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Autore: Melinda Hastings    09/08/2016    1 recensioni
Ronnie e i suoi due amici di sempre, si recano a Londra, decidendo di andare così in vacanza, però quando salgono sull'aereo arrivano delle turbolenze, quando Ronnie si risveglia non sa più in che posto si ritrova a e dono sono i suoi amici...
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Merlino, Nuovo personaggio, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Merlino/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Camelot.

 

In lontananza sento delle voci, credo siano di persone maschili, non riconosco le voci, però… chissà di chi soni? Faccio fatica ad aprire gli occhi, ma sono sveglia… ci impiego un po’ e riesco finalmente ad aprirli.

Noto due ragazzi: un ragazzo dai capelli biondi e corti con gli occhi castani ed uno dai capelli neri con qualche sfumatura di castano e corti con gli occhi castani.

Li guardo male, per capire chi sono… e perché mi guardano in quel modo…

“Si è svegliata…” dice quello biondo

“Stiamo vedendo” replica quello con i capelli neri ed in mano ha una specie di boccetta in mano

Cerco di alzarmi, ma faccio fatica

“Chi… chi siete?”chiedo parlando in inglese con un accetto abbastanza italiano

“Chi sei te?”domanda quello biondo in modo arrogante

“Artù, per favore…” lo rimprovera l’altro ragazzo

“Da dove vieni?”domanda ancora il biondo

il ragazzo alla mia destra, con in mano la boccetta, gli tira una specie di schiaffetto sulla testa, come per dire “sta attento a quello che dici…”

“Sono Veronica…” dico io presentandomi “Voi chi siete?”chiedo  guardandoli uno ad uno

“Io sono Merlino, lui invece è principe-testa-vuota-Arthur, e lui…” disse indicando un anziano signore seduto su una sedia intorno ad una tavola, con davanti una ragazza dai capelli castani e gli occhi dello stesso colore che mi stavano guardando

“… Gaius, mentre lei è Gwen!” disse quello che si dovrebbe chiamare Merlino

Ma che…?

“Come sono arrivata qui?”chiedo ancota

“Ti ci abbiamo portato noi, eri svenuta in una distesa d’erba e ti abbiamo portato qua!” esclama il biondo

“D’accordo, ma i miei amici?”chiedo io riferendomi ad Axel e Stefano

“Quali amici? Non c’era nessuno oltre a te…” disse Merlino

“Potrebbero essere ovunque!” continua infine

“Se ci dai una descrizione, magari possiamo andarli a cercare…” propose la ragazza di nome Gwen

“Ma dove siamo?”chiedo

“A Camelot.”

Camelot?

“Camelot?”domando schioccata

Il biondo annuisce… “Da dove vieni?”domanda

Da dove vengo?

“Da… molto…. Molto… molto… lontano…”  rispondo io

“Lontano quanto?”domanda qualcuno

“Molto!”

“Vada per molto…” dice Merlino

“Puoi stare qui nel frattempo… credo che tu debba riposare…”

“Ho già dormito abbastanza… ma… che ore sono?”chiedo

“Le sette di sera… sei stata qui due giorni.”

Due giorni? E l’aereo… se sono finita veramente nel telefilm arturiano, qui non sanno che cosa vuol dire la parola aereo, è ancora da inventare… per lo meno, ci sono mille… mille… mille… anni di storia da scrivere…

Si sente una specie di brontolio, credo sia il mio stomaco, non mangio cibo da un po’…

“Preparo la cena.” Dice Gwen alzandosi dalla sedia con cui si stava bevendo un te credo

“Mangi tutto?”mi domanda la ragazza

“Cannella… sono allergica alla cannella…ma per il resto mangio tutto.” rispondo io

Gwen annuisce... e sparisce dietro ad una porta , lasciandomi da sola con i tre uomini

“Ah, se te lo stai chiedendo…” dice Artu e lo guardo in modo interrogativo

“… ti ha cambiato Gwen… “ indica infine quello che dovrebbe essere un vestito-pigiama di quest’epoca di colore bianco

Arrossisco di botto e poi mi alzo

“Li c’è un vestito…” dice Merlino indicando un vestito di colore verde

“Ti puoi cambiare di la!” esclama ancora il ventenne credo abbia vent’anni indicandomi una stanza

Prendo il vestito in mano e mi dirigo verso la stanza che mi ha indicato Merlin, vedo che c’è un letto singolo, con dei mobili con sopra diversi libri, una scrivania con una lampada antica, ed una finestra con delle tende.

Chiudo la porta della stanza a chiave, per cercare di evitare brutte esperienze, e quindi mi tolgo la veste bianca e la appoggio sul letto, vedo che c’è uno specchio e quindi quando mi specchio noto che ho diversi lividi su un braccio… dovrebbe essere stata la caduta dell’aereo credo… o quando sono caduta… magari sono rotolata da qualche parte , mi metto il vestito e cerco di chiudere la cerniera di dietro con molta difficoltà… ho già messo vestiti di questo genere per varie recite scolastiche e festival di città…  a vari pizzi, e non è molto scollato, ho ancora indosso la collana che mi hanno regalato i ragazzi, con dentro una foto di tutti e noi tre assieme che ci abbracciavamo felici e dentro c’è una data, 1/3/07, se vedono questa data chissà che cosa penseranno quelli da queste parti… i capelli sono mossi, prima li avevo lisci, in realtà li ho tra i ricci ed i mossi, quindi non riesco molte volte a farli diventare come voglio, alla fine li sciolgo.

“Ehm… le scarpe?”chiedo dalla porta cercando di avere una risposta da qualcuno

“Te le porto, aspetta un attimo” dice Gwen

Poco dopo, la sento entrare e la vedo bene indossa un vestito tipo simile al mio

“Sei bellissima.” Dice lei guardandomi

“Ehm…grazie, ma di chi è questo vestito?”chiedo

“E’ di Lady Morgana, avevo dedotto che avevate più o meno la stessa taglia e così le ho chiesto se mi poteva dare un vestito da darti e lei ha accettato.”

“Lady Morgana?”domando

“Si, la sorella di Artù, il ragazzo dai capelli biondi!” risponde lei

“Mi piacerebbe conoscerla, per ringraziarla anche del vestito.”

“Domattina lavoro a palazzo… se vuoi posso portarti con me…” propose dandomi infine un paio di scarpe con i tacchi di colore verde brillante.

“Oh, non vorrei disturbare.”

“Affatto.”

“Allora, accetto molto volentieri.”

“Un momento, hai detto palazzo?”domando

“Si.” Risponde lei

Dopo un po’ esco dalla stanza e noto che ci sono ancora i tre uomini e i due ragazzi mi guardano come se avessero visto chissà che cosa.

“Wow!” dissero in coro

Li guardai male e ricevettero uno scappellotto da parte di Gaius.

“Ahi, ma perché?”domanda Merlino

“Smettetela.” Dice Gaius

Sorrisi alla scena

“Incominciamo a mangiare?”chiede infine l’anziano signore

E così dopo mezz’ora che eravamo a tavola e qualche chiacchera

“Hai un accento strano…” fece notare Artu finendo di mangiare un pezzo di pane

“Ah? Davvero?”rispondo io

Ci credo… sono italiana, con il mio accento strano italianizzato

“Si, ma non badarci molto… non si nota poi così tanto.” Disse infine il principe

 

Restammo a parlare ancora per un po’ e  dopo aver ringraziato per avere una cena cosi deliziosa, decidemmo di andare a dormire, ognuno nelle proprie stanze

“Per stanotte puoi dormire te, nel mio letto… dormirò sul divano, non ti preoccupare.” Disse Merlino

“Oh, no… io…”

“Tranquilla, davvero…”

Gli dissi grazie e quando entrai nella camera, mi lanciai sul letto morbido e quindi mi addormentai subito.

 

Continued…

  
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