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Autore: Strawbana    09/08/2016    1 recensioni
"-E dai, siamo venuti qui per divertirci, no?"
"-No, non siamo venuti qui per divertirci. Siamo venuti qui perché QUALCUNO vuole provarci con un uomo che ha quarant’anni in più di lui!"

Ah, l'amore... A volte è pura poesia, altre solo un disastro. A Fideo non importava se i suo sentimenti erano considerati un disastro dai suoi amici, lui li avrebbe confessati a qualunque costo.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hide Nakata, Kageyama Reiji, Paolo Bianchi/Fideo Ardena, Rushe/Luce
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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~Emotional Rollercoaster~

 

 

 

-Rifacciamolo!

I ragazzi dell’Orpheus guardarono sconvolti Fideo Ardena, che rideva divertito dall’esperienza appena fatta sulle montagne russe.

-Fideo… Ma sei impazzito?! Io su quel coso non ci metto più piede!

Blasi si pentì amaramente di quello scatto d’ira e tornò subito a piegarsi su sé stesso, distrutto dalla nausea.

Fideo invece si imbronciò, offeso da quel rimprovero.

-E dai, siamo venuti qui per divertirci, no?

Il colossale portiere tornò a mettersi ritto, facendo però attenzione a mantenere la calma e ad evitare ulteriori malesseri.

-No, non siamo venuti qui per divertirci. Siamo venuti qui perché QUALCUNO vuole provarci con un uomo che ha quarant’anni in più di lui!

Il faccino del castano si fece ancora più corrucciato. Era vero, lui era venuto lì con i suoi amici per crearsi una scusa verosimile che gli permettesse di seguire Kageyama. Un anno e mezzo era ormai passato da quando l’allenatore giapponese era rimasto coinvolto in quel terribile incidente che gli era quasi costato la vita e dal suo cambio d’identità. Ora l’uomo, ormai stabilitosi in Italia, dedicava gran parte del suo tempo a Rushe, che considerava come una vera e propria nipotina.

In quell’occasione la madre della piccola aveva chiesto a Kageyama se poteva accompagnare sua figlia ad un parco divertimenti, essendo lei impossibilitata a farlo a causa del lavoro, e l’allenatore aveva accettato volentieri. Quando Fideo era venuto a conoscenza della cosa si era subito inventato la balla che presto allo stesso parco divertimenti sarebbe andato anche lui con i suoi compagni di squadra, e che quindi Rushe e Reiji si potevano aggregare al loro gruppo.

L’uomo, ancora convalescente e assai poco esperto di parchi divertimento, era stato più che felice di approvare la proposta. A quel punto il giovane era subito andato a pregare i suoi amici di reggergli il gioco. Questi ultimi, non vedendo di buon occhio la cotta di Fideo per Kageyama, si mostrarono restii ad accettare la cosa, ma l’intervento di Nakata li convinse ad assecondare l’amico.

Così quel giorno erano partiti tutti insieme per quella gita, ma una volta arrivati al parco si erano separati: Kageyama si era fatto accompagnare nell’area per bambini, la più adatta a Rushe, e li si era sistemato per sorvegliare la sua protetta mentre giocava. I ragazzi dell’Orpheus, che comunque non volevano sprecare una giornata in un parco divertimenti, erano andati da tutt’altra parte, trascinandosi dietro anche Fideo convincendolo che, stando troppo appiccicato all’allenatore, avrebbe reso palesi i suoi sentimenti.

La giornata era così trascorsa tra un’attrazione e l’altra, fino ad arrivare a quella fatidica corsa sull’ottovolante che aveva sconvolto quasi metà della squadra.

-Anche se tu riuscissi a convincere Blasi, non penso riusciremmo a fare un altro giro, Fideo…

Intervenne Nakata, per sbloccare la situazione.

-È quasi ora di andare.

Fideo guardò sconvolto il suo capitano: non pensava fosse già così tardi, e lui ci teneva davvero tanto a fare almeno un’attrazione insieme a Kageyama. Nakata sorrise e gli fece l’occhiolino.

-Tranquillo, il tempo per un’ultima corsa c’è.

Rincuorato da quella notizia, il ragazzo si mise subito a correre verso l’area bambini, fermandosi giusto per prendere un dolce ad Angelo, visto che, a causa della sua bassa statura, il biondino era rimasto recluso in quell’area a badare a Rushe. Fu proprio Angelo il primo a notare il gruppo che si avvicinava e si diresse verso di loro con aria arrabbiata.

-Per questo favore mi devi minimo un videogioco nuovo, Fideo.

Disse il biondo, strappando dalle mani del suo migliore amico il dolce ed iniziando a mangiarlo, imbronciato. Il castano annuì, sapendo bene che sforzo aveva fatto angelo per lui, poi si fiondò ad abbracciare Kageyama.

-Mister, facciamo un’attrazione insieme?

Reiji guardò il ragazzo perplesso.

-Fideo, lo sai che sono convalescente, non posso fare queste cose…

L’allenatore si era ormai affezionato al ragazzo e gli dispiaceva deluderlo, ma in quel caso non poteva proprio farci nulla. Fideo stesso, seppur a malincuore, era pronto a rinunciare davanti a quel problema, ma Nakata intervenne nuovamente per salvare la situazione.

-Se permette, mister, penso ci sia un’attrazione che lei possa fare…

Kageyama alzò un sopracciglio, leggermente infastidito da quel ragazzo che sembrava essere sempre preparato su tutto.

-Ah sì? E quale?

Con un sorriso sicuro il ragazzo giapponese allungò un braccio, indicando la grande ruota che sovrastava il parco. L’uomo osservò l’attrazione per qualche secondo.

-La ruota panoramica? Non penso che a Fideo interessi…

Per tutta risposta il giovane dagli occhi blu strinse più forte la vita dell’adulto, iniziando poi a far cenno di sì con la testa, sorridendo entusiasta. Kageyama si insospettì un po’ davanti all’esaltazione del ragazzo, ma decise di non indagare oltre perché sapeva bene che una domanda mal posta lo avrebbe portato ad una discussione da cui non sarebbe mai uscito vincitore, quindi si limitò ad accettare.

-Va bene, andiamo. Ma cerchiamo di fare presto, non posso far fare troppo tardi a Rushe.

Fideo annuì, con un sorriso radioso dipinto in volto, e porse un braccio al più grande per aiutarlo a camminare. Vedendo il suo caro zietto che si allontanava, Rushe iniziò a seguirlo contenta.

-Aspettami zio, vengo con te!

Vedendo quel piccolo imprevisto pronto a rovinare tutto il piano orchestrato nei giorni precedenti, Nakata si attivò subito e prese in braccio la bambina, sorridendole amabilmente.

-Perché invece non vieni con me a scegliere un peluches da portare a casa?

A quelle parole gli occhi verdi della bimba iniziarono a brillare.

-Sì, mi piacerebbe tantissimo!

Soddisfatto, Hide rimise giù la piccola e la prese per mano, avviandosi con lei verso al negozio dei souvenir. Luca, divertito, si mise a seguire il suo buon amico, deciso a punzecchiarlo.

-La ruota panoramica, eh? Un posto veramente perfetto per una dichiarazione d’amor-OFF!

Senza perdere il suo sorriso, Nakata tirò una gomitata al biondino per farlo tacere.

-Non davanti alla piccola Luca, non davanti alla piccola.

 

Una volta che furono saliti sull’attrazione, Fideo si sedette di fronte al suo ex allenatore, con il cuore che batteva a mille: era la prima volta che rimaneva solo con l’uomo e doveva approfittarne per confessargli i suoi sentimenti. Nel tentativo di diminuire la tensione, il ragazzino iniziò a parlare a macchinetta di come fosse andata la giornata e di quanto si fosse divertito. Kageyama non nascose un mezzo sorriso: ormai conosceva il giovanotto e conosceva anche quell’abitudine che aveva di parlare per anche un’ora senza mai fermarsi. Accorgendosi che le informazioni esternate dal ragazzo non erano di importanza vitale iniziò ad ascoltarle con poca attenzione, concentrandosi più sui suoi pensieri e sul panorama fuori dalla cabina. L’uomo in quell’ultimo anno e mezzo aveva passato molto tempo a riflettere: doveva decidere cosa fare con la sua nuova vita ora che aveva una nuova identità e si era stabilito in Italia. Non poteva interessarsi solo e soltanto a Rushe, anche perché l’anno dopo la piccola avrebbe incominciato ad andare alle elementari e Kageyama non avrebbe più dovuto badarle così tanto. Il desiderio di ritornare nel mondo del calcio era forte, ma l’uomo non sapeva dire se era una scelta saggio o quanto meno appropriata. D’un Fideo abbracciò l’uomo, nascondendo il viso contro il petto del più grande, mugolando contrariato. Reiji, destato dai suoi pensieri, ricambiò appena l’abbraccio del ragazzo ed iniziò ad accarezzargli la testa.

-Beh, che succede?

Il più piccolo non accennò a mostrare il suo volto.

-Non mi sta ascoltando, mister…

L’allenatore si sorprese: di solito Fideo era così perso nei suoi discorsi che non si accorgeva mai quando smetteva di ascoltarlo.

-Perdonami Fideo, ma fuori c’è un così bel panorama… Non puoi finire di raccontarmi la tua giornata mentre torniamo?

Quelle parole scatenarono una certa rabbia nel giovane italiano.

-No! Ci sono cose che devo dirti subito o non te le dirò mai più!

Kageyama non si scompose più di tanto, anzi la sua voce si fece più ferma e decisa.

-Allora dimmele.

Fideo avvampò, rendendosi conto di essersi messo in trappola da solo. Il suo cuore iniziò a battere sempre più forte mentre il suo viso si tinse di rosso: doveva farsi coraggio, era ora o mai più.

-M-Mister… Lei mi piace davvero tanto…

Reiji si rasserenò e riprese a carezzare la testa del ragazzino.

-Mi piaci anche tu Fideo, non c’è bisogno di tutta questa scena.

-No, non in quel senso!
Il
ragazzo sospirò: doveva parlare più chiaramente, doveva dire quelle paroline che faticava a dire anche nella sua testa. Per la prima volta da quando lo aveva abbracciato, Fideo staccò il suo volto dal petto dell’uomo, per guardare quest’ultimo in volto con occhi colmi di ansia ed emozione.

-Mister… Io sono innamorato di lei.

Questa confessione fece sussultare Kageyama: come poteva Fideo essere innamorato di lui? La differenza di età tra loro era abissale, l’italiano doveva stare scherzando. Eppure, guardandolo negli occhi, Reiji fu sicuro che stesse dicendo la verità. Cosa fare allora? L’allenatore non poteva dire di ricambiarlo, era una cosa sbagliata e l’avrebbe rispedito subito in prigione. Non voleva neanche rifiutare il ragazzo: era affezionato a Fideo, l’ultima cosa che voleva era spezzargli il cuore, aveva bisogno di un compromesso. Colto da un’illuminazione, l’uomo sorrise e carezzò ancora il capo del calciatore.

-Sei davvero dolce, Fideo…

Quelle parole bastarono per riempire il cuore del giovane di gioia, gioia che si poteva leggere chiaramente nei suoi occhi e lo portò a stringere ancora più forte Kageyama. Non si aspettava di venire ricambiato, anzi, la cosa che si aspettava era una ramanzina che gli avrebbe distrutto il cuore. Invece no, il suo amato gli aveva detto che era dolce, e quello a Fideo bastava. Visto che la stretta del ragazzo gli provocava non poco dolore, Reiji si fece scappare qualche lamento, ma continuò a mostrarsi sorridente per rassicurare il castano.

-Che ne dici di lasciarmi un attimo? Se continui così rischi di mandarmi di nuovo all’ospedale!

-Scusa mister!

Felice come non mai, il giovane calciatore si staccò dal più grande e si sedette al suo fianco. Rimase lì a gongolare contento fino a quando la cabina raggiunse nuovamente il terreno, per poi balzare fuori e porgere una mano a Kageyama, per aiutarlo a scendere.

-Prego mister, lasci che l’aiuti!

L’adulto accettò la mano del ragazzo, ma lo guardò con un velo di preoccupazione negli occhi.

-Fideo… Non fraintendere ciò che ti ho detto.

-Non si preoccupi mister, non lo farò!

Il ragazzo mantenne il suo sorriso per tutto il viaggio di ritorno: certo, il suo amato allenatore non gli aveva detto di ricambiarlo, ma non lo aveva neanche rifiutato! Avrebbe continuato a corteggiarlo, era sicuro ormai da tempo che la sua non era una cotta passeggera. Aveva intenzione di continuare a manifestare il suo amore, sarebbe stato paziente e avrebbe atteso, con una sola sicurezza nel cuore: un giorno Kageyama Reiji sarebbe caduto ai suoi piedi.

 

~~~~~~~~~

Angolino rotondo

 

Penso che ormai tutto il fandom sappia della mia ossessione con Kageyama, è abbastanza palese… Quello che però non ho mai esternato su questo sito è il mio amore per la coppia che forma con Fideo! Lo so, non sono sana di mente, ma mi piacciono comunque. Questa shot nasce sia dal mio desiderio di scrivere sulla coppia sia di portare un po’ più di Fideo nel fandom! Insomma, sono rimasta molto sorpresa nel vedere quanto poco è considerato, è un bel personaggio a mio parere e il condividerci la nazionalità me lo fa sentire un po’ più vicino! In futuro voglio provare a scrivere un po’ più su di lui, per ora è meglio se mi concentro sui progetti che ho già in corso X°

Grazie per aver letto e spero che la storia vi sia piaciuta, ci sentiamo la prossima volta!

A presto,

 

-Lau

 

   
 
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