mentre Lucy sorseggiava la sua bevanda.

- Ehi, sono curioso di sapere una cosa. -

- Cosa, Natsu? -

- Come si sono conosciuti quei due? -

Lucy gli lanciò un’occhiata perplessa: era stupita dalla domanda ma alla fine decise di accontentarlo - Forse lo sai già ma prima Gajeel era con quelli di Phantom Lord e tra noi e loro non c’è mai stato buon sangue. Qualche anno fa abbiamo avuto dei problemi di confine e Gajeel e Juvia hanno letteralmente raso al suolo la vecchia Shadow Gear. -

- E voi? -

- In cambio abbiamo distrutto tutte le loro case base. Grazie al celo la diplomazia di master Macarov ha evitato il peggio o non so cosa si sarebbero inventati Laxus, Mira, Gray e tutti gli altri ... Alla fine sono seguite le scuse e poi l’amore. La prima volta che Levy mi ha detto che stava pensando a Gajeel in modo romantico ho pensato avesse battuto la testa. -

- Anche secondo me. - Lucy ci mise un po’ per capire che Natsu non si riferiva a Levy ma all’altro drago.

- Non è mai una buona idea innamorarsi di qualcuno che non appartiene nemmeno alla tua specie. - Mentre camminavano lo sguardo di Natsu era fissato sull’orizzonte ma sembrava stesse guardando qualcosa di molto distante, non solo nello spazio ma anche nel tempo. C’era un’ombra di malinconia in quegli occhi ma Lucy non fece in tempo a capire perché. Natsu sostituì rapidamente tutto con un sorriso - Allora, cosa mi porti a vedere oggi? Qual è il posto più bello qui in città? -

- Se c’è un posto dove porterei di sicuro un turista ... - Aggiunse una voce alle loro spalle - Allora quello è di sicuro la Statua. -

  
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