09/08/2016
1 recensioni---La
ribellione---
Il
potere di Febo Apollo era massimo quando il sole splendeva alto nel
cielo, non oscurato da una singola nube. Il giorno in cui prese la
fatale
decisione, invece, ebbe un cupo tramonto, quasi coperto dalle nubi che
cominciavano a radunarsi nel cielo.
Mentre la pioggia sgretolava la fragile terra, il figlio di Zeus fissava con rancore i violenti fulmini che si abbattevano sul mondo degli uomini. Fu allora che stabilì come avrebbe agito. Fu allora che si disse che avrebbe finalmente portato a termine la promessa che aveva fatto a se stesso molto tempo prima. Fu allora che decise di portare la ribellione sull’Olimpo.
Il suo piano era ardito e il dio dall’arco d’argento sapeva che avrebbe potuto fallire. Fu per questo motivo che non rivelò le proprie intenzioni a nessuno, nemmeno alla sorella gemella, la casta Artemide. Egli l’amava teneramente e non avrebbe mai voluto che l’ira del padre degli dèi potesse scatenarsi anche contro di lei qualora egli avesse fallito. Ricordava bene la terribile punizione che Zeus gli aveva inflitto all’epoca dell’uccisione dei ciclopi.
Avvenne tutto in pochi attimi, sotto l’impassibile sole di mezzogiorno che faceva sentire invincibile il Liceo. Egli salì fino alla vetta dell’Olimpo e quando raggiunse il padre lo abbagliò con un potentissimo lampo di luce. Colto di sorpresa, il Cronide scagliò alla cieca un fulmine che colpì il figlio in pieno petto.
La luce di Elio si spense quando il dio accorse a vedere l’accaduto. I lupi ulularono e i corvi gracchiarono. Un cigno volò fino all’Olimpo, vide Apollo disteso e ferito, la testa reclinata all’indietro, e morì per il dolore, precipitando sulla terra.
Febo fu punito dal padre degli dèi in modo ancora di più aspro dell’ultima volta: nessun uomo mortale o dio avrebbe mai più potuto vedere il suo viso e ammirarlo, perché i suoi occhi avrebbero perennemente sfavillato della luce con cui egli aveva accecato il Cronide.
La terra ancora piange ciò che perse in quel fatale giorno.
Mentre la pioggia sgretolava la fragile terra, il figlio di Zeus fissava con rancore i violenti fulmini che si abbattevano sul mondo degli uomini. Fu allora che stabilì come avrebbe agito. Fu allora che si disse che avrebbe finalmente portato a termine la promessa che aveva fatto a se stesso molto tempo prima. Fu allora che decise di portare la ribellione sull’Olimpo.
Il suo piano era ardito e il dio dall’arco d’argento sapeva che avrebbe potuto fallire. Fu per questo motivo che non rivelò le proprie intenzioni a nessuno, nemmeno alla sorella gemella, la casta Artemide. Egli l’amava teneramente e non avrebbe mai voluto che l’ira del padre degli dèi potesse scatenarsi anche contro di lei qualora egli avesse fallito. Ricordava bene la terribile punizione che Zeus gli aveva inflitto all’epoca dell’uccisione dei ciclopi.
Avvenne tutto in pochi attimi, sotto l’impassibile sole di mezzogiorno che faceva sentire invincibile il Liceo. Egli salì fino alla vetta dell’Olimpo e quando raggiunse il padre lo abbagliò con un potentissimo lampo di luce. Colto di sorpresa, il Cronide scagliò alla cieca un fulmine che colpì il figlio in pieno petto.
La luce di Elio si spense quando il dio accorse a vedere l’accaduto. I lupi ulularono e i corvi gracchiarono. Un cigno volò fino all’Olimpo, vide Apollo disteso e ferito, la testa reclinata all’indietro, e morì per il dolore, precipitando sulla terra.
Febo fu punito dal padre degli dèi in modo ancora di più aspro dell’ultima volta: nessun uomo mortale o dio avrebbe mai più potuto vedere il suo viso e ammirarlo, perché i suoi occhi avrebbero perennemente sfavillato della luce con cui egli aveva accecato il Cronide.
La terra ancora piange ciò che perse in quel fatale giorno.
Voglio che sia messo a verbale che questo non era assolutamente quello che mi era venuto in mente quando ho letto il prompt. Non so neanche io da dove sia uscita questa mezza narrazione epica. Spero che in ogni caso vi piaccia perché per me è stato divertente e soprattutto interessante scriverla. Grazie di aver letto e grazie a Giorgia per il prompt :)