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Autore: Antincendio    10/08/2016    2 recensioni
"gli occhi di Newt satteavano su Thomas, come se gli stesse facendo una radiografia, senza accorgersene Thomas aveva fatto un passo verso di lui, il cuore perse un battito, si allungò verso il collo di Newt e assaporò il profumo ancora meglio.
"hai un buon profumo" sussurrò allontanandosi ma rimanendo abbastanza vicino da tenere ancora quel contatto magico che si stava creando pian piano tra loro due, Newt sorrise dolcemente, aveva un sorriso splendido che fece perdere un secondo battito al cuore di Thomas.
"anche tu" lo sorprese Newt, Thomas alzò il suo sguardo, era come se il mare si fosse scontrato con il cielo, il cuore accellerò, Newt si stava avvicinando lentamente al suo viso"
estratto dal terzo capitolo.
Thomas si è appena trasferito in una nuova città, riuscirà ad ambientarsi, troverà dei nuovi amici? e magari l'amore?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Brenda, Gally, Minho, Newt, Newt/Thomas, Teresa, Thomas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Amami
Aveva combinato un bel casino. Si odiava ma in quel momento il suo cervello era troppo alterato per fare un qualsiasi discorso sensato, qualcuno lo aveva afferrato, pulito e adesso si trovava in una stanza da letto in casa di Minho, poteva ancora sentire la musica fuori dalla stanza mischiate alle urla delle persone. 
La testa gli girava vorticosamente, sentiva lo stomaco completamente girato come se qualcuno si stesse divertendo a stringergli le interiora, notava la presenza di qualcuno che gli girava intorno camminando in su e giù.

"smetti di girare" mugolò Thomas alla persona sconosciuta che sembrava non ascoltarlo, Thomas afferrò un cuscino lanciandolo contro quel qualcuno e ovviamente mancandolo, Thomas non era nemmeno lontanamente in grado di pronunciare il suo nome.

"No. non smetto di girare" era una voce che conosceva, Newt.

"Newt...?" mugolò alzandosi dal letto, la stanza gli girò intorno come se si trovasse dentro una centrifuga "sei un idiota, chi ti ha fatto bere così tanto?"

"un bicchiere, un bicchiere, un bicchiere" cantilenò Thomas.

"Thomas, non puoi tornare a casa così"

"quante stelle ci sono su questo soffitto" delirò Thomas prima di volare giù da letto per trovarsi su un comodo tappeto "morbido" biascicò accarezzando il tappeto "ho inviato un messaggio a tua mamma con il tuoi telefono dicendole che anche stanotte dormirai da me, ha acconsentito ma tu ti devi riprendere quindi adesso ci alziamo e andiamo a casa"

"patate"

"si, si Tommy, patate" disse avvicinandosi, ma prima che potesse farlo Thomas era in piedi con il cuore che sembrava volesse uscire dal petto "non ti avvicinare, ti devo parlare" non sembrava nemmeno la sua voce, il mondo dondolava e probabilmente anche lui non era proprio la persona più diritta del mondo in quel momento.

"dimmi"

"ti preoccupi per me?"

"si, mi preoccupo per te Thomas, è normale, mi piaci e non mi sembri un ragazzo che si sappia vagamente controllare no?"

"mi piaci? tu non sai nulla di me"

"non ricominciare, siamo amici, adesso finiscila e andiamo a casa"

"non finchè la stanza non smette di girare"

"la stanza non sta girando, è la tua testa" Thomas si afferrò la testa tra le mani "non è vero" mugolò tornando con il sedere sul pavimento.

"oh, caspio" sbuffò Newt "MINHO!" urlò con tutto il fiato che aveva in gola cercando di sovrastare la musica e la gente con le proprie corde vocali, urlò il nome dell'amico ancora qualche volta prima che questo apparisse sulla soglia della porta visibilmente ubriaco. "Newt ero con una biondina, molto carina e stavo per portarla in camera poi sento la tua soave voce che mi disturba la tromba di Eustacchio, quale è il tuo dannatissimo problema?"

"Thomas" Minho rivolse il suo sguardo al moretto che stava provando a fare un angelo della neve con il tappeto di camera "sono una farfalla volante" Minho rise.

"Minho, non è divertente, cosa c'era in quella roba?"

"di tutto e di più ma a quanto pare il nostro Tommy non è abituato molto a bere"

"lo porto a casa, ti dispiace?" 

"tranquillo, me ne torno dalla mia biondina sempre che non se ne sia andata, caso mai ne pagherai le conseguenze" disse prima di sparire dalla soglia della porta "andiamo Thomas, non è lontano" fece alzare l'amico afferrandolo per un braccio e tirandolo su, il moro si fece per lo più trascinare finendo completamente addosso a Newt "Thomas, ti prego, un pò di forza di volontà" mugolò, Thomas dalla sua parte vedeva solo il mondo ruotare e sentiva lo stomaco girarsi di nuovo.

"Newt, Newt sei tanto dolce" mugolò Thomas scompigliandoli i capelli e prendendo le guance tra le mani e tirandole "tanto dolce" ripeté mentre si avvicinava alla sua bocca
"Thomas?" sussurrò Newt allarmato da quel improvviso cambio di comportamento del moro "dolce" soffiò Thomas a pochi centimetri dalla bocca di Newt, poco prima di baciarlo, un bacio piccolo e casto ma sempre un bacio, fu come una scossa elettrica  tutto lungo il corpo, niente che prima avesse mai trovato.

"andiamo a casa" sospirò Newt allontanandosi senza aggiungere altro, sembrava triste, qualcosa in quel bacio lo aveva sconvolto.

Arrivare a casa non fu semplice, Thomas sembrava un bambino che non sapeva camminare, due o tre volte era cascato, aveva preso in pieno un palo e aveva anche rivomitato sul marciapiede, quando arrivarono finalmente a casa erano stremati e Thomas era in delle condizioni improponibili, si era diretto verso il divano di pelle nera del salotto prima che Newt urlasse.
"NON TI SEDERE" Thomas si girò con il sedere a mezz'aria "hai bisogno subito di una doccia" Thomas si guardò, era sudato e probabilmente puzzava di vomito da fare schifo. 

"adesso?" mugolò Thomas annoiato, aveva semplicemente voglia di dormire.

"non adesso. subito. immediatamente. all'istante" disse il biondo tirandolo per un braccio attraverso il corridoio, quando riuscì ad infilarlo finalmente in doccia erano già le 4:00 probabilmente.

"Thomas ti stai lavando?" chiese da fuori il bagno, nessuna risposta "Thomas?" domandò preoccupato non sentendo l'amico rispondergli "Tommy?" continuò.
Allarmato entrò di corsa in bagno trovando Thomas addormentato contro la doccia, deglutì, il corpo completamente nudo dell'amico era appoggiato al muro mentre l'acqua gli scorreva addosso lentamente "Thomas" lo chiamò senza ricevere alcun tipo di risposta, si allungò verso di lui per scuoterlo con una mano inzuppandosi completamente i vestiti "Thomas, svegliati" alzò la voce, il moro aprì gli occhi lentamente, sorrise a Newt.

"sei bagnato" notò "anche tu" rispose Newt "siamo in una doccia" constatò il biondino poco prima che Thomas lo afferrasse per il bordo della maglietta e lo trascinasse del tutto sotto la doccia "ciao Newt" sussurrò.

"non ti capisco Tommy, a che gioco stai giocando?"

"non sono gay"

"ok, capisco, ma mi hai anche baciato alla festa"

"posso rifarlo?" la domanda sorprese Newt, che rimase lì semplicemente a bocca aperta, senza risposta, una risposta che non fece in tempo a dare perchè Thomas si era già lanciato alla ricerca delle sue labbra.

E lì, in un sabato notte, sotto la doccia di casa di Newt fu il loro vero primo bacio, fu dolce e sapeva di bagnato ma anche di alcool, sapeva di Newt e sapeva di Thomas, sapeva di loro.

Quando  finalmente riuscirono ad allontanarsi Newt lo guardò, sorpreso, confuso e forse un pò amareggiato per quel rapporto che nemmeno lui riusciva a comprendere "Tommy, sono confuso" 
"mi piaci Newt ma domattina non ricorderò nulla, sarà stato il bacio della notte più bello mai dato ma sarà solo un ricordo" non riusciva a capire, l'alcool ancora in corpo comprometteva il suo giudizio momentaneo ma di una cosa era certo, baciare Newt era magico e lo faceva sentire bene ma non era giusto, non sapeva in quel momento cosa era giusto.

"non voglio dimenticare"

"puoi decidere di non farlo se vuoi"

"potremmo riparlarne quando sarai più lucido?"

Thomas annuì. Quella notte il sonno arrivò velocemente e i ricordi si allontanarono dalla sua mente, tranne quel bacio, quel bacio era stato magico e non solo uno stupido bacio dato perchè l'alcool controllava il suo corpo, no, quel bacio era la descrizione perfetta di ciò che Thomas provava per Newt, ma questo Newt non lo avrebbe mai dovuto sapere.




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spazio autrice: arrivata a questo punto spero che la mia storia vi abbia almeno conquistata, ringrazio chi mi ha commentata e vorrei esortarvi anche a farlo in di più, anche delle critiche se scritte bene possono sempre essere un'aiuto valido, vi ringrazio per l'appoggio e per il vostro tempo che dedicate a questa storia, ancora chiedo scusa per gli errori e non smetterò mai di farlo ma senza nessuno che mi aiuti può risultare difficile alle volte.
grazie mille,
saluti.
   
 
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