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Autore: Nightmare    29/03/2005    11 recensioni
"Sono diverso... Lo vedo dagli sguardi della gente che si posano su di me. Lo sento bisbigliare silenziosamente, come in un macabro presagio che mi accompagna sempre... e dovunque. Posso sentire le lacrime di un bambino quando si accorge del mio viso sfigurato; sento la sua paura ma non posso farci niente, sono nato così... non è colpa mia."
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qua, con un’altra one-shot

Eccomi qua, con un’altra one-shot!

Lo so, avevo detto che avrei continuato la serie a capitoli e avrei detto basta a questi angosciosi deliri… avete ragione, sono imperdonabile. Ma al momento, non mi riesce proprio continuarla. Ho una specie di blocco, che continuare a scrivere altre cose, a contribuito ad alimentare.

Non posso farci nulla, ragazzi. Perdonatemi…

Ed è per non lasciarvi troppo tempo senza di me, che ho scritto questa one-shot!

Vi avverto, e molto strana come cosa, anche se di per se non a nulla di eccezionale. Credo che molti di voi storceranno il naso leggendo, e finendo di leggerla… il motivo?

Il motivo è molto semplice, a dispetto della mia psiche contorta e complessa, e di facile esposizione. Semplicemente non è possibile, quello che ho scritto. Va contro tutti i criteri che la cara Rowling ha impostato, e non rispecchia assolutamente le caratteristiche reali dei personaggi. Vi chiederete: ma cosa cavolo a scritto il pazzo, stavolta?

Bè… lo scoprirete leggendo, questo è sicuro.

Ma una premessa devo farla, prima di farvi iniziare.

Questo personaggio, credo che non sia mai stato trattato ma potrei sbagliarmi, per come lo presenta la Rowling è un personaggio abbastanza piatto, di poco spessore individuale, ecco. Qui è presentato in maniera diversa, come un esperto uomo di mondo, per scelta voluta ma anche obbligata in un certo senso. Con questo cosa voglio dire: non iniziate a dire che questo è impossibile, e questo non va, e quest’altro neppure… lo so benissimo anche da solo.

In effetti, più che un racconto, è solo un breve sfogo di un personaggio che è rimasto effettivamente troppo trascurato, e a cui ho voluto dare una voce, anche se in realtà non c’è l’ha.

 

Ringrazio, infine, tutti quelli che in questi mesi mi hanno continuato a seguire con costanza, sopportando anche i miei improvvisi cambi di umore. Grazie di tutto.

Questa storia è dedicata a tutto voi… e se volete… lasciate un commentino, giusto per dirmi quanto vi ha fatto schifo! ^_^

 

Buona lettura

Sono diverso...

Sono diverso...

Lo vedo dagli sguardi della gente che si posano su di me. Lo sento bisbigliare silenziosamente, come in un macabro presagio che mi accompagna sempre... e dovunque. Posso sentire le lacrime di un bambino quando si accorge del mio viso sfigurato; sento la sua paura ma non posso farci niente, sono nato così... non è colpa mia.

Di chi è la colpa, allora?

Sono anni che vivo nascosto, in una foresta senza nome e ricca d’infamia, e aspetto la mia libertà... la mia è una libertà triste e irreale, di quando le cose che contano non hanno più alcun senso. La mia libertà avrà compimento solo con la mia morte e non posso fare nulla per evitarlo.

Di chi è la colpa, allora?

Devo forse essere in collera con chi mi ha portato via, contro la mia volontà, dal mio luogo d’origine? Posso odiare mio fratello per questo?

No, non posso... e non ci riuscirò mai, forse. Come potrei dopo tutto quello che ha fatto per me? Tutto o quasi tutto quello che so, me lo hanno insegnato lui e in parte anche i suoi piccoli amici. Mi hanno insegnato a parlare, ad esprimermi... mi hanno aiutato a capire cosa significa voler bene ad una persona. Un sentimento grande e nobilissimo che mi accompagna ancora, come un'ombra, a ricordi ed echi lontani.

Chi sono io per giudicare? Chi sono io per odiare chi mi ha tirato su con così tanta costanza e dedizione?

Me lo ricordo ancora quel giorno... ero piccolo, e mio fratello fece una fatica enorme per portarmi via. Ero piccolo ma facevo un'incredibile resistenza, guidato da istinti prematuri e poco aggraziati. Eppure ce la fece. Il viaggio fu lungo e tortuoso, e più di una volta tentai di scappare... che sciocco che ero, come potevo anche solo pensare di sfuggire quando il mio destino era già segnato?

Ci volle un mese.

Un mese ricco di scontri e lotte dure; un mese pesante e lento, pieno di fatiche e di lotte per la sopravvivenza... la mia e quella di mio fratello. Ci volle un mese e il viaggio che feci, anche se all'epoca ero solo un "cucciolo smarrito", resta ancora oggi impresso nella mia mente in maniera molto nitida e chiara.

Attraversammo montagne impervie e cunicoli stretti dove facevamo fatica a passare; passammo giornate a camminare su profondissime gole e pericolosi e oscuri precipizi; passammo uno dei periodi più difficili e complicati della nostra esistenza.

Io che mi ribellavo e lo picchiavo continuamente, lui che da buon fratello mi calmava e mi rassicurava; il viaggio tremendo e senza fine, così lungo che tuttora mi sembra impossibile di essere arrivato qua, sano e salvo.

Eppure, eccomi qui... arrivammo stanchi e sfiniti in una fredda sera d'inverno, nascosti dall'oscurità della foresta e dal frusciare delle sue fronde. Non mi reggevo in piedi. Mio fratello con le sue ultime forse, riuscì a prepararmi un giaciglio quanto meno confortevole... lo vidi addentrarsi e sparire nella notte, con un ultimo saluto.

Per un attimo, anche se voi non mi crederete in grado di provare sensazioni così forti, ebbi paura... tanta paura.

 Era la prima volta, dopo tanto tempo, che dormivo da solo... per tutto il percorso, mio fratello, aveva vegliato su di me anche se molti potrebbero dire il contrario. E in quel momento, io ero solo... sperduto in un luogo buio e che non conoscevo, impaurito da sibili sconosciuti e ululati lontani...

Com’è possibile? vi chiederete... eppure, nonostante la mia, già allora, discreta stazza e la mia più che naturale predisposizione alla violenza, quella notte provai un autentico e genuino terrore.

Non dormii, neanche un secondo... ascoltavo in preda al panico ogni più piccolo rumore, e piangevo... in silenzio, sommessamente, come in un grido trattenuto e strozzato. Piangevo ogni lacrima che mi ero tenuto dentro. Ero rimasto solo, ancora una volta...

Quando mio fratello tornò, il mattino dopo, il primo istinto che mi passo per la mente, fu veloce e violento. Lo colpii ripetutamente e con foga, senza un freno preciso, e mi sfogai di tutto il dolore di quella notte.

Lui non si oppose, mi voleva troppo bene, e subì in silenzio le mie scariche di colpi. Quando ripresi un po' il controllo di me stesso, mi passo per la mente uno sfuggevole e strano pensiero: perchè faccio questo?

Era il primo segnale di civiltà che dimostrai, anche se non apertamente. Durò poco, un secondo scarso forse, poi ripresi i miei stupidi giochi con la terra e gli animaletti del bosco, che alla luce del giorno non m’incutevano più così tanta soggezione.   

Era l'inizio di qualcosa di lungo e complicato, ma che con un po' di buona volontà e pazienza, poteva essere almeno come uno spiraglio di luce, quando la luce, purtroppo se n’era andata via del tutto. Non so quanto tempo è passato da allora... sono rimasto per mesi, forse anni in questa foresta, bloccato prima da spesse funi di corda e poi da un potere che io stavo facevo fatica a contrastare....

Le occasioni per fuggire da quel posto furono molteplici e anche di facile riuscita, ma non ne ho mai approfittato. Mai... non so, qualcosa mi teneva ancora lì, nascosto all'umanità e agli sguardi della gente. Qualcosa, del quale solo adesso conosco forma e identità, ma che prima m’impediva persino il probabile tentativo di fuga e il mio ritorno a casa.

Io volevo bene a mio fratello... credo che, anche nell'età della mia semi-incoscienza, provassi qualcosa di molto simile all'affetto per lui.

Certo, continuavo a riempirlo di colpi e lui tornava sempre più ferito e stanco, ma credo che in un certo qual modo questo sia stato l'unico modo per fargli capire veramente quello che provavo. Gli volevo bene, ma non sapevo come dimostrarlo... non mi era stato insegnato, semplicemente. La concezione di affetto, amore, rispetto reciproco, non esistono nella mia cultura. Se lo picchiavo, non lo facevo di certo per fargli del male, era solo per la mia dannata e violenta natura.

Tutto qua.

Ed è per questo che non sono fuggito.

Non potevo lasciarlo, non dopo tutto quello che aveva fatto lui per me. Non potevo e basta.

E adesso, che mi ritrovo qui, ancora una volta, a pensare a quello che è successo... sento le mie forze venire meno, a poco a poco. Cosa mi è rimasto? Dimmelo, se ne sei capace. Cosa mi ha lasciato questa vita, se non ricordi troppo lontani per non diventare tristi?

Sono solo.

Di nuovo...

Ho combattuto, certo.... anche io ho avuto il tributo che mi spetta in questa dannata guerra. Dai più anziani sono ancora salutato con calore, e le mie gesta vengono ancora tutto sommato ricordate, ma i giovani... loro non possono vedermi.

Non sanno niente di me.

Non mi conoscono.

Non mi hanno mai parlato.

Eppure mi sfuggono in preda al terrore più vivo, e non bastano i ricordi e i canti lontani a farli avvicinare un poco.

Loro vedono quello che è innegabile, e che io ho nascosto a me stesso per troppo tempo.

Loro vedono la mia faccia grande e deforme, senza pensare a quanto lei incuteva timore nei nemici.

Loro vedono le pelli stracciate che porto addosso e le mie grosse manone nere... loro vedono quello che io sono veramente.

Un diverso...

Io sono diverso.

Sono l'essere più abominevole che madre natura abbia creato; uno scempio per gli occhi, un sacrilegio per la vista... sono diverso, e non posso farci niente.

Mio fratello se n'è andato per sempre, vittima di un uomo senza identità che non mi concede vendetta ma che alimenta rimorso. I suoi amici, e la cara piccola Hermy, che più di tutti mi ha insegnato a parlare sono stati spazzati con furia e gelido gaudio dall'incessare del tempo.

E senza di loro, per me, il mondo è il caos...

E allora ditemi, perchè continuare ad esistere?

Io non appartengo a questo mondo, non ne ho mai fatto parte. Ho avuto, qualche volta, la sfacciata pretesa, l'insulso capriccio, di entrare in questa realtà. Forse qualche volta ci sono anche riuscito... ma non basta, non per loro almeno.

E non posso continuare a nascondermi qui, in questa foresta, sfuggendo sguardi e occhiate impaurite, di chi giudica senza conoscere.

Ed è per questo che devo farla finita.

In fondo, il mondo non sentirà di certo la mia mancanza. Adesso, non gli servo più. La guerra è finita e la loro arma segreta è ora che levi le tende.

E' giunto il momento di andarsene, per sempre.

Perché in fondo, agli occhi della gente, io resterò sempre un essere diverso.

Grop, il gigante....

Finita! Quanto meno, questa volta sono stato originale, no?

Ok, ho capito… la prossima volta mi butto di sotto, modello attimo prima del volo, prima di scrivere questi scempi! Promesso!

Ringrazio infinitamente chi ha letto fin qui questa storia senza vomitare, e coloro che la commenteranno. Vi adoro!

Nel destino d’ogni uomo può esserci una fine del mondo fatta solo per lui. Si chiama disperazione. L’anima è piena di stelle cadenti.

Victor Hugo – L’uomo che ride

 

Nessuno può possedere completamente un altro perché nessuno può darsi interamente.

Octavio Paz – Passione e lettura

 

Dobbiamo essere contenti di morire, se non possiamo vivere come uomini o donne libere.

Gandhi – Antiche come le montagne

 

Iniziative: è stato aperto da qualche mese un carinissimo forum di Harry Potter. Abbiamo un gioco di ruolo, lo smistamento, e ogni settimana chi troverà la soluzione all'indovinello che l'Amministratore propone vincerà avatars, gift e animazioni riguardanti chiaramente Hp! Abbiamo bisogno di nuovi iscritti per entrare nel vivo del gioco. Quindi, perché non ci fate un salto? Ci farebbe davvero molto piacere.

 

Harry Potter Forum

 

È stato aperto da pochi mesi anche un altro forum! Non che io condivida i principi morali di questo sito, ma visto che è stato creato da 3 delle mie più care amiche, mi sembrava giusto segnalarlo!

Solo per chi odia, disprezza, ritiene indegna di ruolo di attrice… Emma Watson!

 

Anti-Emma Forum

 

Per coloro che volessero contattarmi, per parlare del forum o di qualsiasi altra cosa, accludo il mio indirizzo e-mail e il mio indirizzo MSN:

 

godhands89@yahoo.it

nightmare899@hotmail.it

 

 

Harry Potter e la Stella di luce

L’attimo prima del volo…

Behind Blue Eyes

Lettera dall’inferno

Siamo ancora noi (al nick Hermione Weasley e Nightmare)

 

E quindi mi trovo qui, a pubblicizzare i miei lavori! Per coloro che non avessero ancora letto queste storie, e per coloro che vogliono leggere qualcos’altro scritto da me, eccovi sopra indicati i titoli delle mie fanfiction.

Per maggiori comodità andate sul mio account, se volete leggerle!

 

E ricordate una recensione, è sempre gradita… ^_^

 

Vedete quella scritta blu? Quella in basso? Bene, cliccate e recensite!

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